Mese: Agosto 2023 Pagina 53 di 74

Granchio blu: tavolo al Masaf per la messa a punto contrasto emergenza

 

Granchio blu: tavolo al Masaf per la messa a punto contrasto emergenza – L’Alleanza delle Cooperative Pesca è intervenuta ieri alla riunione con il ministro Lollobrigida ed il sottosegretario La Pietra, rinnovando l’apprezzamento per le prime misure messe in campo dal governo e ribadendo la necessità e l’urgenza di tarare bene gli strumenti utili a fronteggiare l’emergenza in atto da settimane.

È da luglio infatti che le lagune del nord Adriatico stanno combattendo contro questo famelico predatore.

“Occorre – ha dichiarato Buonfiglio per l’Alleanza – che gli indennizzi per chi ha sostenuto spese documentabili siano riconosciuti già da luglio. Serve poi concentrare ogni sforzo sull’immediato, autorizzando qualunque attrezzo sia in grado di portare via dall’acqua il più alto numero di granchi nel più breve tempo possibile!”

Tamponata questa prima fase occorrerà poi guardare al dopo. “In questo senso – prosegue Buonfiglio – condividiamo l’auspicio del Ministro di pensare ad una filiera post-emergenza, sia in campo alimentare che per altri impieghi (nutraceutica, cosmesi, mangimi). Occorrerà poi riflettere sul futuro di quelle realtà produttive che in queste settimane hanno visto distrutte le scorte per il futuro: pensiamo ai milioni di euro di seme di vongola, letteralmente divorati dal granchio blu. Danni che richiederanno ingenti risorse aggiuntive per assicurare un futuro a migliaia di cooperatrici e cooperatori!”

Il decreto legge approvato in consiglio dei ministri dovrebbe approdare alle camere per la conversione in legge entro questa settimana.

“Il ministro ha impresso un ritmo serrato ai lavori, prevedendo la creazione di un tavolo di lavoro che tornerà a riunirsi dopo ferragosto. All’opera gli uffici di via xx settembre anche per la messa a punto del decreto attuativo che dovrebbe andare in conferenza stato regioni già nella prima settimana di settembre”, conclude l’Alleanza.

All’incontro hanno preso parte numerosi assessori regionali (Emilia-Romagna, Friuli Venezia-Giulia, Sardegna, Toscana e Veneto quelli che hanno preso la parola) e centri di ricerca pubblici (CNR, CREA, ISPRA).

Granchio blu: tavolo al Masaf per la messa a punto contrasto emergenza

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Accertata presenza di microplastiche nelle spiagge artiche

Accertata presenza di microplastiche nelle spiagge artiche

 

Accertata presenza di microplastiche nelle spiagge artiche – Lo studio dell’inquinamento da microplastiche sulle spiagge artiche rappresenta un passo cruciale nella comprensione dei rischi ambientali globali. Gli scienziati hanno coinvolto un gruppo di turisti in crociera come cittadini scienziati per raccogliere campioni, aprendo la strada a una partecipazione attiva nella ricerca e nell’attuazione di misure preventive.

Microplastiche e l’allarme ambientale

Le microplastiche, frammenti minuscoli di plastica, si trovano ovunque: dalle terreferme agli oceani, rivelando l’ampia portata dell’inquinamento. L’Artico, con la sua bellezza remota, è a rischio a causa delle correnti oceaniche che trasportano microplastiche. Queste particelle potrebbero accumularsi nell’Artico, minacciando gli ecosistemi delicati.

L’apporto dei cittadini scienziati

Le crociere turistiche nelle Svalbard hanno dimostrato che i cittadini possono contribuire in modo significativo alla ricerca ambientale. Coinvolgendo i vacanzieri nella raccolta di campioni, gli scienziati hanno ridotto i costi e le emissioni, mentre hanno sensibilizzato i partecipanti all’importanza della tutela ambientale.

Rivelazioni cruciali

Lo studio ha rivelato che le microplastiche non sono solo diffuse, ma anche altamente concentrate nell’Artico. L’inquinamento da plastica era simile alle aree precedentemente considerate altamente inquinate. Gli scienziati hanno identificato fonti specifiche di inquinamento: fibre di polipropilene da reti da pesca e particelle di poliestere-epossido da rivestimenti colorati o attrezzature navali.

