Mese: Giugno 2023 Pagina 23 di 96

Tardino: “No al Piano d’azione Ue”

 

Tardino: “No al Piano d’azione Ue” – Anche la Sicilia si mobilita in occasione della giornata di protesta nazionale contro il Piano d’Azione della Commissione europea, che impatta gravemente sul settore della pesca. Domani dalle ore 10,30, al Collegio dei Gesuiti di Mazara del Vallo (sala La Bruna), è infatti in programma l’incontro sul tema ‘La tutela della pesca siciliana – L’impatto delle politiche europee sulle marinerie’, organizzato dalla europarlamentare Annalisa Tardino, componente della Commissione Pesca e commissario regionale della Lega Salvini Premier, e dal gruppo politico Identità e Democrazia.

Alla presenza delle autorità locali, sono previsti gli interventi di Lorenzo Viviani, responsabile del Dipartimento Pesca Lega Salvini Premier, Maria Cristina Mangano, ricercatrice SZN Anton Dohrn di Napoli e di Francesco Foggia, coordinatore del movimento politico La Forza dei Fatti. All’incontro, moderato dal giornalista Pasqualino Mattaroccia, interverranno anche rappresentanti di associazioni di categoria e sigle sindacali, mentre la conclusione sarà di Annalisa Tardino.

Nei giorni scorsi, in Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati, contro il piano Ue è stato espresso voto contrario: “Stiamo lottando in Europa contro questo piano che prevede ulteriori restrizioni di spazi di pesca per le nostre marinerie, in nome di politiche ambientaliste ideologiche, che arrecano solo danno alla nostra economia, costringendoci tra l’altro a importare ogni anno enormi quantità di prodotti ittici di dubbia qualità e sicuramente inferiori rispetto a quello che riescono a portare sulle tavole i nostri pescatori. Diciamo no allo smantellamento della pesca a strascico e ancora no a ulteriori norme che penalizzano la nostra regione e il nostro Paese”, spiega Annalisa Tardino.

Tardino: “No al Piano d’azione Ue”

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Tardino: “No al Piano d’azione Ue”

 

Tardino: “No al Piano d’azione Ue” – Anche la Sicilia si mobilita in occasione della giornata di protesta nazionale contro il Piano d’Azione della Commissione europea, che impatta gravemente sul settore della pesca. Domani dalle ore 10,30, al Collegio dei Gesuiti di Mazara del Vallo (sala La Bruna), è infatti in programma l’incontro sul tema ‘La tutela della pesca siciliana – L’impatto delle politiche europee sulle marinerie’, organizzato dalla europarlamentare Annalisa Tardino, componente della Commissione Pesca e commissario regionale della Lega Salvini Premier, e dal gruppo politico Identità e Democrazia.

Alla presenza delle autorità locali, sono previsti gli interventi di Lorenzo Viviani, responsabile del Dipartimento Pesca Lega Salvini Premier, Maria Cristina Mangano, ricercatrice SZN Anton Dohrn di Napoli e di Francesco Foggia, coordinatore del movimento politico La Forza dei Fatti. All’incontro, moderato dal giornalista Pasqualino Mattaroccia, interverranno anche rappresentanti di associazioni di categoria e sigle sindacali, mentre la conclusione sarà di Annalisa Tardino.

Nei giorni scorsi, in Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati, contro il piano Ue è stato espresso voto contrario: “Stiamo lottando in Europa contro questo piano che prevede ulteriori restrizioni di spazi di pesca per le nostre marinerie, in nome di politiche ambientaliste ideologiche, che arrecano solo danno alla nostra economia, costringendoci tra l’altro a importare ogni anno enormi quantità di prodotti ittici di dubbia qualità e sicuramente inferiori rispetto a quello che riescono a portare sulle tavole i nostri pescatori. Diciamo no allo smantellamento della pesca a strascico e ancora no a ulteriori norme che penalizzano la nostra regione e il nostro Paese”, spiega Annalisa Tardino.

