Mese: Giugno 2023 Pagina 6 di 96

Pesca ed energia eolica: in Irlanda si tenta di cooperare

 

Pesca ed energia eolica: in Irlanda si tenta di cooperare – La collaborazione tra i settori della pesca e dell’energia eolica è fondamentale per garantire la sicurezza energetica e alimentare dell’Irlanda. L’Irish Fish Producers’ Organization (IFPO) riconosce l’importanza di una cooperazione significativa tra le due attività. L’amministratore delegato dell’IFPO, Aodh O’Donnel, sottolinea infatti che i pescatori irlandesi forniscono una fonte di proteine ​​salutari e a bassa impronta di carbonio, meritevole di riconoscimento e rispetto da parte della società irlandese e delle comunità costiere.

Tuttavia, l’industria della pesca è preoccupata per i piani di localizzare grandi parchi eolici nel Mare d’Irlanda. O’Donnel, in un comunicato stampa, evidenzia che gli sviluppatori eolici e il governo irlandese hanno fallito nell’impegno nei confronti della flotta peschereccia, ignorando le zone ricche di pesce che potrebbero essere influenzate dalla presenza dei parchi eolici, minacciando così la sicurezza alimentare del paese.

Secondo l’IFPO, la scelta delle località per i parchi eolici si basa principalmente sul costo dei progetti, ignorando gli aspetti cruciali per l’industria della pesca e le zone di riproduzione sensibili. O’Donnel critica l’idea che i pescatori possano semplicemente spostarsi, sottolineando che le zone di pesca più ricche coincidono spesso con le aree preferite per i parchi eolici. L’organizzazione invita a un approccio di coesistenza che tenga conto dei bisogni sia dell’industria eolica che dell’industria ittica, mitigando gli impatti sulle zone di pesca tradizionali.

Inoltre, l’IFPO richiede un processo equilibrato, informato e coerente tra sicurezza energetica, impatto ambientale, sicurezza alimentare e interessi della pesca. O’Donnel sottolinea che i pescatori, con la loro esperienza del mare, possono contribuire a ridurre al minimo gli impatti ambientali negativi e invita l’industria delle energie rinnovabili offshore a impegnarsi in modo significativo e trasparente nella condivisione dello spazio.

Pesca ed energia eolica: in Irlanda si tenta di cooperare

L’articolo Pesca ed energia eolica: in Irlanda si tenta di cooperare proviene da Pesceinrete.

 ​ 

Pesca ed energia eolica: in Irlanda si tenta di cooperare

 

Pesca ed energia eolica: in Irlanda si tenta di cooperare – La collaborazione tra i settori della pesca e dell’energia eolica è fondamentale per garantire la sicurezza energetica e alimentare dell’Irlanda. L’Irish Fish Producers’ Organization (IFPO) riconosce l’importanza di una cooperazione significativa tra le due attività. L’amministratore delegato dell’IFPO, Aodh O’Donnel, sottolinea infatti che i pescatori irlandesi forniscono una fonte di proteine ​​salutari e a bassa impronta di carbonio, meritevole di riconoscimento e rispetto da parte della società irlandese e delle comunità costiere.

Tuttavia, l’industria della pesca è preoccupata per i piani di localizzare grandi parchi eolici nel Mare d’Irlanda. O’Donnel, in un comunicato stampa, evidenzia che gli sviluppatori eolici e il governo irlandese hanno fallito nell’impegno nei confronti della flotta peschereccia, ignorando le zone ricche di pesce che potrebbero essere influenzate dalla presenza dei parchi eolici, minacciando così la sicurezza alimentare del paese.

Secondo l’IFPO, la scelta delle località per i parchi eolici si basa principalmente sul costo dei progetti, ignorando gli aspetti cruciali per l’industria della pesca e le zone di riproduzione sensibili. O’Donnel critica l’idea che i pescatori possano semplicemente spostarsi, sottolineando che le zone di pesca più ricche coincidono spesso con le aree preferite per i parchi eolici. L’organizzazione invita a un approccio di coesistenza che tenga conto dei bisogni sia dell’industria eolica che dell’industria ittica, mitigando gli impatti sulle zone di pesca tradizionali.

Inoltre, l’IFPO richiede un processo equilibrato, informato e coerente tra sicurezza energetica, impatto ambientale, sicurezza alimentare e interessi della pesca. O’Donnel sottolinea che i pescatori, con la loro esperienza del mare, possono contribuire a ridurre al minimo gli impatti ambientali negativi e invita l’industria delle energie rinnovabili offshore a impegnarsi in modo significativo e trasparente nella condivisione dello spazio.