Implicazioni per l’ambiente marino

Le fibre di polipropilene, derivanti da reti da pesca, rappresentano un punto critico di inquinamento marino, specialmente in aree remote. La frammentazione rapida delle reti sulla spiaggia può introdurre rapidamente microplastiche nell’ambiente. È necessario un monitoraggio continuo per comprendere l’evoluzione dell’inquinamento nell’Artico.

Limitazioni e prospettive future

Lo studio ha focalizzato particelle di microplastica di dimensioni superiori a 1 mm, tralasciando particelle più piccole. Tuttavia, le ricerche precedenti indicano che gran parte delle particelle è di dimensioni inferiori. Ulteriori campionamenti e studi sono essenziali per avere una visione completa dell’inquinamento da plastica nell’Artico.

L’iniziativa di coinvolgere i cittadini scienziati ha dimostrato di essere una soluzione efficace per studiare l’inquinamento da microplastiche nelle spiagge artiche. Questo studio evidenzia la necessità di affrontare con urgenza l’inquinamento da plastica e la sua diffusione anche in luoghi remoti come l’Artico.

La ricerca: Pasolini F, Walther BA e Bergmann M (2023), gli scienziati Citizen rivelano piccole ma concentrate quantità di microplastica frammentata sulle spiagge artiche. Davanti. Dintorni. Sci. 11:1210019. doi

Accertata presenza di microplastiche nelle spiagge artiche

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Granchio blu: tavolo al Masaf per la messa a punto contrasto emergenza

 

Granchio blu: tavolo al Masaf per la messa a punto contrasto emergenza – L’Alleanza delle Cooperative Pesca è intervenuta ieri alla riunione con il ministro Lollobrigida ed il sottosegretario La Pietra, rinnovando l’apprezzamento per le prime misure messe in campo dal governo e ribadendo la necessità e l’urgenza di tarare bene gli strumenti utili a fronteggiare l’emergenza in atto da settimane.

È da luglio infatti che le lagune del nord Adriatico stanno combattendo contro questo famelico predatore.

“Occorre – ha dichiarato Buonfiglio per l’Alleanza – che gli indennizzi per chi ha sostenuto spese documentabili siano riconosciuti già da luglio. Serve poi concentrare ogni sforzo sull’immediato, autorizzando qualunque attrezzo sia in grado di portare via dall’acqua il più alto numero di granchi nel più breve tempo possibile!”

Tamponata questa prima fase occorrerà poi guardare al dopo. “In questo senso – prosegue Buonfiglio – condividiamo l’auspicio del Ministro di pensare ad una filiera post-emergenza, sia in campo alimentare che per altri impieghi (nutraceutica, cosmesi, mangimi). Occorrerà poi riflettere sul futuro di quelle realtà produttive che in queste settimane hanno visto distrutte le scorte per il futuro: pensiamo ai milioni di euro di seme di vongola, letteralmente divorati dal granchio blu. Danni che richiederanno ingenti risorse aggiuntive per assicurare un futuro a migliaia di cooperatrici e cooperatori!”

Il decreto legge approvato in consiglio dei ministri dovrebbe approdare alle camere per la conversione in legge entro questa settimana.

“Il ministro ha impresso un ritmo serrato ai lavori, prevedendo la creazione di un tavolo di lavoro che tornerà a riunirsi dopo ferragosto. All’opera gli uffici di via xx settembre anche per la messa a punto del decreto attuativo che dovrebbe andare in conferenza stato regioni già nella prima settimana di settembre”, conclude l’Alleanza.

All’incontro hanno preso parte numerosi assessori regionali (Emilia-Romagna, Friuli Venezia-Giulia, Sardegna, Toscana e Veneto quelli che hanno preso la parola) e centri di ricerca pubblici (CNR, CREA, ISPRA).

Granchio blu: tavolo al Masaf per la messa a punto contrasto emergenza

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Granchio blu: tavolo al Masaf per la messa a punto contrasto emergenza

 

Granchio blu: tavolo al Masaf per la messa a punto contrasto emergenza – L’Alleanza delle Cooperative Pesca è intervenuta ieri alla riunione con il ministro Lollobrigida ed il sottosegretario La Pietra, rinnovando l’apprezzamento per le prime misure messe in campo dal governo e ribadendo la necessità e l’urgenza di tarare bene gli strumenti utili a fronteggiare l’emergenza in atto da settimane.