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Tardino: “No al Piano d’azione Ue” – Anche la Sicilia si mobilita in occasione della giornata di protesta nazionale contro il Piano d’Azione della Commissione europea, che impatta gravemente sul settore della pesca. Domani dalle ore 10,30, al Collegio dei Gesuiti di Mazara del Vallo (sala La Bruna), è infatti in programma l’incontro sul tema ‘La tutela della pesca siciliana – L’impatto delle politiche europee sulle marinerie’, organizzato dalla europarlamentare Annalisa Tardino, componente della Commissione Pesca e commissario regionale della Lega Salvini Premier, e dal gruppo politico Identità e Democrazia.

Alla presenza delle autorità locali, sono previsti gli interventi di Lorenzo Viviani, responsabile del Dipartimento Pesca Lega Salvini Premier, Maria Cristina Mangano, ricercatrice SZN Anton Dohrn di Napoli e di Francesco Foggia, coordinatore del movimento politico La Forza dei Fatti. All’incontro, moderato dal giornalista Pasqualino Mattaroccia, interverranno anche rappresentanti di associazioni di categoria e sigle sindacali, mentre la conclusione sarà di Annalisa Tardino.

Nei giorni scorsi, in Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati, contro il piano Ue è stato espresso voto contrario: “Stiamo lottando in Europa contro questo piano che prevede ulteriori restrizioni di spazi di pesca per le nostre marinerie, in nome di politiche ambientaliste ideologiche, che arrecano solo danno alla nostra economia, costringendoci tra l’altro a importare ogni anno enormi quantità di prodotti ittici di dubbia qualità e sicuramente inferiori rispetto a quello che riescono a portare sulle tavole i nostri pescatori. Diciamo no allo smantellamento della pesca a strascico e ancora no a ulteriori norme che penalizzano la nostra regione e il nostro Paese”, spiega Annalisa Tardino.

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Piano d’azione. Unci Agro Alimentare: NO a sciopero come protesta

 

Piano d’azione. Unci Agro Alimentare: NO a sciopero come protesta  – Cresce la tensione nel settore della pesca a causa della proposta della Commissione Europea che mira al ripristino degli ecosistemi attraverso la drastica riduzione degli effetti delle attività di pesca sull’ambiente marino.
In termini concreti, il piano d’azione della Ue risulta completamente volto a garantire la sostenibilità ambientale dell’attività di pesca a tutto discapito di quella economica e sociale dei pescatori. Al di là delle legittime intenzioni dichiarate, il piano viene considerato come la soluzione per assicurare
una efficace transizione verso pratiche di pesca più selettive in maniera da ridurre le catture di novellame e aumentare le opportunità di riproduzione degli stock ittici assicurando di conseguenza il sostentamento economico delle comunità dei pescatori.
Vietare progressivamente le tecniche di pesca con attrezzi mobili di fondo in tutte le aree e le zone marine sottoposte a tutela entro il 2030 e aumentare la percentuale di zone protette almeno al 20% delle acque marine nazionali, significa “condannare definitivamente alla sparizione il segmento dello strascico italiano”. Il disagio degli addetti è divenuto ormai “sdegno” per uno stato di crisi che viene avvertito come irreversibile.

Occorre protestare in maniera compatta ed efficace! 
La forma di protesta scelta da UNCI Agro Alimentare, Associazione datoriale, è quella di non astensione dal lavoro: lo sciopero è un principio contrario agli interessi propri dei lavoratori soci delle nostre Cooperative. Lavorare è la parola d’ordine della protesta, esprimendo il proprio disagio attraverso lo stridore
delle sirene dei pescherecci che diviene cosi la “voce dei pescatori”.
Andare a pescare significa assicurare prodotto ittico fresco e sicuro ai mercati italiani scongiurando l’invasione di quello extra UE, sicuramente meno controllato.
Tutelare il lavoro facendo pescare i nostri soci Cooperatori significa assicurare sostenibilità economica e sociale agli addetti già vessati da note problematiche (pandemia e guerra russo/ucraina) a cui si aggiunge la nota dolente dell’aumento delle giornate aggiuntive di fermo pesca temporaneo.

