Con una suggestiva cerimonia di inaugurazione, iniziata con l’inno nazionale e l’alzabandiera, si è aperto ufficialmente il 21 settembre, il 63° Salone Nautico Internazionale di Genova, organizzato da Confindustria Nautica, l’Associazione nazionale di settore che rappresenta tutta la filiera della nautica da diporto e dalla partecipata I Saloni Nautici.
Un parterre istituzionale d’eccezione e senza precedenti ha presenziato ieri alla cerimonia inaugurale, che si è svolta sulla terrazza del Palazzo Blu. Ad accogliere le alte autorità governative il Sindaco di Genova, Marco Bucci, il Presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, e il Presidente di Confindustria Nautica, Saverio Cecchi, nonché le Autorità locali. Presenti a dare il via a questa 63esima edizione del Salone, il Vice Presidente del Consiglio e Ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Matteo Salvini, il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso (in video collegamento), il Ministro della Difesa, Guido Crosetto (con un video messaggio), il Ministro dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, Francesco Lollobrigida, il Ministro per le Politiche del Mare, Nello Musumeci, il Presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, e il Presidente di ENI, Giuseppe Zafarana.
A sottolineare l’enfasi del momento, lo spettacolare passaggio della Nave Caio Duilio, cacciatorpediniere della Marina Militare, che ha sfilato lungo il canale del porto.
Subito dopo la cerimonia, la giornalista Monica Maggioni, nonché Direttore Tratto medio Direzione Editoriale per l’Offerta Informativa e Conduttrice RAI TV, davanti a una folta platea composta da ospiti illustri, autorità, istituzioni giornalisti internazionali, ha moderato la tavola rotonda dal titolo “Industria Nautica, la storia del futuro”.
Il microfono è poi passato a Carlo Bonomi, Presidente di Confindustria: “Ogni anno il Salone Nautico di Genova stupisce. Grandi risultati per un settore che, a differenza di altri in rallentamento, sta andando a gonfie vele. Perché la nautica sa coniugare bellezza, emozione, design. E ciò è merito della forte tenacia degli imprenditori di questa industria. Nel 2020, quando tutto il mondo chiudeva a causa della pandemia, il Salone Nautico di Genova apriva. Gli imprenditori italiani stupiscono il mondo, sono orgoglioso di rappresentarli”.
Un augurio per l’apertura è arrivato in videomessaggio dal Ministro della difesa Guido Crosetto che ha ribadito alcuni dati importanti registrati dall’industria nautica ed espresso la volontà del Governo di affiancare le imprese. “In esposizione vi sono oltre mille imbarcazioni, numeri che descrivono il successo di un percorso costruito con la cura di ogni minimo dettaglio, che deriva dalla passione e dalla volontà di crescere. Sono numeri che indicano il futuro di un settore che fattura 7 miliardi di euro all’anno, e che ogni anno si impegna sempre di più. Con il Piano Mare: questo Governo intende valorizzare le competenze pregresse che sono uniche in quanto strutturate nel tessuto imprenditoriale e sociale del Paese”.
La tavola rotonda si è poi articolata in due i panel: il primo dedicato alle “Sfide economiche, sociali e ambientali dei nostri tempi”, e ha visto la partecipazione di Matteo Salvini, Vice Presidente del Consiglio e Ministro delle Infrastrutture e trasporti, di Giuseppe Zafarana, Presidente ENI, e di Saverio Cecchi, Presidente di Confindustria Nautica; il secondo dedicato “L’Industria Made in Italy tra proiezione globale e sviluppo locale”, al quale sono intervenuti Antonio Natale, Comandante delle Scuole della Marina Militare, Nicola Carlone, Comandante Generale delle Capitanerie di porto, Nello Musumeci, Ministro delle Politiche del Mare, Francesco Lollobrigida, Ministro dell’Agricoltura. A chiusura interverranno Adolfo Urso, Ministro del Made in Italy (in video collegamento), Edoardo Rixi, Vice Ministro delle Infrastrutture e trasporti. Matteo Zoppas, Presidente ICE. A chiusura l’intervento del Presidente Regione Liguria, Giovanni Toti.