È da luglio infatti che le lagune del nord Adriatico stanno combattendo contro questo famelico predatore.

“Occorre – ha dichiarato Buonfiglio per l’Alleanza – che gli indennizzi per chi ha sostenuto spese documentabili siano riconosciuti già da luglio. Serve poi concentrare ogni sforzo sull’immediato, autorizzando qualunque attrezzo sia in grado di portare via dall’acqua il più alto numero di granchi nel più breve tempo possibile!”

Tamponata questa prima fase occorrerà poi guardare al dopo. “In questo senso – prosegue Buonfiglio – condividiamo l’auspicio del Ministro di pensare ad una filiera post-emergenza, sia in campo alimentare che per altri impieghi (nutraceutica, cosmesi, mangimi). Occorrerà poi riflettere sul futuro di quelle realtà produttive che in queste settimane hanno visto distrutte le scorte per il futuro: pensiamo ai milioni di euro di seme di vongola, letteralmente divorati dal granchio blu. Danni che richiederanno ingenti risorse aggiuntive per assicurare un futuro a migliaia di cooperatrici e cooperatori!”

Il decreto legge approvato in consiglio dei ministri dovrebbe approdare alle camere per la conversione in legge entro questa settimana.

“Il ministro ha impresso un ritmo serrato ai lavori, prevedendo la creazione di un tavolo di lavoro che tornerà a riunirsi dopo ferragosto. All’opera gli uffici di via xx settembre anche per la messa a punto del decreto attuativo che dovrebbe andare in conferenza stato regioni già nella prima settimana di settembre”, conclude l’Alleanza.

All’incontro hanno preso parte numerosi assessori regionali (Emilia-Romagna, Friuli Venezia-Giulia, Sardegna, Toscana e Veneto quelli che hanno preso la parola) e centri di ricerca pubblici (CNR, CREA, ISPRA).

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Granchio blu: tavolo al Masaf per la messa a punto contrasto emergenza – L’Alleanza delle Cooperative Pesca è intervenuta ieri alla riunione con il ministro Lollobrigida ed il sottosegretario La Pietra, rinnovando l’apprezzamento per le prime misure messe in campo dal governo e ribadendo la necessità e l’urgenza di tarare bene gli strumenti utili a fronteggiare l’emergenza in atto da settimane.

È da luglio infatti che le lagune del nord Adriatico stanno combattendo contro questo famelico predatore.

“Occorre – ha dichiarato Buonfiglio per l’Alleanza – che gli indennizzi per chi ha sostenuto spese documentabili siano riconosciuti già da luglio. Serve poi concentrare ogni sforzo sull’immediato, autorizzando qualunque attrezzo sia in grado di portare via dall’acqua il più alto numero di granchi nel più breve tempo possibile!”

Tamponata questa prima fase occorrerà poi guardare al dopo. “In questo senso – prosegue Buonfiglio – condividiamo l’auspicio del Ministro di pensare ad una filiera post-emergenza, sia in campo alimentare che per altri impieghi (nutraceutica, cosmesi, mangimi). Occorrerà poi riflettere sul futuro di quelle realtà produttive che in queste settimane hanno visto distrutte le scorte per il futuro: pensiamo ai milioni di euro di seme di vongola, letteralmente divorati dal granchio blu. Danni che richiederanno ingenti risorse aggiuntive per assicurare un futuro a migliaia di cooperatrici e cooperatori!”

Il decreto legge approvato in consiglio dei ministri dovrebbe approdare alle camere per la conversione in legge entro questa settimana.

“Il ministro ha impresso un ritmo serrato ai lavori, prevedendo la creazione di un tavolo di lavoro che tornerà a riunirsi dopo ferragosto. All’opera gli uffici di via xx settembre anche per la messa a punto del decreto attuativo che dovrebbe andare in conferenza stato regioni già nella prima settimana di settembre”, conclude l’Alleanza.

All’incontro hanno preso parte numerosi assessori regionali (Emilia-Romagna, Friuli Venezia-Giulia, Sardegna, Toscana e Veneto quelli che hanno preso la parola) e centri di ricerca pubblici (CNR, CREA, ISPRA).

Granchio blu: tavolo al Masaf per la messa a punto contrasto emergenza

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