Mese: Giugno 2023 Pagina 28 di 96

Giornata mondiale degli Oceani, WWF: preoccupazione per il “mare fuori”

Giornata mondiale degli Oceani, WWF: preoccupazione per il “mare fuori”

Il mare fuori, che ‘lontano dagli occhi’ occupa i territori oltre le 12 miglia dalla costa, è essenziale per la vita marina e di conseguenza per la nostra salute e benessere, ma due terzi (66,8%) del mare aperto italiano sono sotto assedio: traffico marittimo, pesca insostenibile, inquinamento tutto aggravato dagli impatti del cambiamento climatico che colpiscono fortemente tutto il Mediterraneo. In questo spazio vivono, si nutrono, si riproducono, o semplicemente lo attraversano nei loro spostamenti, le specie ‘pelagiche’, tra cui balenottere comuni, capodogli, globicefali, tursiopi, stenelle, foche monache ma anche tartarughe marine, squali, tonni, pesci spada e fuori dall’acqua uccelli come berte, sterne e uccelli delle tempeste. È urgente salvare questo spazio sconosciuto e ricchissimo di vita, ricco di paesaggi variegati con montagne sottomarine (circa 300 in tutto il Mediterraneo), fosse profonde che si inabissano fino a 5.000 metri di profondità e oltre 500 canyon sottomarini, dove la biomassa e l’abbondanza di specie possono essere da 2 a 15 volte superiori rispetto alle aree circostanti alle stesse profondità.  

L’allarme viene dall’ultimo report del WWF Italia – “Sos Mare fuori. Minacce e soluzioni per la tutela del mare aperto” – lanciato nella Giornata Mondiale degli Oceani e che inaugura anche la Campagna WWF GenerAzione Mare , giunta alla sua settima edizione.

 Generazione Mare. Per tutta l’estate la campagna vedrà in azione migliaia di cittadini, volontari, aiutati da ricercatori, pescatori, gestori di aree marine protette in centinaia di iniziative come le circa 100 attività di pulizia delle spiagge e dei fondali, la sorveglianza di spiagge per scovare le tracce di deposizione delle tartarughe marine e aiutare a recuperare gli esemplari feriti, citizen science nelle crociere di ricerca con gli esperti per studiare la presenza di cetacei in 50 crociere sulle Vele del Panda, i corsi di formazione per guide whale watcher, la sperimentazione di segnalatori acustici per il recupero degli attrezzi da pesca abbandonati. Un programma che si snoderà fino a settembre e che già in questa prima Settimana degli Oceani  prevede numerosi appuntamenti, a cominciare  da giovedì 8 giugno con la liberazione di una tartaruga marina curata nel centro recupero WWF di Policoro, in Basilicata (l’8 giugno è anche il 28° compleanno dell’Oasi) e domenica 11 giugno a Molfetta (anche qui grazie al centro recupero tartarughe marine WWF).

In programma poi, per il progetto RipartyAmo, oltre 40 eventi di pulizia di spiagge e fondali, da Ustica all’Isola delle Femmine, da Torvaianica a Lerici , la spedizione di ricerca WWF per il monitoraggio dei cetacei nel canyon di Castelsardo e gli eventi a cui partecipa la Riserva Marina di Miramare nell’ambito del Festival dell’Oceano MareDireFare a Trieste. Il 12 giugno partirà anche la sperimentazione di cassette alternative per la pesca contro la dispersione di plastica in mare, con la consegna alla comunità di pescatori di Portorosa in Sicilia. Per tutta l’estate verranno promossi anche gli Ecotips sui comportamenti virtuosi in difesa degli oceani mentre per i più piccoli è stato creato un nuovo Gioco del Mare sulla piattaforma WWF One Planet School https://oneplanetschool.wwf.it/gioca-e-scopri/il-gioco-del-mare   per scoprire la ricchezza del Mediterraneo.  Si è rinnovata anche la collaborazione tra il WWF e il Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto Guardia Costiera con la firma del Protocollo di Intesa con una cerimonia avvenuta in questi giorni alla presenza del Presidente WWF Luciano di Tizio e il Comandante generale ammiraglio Nicola Carlone. 

