Mese: Settembre 2023 Pagina 11 di 78

Granchio blu: Coldiretti, altri 10 mln contro danni

 

Granchio blu: Coldiretti, altri 10 mln contro danni  – È positivo lo stanziamento di ulteriori 10 milioni di euro per rendere più efficace la cattura del granchio blu, lo smaltimento, la messa in sicurezza degli impianti di molluschicoltura, ed anche l’acquisto di seme per la ripresa dei processi produttivi che va ad aggiungersi alla disponibilità finanziaria già prevista dal DPCM n.104/2023 per 2,9 milioni di euro.

È quanto afferma Coldiretti Impresapesca nel commentare le misure annunciate all’incontro sull’invasione della specie aliena dal ministro dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare Francesco Lollobrigida relativamente al contrasto al Granchio Blu nelle valli, lagune, sacchi e tratti costieri del Delta del Po.

È stata annunciata – sottolinea Coldiretti Impresapesca – la modifica della Legge 102/2004 assimilando la figura dell’agricoltore di terra all’agricoltore di mare con l’estensione dei benefici. Inoltre grazie all’intervento dei tecnici del MASAF presso la DG Mare dell’UE l’Italia ha ottenuto – aggiunge Coldiretti Impresapesca – la possibilità di utilizzare 6 unità da pesca a strascico, nei compartimenti marittimi antistanti Ravenna e Venezia, per la ricerca e cattura del granchio infestante presente in maniera massiccia nella ristrettissima fascia costiera autorizzandone l’operatività in deroga alle distanza minime previste dalla norme comunitarie.

Un intervento che – conclude Coldiretti Impresapesca – va ad aggiungersi alle iniziative pubbliche e private per favore la commercializzazione a fini alimentari della specie aliena che originaria delle coste Atlantiche dell’America si è diffusa lungo tutta la Penisola.

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Granchio blu: Coldiretti, altri 10 mln contro danni  – È positivo lo stanziamento di ulteriori 10 milioni di euro per rendere più efficace la cattura del granchio blu, lo smaltimento, la messa in sicurezza degli impianti di molluschicoltura, ed anche l’acquisto di seme per la ripresa dei processi produttivi che va ad aggiungersi alla disponibilità finanziaria già prevista dal DPCM n.104/2023 per 2,9 milioni di euro.

È quanto afferma Coldiretti Impresapesca nel commentare le misure annunciate all’incontro sull’invasione della specie aliena dal ministro dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare Francesco Lollobrigida relativamente al contrasto al Granchio Blu nelle valli, lagune, sacchi e tratti costieri del Delta del Po.

È stata annunciata – sottolinea Coldiretti Impresapesca – la modifica della Legge 102/2004 assimilando la figura dell’agricoltore di terra all’agricoltore di mare con l’estensione dei benefici. Inoltre grazie all’intervento dei tecnici del MASAF presso la DG Mare dell’UE l’Italia ha ottenuto – aggiunge Coldiretti Impresapesca – la possibilità di utilizzare 6 unità da pesca a strascico, nei compartimenti marittimi antistanti Ravenna e Venezia, per la ricerca e cattura del granchio infestante presente in maniera massiccia nella ristrettissima fascia costiera autorizzandone l’operatività in deroga alle distanza minime previste dalla norme comunitarie.

Un intervento che – conclude Coldiretti Impresapesca – va ad aggiungersi alle iniziative pubbliche e private per favore la commercializzazione a fini alimentari della specie aliena che originaria delle coste Atlantiche dell’America si è diffusa lungo tutta la Penisola.

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È quanto afferma Coldiretti Impresapesca nel commentare le misure annunciate all’incontro sull’invasione della specie aliena dal ministro dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare Francesco Lollobrigida relativamente al contrasto al Granchio Blu nelle valli, lagune, sacchi e tratti costieri del Delta del Po.

