Mese: Agosto 2023 Pagina 17 di 74

Granchio blu, Emilia-Romagna in pressing per stato di emergenza

 

Va decretato quanto prima, afferma l’assessore regionale all’Agricoltura Alessio Mammi che oggi ha incontrato il ministro dell’Agricoltura e sovranità alimentare Francesco Lollobrigida a Goro, nel ferrarese.

All’incontro con le marinerie di Goro e Comacchio erano presenti, tra gli altri, il prefetto di Ferrara Rinaldo Argentieri, il sindaco di Goro Maria Bugnoli, responsabili del dipartimento nazionale della necessarie Pesca, le cooperative, i consorzi di pescatori e le associazioni della pesca e dell’acquacoltura.

L’emergenza riguarda gli allevamenti di cozze e vongole, la pesca con i danni che il granchio provoca a reti e nasse, e in generale l’ambiente e l’ecosistema marino. Una situazione che si aggrava ogni giorno e rischia di mettere in ginocchio le imprese della pesca e dell’acquacoltura, che vedono forti cali produttivi nel prelievo di vongole, vittime di questo predatore.

“Serve – spiega Mammi – un aiuto al credito per le imprese di pesca e acquacoltura, per sostenerle nel reddito. Il patrimonio del settore pesca per Emilia-Romagna è irrinunciabile. L’emergenza nazionale è importante perché prevede procedure straordinarie, più rapide, veloci e flessibili”.

“I tre milioni di euro messi a disposizione dal Governo sono una boccata d’ossigeno – aggiunge Mammi – ma serve un fondo nazionale, risorse più importanti. E poi bisogna sospendere i mutui e gli adempimenti fiscali, l’accesso al credito, un tavolo nazionale assieme alle banche”.

Ribadita nell’incontro con il ministro Lollobrigida l’urgenza di agire per preservare il comparto che in questi mesi si sta assumendo l’onere non solo di ridurre la presenza del granchio, ma anche di ripristinare l’equilibrio dell’ecosistema delle acque minacciato dalla massiccia presenza di questa specie alloctona.
Un comparto produttivo strategico quello delle marinerie di Goro e Comacchio, dove annualmente vengono prodotte circa 16 mila tonnellate di vongole, che corrispondono al 55% della produzione italiana e al 40% di quella europea, con 1.700 addetti.

“È urgente – chiude Mammi – una strategia di contrasto strutturata di livello nazionale, va effettuato il monitoraggio dei danni e riconosciuto lo stato di calamità con adeguati ristori per un settore che rischia davvero grosso”.

Granchio blu, Emilia-Romagna in pressing per stato di emergenza

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Va decretato quanto prima, afferma l’assessore regionale all’Agricoltura Alessio Mammi che oggi ha incontrato il ministro dell’Agricoltura e sovranità alimentare Francesco Lollobrigida a Goro, nel ferrarese.

All’incontro con le marinerie di Goro e Comacchio erano presenti, tra gli altri, il prefetto di Ferrara Rinaldo Argentieri, il sindaco di Goro Maria Bugnoli, responsabili del dipartimento nazionale della necessarie Pesca, le cooperative, i consorzi di pescatori e le associazioni della pesca e dell’acquacoltura.

L’emergenza riguarda gli allevamenti di cozze e vongole, la pesca con i danni che il granchio provoca a reti e nasse, e in generale l’ambiente e l’ecosistema marino. Una situazione che si aggrava ogni giorno e rischia di mettere in ginocchio le imprese della pesca e dell’acquacoltura, che vedono forti cali produttivi nel prelievo di vongole, vittime di questo predatore.

“Serve – spiega Mammi – un aiuto al credito per le imprese di pesca e acquacoltura, per sostenerle nel reddito. Il patrimonio del settore pesca per Emilia-Romagna è irrinunciabile. L’emergenza nazionale è importante perché prevede procedure straordinarie, più rapide, veloci e flessibili”.

“I tre milioni di euro messi a disposizione dal Governo sono una boccata d’ossigeno – aggiunge Mammi – ma serve un fondo nazionale, risorse più importanti. E poi bisogna sospendere i mutui e gli adempimenti fiscali, l’accesso al credito, un tavolo nazionale assieme alle banche”.