Andare a pescare significa dimostrare che non ci si può fermare e dare man forte a chi, per ragioni In buona parte non supportate da motivazioni oggettive, ha condannato lo strascico a una sicura morte. I pescatori di UNCI Agro Alimentare non aderiranno a nessuno sciopero, non si asterranno dal lavorare nè il 23 giugno né in date successive, confidando nel fattivo e risolutivo impegno già dimostrato dal Governo e che non mancherà al Consiglio Agrifish previsto per la fine del mese di giugno. La “voce del mare” accompagnerà il nostro Ministro nella sua azione di contrasto alle politiche gestionali di Sinkevicius, commissario europeo per l’ambiente e gli oceani.

UNCI  Agro Alimentare, chiede ai propri associati pescatori di manifestare senza scioperi visto che le giornate di pesca già sono poche e perdere soldi non vale la pena. Si protesta  con una sirena per la vita della pesca Venerdi 23 Giugno a sostegno dell’azione che intraprende il ministro Lollobrigida e la Direzione Generale della Pesca Italia contro il Piano d’azione.

 

Piano d’azione. Unci Agro Alimentare: NO a sciopero come protesta

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Piano d’azione. Unci Agro Alimentare: NO a sciopero come protesta

 

Piano d’azione. Unci Agro Alimentare: NO a sciopero come protesta  – Cresce la tensione nel settore della pesca a causa della proposta della Commissione Europea che mira al ripristino degli ecosistemi attraverso la drastica riduzione degli effetti delle attività di pesca sull’ambiente marino.
In termini concreti, il piano d’azione della Ue risulta completamente volto a garantire la sostenibilità ambientale dell’attività di pesca a tutto discapito di quella economica e sociale dei pescatori. Al di là delle legittime intenzioni dichiarate, il piano viene considerato come la soluzione per assicurare
una efficace transizione verso pratiche di pesca più selettive in maniera da ridurre le catture di novellame e aumentare le opportunità di riproduzione degli stock ittici assicurando di conseguenza il sostentamento economico delle comunità dei pescatori.
Vietare progressivamente le tecniche di pesca con attrezzi mobili di fondo in tutte le aree e le zone marine sottoposte a tutela entro il 2030 e aumentare la percentuale di zone protette almeno al 20% delle acque marine nazionali, significa “condannare definitivamente alla sparizione il segmento dello strascico italiano”. Il disagio degli addetti è divenuto ormai “sdegno” per uno stato di crisi che viene avvertito come irreversibile.

Occorre protestare in maniera compatta ed efficace! 
La forma di protesta scelta da UNCI Agro Alimentare, Associazione datoriale, è quella di non astensione dal lavoro: lo sciopero è un principio contrario agli interessi propri dei lavoratori soci delle nostre Cooperative. Lavorare è la parola d’ordine della protesta, esprimendo il proprio disagio attraverso lo stridore
delle sirene dei pescherecci che diviene cosi la “voce dei pescatori”.
Andare a pescare significa assicurare prodotto ittico fresco e sicuro ai mercati italiani scongiurando l’invasione di quello extra UE, sicuramente meno controllato.
Tutelare il lavoro facendo pescare i nostri soci Cooperatori significa assicurare sostenibilità economica e sociale agli addetti già vessati da note problematiche (pandemia e guerra russo/ucraina) a cui si aggiunge la nota dolente dell’aumento delle giornate aggiuntive di fermo pesca temporaneo.

Andare a pescare significa dimostrare che non ci si può fermare e dare man forte a chi, per ragioni In buona parte non supportate da motivazioni oggettive, ha condannato lo strascico a una sicura morte. I pescatori di UNCI Agro Alimentare non aderiranno a nessuno sciopero, non si asterranno dal lavorare nè il 23 giugno né in date successive, confidando nel fattivo e risolutivo impegno già dimostrato dal Governo e che non mancherà al Consiglio Agrifish previsto per la fine del mese di giugno. La “voce del mare” accompagnerà il nostro Ministro nella sua azione di contrasto alle politiche gestionali di Sinkevicius, commissario europeo per l’ambiente e gli oceani.

UNCI  Agro Alimentare, chiede ai propri associati pescatori di manifestare senza scioperi visto che le giornate di pesca già sono poche e perdere soldi non vale la pena. Si protesta  con una sirena per la vita della pesca Venerdi 23 Giugno a sostegno dell’azione che intraprende il ministro Lollobrigida e la Direzione Generale della Pesca Italia contro il Piano d’azione.

 

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