Mese: Settembre 2023 Pagina 24 di 78

Risposta di MSC al Rapporto di Bloom

 

Risposta di MSC al Rapporto di Bloom  – Marine Stewardship Council (MSC) è venuta a conoscenza del rapporto pubblicato da Bloom, per il quale non siamo stati consultati e che riteniamo estremamente fuorviante.

Respingiamo con forza le affermazioni false e sprovviste di informazioni accurate fatte da Bloom, che da tempo conduce una campagna contro la pesca commerciale.

MSC è un’organizzazione non profit focalizzata su ottenere miglioramenti duraturi per la salvaguardia delle riserve ittiche e la protezione degli ecosistemi marini. Il tonno è una delle proteine più popolari al mondo, pertanto riconoscere gli enormi sforzi compiuti dalle attività di pesca del tonno verso la sostenibilità è fondamentale per realizzare la nostra visione di un futuro dove gli oceani sono pieni di vita e i prodotti del mare sono a disposizione delle prossime generazioni.

Per catturare il tonno, vengono utilizzati i Dispositivi di Aggregazione del Pesce (FAD), che sono strutture galleggianti artificiali, impiegati nel 65% della pesca a circuizione e nel 40% delle catture di tonnetto striato del mondo. I FAD possono rappresentare un rischio per le specie marine se queste rimangono intrappolate nelle reti galleggianti attaccate a questi dispositivi o se causano danni a coralli o ecosistemi qualora le attrezzature di pesca dei FAD andassero perse. Tuttavia, è fuorviante suggerire che tutte le attività di pesca con i FAD siano distruttive.

Le attività di pesca ottengono la certificazione MSC soddisfacendo un insieme rigoroso di criteri relativi all’impatto ambientale: solo quelle con il punteggio più alto otterranno la certificazione. Ad esempio, per ottenere la certificazione MSC, tutte le attività di pesca indipendentemente dalle tecniche utilizzate, devono essere valutate come aventi tassi di bycatch (fenomeno che si verifica quando vengono catturate specie non target nelle reti) che non costituiscono una minaccia a lungo termine per nessuna specie nell’ecosistema in cui operano. La pesca distruttiva non può essere certificata come sostenibile secondo lo Standard MSC.

Negli ultimi anni, l’industria della pesca, gli scienziati, le organizzazioni regionali di gestione della pesca e i gruppi di conservazione hanno investito in modo significativo per ridurre gli impatti ambientali dei FAD. Le attività di pesca certificate stanno adottando l’uso di FAD biodegradabili e non intreccianti. Il miglioramento del monitoraggio e della raccolta dati, il rilascio di licenze e la registrazione dei FAD, il monitoraggio e il recupero dei vecchi FAD e le modifiche alle attrezzature per le reti a circuizione sono tutti esempi degli sforzi compiuti dalle pesche per minimizzare il loro impatto. MSC ha recentemente introdotto anche un nuovo insieme di requisiti che spingono le attività di pesca certificate a impegnarsi maggiormente per gestire e ridurre gli impatti dei FAD.

Le attività di pesca certificate MSC sono leader nella sostenibilità e svolgono un ruolo cruciale nella protezione delle forniture di prodotti ittici, fondamentale per l’alimentazione e nutrizione degli esseri umani. Siamo estremamente orgogliosi dei crescenti miglioramenti nella pesca sostenibile che il programma MSC sta contribuendo a realizzare grazie agli impegni delle imprese che scelgono di approvvigionarsi di prodotti ittici certificati secondo i nostri solidi standard.

Risposta di MSC al Rapporto di Bloom 

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Risposta di MSC al Rapporto di Bloom

 

Risposta di MSC al Rapporto di Bloom  – Marine Stewardship Council (MSC) è venuta a conoscenza del rapporto pubblicato da Bloom, per il quale non siamo stati consultati e che riteniamo estremamente fuorviante.

Respingiamo con forza le affermazioni false e sprovviste di informazioni accurate fatte da Bloom, che da tempo conduce una campagna contro la pesca commerciale.

MSC è un’organizzazione non profit focalizzata su ottenere miglioramenti duraturi per la salvaguardia delle riserve ittiche e la protezione degli ecosistemi marini. Il tonno è una delle proteine più popolari al mondo, pertanto riconoscere gli enormi sforzi compiuti dalle attività di pesca del tonno verso la sostenibilità è fondamentale per realizzare la nostra visione di un futuro dove gli oceani sono pieni di vita e i prodotti del mare sono a disposizione delle prossime generazioni.

Per catturare il tonno, vengono utilizzati i Dispositivi di Aggregazione del Pesce (FAD), che sono strutture galleggianti artificiali, impiegati nel 65% della pesca a circuizione e nel 40% delle catture di tonnetto striato del mondo. I FAD possono rappresentare un rischio per le specie marine se queste rimangono intrappolate nelle reti galleggianti attaccate a questi dispositivi o se causano danni a coralli o ecosistemi qualora le attrezzature di pesca dei FAD andassero perse. Tuttavia, è fuorviante suggerire che tutte le attività di pesca con i FAD siano distruttive.