Proteggere il Capitale Blu. Il messaggio comune è proteggere il Capitale Blu e garantire i servizi ecosistemici del Mediterraneo, che generano, tra risorse ed attività, un valore annuo di 450 miliardi di dollari: uno dei mari economicamente più importanti al mondo.[1]

Per proteggere il ‘mare fuori’ occorre garantire uno spazio sufficiente per la biodiversità e una gestione sostenibile delle sue risorse, anche con la collaborazione tra istituzioni, paesi e organizzazioni. Ad oggi solo il 4,2% dell’intero spazio marittimo italiano è protetto, si arriva a un 5% se si considerano anche le misure di gestione spaziale della pesca come le Zone di Tutela Biologica e le Zone di Restrizione della Pesca (FRA). Nel report il WWF chiede che l’Italia si attivi concretamente e con urgenza per tutelare il 30% di tutto lo spazio marittimo, con aree marine protette, siti natura 2000 ma anche misure di gestione della pesca efficaci. 10 le aree prioritarie per la protezione, nuova o rafforzata, del mare aperto identificate dal WWF : Canale di Sicilia e Sud Adriatico, due macro-aree già riconosciute come Aree Ecologicamente e Biologicamente Significative dalla Convenzione sulla Diversità Biologica, ma anche Golfo di Taranto, Arcipelago Pontino, Canyon di Castelsardo, Canyon di Caprera, Arcipelago campano, Arcipelago toscano, Arcipelago eoliano e Santuario Pelagos.

Ma per garantire che anche nel restante 70% del mare, le attività umane siano condotte nel rispetto degli ecosistemi marini, evitando ulteriori danni a un ambiente già degradato e minacciato sarà cruciale anche la capacità del nostro paese di pianificare e gestire tutto il suo spazio marittimo, un’area di 537.733 km2 . Per farlo, l’Italia deve implementare senza ulteriori ritardi i piani di gestione dello spazio marittimo, le cui bozze secondo l’analisi del WWF, ancora non soddisfano criteri chiave, come l’identificazione delle aree per il 30×30 e per le rinnovabili offshore, e la gestione degli impatti del cambiamento climatico.

Mare sotto assedio. Il report del WWF denuncia l’assedio crescente alle risorse del mare pelagico, dove alla biodiversità marina resta solo un 27% teoricamente libero dagli impatti diretti (ma non da quelli indiretti e cumulativi). Il 73% degli stock ittici vengono ancora pescati oltre i limiti sostenibili, più velocemente della capacità di riprodursi delle specie. Sebbene lo stock di tonno rosso del Mediterraneo e Atlantico orientale sia finalmente in via di recupero grazie a efficaci misure gestionali, permane la pratica completamente insostenibile delle gabbie di ingrasso dove, per far crescere 1 kg di tonno, servono 15 kg di piccoli pelagici, come acciughe e sardine, già sovrasfruttate.  Il ‘mare fuori’ è un intreccio di autostrade percorse da navi sempre più numerose: nel Mediterraneo si concentra il 15% dell’attività marittima mondiale e il 20% del commercio marittimo globale con circa 200.000 navi all’anno. Un rischio crescente per le collisioni con i grandi cetacei.    

Il Mediterraneo è la sesta grande zona di accumulo dei rifiuti plastici al mondo e proprio in ambiente pelagico ci sono i peggiori accumuli: tra il corno della Corsica e l’isola di Capraia si accumulano rifiuti regolarmente per un gioco di correnti, una minaccia per il Santuario Pelagos dove si registrano i valori tra i più elevati di microplastiche al mondo. Colpa dei rifiuti ma anche degli attrezzi fantasma (reti e altri attrezzi da pesca abbandonati) che diventano anche trappole mortali per tartarughe, cetacei e squali.  L’inquinamento è aggravato dal traffico petrolifero (17% di quello mondiale è nel Mediterraneo) e dalle attività di estrazione al largo: ogni anno tra le 50.000-100.000 tonnellate di prodotti petroliferi finiscono in mare “solo” per gli sversamenti illegali. Ad aggravare la condizione già compromessa ci sono gli effetti del cambiamento climatico che amplificano tutti gli altri effetti. Acidificazione, deossigenazione, innalzamento del livello del mare, aumento della frequenza e intensità dei fenomeni estremi rendono anche la biodiversità pelagica più vulnerabile. È stata registrata già una riduzione delle dimensioni del plancton e delle sue proprietà nutrizionali. Nel Golfo del Leone, secondo studi recenti, le sardine disperdono più energie per nutrirsi di plancton e questo a scapito della loro crescita: dalla metà degli anni 2000 la loro dimensione è passata da una media di 15 a 11 cm (da 30 a 10 grammi) con impatti negativi sugli equilibri biologici e l’economia dell’area.  Infine, molti dei settori marittimi come l’installazione di parchi eolici off-shore, acquacoltura, trasporti e turismo di massa, sono tutti in espansione: il solo traffico marittimo è destinato ad aumentare del 4% all’anno fino al 2030. Tutte attività accomunate dall’occupazione di spazio che viene sottratto alla biodiversità marina con impatti cumulativi crescenti. 

