Mese: Agosto 2023 Pagina 4 di 74

Granchio blu, Alleanza Cooperative: bene decreto attuativo

 

Granchio blu, Alleanza Cooperative: bene decreto attuativo – Rimborsi per i costi sostenuti dalle imprese dal 1 agosto, e certificati, per lo smaltimento (compreso trasporto) dei granchi pescati, e per l’acquisto di attrezzi di cattura. Da questi però sarebbero esclusi gli attrezzi “attivi” come l’ostreghero, in quanto trainato e quindi vietato dalla normativa europea entro le 3 miglia dalla costa o su batimetriche inferiori ai 50 metri.

Queste le linee del provvedimento annunciato in una riunione tenuta ieri presso il MASAF dal Sottosegretario La Pietra con le Associazioni di categoria, le Amministrazioni regionali, gli Istituti scientifici e rappresentanti della Protezione Civile per l’utilizzo dei 2,9 milioni di Euro stanziati dal Governo per l’emergenza granchio blu che sta mettendo in ginocchio importanti realtà produttive in Adriatico ed in generale minacciando la biodiversità dei nostri mari.

L’Alleanza delle Cooperative Italiane della pesca, intervenendo alla riunione, che ha visto anche la partecipazione del Ministro Lollobrigida, ha espresso una valutazione positiva sullo schema di provvedimento, evidenziando però fin da subito che lo stanziamento rischia di essere largamente insufficiente. L’Alleanza ha inoltre ribadito l’esigenza di procedere alla dichiarazione dello stato di emergenza necessario per intervenire in favore delle imprese su mutui, imposte e canoni, ma anche per intensificare gli sforzi per la cattura con attrezzi attivi, risultando gli attrezzi passivi come le nasse o le reti da posta assolutamente insufficienti a contenere la popolazione di granchio blu nelle aree lagunari e di foce.

Solo con un approccio straordinario sarà infatti possibile derogare alle norme vigenti con la necessaria autorizzazione di Bruxelles dove il dossier deve essere portato con la massima urgenza.

Nel suo intervento conclusivo il Ministro Lollobrigida ha rinnovato l’impegno del Governo ad affrontare con la massima urgenza e concretezza il problema intervenendo sia sul piano emergenziale sia strutturale, favorendo la creazione di una specifica filiera e rimandando alla valutazione dei danni l’esame di successivi interventi con la legge di stabilità.

Per l’Alleanza bene la creazione di una filiera “ma occorre tempo e non ne abbiamo. Stiamo esaurendo le scorte di vongole e cozze, da novembre la produzione si fermerà, non c’è più seme per le produzioni dei prossimi tre anni”.

Granchio blu, Alleanza Cooperative: bene decreto attuativo

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Granchio blu, Alleanza Cooperative: bene decreto attuativo

 

Granchio blu, Alleanza Cooperative: bene decreto attuativo – Rimborsi per i costi sostenuti dalle imprese dal 1 agosto, e certificati, per lo smaltimento (compreso trasporto) dei granchi pescati, e per l’acquisto di attrezzi di cattura. Da questi però sarebbero esclusi gli attrezzi “attivi” come l’ostreghero, in quanto trainato e quindi vietato dalla normativa europea entro le 3 miglia dalla costa o su batimetriche inferiori ai 50 metri.

Queste le linee del provvedimento annunciato in una riunione tenuta ieri presso il MASAF dal Sottosegretario La Pietra con le Associazioni di categoria, le Amministrazioni regionali, gli Istituti scientifici e rappresentanti della Protezione Civile per l’utilizzo dei 2,9 milioni di Euro stanziati dal Governo per l’emergenza granchio blu che sta mettendo in ginocchio importanti realtà produttive in Adriatico ed in generale minacciando la biodiversità dei nostri mari.