Una tavola rotonda che ha messo in evidenza il valore dell’industria nautica per l’economia italiana e il suo potenziale effetto trainante, che il Governo si è impegnato a sostenere a pieno titolo velocizzando anche la burocrazia nell’approvazione di leggi e codici.
Matteo Salvini, Vice Presidente del Consiglio e Ministro delle Infrastrutture e Trasporti: “L’applauso più grande è agli oltre mille espositori che non hanno mai mollato in questi anni difficili. Questo settore più di altri si occupa di innovazione, di nuove tecnologie, di riduzione delle emissioni. L’imprenditore italiano è vocato a una sostenibilità ambientale che deve andare di pari passo con la sostenibilità economica e sociale. Noi dobbiamo aiutare chi produce ricchezza e bellezza. Inaugurare oggi un Salone in evoluzione è il segno della città che cresce in una terra straordinaria come la Liguria.
“Sul regolamento della nautica ci sono gli ultimi passaggi, il Consiglio di Stato e poi la Gazzetta Ufficiale – ha continuato il Ministro. È in fase di lavorazione la riforma dei porti, mentre la riforma per le concessioni portuali può essere un passo in avanti. C’è anche il tema dei porti turistici che aspetta risposte. Ma nessun codice in mare o in strada può imporre per legge il buon senso e il rispetto per le regole, quindi è fondamentale l’operazione che il ministro Valditara sta facendo nel portare l’eduzione civica sui banchi di scuola. Un grazie particolare va a donne e uomini della Guardia Costiera che rischiano la vita per salvarne altre”.
Giuseppe Zafarana, Presidente ENI: “Il 63esimo Salone Nautico di Genova celebra un settore della nostra industria che nel 2022 ha registrato risultati straordinari: record di export, fatturato, occupati, associati a Confindustria Nautica, primato nella produzione di yacht di lusso. ENI come impresa energetica si è posta l’obiettivo di realizzare zero emissioni entro il 2050 e deve farlo attraverso un processo graduale che riguarderà anche prodotti e servizi offerti ai nostri clienti. La nostra visione strategica vede nel settore della nautica diporto alcuni snodi fondamentali. Nel settore marittimo disponiamo già di una prima soluzione immediatamente operativa: è un’eccellenza di ENI, l’HVO (olio vegetale idrogenato) ottenuto dagli scarti degli scarti di colture e raccolti inutilizzabili. Più in prospettiva ci sarà l’idrogeno, il metanolo e gli e-fuel. Ed ENI accompagnerà il settore marittimo e la nautica diporto in tutto il suo percorso”.
Saverio Cecchi, Presidente di Confindustria Nautica: “Definirei eroi gli imprenditori e i manager che decidono di fare e fanno impresa in Italia. Concordo con Carlo Bonomi sul fatto che nel nostro paese è radicata ancora una cultura anti-impresa. Oggi noi siamo una delle vere eccellenze del Made in Italy. Nel 2022 abbiamo superato 7 miliardi di fatturato. E abbiamo raggiunto un altro primato: siamo i primi esportatori al mondo per il nostro settore, pari all’88%. L’industria nautica ha toccato, per l’anno scorrevole terminato a giugno 2023, il massimo storico di export con 3,74 miliardi di euro.. E veniamo alle istituzioni. Oggi abbiamo avuto un ascolto straordinario da parte del Governo, ora ci vuole attenzione e poi azione. Non possiamo aspettare tre anni per il avere ilo Regolamento di attuazione al codice approvato nel 2020, che è lo strumento che ci permette di lavorare, perché sono necessari 14 pareri di altrettanti ministeri. Per i processi regolatori serve una sorta di conferenza dei ministeri, con il silenzio assenso che sostituisca ogni forma di parere”.
