Mese: Luglio 2023 Pagina 15 di 80

Dalla FAO una guida per promuovere l’acquacoltura sostenibile

 

Dalla FAO una guida per promuovere l’acquacoltura sostenibile  – La FAO (Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura) ha da poco pubblicato uno studio mirato a identificare gli elementi essenziali per un quadro giuridico favorevole alla promozione dell’acquacoltura sostenibile.

Gli autori sottolineano che questo studio è stato concepito sia come una guida alla complessità dei quadri giuridici relativi all’acquacoltura, sia come un documento di riferimento per l’Aquaculture Legal Review and Assessment Tool (ALART).

Questo approccio strutturato e sistematico consente di analizzare e valutare la legislazione e i quadri normativi legati all’acquacoltura in diversi paesi.

L’obiettivo principale è individuare aree di miglioramento, lacune o conflitti fornendo un’utile guida a legislatori e decisori per la progettazione di politiche e regolamenti che favoriscano lo sviluppo di un’acquacoltura sostenibile e rispettosa dell’ambiente.

ALART viene utilizzato per garantire una gestione responsabile ed efficiente dell’acquacoltura, tenendo conto sia delle esigenze del settore sia della protezione delle risorse acquatiche.

Lo studio si compone di cinque capitoli, che delineano i quadri normativi a livello internazionale, inclusi quelli basati sul diritto internazionale, gli strumenti e le linee guida di “soft law“, e i regimi di certificazione per l’acquacoltura privata.

Inoltre, altri capitoli includono una valutazione dei quadri giuridici nazionali per l’acquacoltura e l’analisi del ruolo e dell’evoluzione della legislazione sull’acquacoltura all’interno di questi quadri.

I responsabili politici devono affrontare la grande diversità delle specie allevate, tra cui 622 registrate nel solo 2018. Questa diversità si estende anche agli ambienti acquatici: acqua dolce, acqua salmastra e acqua marina. Inoltre, ci sono diverse modalità di coltivazione, come risaie, argini, serbatoi, stagni e sistemi di ricircolo, per citarne alcuni.

Le operazioni di acquacoltura variano dalla scala familiare, con un singolo stagno, a grandi stagni commerciali per l’allevamento dei gamberi e la produzione intensiva.

Se sei interessato a saperne di più sull’importanza dell’acquacoltura sostenibile e su come i quadri giuridici possono supportare questo settore in crescita, non esitare a leggere qui lo studio completo.

La promozione dell’acquacoltura sostenibile è una sfida globale, ma è posibile costruire un futuro più rispettoso dell’ambiente e dell’ecosistema acquatica.

Dalla FAO una guida per promuovere l’acquacoltura sostenibile 

L’articolo Dalla FAO una guida per promuovere l’acquacoltura sostenibile proviene da Pesceinrete.

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Dalla FAO una guida per promuovere l’acquacoltura sostenibile

 

Dalla FAO una guida per promuovere l’acquacoltura sostenibile  – La FAO (Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura) ha da poco pubblicato uno studio mirato a identificare gli elementi essenziali per un quadro giuridico favorevole alla promozione dell’acquacoltura sostenibile.

Gli autori sottolineano che questo studio è stato concepito sia come una guida alla complessità dei quadri giuridici relativi all’acquacoltura, sia come un documento di riferimento per l’Aquaculture Legal Review and Assessment Tool (ALART).

Questo approccio strutturato e sistematico consente di analizzare e valutare la legislazione e i quadri normativi legati all’acquacoltura in diversi paesi.

L’obiettivo principale è individuare aree di miglioramento, lacune o conflitti fornendo un’utile guida a legislatori e decisori per la progettazione di politiche e regolamenti che favoriscano lo sviluppo di un’acquacoltura sostenibile e rispettosa dell’ambiente.

ALART viene utilizzato per garantire una gestione responsabile ed efficiente dell’acquacoltura, tenendo conto sia delle esigenze del settore sia della protezione delle risorse acquatiche.

Lo studio si compone di cinque capitoli, che delineano i quadri normativi a livello internazionale, inclusi quelli basati sul diritto internazionale, gli strumenti e le linee guida di “soft law“, e i regimi di certificazione per l’acquacoltura privata.

Inoltre, altri capitoli includono una valutazione dei quadri giuridici nazionali per l’acquacoltura e l’analisi del ruolo e dell’evoluzione della legislazione sull’acquacoltura all’interno di questi quadri.