The “Cap Cetacés” missions start in 2000, aiming at improving the conservation state of the cetacean populations of the Pelagos sanctuary in the North -Western Mediterranean. The last six years, the programme, led by Denis Ody, cetacean and ambassador boat programme officer, focus on contamination and collision issues for the larger species: fin whales (Balaenoptera physalus), sperm whales/cachalot (Physeter macrocephalus) and pilot whales (Globicephala). We deploy tags to understand better their behavior in the vincinity of ships, and we collect biopsies of skin and blubber. Skin sampling makes it possible to know the sexing, to identify the animal, its relationship, its genetic structure, the size of its population. Fat gives information about her pregnancy status and the rate of contaminants (phthalates) in the body.

Le soluzioni. Nel report il WWF elenca le soluzioni, tra cui la protezione del 30% del mare con una rete efficace di aree marine protette e altre misure di protezione spaziale (OECM) in ottemperanza alla nuova Strategia Europea sulla Biodiversità al 2030. Nuove aree protette nelle acque offshore, efficacemente gestite, come richiesto dalla Politica Comune sulla Pesca dell’UE e dalla Commissione Generale per la Gestione della Pesca in Mediterraneo (CGPM  . Ma servono anche interventi efficaci sullo stock del tonno rosso e del pesce spada:  abbandonare la pratica delle gabbie di ingrasso per il primo,  e chiudere  la pesca dello spada in autunno per ridurre le catture di giovanili sotto-taglia, incrementando i controlli sulla filiera per porre fine alla commercializzazione degli spadini,  Essenziale per il “mare fuori” è anche la protezione dei ‘blue corridors’, corridoi ecologici cruciali per i cetacei, come il corridoio delle Baleari, già riconosciuto come Area Specialmente Protetta di Importanza Comunitaria (ASPIM) Importante lo sforzo di ampliamento in corso dal 2021 per l’istituzione della Particularly Sensitive Sea Area (PSSA) , nel Mediterraneo nord-occidentale che collegherà  il Corridoio delle Baleari al Santuario Pelagos, e per la quale il WWF chiede la riduzione obbligatoria della velocità delle navi a 10 nodi e l’applicazione di tecniche di rilevamento, per ridurre al minimo  il rischio di collisioni tra navi e grandi cetacei.

La Pianificazione dello Spazio marittimo, a che l’Europa ci chiede di impostare attraverso  una apposita  Direttiva Europea è lo strumento attraverso il quale pianificare in maniera integrata ed ecosistemica gli obiettivi di tutela dell’ambiente marino e delle sue risorse, garantendo contemporaneamente un’economia blu veramente sostenibile.  Ma per una sua implementazione efficace il WWF chiede una maggiore collaborazione e sinergia tra tutte le istituzioni, dal Ministero per l’Ambiente e la Sicurezza Energetica, al Ministero per l’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e Ministero degli Affari Esteri, e, soprattutto, una maggiore cooperazione con la società civile. 

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Federica Pellegrini riporta in acqua Libera, sposando la campagna Tartalove

Federica Pellegrini riporta in acqua Libera, sposando la campagna Tartalove

Dalla cattura accidentale da parte di un peschereccio, al soccorso e alle cure mediche fino alla liberazione in mare. È la storia a lieto fine della tartaruga Libera che è stata liberata al largo del comune di Mattinata (FG) in Puglia. Una liberazione speciale perché a riportare in mare l’esemplare di Caretta caretta, salvato dai pescatori e curato presso il Centro di recupero e soccorso gestito da Legambiente, è stata la nuotatrice olimpionica Federica Pellegrini.  