Ribadita nell’incontro con il ministro Lollobrigida l’urgenza di agire per preservare il comparto che in questi mesi si sta assumendo l’onere non solo di ridurre la presenza del granchio, ma anche di ripristinare l’equilibrio dell’ecosistema delle acque minacciato dalla massiccia presenza di questa specie alloctona.
Un comparto produttivo strategico quello delle marinerie di Goro e Comacchio, dove annualmente vengono prodotte circa 16 mila tonnellate di vongole, che corrispondono al 55% della produzione italiana e al 40% di quella europea, con 1.700 addetti.

“È urgente – chiude Mammi – una strategia di contrasto strutturata di livello nazionale, va effettuato il monitoraggio dei danni e riconosciuto lo stato di calamità con adeguati ristori per un settore che rischia davvero grosso”.

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Va decretato quanto prima, afferma l’assessore regionale all’Agricoltura Alessio Mammi che oggi ha incontrato il ministro dell’Agricoltura e sovranità alimentare Francesco Lollobrigida a Goro, nel ferrarese.

All’incontro con le marinerie di Goro e Comacchio erano presenti, tra gli altri, il prefetto di Ferrara Rinaldo Argentieri, il sindaco di Goro Maria Bugnoli, responsabili del dipartimento nazionale della necessarie Pesca, le cooperative, i consorzi di pescatori e le associazioni della pesca e dell’acquacoltura.

L’emergenza riguarda gli allevamenti di cozze e vongole, la pesca con i danni che il granchio provoca a reti e nasse, e in generale l’ambiente e l’ecosistema marino. Una situazione che si aggrava ogni giorno e rischia di mettere in ginocchio le imprese della pesca e dell’acquacoltura, che vedono forti cali produttivi nel prelievo di vongole, vittime di questo predatore.

“Serve – spiega Mammi – un aiuto al credito per le imprese di pesca e acquacoltura, per sostenerle nel reddito. Il patrimonio del settore pesca per Emilia-Romagna è irrinunciabile. L’emergenza nazionale è importante perché prevede procedure straordinarie, più rapide, veloci e flessibili”.

“I tre milioni di euro messi a disposizione dal Governo sono una boccata d’ossigeno – aggiunge Mammi – ma serve un fondo nazionale, risorse più importanti. E poi bisogna sospendere i mutui e gli adempimenti fiscali, l’accesso al credito, un tavolo nazionale assieme alle banche”.

Ribadita nell’incontro con il ministro Lollobrigida l’urgenza di agire per preservare il comparto che in questi mesi si sta assumendo l’onere non solo di ridurre la presenza del granchio, ma anche di ripristinare l’equilibrio dell’ecosistema delle acque minacciato dalla massiccia presenza di questa specie alloctona.
Un comparto produttivo strategico quello delle marinerie di Goro e Comacchio, dove annualmente vengono prodotte circa 16 mila tonnellate di vongole, che corrispondono al 55% della produzione italiana e al 40% di quella europea, con 1.700 addetti.

“È urgente – chiude Mammi – una strategia di contrasto strutturata di livello nazionale, va effettuato il monitoraggio dei danni e riconosciuto lo stato di calamità con adeguati ristori per un settore che rischia davvero grosso”.

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Va decretato quanto prima, afferma l’assessore regionale all’Agricoltura Alessio Mammi che oggi ha incontrato il ministro dell’Agricoltura e sovranità alimentare Francesco Lollobrigida a Goro, nel ferrarese.

All’incontro con le marinerie di Goro e Comacchio erano presenti, tra gli altri, il prefetto di Ferrara Rinaldo Argentieri, il sindaco di Goro Maria Bugnoli, responsabili del dipartimento nazionale della necessarie Pesca, le cooperative, i consorzi di pescatori e le associazioni della pesca e dell’acquacoltura.

L’emergenza riguarda gli allevamenti di cozze e vongole, la pesca con i danni che il granchio provoca a reti e nasse, e in generale l’ambiente e l’ecosistema marino. Una situazione che si aggrava ogni giorno e rischia di mettere in ginocchio le imprese della pesca e dell’acquacoltura, che vedono forti cali produttivi nel prelievo di vongole, vittime di questo predatore.