Nello Musumeci, Ministro delle Politiche del mare: “Oggi Genova diventa la capitale del mondo almeno per la nautica. Possiamo dire con orgoglio e senza superbia che l’Italia afferma il suo primato nel mondo in questo comparto importante. Tra le 8 filiere che compongono l’economia del mare, la nautica è quella che cresce meglio. Per merito degli imprenditori che non si sono mai arresi, neanche nei due anni terribili della pandemia. La politica è un sacerdozio laico che si alimenta di passione, credo che anche l’imprenditoria debba alimentarsi di passione. Come governo dovremmo ringraziare gli imprenditori che hanno affrontato mille difficoltà. Siamo diventati primi ma non possiamo sederci sugli allori. Noi come Governo vogliamo ascoltare le imprese che non chiedono miracoli ma di essere ascoltate. Siamo pronti a sostenere tutte le filiere che operano nell’economia del mare e combattere il nemico numero uno: la burocrazia che costringe ad attese estenuanti. In questo senso mi sento di assumere un impegno”.
Francesco Lollobrigida, Ministro dell’Agricoltura: “L’Italia è il bello, è qualità, è capacità di essere percepita e qualcosa di facile da esportare. Genova è l’esempio della voglia di scoperta. Qui partì Colombo e tracciò tante rotte. La nautica è un punto di forza per coniugare altri elementi della nostra economia, perché l’Italia è sistema e deve esserlo sempre di più, dove ognuno fa la propria parte e fa parte di un equipaggio complessivo. Il sostengo all’impresa è decisivo per la redistribuzione della ricchezza. L’unica ricetta è investire sull’impresa e sul lavoro. È su questo che il governo punta. L’Italia è sempre più competitiva e forte sul piano internazionale. Se non investiamo sulla portualità e su porti turistici probabilmente perderemo la competitività che ci siamo guadagnati. Nella pesca, negli anni l’Italia ha perso competitività, dobbiamo investire anche su questo e capire quali filiere di produzioni sono connesse per essere rilanciate. Anche per me il mare unisce non divide.
Adolfo Urso, Ministro del Made in Italy (in video collegamento): “Il Salone Nautico di Genova è un segno di rilancio per l’economia italiana. Il Governo ha scommesso sul mare istituendo un Ministero del mare che apre la strada a una presenza ancora più importante di tutta l’economia del mare in nell’assetto istituzionale politico ed economico del paese, con un coordinamento unico, quello messo in campo da Musumeci fin dall’inizio. La Nautica è emblema del Made in Italy e dell’economia del mare. Ma oggi possiamo fare di più e meglio, ed è importante consentire alle nostre imprese di produrre meglio e di più e conquistare segmenti maggiori del mercato globale. Il ministero ha programmi più significativi verso l’economia marittima. Per questo abbiamo istituito nel disegno di legge del Made in Italy, il liceo Made in Italy che ci auguriamo possa contribuire a formare per le filiere strategiche. Il Governo è consapevole che l’industria nautica è il futuro; è fondamentale la sostenibilità delle imprese nella transizione digitale e green. Stiamo investendo su questo: dei circa 16 miliardi di euro che il Ministro Fitto è riuscito a ricollocare per renderli utilizzabili, quasi 8 miliardi saranno destinati al nostro dicastero e saranno diretti al sistema delle imprese italiane per supportarle della transizione digitale e green. Insieme faremo una buona rotta”.
Edoardo Rixi, Vice Ministro delle Infrastrutture e Trasporti: “Credo che ci debba essere sempre più osmosi tra pubblico e privato. Non possono essere due mondi che hanno regole e visioni diverse. Bisogna lavorare insieme tutto l’anno. Siamo partiti con una ristrutturazione del Ministero, che troverà attuazione nei prossimi mesi, quando scorporiamo l’attuale direzione generale che si occupa di porti e navigazioni, in due direzioni generali, una alla navigazione e una ai porti, per portare avanti tutte le riforme dei codici del settore e velocizzare le procedure di approvazione. Le complicazioni dovrebbero essere eliminate. Noi dobbiamo puntare a essere un primato a livello mondiale, per farlo non dobbiamo sederci. Mi auguro che il Governo faccia una riflessione complessiva su come devono essere perfezionate le norme nei procedimenti burocratici, per evitare colli di bottiglia prima e perdere mesi che vengano pubblicate in Gazzetta. La Nautica è un settore che vogliamo rappresenti l’eccezionalità del saper fare che è tipica del made in Italy”.