Pesca ed energia eolica: in Irlanda si tenta di cooperare

L’articolo Pesca ed energia eolica: in Irlanda si tenta di cooperare proviene da Pesceinrete.

 ​ 

Ugl, no alla chiusura della pesca a strascico

 

Ugl, no alla chiusura della pesca a strascico – L’Ugl è contraria al piano d’azione dell’Unione Europea sulla pesca che azzera il settore a vantaggio dei Paesi extracomunitari e danneggiando irrimediabilmente uno dei pochi settori primari sui quali si fonda l’economia italiana. Il nuovo pacchetto di norme che riformano il settore della pesca in ambito europeo è stata approvato dal Consiglio d’Europa con il voto contrario del governo italiano ed apre uno scenario di smantellamento della storica attività di pesca italiana.

A dichiararlo Giuseppe Messina, Segretario Ugl Sicilia che aggiunge: “il documento della Commissione Europea sul piano d’azione della pesca è controverso e va rivisto in toto eliminando le limitazioni alla pesca a strascico”.

“Ci sono diversi passaggi che non convincono – precisa il sindacalista dell’Ugl – a cominciare dallo stop graduale della pesca a strascico che potrebbe avere un impatto devastante sui livelli occupazionali e sul settore produttivo. C’è poi la questione poco chiara della misura che prevede l’estensione delle aree marine oggetto di tutela con conseguente limitazione delle zone accessibili per la pesca a strascico alle sole marinerie comunitarie e principalmente italiane con indubbi vantaggi per gli Stati non UE. Ed ancora il regime dei controlli applicato al settore che rischia di determinare la morte della pesca”.

Non usa giri di parole il Segretario Messina: “La volontà della Commissione Europea di installare le CCTV sulle imbarcazioni, a prescindere dalla metratura è pura follia. Come Ugl ci siamo già espressi sulla totale contrarietà che ribadiamo anche in quest’occasione perché l’introduzione di tecnologia invasive come le telecamere è chiaramente in contrasto con la riservatezza aziendale e i diritti dei lavoratori, oltre che comportare ulteriori inutili costi ed oneri amministrativi per i nostri pescherecci”.

“Confidiamo in una revisione in toto del documento sulla riforma della pesca da parte del Parlamento Europeo che adesso sarà chiamato ad esprimersi – sottolinea il sindacalista”.

“Restiamo fiduciosi per la chiara posizione assunta dal ministro Francesco Lollobrigida a difesa della pesca dichiarato settore strategico per l’Italia dal governo Meloni – conclude Messina – e siamo certi che il parlamentare europeo Raffaele Stancanelli, membro della Commissione Pesca, proseguirà la battaglia a difesa dei pescatori italiani e siciliani in particolare, essendosi già da anni distinto in tale direzione a sostegno delle ragioni dei pescatori e delle imprese di pesca”.

Ugl, no alla chiusura della pesca a strascico

L’articolo Ugl, no alla chiusura della pesca a strascico proviene da Pesceinrete.

 ​ 

Ugl, no alla chiusura della pesca a strascico

 

Ugl, no alla chiusura della pesca a strascico – L’Ugl è contraria al piano d’azione dell’Unione Europea sulla pesca che azzera il settore a vantaggio dei Paesi extracomunitari e danneggiando irrimediabilmente uno dei pochi settori primari sui quali si fonda l’economia italiana. Il nuovo pacchetto di norme che riformano il settore della pesca in ambito europeo è stata approvato dal Consiglio d’Europa con il voto contrario del governo italiano ed apre uno scenario di smantellamento della storica attività di pesca italiana.

A dichiararlo Giuseppe Messina, Segretario Ugl Sicilia che aggiunge: “il documento della Commissione Europea sul piano d’azione della pesca è controverso e va rivisto in toto eliminando le limitazioni alla pesca a strascico”.

“Ci sono diversi passaggi che non convincono – precisa il sindacalista dell’Ugl – a cominciare dallo stop graduale della pesca a strascico che potrebbe avere un impatto devastante sui livelli occupazionali e sul settore produttivo. C’è poi la questione poco chiara della misura che prevede l’estensione delle aree marine oggetto di tutela con conseguente limitazione delle zone accessibili per la pesca a strascico alle sole marinerie comunitarie e principalmente italiane con indubbi vantaggi per gli Stati non UE. Ed ancora il regime dei controlli applicato al settore che rischia di determinare la morte della pesca”.