L’Alleanza delle Cooperative Italiane della pesca, intervenendo alla riunione, che ha visto anche la partecipazione del Ministro Lollobrigida, ha espresso una valutazione positiva sullo schema di provvedimento, evidenziando però fin da subito che lo stanziamento rischia di essere largamente insufficiente. L’Alleanza ha inoltre ribadito l’esigenza di procedere alla dichiarazione dello stato di emergenza necessario per intervenire in favore delle imprese su mutui, imposte e canoni, ma anche per intensificare gli sforzi per la cattura con attrezzi attivi, risultando gli attrezzi passivi come le nasse o le reti da posta assolutamente insufficienti a contenere la popolazione di granchio blu nelle aree lagunari e di foce.

Solo con un approccio straordinario sarà infatti possibile derogare alle norme vigenti con la necessaria autorizzazione di Bruxelles dove il dossier deve essere portato con la massima urgenza.

Nel suo intervento conclusivo il Ministro Lollobrigida ha rinnovato l’impegno del Governo ad affrontare con la massima urgenza e concretezza il problema intervenendo sia sul piano emergenziale sia strutturale, favorendo la creazione di una specifica filiera e rimandando alla valutazione dei danni l’esame di successivi interventi con la legge di stabilità.

Per l’Alleanza bene la creazione di una filiera “ma occorre tempo e non ne abbiamo. Stiamo esaurendo le scorte di vongole e cozze, da novembre la produzione si fermerà, non c’è più seme per le produzioni dei prossimi tre anni”.

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Granchio blu, Alleanza Cooperative: bene decreto attuativo

 

Granchio blu, Alleanza Cooperative: bene decreto attuativo – Rimborsi per i costi sostenuti dalle imprese dal 1 agosto, e certificati, per lo smaltimento (compreso trasporto) dei granchi pescati, e per l’acquisto di attrezzi di cattura. Da questi però sarebbero esclusi gli attrezzi “attivi” come l’ostreghero, in quanto trainato e quindi vietato dalla normativa europea entro le 3 miglia dalla costa o su batimetriche inferiori ai 50 metri.

Queste le linee del provvedimento annunciato in una riunione tenuta ieri presso il MASAF dal Sottosegretario La Pietra con le Associazioni di categoria, le Amministrazioni regionali, gli Istituti scientifici e rappresentanti della Protezione Civile per l’utilizzo dei 2,9 milioni di Euro stanziati dal Governo per l’emergenza granchio blu che sta mettendo in ginocchio importanti realtà produttive in Adriatico ed in generale minacciando la biodiversità dei nostri mari.

L’Alleanza delle Cooperative Italiane della pesca, intervenendo alla riunione, che ha visto anche la partecipazione del Ministro Lollobrigida, ha espresso una valutazione positiva sullo schema di provvedimento, evidenziando però fin da subito che lo stanziamento rischia di essere largamente insufficiente. L’Alleanza ha inoltre ribadito l’esigenza di procedere alla dichiarazione dello stato di emergenza necessario per intervenire in favore delle imprese su mutui, imposte e canoni, ma anche per intensificare gli sforzi per la cattura con attrezzi attivi, risultando gli attrezzi passivi come le nasse o le reti da posta assolutamente insufficienti a contenere la popolazione di granchio blu nelle aree lagunari e di foce.

Solo con un approccio straordinario sarà infatti possibile derogare alle norme vigenti con la necessaria autorizzazione di Bruxelles dove il dossier deve essere portato con la massima urgenza.

Nel suo intervento conclusivo il Ministro Lollobrigida ha rinnovato l’impegno del Governo ad affrontare con la massima urgenza e concretezza il problema intervenendo sia sul piano emergenziale sia strutturale, favorendo la creazione di una specifica filiera e rimandando alla valutazione dei danni l’esame di successivi interventi con la legge di stabilità.

Per l’Alleanza bene la creazione di una filiera “ma occorre tempo e non ne abbiamo. Stiamo esaurendo le scorte di vongole e cozze, da novembre la produzione si fermerà, non c’è più seme per le produzioni dei prossimi tre anni”.