La Divina, in occasione della Giornata Mondiale degli Oceani, ha deciso di sposare la causa della campagna Tartalove di Legambiente, adottando una delle tartarughe ospiti nel Centro di RecuperoTartarughe Marine (Crtm) di Manfredonia (FG). 

Dopo la visita al Centro per conoscere la “sua” tartaruga, Federica, a bordo di un gommone e accompagnata dagli operatori del Crtm e del Circolo Velico Gargano, si è allontanata dal porto per raggiungere una zona tranquilla dove liberare la tartaruga.  

La campionessa è poi entrata in acqua per accompagnare Libera dal gommone alle onde del mare, nuotando per qualche momento insieme a lei. Una scena emozionante, che ha visto protagoniste due creature acquatiche nel condividere un momento unico per entrambe.  

Ho adottato Libera e ne sono felice. Liberare in mare la mia tartaruga marina, grazie alla campagna di Legambiente “TartaLove”, è un’esperienza che invito tutti a provare. Un gesto, semplice ed emozionante, per prenderci cura di questo ambiente magnifico” – ha dichiarato Federica. 

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The Westmed Maritime Clusters Alliance al Seafuture

The Westmed Maritime Clusters Alliance al Seafuture

Il Presidente di Cluster BIG Giovanni Caprino è intervenuto questa mattina alla conclusione dei lavori del convegno dedicato a The Westmed Maritime Clusters Alliance, organizzato a La Spezia nell’ambito del Seafuture. 

L’Alleanza, sostenuta dalla Commissione Europea, ha l’obiettivo di accelerare la cooperazione e le azioni congiunte dei cluster marittimi nel Mediterraneo occidentale, guidando le iniziative rivolte verso un’Economia del Mare sostenibile.

Autorevoli relatori si sono confrontati sulle attività portate avanti dall’Alleanza e dai singoli cluster nei propri territori, con uno sguardo sulla strada da percorrere insieme per favorire uno sviluppo coeso della Blue Economy europea e mediterranea, che vada nella direzione di aumentare la sicurezza marittima, promuovere la crescita blu sostenibile e l’occupazione e preservare gli ecosistemi e la biodiversità.

L’iniziativa WestMED è il risultato di anni di dialogo tra dieci paesi della regione del Mediterraneo occidentale: cinque Stati membri dell’UE (Francia, Italia, Portogallo, Spagna e Malta) e cinque partner meridionali (Algeria, Libia, Mauritania, Marocco e Tunisia).

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Pesca: Italia compatta contro il piano di azione Ue

Pesca: Italia compatta contro il piano di azione Ue

“L’obiettivo della Commissione di eliminare gradualmente la pesca a strascico è chiaramente sproporzionato, ingiustificato e basato pareri scientifici non oggettivi, oltre ad essere una politica assolutamente miope per garantire l’approvvigionamento alimentare dei Paesi Ue” dichiarano Federpesca, Coldiretti, Alleanza delle Cooperative, Fai Cisl Flai Cgil e UILA pesca, che hanno unitariamente promosso per venerdì 23 giugno una giornata di mobilitazione in tutta Italia.

“Una giornata – chiariscono – che vuole far sentire il supporto del settore al Governo italiano in vista del Consiglio Agrifish a Bruxelles del 26 e 27 giugno per ribadire ancora una volta la contrarietà dell’Italia a questa proposta che vuole condannare l’Italia alla totale dipendenza dalle importazioni di prodotti ittico non considerando l’impatto socio economico sul settore. Una giornata in cui il settore vuole dimostrare l’assoluta contrarietà alle politiche della Commissione europea e il supporto al Governo italiano impegnato nella difesa del settore “ concludono le associazioni di imprese, cooperative e le organizzazioni sindacali del settore della pesca italiane.

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Seafuture: il programma dell’8 giugno

Giovedì 8 giugno quarta giornata del Seafuture. Organizzato da Italian Blue Growth in collaborazione con la Marina Militare italiana, è l’evento su suolo nazionale che meglio valorizza gli aspetti di Blue Economy e Dual Use come testimoniato non solo dalla presenza di centinaia di aziende ma anche dall’accreditamento di numerosissime Marine Militari di tutto il mondo.