Non usa giri di parole il Segretario Messina: “La volontà della Commissione Europea di installare le CCTV sulle imbarcazioni, a prescindere dalla metratura è pura follia. Come Ugl ci siamo già espressi sulla totale contrarietà che ribadiamo anche in quest’occasione perché l’introduzione di tecnologia invasive come le telecamere è chiaramente in contrasto con la riservatezza aziendale e i diritti dei lavoratori, oltre che comportare ulteriori inutili costi ed oneri amministrativi per i nostri pescherecci”.

“Confidiamo in una revisione in toto del documento sulla riforma della pesca da parte del Parlamento Europeo che adesso sarà chiamato ad esprimersi – sottolinea il sindacalista”.

“Restiamo fiduciosi per la chiara posizione assunta dal ministro Francesco Lollobrigida a difesa della pesca dichiarato settore strategico per l’Italia dal governo Meloni – conclude Messina – e siamo certi che il parlamentare europeo Raffaele Stancanelli, membro della Commissione Pesca, proseguirà la battaglia a difesa dei pescatori italiani e siciliani in particolare, essendosi già da anni distinto in tale direzione a sostegno delle ragioni dei pescatori e delle imprese di pesca”.

Ugl, no alla chiusura della pesca a strascico

L’articolo Ugl, no alla chiusura della pesca a strascico proviene da Pesceinrete.

 ​ 

Ugl, no alla chiusura della pesca a strascico

 

Ugl, no alla chiusura della pesca a strascico – L’Ugl è contraria al piano d’azione dell’Unione Europea sulla pesca che azzera il settore a vantaggio dei Paesi extracomunitari e danneggiando irrimediabilmente uno dei pochi settori primari sui quali si fonda l’economia italiana. Il nuovo pacchetto di norme che riformano il settore della pesca in ambito europeo è stata approvato dal Consiglio d’Europa con il voto contrario del governo italiano ed apre uno scenario di smantellamento della storica attività di pesca italiana.

A dichiararlo Giuseppe Messina, Segretario Ugl Sicilia che aggiunge: “il documento della Commissione Europea sul piano d’azione della pesca è controverso e va rivisto in toto eliminando le limitazioni alla pesca a strascico”.

“Ci sono diversi passaggi che non convincono – precisa il sindacalista dell’Ugl – a cominciare dallo stop graduale della pesca a strascico che potrebbe avere un impatto devastante sui livelli occupazionali e sul settore produttivo. C’è poi la questione poco chiara della misura che prevede l’estensione delle aree marine oggetto di tutela con conseguente limitazione delle zone accessibili per la pesca a strascico alle sole marinerie comunitarie e principalmente italiane con indubbi vantaggi per gli Stati non UE. Ed ancora il regime dei controlli applicato al settore che rischia di determinare la morte della pesca”.

Non usa giri di parole il Segretario Messina: “La volontà della Commissione Europea di installare le CCTV sulle imbarcazioni, a prescindere dalla metratura è pura follia. Come Ugl ci siamo già espressi sulla totale contrarietà che ribadiamo anche in quest’occasione perché l’introduzione di tecnologia invasive come le telecamere è chiaramente in contrasto con la riservatezza aziendale e i diritti dei lavoratori, oltre che comportare ulteriori inutili costi ed oneri amministrativi per i nostri pescherecci”.

“Confidiamo in una revisione in toto del documento sulla riforma della pesca da parte del Parlamento Europeo che adesso sarà chiamato ad esprimersi – sottolinea il sindacalista”.

“Restiamo fiduciosi per la chiara posizione assunta dal ministro Francesco Lollobrigida a difesa della pesca dichiarato settore strategico per l’Italia dal governo Meloni – conclude Messina – e siamo certi che il parlamentare europeo Raffaele Stancanelli, membro della Commissione Pesca, proseguirà la battaglia a difesa dei pescatori italiani e siciliani in particolare, essendosi già da anni distinto in tale direzione a sostegno delle ragioni dei pescatori e delle imprese di pesca”.

Ugl, no alla chiusura della pesca a strascico

L’articolo Ugl, no alla chiusura della pesca a strascico proviene da Pesceinrete.

 ​ 

Pagina 6 di 96

Made with & by Matacotti Design

Privacy & Cookie Policy