Mese: Maggio 2023 Pagina 21 di 67

Federpesca a bordo della Cavour per “Le vie dell’acqua”

A bordo della portaerei Cavour, Federpesca presente ieri 8 maggio al convegno organizzato da Confindustria in collaborazione con la Marina Militare dal titolo “Le vie dell’acqua: nuovi spazi economici e strategici per l’Italia nel mare” per discutere di economia del mare, incentivazione della competitività marittima dell’Italia e di Mediterraneo quale spazio marittimo di opportunità, in cui anche il settore ittico rappresenta un veicolo di rilancio della cultura marittima del nostro Paese.

Nell’ambito delle linee del Protocollo d’Intesa sottoscritto lo scorso dicembre, Confindustria e la Marina Militare hanno individuato la tematica dell’Economia del Mare quale punto iniziale di un percorso di collaborazione innovativo e sinergico, volto ad attivare specifiche progettualità ed iniziative. 

L’Economia del Mare, rappresenta, infatti, un settore straordinario che produce molta ricchezza ed occupazione e che ha un ruolo strategico determinante per l’autonomia e lo sviluppo competitivo del nostro Paese su scala mondiale. Siamo la seconda economia europea, con una vocazione innata all’export, e i recenti tragici eventi della guerra in Ucraina hanno drammaticamente evidenziato l’importanza dell’autonomia strategica del nostro Paese, soprattutto energetica, e la necessaria garanzia della difesa e sicurezza della sua economia. 

La Marina Militare garantisce la difesa e la sicurezza del nostro Paese ovunque ci siano interessi nazionali da tutelare, consentendo a tutti gli attori dell’Economia del Mare di agire in modo libero e sicuro, all’interno di un nuovo scenario geostrategico che riconosce la superficie del mare e i volumi di acqua da questa sottesi – inclusi i loro fondali – come la dimensione entro cui operare a sostegno dello sviluppo competitivo.

Il Mediterraneo, centrale snodo dei traffici mondiali, rappresenta l’area di maggiore concentrazione degli interessi nazionali, la cui vitalità è soggetta alla libertà delle vie di comunicazione marittime, vere e proprie connessioni globali attraverso le quali si assicurano il trasporto di merci, passeggeri e dati. La disponibilità delle vie di comunicazione marittime rappresenta, infatti, un bene prioritario, nei confronti del quale ogni giorno si concentra l’azione di difesa e controllo – superficiale e subacquea – della nostra Marina. L’interruzione di una di queste linee rappresenterebbe un danno per la nazione.

“Il cluster marittimo italiano, coordinato dal Vice Presidente di Confindustria con delega all’economia del mare, Pasquale Lorusso, prosegue in un lavoro comune per rilanciare la marittimità del nostro Paese e progetti strategici per il futuro dei settori che di mare e sul mare vivono.” – ha dichiarato la Direttrice di Federpesca, Francesca Biondo. “Tra questi, senza dubbio, il settore della pesca vuole cogliere questa sfida e sviluppare sinergie e percorsi virtuosi comuni, a beneficio del nostro Paese.” – ha così concluso la Direttrice Biondo.

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A bordo della portaerei Cavour, Federpesca presente ieri 8 maggio al convegno organizzato da Confindustria in collaborazione con la Marina Militare dal titolo “Le vie dell’acqua: nuovi spazi economici e strategici per l’Italia nel mare” per discutere di economia del mare, incentivazione della competitività marittima dell’Italia e di Mediterraneo quale spazio marittimo di opportunità, in cui anche il settore ittico rappresenta un veicolo di rilancio della cultura marittima del nostro Paese.

Nell’ambito delle linee del Protocollo d’Intesa sottoscritto lo scorso dicembre, Confindustria e la Marina Militare hanno individuato la tematica dell’Economia del Mare quale punto iniziale di un percorso di collaborazione innovativo e sinergico, volto ad attivare specifiche progettualità ed iniziative. 

L’Economia del Mare, rappresenta, infatti, un settore straordinario che produce molta ricchezza ed occupazione e che ha un ruolo strategico determinante per l’autonomia e lo sviluppo competitivo del nostro Paese su scala mondiale. Siamo la seconda economia europea, con una vocazione innata all’export, e i recenti tragici eventi della guerra in Ucraina hanno drammaticamente evidenziato l’importanza dell’autonomia strategica del nostro Paese, soprattutto energetica, e la necessaria garanzia della difesa e sicurezza della sua economia. 

La Marina Militare garantisce la difesa e la sicurezza del nostro Paese ovunque ci siano interessi nazionali da tutelare, consentendo a tutti gli attori dell’Economia del Mare di agire in modo libero e sicuro, all’interno di un nuovo scenario geostrategico che riconosce la superficie del mare e i volumi di acqua da questa sottesi – inclusi i loro fondali – come la dimensione entro cui operare a sostegno dello sviluppo competitivo.