Si comincia con The Westmed Maritime Clusters Alliance
Moderatore: Leonardo Manzari, Christian Chiavetta, Meccanismo di Assistenza WestMED –

Hub Nazionale per l’Italia

●  9.30 Saluti di benvenuto
○  Iniziativa WestMED – Coordinatori Nazionali Italiani

○  Daniele Bosio , Ministero degli Affari Esteri

○  Luca Palazzo , Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le Politiche di Coesione (DPCoe)

●  9.35 Introduzione

Manuel Pleguezuelo, Commissione Europea – DG MARE (online) ● 9.40

Adriana Salazar Olivan , Unione per il Mediterraneo ● 9.45

○ Coordinatore Nazionale Maltese, Co-Presidenza dell’Iniziativa WestMED ■ Shaun Patrick Ebejer , Ministero dei trasporti, delle infrastrutture

● 10:00

○  Principali risultati della WestMED Maritime Clusters Alliance e dei suoi membri

○  Bandi EMFAF aperti ai Paesi Extra UE della Sponda Sud

Anja Detant , CINEA
○ Istituzione del cluster marittimo mauritano

■ Hamadi BABA HAMADI , Presidente Mauritanian Maritime Cluster ○ MEDBLEUE 2022 Tunisi

Emna Sohlobji , Cluster Maritime Tunisien ○ L’Hub Azul Dealroom

Ruben Eiras , Forum Oceano
○ La posizione/ruolo dei Cluster nel nuovo European Blue Forum

Laurence Martin , Federazione del Mare, ENMC, Thanos Smanis WMAM

●  Progetti approvati
○  ForMare – Cluster Marittimi EMFAF – CALLMEBLUE; ERASMUS+ – MARMATO

○  Forum Oceano – COSME Euroclusters – MedBan

○  CTN BIG – COSME Euroclusters – IKAT

○  TVT & DLTM – COSME Euroclusters – LEVIATAD

○  MARE FVG – EMFAF Cluster Marittimi – Green Marine MED

○  Cluster strategico – ERASMUS+ – MAQUAM

○  SGD4MED – EMFAF Porti e trasporti marittimi – POWER4MED

○  Federazione del Mare – EMFAF Women in Blue Economy – WINBIG

○  Pole Mer Méditerranée – COSME Euroclusters – ELBE Alliance (online)

●  Stabiliti accordi di collaborazione e sinergie
○  Antonio Novo Guerrero, Alleanza dei Cluster Europei

○  Axelle Salvage, ENMC

○  Walter Wassallo, Blue Marina Awards

●  11.30 Discussioni aperte su ulteriori progressi sugli obiettivi principali della WM MCA

○ Thanos Smanis

● 15 min > Dialogo cluster:

●  15 min > Cluster up-scale Sud-Sud:

●  15 min > Sviluppo delle capacità Nord-Sud:

●  15 min > Attrazione per gli investimenti

●  12.30 Conclusione dell’evento
○  Giovanni Caprino , Cluster BIG

○  Mario Mattioli, Federazione del Mare

09:00-10:30 – Pitch Area Pathmaster: comprovata capacità di guerra navale con mine convenzionali, ibride e senza equipaggio Thales Pathmaster è una suite di sottosistemi, sensori e software testati e qualificati, intercambiabili e interoperabili che si combinano per portare vantaggi operativi alle marine che completano tutte le missioni di guerra contro le mine. Il briefing si concentrerà sul software di base del suo Mission Management System (MMS), abilitato da M-Cube e Mine Intelligence Mapping Mi-Map. M-Cube fornisce una pianificazione completa del ciclo di missione, inclusa la funzionalità di concetto e valutazione, conforme agli standard e alla dottrina della NATO NMW. MiMap fornisce analisi sonar abilitate all’intelligenza artificiale per diversi tipi di sonar, con un’interfaccia utente intuitiva e sviluppata dall’operatore. Thales MMS è un’architettura aperta in base alla progettazione; consentendo l’integrazione a basso rischio di applicazioni sovrane, domestiche e di terze parti, sensori, piattaforme senza equipaggio e funzionalità MCM adiacenti come lo sweep. Può essere fornito e integrato come sistema autonomo, portatile, containerizzato o complementare al Combat Management System (CMS) di una nave ospite. Thales sta sviluppando e fornendo le migliori capacità al mondo per la comunità di Mine Warfare, assicurando che le marine del mondo che utilizzano attrezzature Thales mantengano il vantaggio tattico rispetto alle minacce attuali ed emergenti. Moderatore: James Dickie , Product Line Architect – Mine Warfare – Thales