È stata annunciata – sottolinea Coldiretti Impresapesca – la modifica della Legge 102/2004 assimilando la figura dell’agricoltore di terra all’agricoltore di mare con l’estensione dei benefici. Inoltre grazie all’intervento dei tecnici del MASAF presso la DG Mare dell’UE l’Italia ha ottenuto – aggiunge Coldiretti Impresapesca – la possibilità di utilizzare 6 unità da pesca a strascico, nei compartimenti marittimi antistanti Ravenna e Venezia, per la ricerca e cattura del granchio infestante presente in maniera massiccia nella ristrettissima fascia costiera autorizzandone l’operatività in deroga alle distanza minime previste dalla norme comunitarie.

Un intervento che – conclude Coldiretti Impresapesca – va ad aggiungersi alle iniziative pubbliche e private per favore la commercializzazione a fini alimentari della specie aliena che originaria delle coste Atlantiche dell’America si è diffusa lungo tutta la Penisola.

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È quanto afferma Coldiretti Impresapesca nel commentare le misure annunciate all’incontro sull’invasione della specie aliena dal ministro dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare Francesco Lollobrigida relativamente al contrasto al Granchio Blu nelle valli, lagune, sacchi e tratti costieri del Delta del Po.

È stata annunciata – sottolinea Coldiretti Impresapesca – la modifica della Legge 102/2004 assimilando la figura dell’agricoltore di terra all’agricoltore di mare con l’estensione dei benefici. Inoltre grazie all’intervento dei tecnici del MASAF presso la DG Mare dell’UE l’Italia ha ottenuto – aggiunge Coldiretti Impresapesca – la possibilità di utilizzare 6 unità da pesca a strascico, nei compartimenti marittimi antistanti Ravenna e Venezia, per la ricerca e cattura del granchio infestante presente in maniera massiccia nella ristrettissima fascia costiera autorizzandone l’operatività in deroga alle distanza minime previste dalla norme comunitarie.

Un intervento che – conclude Coldiretti Impresapesca – va ad aggiungersi alle iniziative pubbliche e private per favore la commercializzazione a fini alimentari della specie aliena che originaria delle coste Atlantiche dell’America si è diffusa lungo tutta la Penisola.

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Pesca INN. Cartellino rosso per Trinidad e Tobago

 

Pesca INN. Cartellino rosso per Trinidad e Tobago – La Commissione europea ha ufficialmente designato la Repubblica di Trinidad e Tobago come paese non cooperante nella lotta contro la pesca illegale, non dichiarata e non regolamentata (INN), assegnandole un “cartellino rosso”. Questa decisione si basa sul regolamento dell’UE che stabilisce una collaborazione con i paesi per affrontare la pesca INN e garantire che solo i prodotti della pesca legalmente pescati possano accedere al mercato dell’UE.

La mancanza di progressi nell’affrontare le gravi carenze delineate nella decisione di pre-identificazione di Trinidad e Tobago come paese non cooperante è la ragione principale di questa inclusione nell’elenco. Nonostante il sostegno fornito dall’UE, il paese non è riuscito a soddisfare i requisiti previsti dalla legislazione INN. In particolare, Trinidad e Tobago non ha stabilito un quadro giuridico adeguato per regolare le attività della sua flotta peschereccia, né all’interno né oltre le sue acque nazionali, né per controllare le attività delle flotte pescherecce straniere nei porti nazionali. Altre carenze persistenti riguardano il controllo inadeguato sulla flotta peschereccia nazionale e straniera che fa scalo nel paese, nonché la mancanza di misure necessarie per fermare e prevenire la pesca INN.

La Commissione continuerà a dialogare con le autorità di Trinidad e Tobago per aiutare il paese a colmare queste lacune

L’Unione Europea è il principale importatore globale di prodotti della pesca, e la lotta contro la pesca INN è un elemento chiave dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile. La Commissione applica un approccio di tolleranza zero nei confronti della pesca INN nel quadro del Green Deal europeo e della strategia dell’UE sulla biodiversità.

La pesca INN minaccia la sostenibilità delle risorse marine e la biodiversità marina, mettendo in pericolo gli sforzi internazionali e la politica comune della pesca e rappresenta un’industria valutata tra 10 e 20 miliardi di euro all’anno, con tra 11 e 26 milioni di tonnellate di pesce catturate illegalmente ogni anno.

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