I responsabili politici devono affrontare la grande diversità delle specie allevate, tra cui 622 registrate nel solo 2018. Questa diversità si estende anche agli ambienti acquatici: acqua dolce, acqua salmastra e acqua marina. Inoltre, ci sono diverse modalità di coltivazione, come risaie, argini, serbatoi, stagni e sistemi di ricircolo, per citarne alcuni.

Le operazioni di acquacoltura variano dalla scala familiare, con un singolo stagno, a grandi stagni commerciali per l’allevamento dei gamberi e la produzione intensiva.

Se sei interessato a saperne di più sull’importanza dell’acquacoltura sostenibile e su come i quadri giuridici possono supportare questo settore in crescita, non esitare a leggere qui lo studio completo.

La promozione dell’acquacoltura sostenibile è una sfida globale, ma è posibile costruire un futuro più rispettoso dell’ambiente e dell’ecosistema acquatica.

Dalla FAO una guida per promuovere l’acquacoltura sostenibile 

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Dalla FAO una guida per promuovere l’acquacoltura sostenibile

 

Dalla FAO una guida per promuovere l’acquacoltura sostenibile  – La FAO (Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura) ha da poco pubblicato uno studio mirato a identificare gli elementi essenziali per un quadro giuridico favorevole alla promozione dell’acquacoltura sostenibile.

Gli autori sottolineano che questo studio è stato concepito sia come una guida alla complessità dei quadri giuridici relativi all’acquacoltura, sia come un documento di riferimento per l’Aquaculture Legal Review and Assessment Tool (ALART).

Questo approccio strutturato e sistematico consente di analizzare e valutare la legislazione e i quadri normativi legati all’acquacoltura in diversi paesi.

L’obiettivo principale è individuare aree di miglioramento, lacune o conflitti fornendo un’utile guida a legislatori e decisori per la progettazione di politiche e regolamenti che favoriscano lo sviluppo di un’acquacoltura sostenibile e rispettosa dell’ambiente.

ALART viene utilizzato per garantire una gestione responsabile ed efficiente dell’acquacoltura, tenendo conto sia delle esigenze del settore sia della protezione delle risorse acquatiche.

Lo studio si compone di cinque capitoli, che delineano i quadri normativi a livello internazionale, inclusi quelli basati sul diritto internazionale, gli strumenti e le linee guida di “soft law“, e i regimi di certificazione per l’acquacoltura privata.

Inoltre, altri capitoli includono una valutazione dei quadri giuridici nazionali per l’acquacoltura e l’analisi del ruolo e dell’evoluzione della legislazione sull’acquacoltura all’interno di questi quadri.

I responsabili politici devono affrontare la grande diversità delle specie allevate, tra cui 622 registrate nel solo 2018. Questa diversità si estende anche agli ambienti acquatici: acqua dolce, acqua salmastra e acqua marina. Inoltre, ci sono diverse modalità di coltivazione, come risaie, argini, serbatoi, stagni e sistemi di ricircolo, per citarne alcuni.

Le operazioni di acquacoltura variano dalla scala familiare, con un singolo stagno, a grandi stagni commerciali per l’allevamento dei gamberi e la produzione intensiva.

Se sei interessato a saperne di più sull’importanza dell’acquacoltura sostenibile e su come i quadri giuridici possono supportare questo settore in crescita, non esitare a leggere qui lo studio completo.

La promozione dell’acquacoltura sostenibile è una sfida globale, ma è posibile costruire un futuro più rispettoso dell’ambiente e dell’ecosistema acquatica.

Dalla FAO una guida per promuovere l’acquacoltura sostenibile 

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Federpesca al summit “Healthy and protected oceans: for a sustainable, equal and prosperous future” alla FAO

Federpesca al summit “Healthy and protected oceans: for a sustainable, equal and prosperous future” alla FAO

Si è svolto martedì 25 luglio al quartiere generale della Fao a Roma l’evento organizzato dal Governo italiano e dal comitato per la candidatura di Roma a Expo2030 dal titolo “Healthy and protected oceans: for a sustainable, equal and prosperous future”.