Il Mediterraneo, centrale snodo dei traffici mondiali, rappresenta l’area di maggiore concentrazione degli interessi nazionali, la cui vitalità è soggetta alla libertà delle vie di comunicazione marittime, vere e proprie connessioni globali attraverso le quali si assicurano il trasporto di merci, passeggeri e dati. La disponibilità delle vie di comunicazione marittime rappresenta, infatti, un bene prioritario, nei confronti del quale ogni giorno si concentra l’azione di difesa e controllo – superficiale e subacquea – della nostra Marina. L’interruzione di una di queste linee rappresenterebbe un danno per la nazione.

“Il cluster marittimo italiano, coordinato dal Vice Presidente di Confindustria con delega all’economia del mare, Pasquale Lorusso, prosegue in un lavoro comune per rilanciare la marittimità del nostro Paese e progetti strategici per il futuro dei settori che di mare e sul mare vivono.” – ha dichiarato la Direttrice di Federpesca, Francesca Biondo. “Tra questi, senza dubbio, il settore della pesca vuole cogliere questa sfida e sviluppare sinergie e percorsi virtuosi comuni, a beneficio del nostro Paese.” – ha così concluso la Direttrice Biondo.

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A bordo della portaerei Cavour, Federpesca presente ieri 8 maggio al convegno organizzato da Confindustria in collaborazione con la Marina Militare dal titolo “Le vie dell’acqua: nuovi spazi economici e strategici per l’Italia nel mare” per discutere di economia del mare, incentivazione della competitività marittima dell’Italia e di Mediterraneo quale spazio marittimo di opportunità, in cui anche il settore ittico rappresenta un veicolo di rilancio della cultura marittima del nostro Paese.

Nell’ambito delle linee del Protocollo d’Intesa sottoscritto lo scorso dicembre, Confindustria e la Marina Militare hanno individuato la tematica dell’Economia del Mare quale punto iniziale di un percorso di collaborazione innovativo e sinergico, volto ad attivare specifiche progettualità ed iniziative. 

L’Economia del Mare, rappresenta, infatti, un settore straordinario che produce molta ricchezza ed occupazione e che ha un ruolo strategico determinante per l’autonomia e lo sviluppo competitivo del nostro Paese su scala mondiale. Siamo la seconda economia europea, con una vocazione innata all’export, e i recenti tragici eventi della guerra in Ucraina hanno drammaticamente evidenziato l’importanza dell’autonomia strategica del nostro Paese, soprattutto energetica, e la necessaria garanzia della difesa e sicurezza della sua economia. 

La Marina Militare garantisce la difesa e la sicurezza del nostro Paese ovunque ci siano interessi nazionali da tutelare, consentendo a tutti gli attori dell’Economia del Mare di agire in modo libero e sicuro, all’interno di un nuovo scenario geostrategico che riconosce la superficie del mare e i volumi di acqua da questa sottesi – inclusi i loro fondali – come la dimensione entro cui operare a sostegno dello sviluppo competitivo.

Il Mediterraneo, centrale snodo dei traffici mondiali, rappresenta l’area di maggiore concentrazione degli interessi nazionali, la cui vitalità è soggetta alla libertà delle vie di comunicazione marittime, vere e proprie connessioni globali attraverso le quali si assicurano il trasporto di merci, passeggeri e dati. La disponibilità delle vie di comunicazione marittime rappresenta, infatti, un bene prioritario, nei confronti del quale ogni giorno si concentra l’azione di difesa e controllo – superficiale e subacquea – della nostra Marina. L’interruzione di una di queste linee rappresenterebbe un danno per la nazione.

“Il cluster marittimo italiano, coordinato dal Vice Presidente di Confindustria con delega all’economia del mare, Pasquale Lorusso, prosegue in un lavoro comune per rilanciare la marittimità del nostro Paese e progetti strategici per il futuro dei settori che di mare e sul mare vivono.” – ha dichiarato la Direttrice di Federpesca, Francesca Biondo. “Tra questi, senza dubbio, il settore della pesca vuole cogliere questa sfida e sviluppare sinergie e percorsi virtuosi comuni, a beneficio del nostro Paese.” – ha così concluso la Direttrice Biondo.

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A bordo della portaerei Cavour, Federpesca presente ieri 8 maggio al convegno organizzato da Confindustria in collaborazione con la Marina Militare dal titolo “Le vie dell’acqua: nuovi spazi economici e strategici per l’Italia nel mare” per discutere di economia del mare, incentivazione della competitività marittima dell’Italia e di Mediterraneo quale spazio marittimo di opportunità, in cui anche il settore ittico rappresenta un veicolo di rilancio della cultura marittima del nostro Paese.

Nell’ambito delle linee del Protocollo d’Intesa sottoscritto lo scorso dicembre, Confindustria e la Marina Militare hanno individuato la tematica dell’Economia del Mare quale punto iniziale di un percorso di collaborazione innovativo e sinergico, volto ad attivare specifiche progettualità ed iniziative. 