14:00-16:30 – CONFERENCE ROOM 2
Cluster marino e marittimo italiano e portoghese: buone pratiche e scambio di esperienze Sinergie tra l’Hub Azul Portugal e i cluster italiani
Un numero crescente di Paesi ha già posto la blue economy al centro delle proprie strategie di governo, e il ruolo dei cluster marini e marittimi nazionali sta diventando sempre più fondamentale su vari aspetti. La gestione dell’economia blu differisce da paese a paese sotto vari punti di vista, inclusi ma non limitati a: ricerca e innovazione, sostegno alle imprese attraverso politiche industriali mirate e sostegno finanziario, formazione a vari livelli, ecc. Durante questa sessione molti esperti provenienti da Cluster della Blue Economy in Italia e Portogallo condivideranno i loro modelli ed esperienze in tutti gli aspetti rilevanti, con l’obiettivo di evidenziare le differenze e facilitare lo scambio di buone pratiche. Moderatore: Leonardo Manzari , Meccanismo di Assistenza WestMED – Hub Nazionale per l’Italia.

14.30-14.45 – Benvenuto e introduzione: l’economia blu al centro delle strategie e priorità nazionali

Daniele Bosio , Ministero degli Affari Esteri, Coordinatore Nazionale WestMED ● 14.45-15.15 Forum Oceano: il modello di gestione della blue economy portoghese

Ruben Eiras , Segretario Generale, Forum Oceano

●  15.15-15.45 Cluster Blue Italian Growth & Federazione del Mare: il modello di gestione della blue economy italiana
○  Giovanni Caprino , Presidente, Cluster Crescita Italia Blu

○  Mario Mattioli , Presidente, Federazione del Mare

●  15.45-16.15 Tavola rotonda

●  Evidenziare le differenze e le ispirazioni reciproche tra i modelli manageriali italiani e portoghesi – Gonçalo Faria , Hub Azul Portogallo – Rita Sousa , FABER – Operatore privato Portugal Blue (online) – Fabio Fava , MISSIONE UE “Restore our Ocean and Waters” – Faro per il Mediterraneo (online) – Alessandro Iafrati , CNR Istituto di Ingegneria Navale, Sustainable Blue Economy Partnership

●  16:15-16:30 Chiusura
○  Marisa Silva , Direttore Generale della Politica Marittima, Ministero dell’Economia e del Mare, Portogallo (online)

○  Luca Salamone , Presidenza del Consiglio dei Ministri – Ministro della Protezione Civile e delle Politiche del Mare

11:00-11:30 – Pitch Area
Intelligenza artificiale per il rilevamento acquatico
Mathclick SRL L’intelligenza artificiale può essere utilizzata in modo efficace per ripulire i flussi di dati provenienti dai sensori distribuiti su piattaforme di telerilevamento in località remote e per migliorare i sensori remoti.

Mathclick SRL

Una startup innovativa con sede a Pisa. Si occupa di Intelligenza Artificiale, Edge Computing e aree correlate, con particolare attenzione ai sensori intelligenti e all’energia marina.

16:00-18:00 – CONFERENCE ROOM 1

Geopolitica, conflitti e corretta informazione

Gli sconvolgimenti che l’Europa sta attraversando pongono interrogativi di difficile interpretazione. Gli scenari internazionali sono cruciali e avranno ripercussioni a lungo termine sulla vita di tutti noi. Riferire in modo efficace e corretto sui grandi temi geopolitici non è facile. Occorre saper valutare la correttezza delle fonti, mantenere l’indipendenza di giudizio e allo stesso tempo tenere alta l’attenzione del pubblico senza cedere alla spettacolarità.

●  Cristiana Pagni , CEO Italian Blue Growth

●  Contrammiraglio Antonello de Renzis Sonnino , Direzione UPICOM

●  Moderatore: Paola Spadari

●  Dialogo tra Carlo Bartoli , Presidente Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti, e Carmen Lasorella , giornalista.

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