Al confronto hanno partecipato il Ministro degli Esteri e della Cooperazione Internazionale Tajani, il Ministro dell’Università e della ricerca Bernini e il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica Pichetto Fratin insieme a diversi rappresentanti dei Governi delle piccole Isole del mondo, per confrontarsi sul ruolo cruciale degli oceani e del mare per la sicurezza alimentare e affrontare le sfide della sostenibilità ambientale, sociale ed economica.

In apertura, il Ministro Tajani ha dichiarato quanto sia importante per l’Italia cooperare con le Isole Minori per garantire la protezione delle risorse marine, per una pesca e sistemi alimentari sostenibili e ha manifestato l’impegno a lavorare insieme in vista della “4th International Conference on Small Island Developing States” che si terrà l’anno prossimo ad Antigua and Barbuda.

Presente anche Federpesca con un intervento della Direttrice Dr.ssa Francesca Biondo che ha dichiarato: “Da tempo Federpesca ha accolto la sfida lanciata dall’Agenda 2030, e in particolare dall’SDG 14 “Life Below Water”. Per questo siamo impegnati nella realizzazione di progetti a sostegno dei pescatori e delle loro famiglie, per la promozione della crescita blu, della sicurezza alimentare, riqualificazione del comparto, dell’uguaglianza di genere e per la tutela dell’ambiente marino, soprattutto in Italia, nell’area del Mediterranea e Africana. Siamo aperti a condividere le nostre migliori pratiche e a costruire nuovi partenariati, riteniamo fondamentale costruire collaborazioni, poiché la cooperazione è pilastro dello sviluppo sostenibile del settore ittico e della protezione dei nostri mari. In questo senso, siamo convinti che il settore ittico abbia un ruolo di mediazione e cooperazione fondamentale. Certamente abbiamo il dovere di custodire e proteggere le risorse naturali condivise, ma questo obiettivo può essere raggiunto solo attraverso la cooperazione, poiché il mare ci rende naturalmente interdipendenti” ha concluso così la Direttrice Biondo.

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Federpesca al summit Healthy and protected oceans alla FAO

 

Federpesca al summit Healthy and protected oceans alla FAO – Si è svolto martedì 25 luglio al quartiere generale della Fao a Roma l’evento organizzato dal Governo italiano e dal comitato per la candidatura di Roma a Expo2030 dal titolo Healthy and protected oceans: for a sustainable, equal and prosperous future. Al confronto hanno partecipato il Ministro degli Esteri e della Cooperazione Internazionale Tajani, il Ministro dell’Università e della ricerca Bernini e il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica Pichetto Fratin insieme a diversi rappresentanti dei Governi delle piccole Isole del mondo, per confrontarsi sul ruolo cruciale degli oceani e del mare per la sicurezza alimentare e affrontare le sfide della sostenibilità ambientale, sociale ed economica.

In apertura, il Ministro Tajani ha dichiarato quanto sia importante per l’Italia cooperare con le Isole Minori per garantire la protezione delle risorse marine, per una pesca e sistemi alimentari sostenibili e ha manifestato l’impegno a lavorare insieme in vista della 4th International Conference on Small Island Developing States che si terrà l’anno prossimo ad Antigua and Barbuda.

Presente anche Federpesca con un intervento della Direttrice Dr.ssa Francesca Biondo che ha dichiarato: “Da tempo Federpesca ha accolto la sfida lanciata dall’Agenda 2030, e in particolare dall’SDG 14 Life Below Water. Per questo siamo impegnati nella realizzazione di progetti a sostegno dei pescatori e delle loro famiglie, per la promozione della crescita blu, della sicurezza alimentare, riqualificazione del comparto, dell’uguaglianza di genere e per la tutela dell’ambiente marino, soprattutto in Italia, nell’area del Mediterranea e Africana”.

“Siamo aperti – ha concluso Biondo – a condividere le nostre migliori pratiche e a costruire nuovi partenariati, riteniamo fondamentale costruire collaborazioni, poiché la cooperazione è pilastro dello sviluppo sostenibile del settore ittico e della protezione dei nostri mari. In questo senso, siamo convinti che il settore ittico abbia un ruolo di mediazione e cooperazione fondamentale. Certamente abbiamo il dovere di custodire e proteggere le risorse naturali condivise, ma questo obiettivo può essere raggiunto solo attraverso la cooperazione, poiché il mare ci rende naturalmente interdipendenti”. 

Federpesca al summit Healthy and protected oceans alla FAO

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