“Serve – spiega Mammi – un aiuto al credito per le imprese di pesca e acquacoltura, per sostenerle nel reddito. Il patrimonio del settore pesca per Emilia-Romagna è irrinunciabile. L’emergenza nazionale è importante perché prevede procedure straordinarie, più rapide, veloci e flessibili”.

“I tre milioni di euro messi a disposizione dal Governo sono una boccata d’ossigeno – aggiunge Mammi – ma serve un fondo nazionale, risorse più importanti. E poi bisogna sospendere i mutui e gli adempimenti fiscali, l’accesso al credito, un tavolo nazionale assieme alle banche”.

Ribadita nell’incontro con il ministro Lollobrigida l’urgenza di agire per preservare il comparto che in questi mesi si sta assumendo l’onere non solo di ridurre la presenza del granchio, ma anche di ripristinare l’equilibrio dell’ecosistema delle acque minacciato dalla massiccia presenza di questa specie alloctona.
Un comparto produttivo strategico quello delle marinerie di Goro e Comacchio, dove annualmente vengono prodotte circa 16 mila tonnellate di vongole, che corrispondono al 55% della produzione italiana e al 40% di quella europea, con 1.700 addetti.

“È urgente – chiude Mammi – una strategia di contrasto strutturata di livello nazionale, va effettuato il monitoraggio dei danni e riconosciuto lo stato di calamità con adeguati ristori per un settore che rischia davvero grosso”.

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In arrivo il Global Fishery Forum & Seafood Expo Russia 2023

 

In arrivo il Global Fishery Forum & Seafood Expo Russia 2023, mancano meno di due mesi alla data di apertura. Il focus principale di quest’anno è mantenere la stabilità dello sviluppo dell’industria della pesca, in un contesto di commercio multipolare in evoluzione. Si pone un’attenzione particolare sull’integrazione dell’economia settoriale russa in questo sistema, in particolare con i Paesi dell’Asia-Pacifico, che rappresentano il 60% del consumo globale di prodotti ittici. L’esposizione e il programma aziendale rifletteranno il potenziamento della cooperazione con l’Asia-Pacifico, l’America Latina, l’Africa, il Medio Oriente e l’EAEU.

L’industria russa della pesca ha superato con successo le sfide recenti, adattando rapidamente le infrastrutture di produzione e fornitura di prodotti ittici. Tuttavia, si affaccia ora all’obiettivo ambizioso di evolvere ulteriormente, passando a un livello di sviluppo più avanzato. Questo richiede una crescita della capacità della flotta, lo sviluppo di tecnologie di lavorazione avanzate, miglioramenti logistici e vendite al dettaglio, digitalizzazione e supporto scientifico.

Un aspetto fondamentale sarà la tavola rotonda sulla sovranità tecnologica dell’industria della pesca, concentrandosi sul rinnovamento delle flotte e delle capacità di trasformazione. Questa discussione coinvolgerà le autorità pertinenti e i rappresentanti delle flotte, dei cantieri navali e delle attrezzature.

La cooperazione con i paesi vicini e l’Unione Economica Eurasiatica rafforzerà l’acquacoltura. Un convegno specialistico affronterà il ruolo di questa cooperazione nell’infrastruttura e nel supporto tecnologico del settore. La formazione di una catena del freddo continua nel trasporto di pesce e frutti di mare sarà un argomento di grande rilievo.

Il forum promuove anche il consumo interno dei prodotti ittici russi. La tavola rotonda dedicata discuterà su come aumentare il consumo di pesce russo e mantenere un equilibrio tra esportazioni e consumo interno. L’armonizzazione delle materie prime nei mercati nazionali ed esteri sarà al centro delle discussioni.

La sesta edizione del Global Fishery Forum & Seafood Expo Russia si avvicina con promettenti prospettive e un programma ricco di tematiche cruciali per l’evoluzione dell’industria ittica. I partecipanti avranno l’opportunità di esplorare le ultime tendenze, connettersi con esperti di settore e trarre beneficio dalle diverse sessioni e tavole rotonde.

In arrivo il Global Fishery Forum & Seafood Expo Russia 2023

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