L’Economia del Mare, rappresenta, infatti, un settore straordinario che produce molta ricchezza ed occupazione e che ha un ruolo strategico determinante per l’autonomia e lo sviluppo competitivo del nostro Paese su scala mondiale. Siamo la seconda economia europea, con una vocazione innata all’export, e i recenti tragici eventi della guerra in Ucraina hanno drammaticamente evidenziato l’importanza dell’autonomia strategica del nostro Paese, soprattutto energetica, e la necessaria garanzia della difesa e sicurezza della sua economia. 

La Marina Militare garantisce la difesa e la sicurezza del nostro Paese ovunque ci siano interessi nazionali da tutelare, consentendo a tutti gli attori dell’Economia del Mare di agire in modo libero e sicuro, all’interno di un nuovo scenario geostrategico che riconosce la superficie del mare e i volumi di acqua da questa sottesi – inclusi i loro fondali – come la dimensione entro cui operare a sostegno dello sviluppo competitivo.

Il Mediterraneo, centrale snodo dei traffici mondiali, rappresenta l’area di maggiore concentrazione degli interessi nazionali, la cui vitalità è soggetta alla libertà delle vie di comunicazione marittime, vere e proprie connessioni globali attraverso le quali si assicurano il trasporto di merci, passeggeri e dati. La disponibilità delle vie di comunicazione marittime rappresenta, infatti, un bene prioritario, nei confronti del quale ogni giorno si concentra l’azione di difesa e controllo – superficiale e subacquea – della nostra Marina. L’interruzione di una di queste linee rappresenterebbe un danno per la nazione.

“Il cluster marittimo italiano, coordinato dal Vice Presidente di Confindustria con delega all’economia del mare, Pasquale Lorusso, prosegue in un lavoro comune per rilanciare la marittimità del nostro Paese e progetti strategici per il futuro dei settori che di mare e sul mare vivono.” – ha dichiarato la Direttrice di Federpesca, Francesca Biondo. “Tra questi, senza dubbio, il settore della pesca vuole cogliere questa sfida e sviluppare sinergie e percorsi virtuosi comuni, a beneficio del nostro Paese.” – ha così concluso la Direttrice Biondo.

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A bordo della portaerei Cavour, Federpesca presente ieri 8 maggio al convegno organizzato da Confindustria in collaborazione con la Marina Militare dal titolo “Le vie dell’acqua: nuovi spazi economici e strategici per l’Italia nel mare” per discutere di economia del mare, incentivazione della competitività marittima dell’Italia e di Mediterraneo quale spazio marittimo di opportunità, in cui anche il settore ittico rappresenta un veicolo di rilancio della cultura marittima del nostro Paese.

Nell’ambito delle linee del Protocollo d’Intesa sottoscritto lo scorso dicembre, Confindustria e la Marina Militare hanno individuato la tematica dell’Economia del Mare quale punto iniziale di un percorso di collaborazione innovativo e sinergico, volto ad attivare specifiche progettualità ed iniziative. 

L’Economia del Mare, rappresenta, infatti, un settore straordinario che produce molta ricchezza ed occupazione e che ha un ruolo strategico determinante per l’autonomia e lo sviluppo competitivo del nostro Paese su scala mondiale. Siamo la seconda economia europea, con una vocazione innata all’export, e i recenti tragici eventi della guerra in Ucraina hanno drammaticamente evidenziato l’importanza dell’autonomia strategica del nostro Paese, soprattutto energetica, e la necessaria garanzia della difesa e sicurezza della sua economia. 

La Marina Militare garantisce la difesa e la sicurezza del nostro Paese ovunque ci siano interessi nazionali da tutelare, consentendo a tutti gli attori dell’Economia del Mare di agire in modo libero e sicuro, all’interno di un nuovo scenario geostrategico che riconosce la superficie del mare e i volumi di acqua da questa sottesi – inclusi i loro fondali – come la dimensione entro cui operare a sostegno dello sviluppo competitivo.

Il Mediterraneo, centrale snodo dei traffici mondiali, rappresenta l’area di maggiore concentrazione degli interessi nazionali, la cui vitalità è soggetta alla libertà delle vie di comunicazione marittime, vere e proprie connessioni globali attraverso le quali si assicurano il trasporto di merci, passeggeri e dati. La disponibilità delle vie di comunicazione marittime rappresenta, infatti, un bene prioritario, nei confronti del quale ogni giorno si concentra l’azione di difesa e controllo – superficiale e subacquea – della nostra Marina. L’interruzione di una di queste linee rappresenterebbe un danno per la nazione.

“Il cluster marittimo italiano, coordinato dal Vice Presidente di Confindustria con delega all’economia del mare, Pasquale Lorusso, prosegue in un lavoro comune per rilanciare la marittimità del nostro Paese e progetti strategici per il futuro dei settori che di mare e sul mare vivono.” – ha dichiarato la Direttrice di Federpesca, Francesca Biondo. “Tra questi, senza dubbio, il settore della pesca vuole cogliere questa sfida e sviluppare sinergie e percorsi virtuosi comuni, a beneficio del nostro Paese.” – ha così concluso la Direttrice Biondo.

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