Matteo Zoppas, Presidente ICE: “Il messaggio più positivo è che nonostante i tre anni difficili, gli imprenditori italiani hanno saputo continuare a esportare nel 2022 con un numero positivo rispetto agli anni precedenti: un’opera da eroi e persone resilienti. La Nautica da diporto sta invece tirando fino a giugno: siamo al 20% sopra rispetto all’anno precedente. Rispetto al 2019 il 2022 ha chiuso con un + 47%. È un settore che sta tirando molto. Ma i numeri contano fino a un certo punto. Ciò che esportiamo non è quantità, ma qualità. Quello che viene apprezzato all’estero è il Made in Italy. Siamo icona del bello e del ben fatto. Ice in questo da un grosso contributo al settore e alla fiera. Quello che facciamo al Salone è portare i buyer per le piccole medie imprese, diamo un contributo agli enti fieristici importanti per migliorare la loro promozione e comunicazione sul Made in Italy. E spingiamo le nuove realtà che vogliono crescere; in questo caso portiamo 10 start up che portano i loro prodotti. La prossima edizione ci saremo ancora di più.
Antonio Natale, Comandante delle Scuole della Marina Militare: “Non è un caso che questo grande evento sia sviluppato a Genova, città di vocazione marittima che si respira in ogni angolo della città stessa. All’inizio di quest’estate Nave Vespucci è partita da qui come rappresentante del made in Italy nel mondo e toccherà in due anni 31 porti, 28 Paesi dei 5 continenti. La Blue economy richiede una costante attenzione e investimenti in termini di sviluppo sostenibile. La Marina da sempre è attenta alle risorse marittime. A Trieste il ministro Musumeci ha lanciato la proposta di inserire il Mare nella nostra Costituzione”.
Nicola Carlone, Comandante Generale delle Capitanerie di porto: “Confindustria Nautica è l’unico ente che rilascia la dichiarazione di costruzione per le imbarcazioni, evitando rischi di frode. Insieme cerchiamo di andare incontro alla transizione digitale ed ecologica e verso la sburocratizzazione. Abbiamo aperto l’era del diporto green. Il mondo del diporto vede 600mila unità. Siamo più di 97 capitanerie su 106, siamo oltre l’85% delle unità iscritte”.
Giovanni Toti, Presidente Regione Liguria: “Oggi inauguriamo il Salone della nautica più importante del mondo in un quartiere fieristico che gli abbiamo cucito addosso e firmato da Renzo Piano. Il fatto che la nautica traini ormai l’economia italiana con una previsione di incremento importante dimostra quanto sia stata una scelta vincente credere convintamente in questo settore e non è un caso che la nostra regione cresca anche in termini di occupazione più che il resto d’Italia. La Liguria è, infatti, il settore della nautica: i maggiori produttori sono qui, la migliore integrazione tra turismo e nautica da diporto è nella nostra regione e quindi – ha concluso – parlare di Liguria e di nautica è ormai un’identità assoluta”.
Al Governatore della Regione si è unito il Sindaco di Genova Marco Bucci, che ha dichiarato:“L’estensione del Waterfront è un grande passo avanti. Per l’anno prossimo abbiamo previsto l’ultimazione di parti importanti di cantiere e sarà un Salone ancora più nuovo, più grande, più importante. Ringrazio Confindustria Nautica che ci ha dato la possibilità di fare tutto ciò, dimostrando che quando si lavora per lo stesso obiettivo, si raggiungono risultati impensabili. Risultati che daranno un nuovo impulso economico e occupazionale alla città stessa. La nautica va a gonfie vele, come la città, buon vento a tutti!”.
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