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Record di esportazioni di ostriche e cetrioli di mare dal Vietnam

 

Record di esportazioni di ostriche e cetrioli di mare dal Vietnam – Il panorama delle esportazioni ittiche in Vietnam è caratterizzato da un calo in alcune categorie chiave, come gamberi e pangasio. Tuttavia, un interesse crescente è riscontrato per altri prodotti come le ostriche e i cetrioli di mare, che hanno dimostrato un notevole incremento sia in termini di volume che di valore delle esportazioni.

Secondo i dati rilasciati dal Dipartimento generale delle dogane del Vietnam, tra le 22 categorie di prodotti ittici esportati, alcune stanno vivendo un vero e proprio boom, con particolare riferimento alle ostriche e ai cetrioli di mare. Nel corso dei primi sei mesi dell’anno, sono state esportate oltre 73 tonnellate di cetrioli di mare, per un valore di 1,7 milioni di dollari. Questi numeri indicano un aumento del 160% in termini di volume e del 40% in termini di valore rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

Il prezzo medio di mercato per il cetriolo di mare si è mantenuto attorno ai 23,3 USD/kg (21,44 euro/kg). Nel solo mese di maggio, le esportazioni di cetrioli di mare hanno sorpreso con un incremento di nove volte in volume e di oltre venti volte in valore rispetto all’anno scorso. Grazie ai suoi elevati nutrienti benefici per la salute, il cetriolo di mare è spesso definito come il “ginseng del mare”. Questa fama si riflette nei prezzi elevati che variano a seconda del tipo e della freschezza.

Le ostriche hanno segnato una tendenza simile nel primo semestre del 2023. Le esportazioni di ostriche hanno superato le 2.700 tonnellate, generando un valore di oltre 5 milioni di dollari. Questo rappresenta un incremento del 100% in volume e dell’81% in valore rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

Record di esportazioni di ostriche e cetrioli di mare dal Vietnam

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Record di esportazioni di ostriche e cetrioli di mare dal Vietnam

 

Record di esportazioni di ostriche e cetrioli di mare dal Vietnam – Il panorama delle esportazioni ittiche in Vietnam è caratterizzato da un calo in alcune categorie chiave, come gamberi e pangasio. Tuttavia, un interesse crescente è riscontrato per altri prodotti come le ostriche e i cetrioli di mare, che hanno dimostrato un notevole incremento sia in termini di volume che di valore delle esportazioni.

Secondo i dati rilasciati dal Dipartimento generale delle dogane del Vietnam, tra le 22 categorie di prodotti ittici esportati, alcune stanno vivendo un vero e proprio boom, con particolare riferimento alle ostriche e ai cetrioli di mare. Nel corso dei primi sei mesi dell’anno, sono state esportate oltre 73 tonnellate di cetrioli di mare, per un valore di 1,7 milioni di dollari. Questi numeri indicano un aumento del 160% in termini di volume e del 40% in termini di valore rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

Il prezzo medio di mercato per il cetriolo di mare si è mantenuto attorno ai 23,3 USD/kg (21,44 euro/kg). Nel solo mese di maggio, le esportazioni di cetrioli di mare hanno sorpreso con un incremento di nove volte in volume e di oltre venti volte in valore rispetto all’anno scorso. Grazie ai suoi elevati nutrienti benefici per la salute, il cetriolo di mare è spesso definito come il “ginseng del mare”. Questa fama si riflette nei prezzi elevati che variano a seconda del tipo e della freschezza.

Le ostriche hanno segnato una tendenza simile nel primo semestre del 2023. Le esportazioni di ostriche hanno superato le 2.700 tonnellate, generando un valore di oltre 5 milioni di dollari. Questo rappresenta un incremento del 100% in volume e dell’81% in valore rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

Record di esportazioni di ostriche e cetrioli di mare dal Vietnam

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