Le attività di pesca ottengono la certificazione MSC soddisfacendo un insieme rigoroso di criteri relativi all’impatto ambientale: solo quelle con il punteggio più alto otterranno la certificazione. Ad esempio, per ottenere la certificazione MSC, tutte le attività di pesca indipendentemente dalle tecniche utilizzate, devono essere valutate come aventi tassi di bycatch (fenomeno che si verifica quando vengono catturate specie non target nelle reti) che non costituiscono una minaccia a lungo termine per nessuna specie nell’ecosistema in cui operano. La pesca distruttiva non può essere certificata come sostenibile secondo lo Standard MSC.

Negli ultimi anni, l’industria della pesca, gli scienziati, le organizzazioni regionali di gestione della pesca e i gruppi di conservazione hanno investito in modo significativo per ridurre gli impatti ambientali dei FAD. Le attività di pesca certificate stanno adottando l’uso di FAD biodegradabili e non intreccianti. Il miglioramento del monitoraggio e della raccolta dati, il rilascio di licenze e la registrazione dei FAD, il monitoraggio e il recupero dei vecchi FAD e le modifiche alle attrezzature per le reti a circuizione sono tutti esempi degli sforzi compiuti dalle pesche per minimizzare il loro impatto. MSC ha recentemente introdotto anche un nuovo insieme di requisiti che spingono le attività di pesca certificate a impegnarsi maggiormente per gestire e ridurre gli impatti dei FAD.

Le attività di pesca certificate MSC sono leader nella sostenibilità e svolgono un ruolo cruciale nella protezione delle forniture di prodotti ittici, fondamentale per l’alimentazione e nutrizione degli esseri umani. Siamo estremamente orgogliosi dei crescenti miglioramenti nella pesca sostenibile che il programma MSC sta contribuendo a realizzare grazie agli impegni delle imprese che scelgono di approvvigionarsi di prodotti ittici certificati secondo i nostri solidi standard.

Risposta di MSC al Rapporto di Bloom 

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Risposta di MSC al Rapporto di Bloom

 

Risposta di MSC al Rapporto di Bloom  – Marine Stewardship Council (MSC) è venuta a conoscenza del rapporto pubblicato da Bloom, per il quale non siamo stati consultati e che riteniamo estremamente fuorviante.

Respingiamo con forza le affermazioni false e sprovviste di informazioni accurate fatte da Bloom, che da tempo conduce una campagna contro la pesca commerciale.

MSC è un’organizzazione non profit focalizzata su ottenere miglioramenti duraturi per la salvaguardia delle riserve ittiche e la protezione degli ecosistemi marini. Il tonno è una delle proteine più popolari al mondo, pertanto riconoscere gli enormi sforzi compiuti dalle attività di pesca del tonno verso la sostenibilità è fondamentale per realizzare la nostra visione di un futuro dove gli oceani sono pieni di vita e i prodotti del mare sono a disposizione delle prossime generazioni.

Per catturare il tonno, vengono utilizzati i Dispositivi di Aggregazione del Pesce (FAD), che sono strutture galleggianti artificiali, impiegati nel 65% della pesca a circuizione e nel 40% delle catture di tonnetto striato del mondo. I FAD possono rappresentare un rischio per le specie marine se queste rimangono intrappolate nelle reti galleggianti attaccate a questi dispositivi o se causano danni a coralli o ecosistemi qualora le attrezzature di pesca dei FAD andassero perse. Tuttavia, è fuorviante suggerire che tutte le attività di pesca con i FAD siano distruttive.

Le attività di pesca ottengono la certificazione MSC soddisfacendo un insieme rigoroso di criteri relativi all’impatto ambientale: solo quelle con il punteggio più alto otterranno la certificazione. Ad esempio, per ottenere la certificazione MSC, tutte le attività di pesca indipendentemente dalle tecniche utilizzate, devono essere valutate come aventi tassi di bycatch (fenomeno che si verifica quando vengono catturate specie non target nelle reti) che non costituiscono una minaccia a lungo termine per nessuna specie nell’ecosistema in cui operano. La pesca distruttiva non può essere certificata come sostenibile secondo lo Standard MSC.

Negli ultimi anni, l’industria della pesca, gli scienziati, le organizzazioni regionali di gestione della pesca e i gruppi di conservazione hanno investito in modo significativo per ridurre gli impatti ambientali dei FAD. Le attività di pesca certificate stanno adottando l’uso di FAD biodegradabili e non intreccianti. Il miglioramento del monitoraggio e della raccolta dati, il rilascio di licenze e la registrazione dei FAD, il monitoraggio e il recupero dei vecchi FAD e le modifiche alle attrezzature per le reti a circuizione sono tutti esempi degli sforzi compiuti dalle pesche per minimizzare il loro impatto. MSC ha recentemente introdotto anche un nuovo insieme di requisiti che spingono le attività di pesca certificate a impegnarsi maggiormente per gestire e ridurre gli impatti dei FAD.

Le attività di pesca certificate MSC sono leader nella sostenibilità e svolgono un ruolo cruciale nella protezione delle forniture di prodotti ittici, fondamentale per l’alimentazione e nutrizione degli esseri umani. Siamo estremamente orgogliosi dei crescenti miglioramenti nella pesca sostenibile che il programma MSC sta contribuendo a realizzare grazie agli impegni delle imprese che scelgono di approvvigionarsi di prodotti ittici certificati secondo i nostri solidi standard.

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Lollobrigida all’inaugurazione della mostra immersiva “Il mare dentro” organizzata da Federpesca al Salone Nautico di Genova

Lollobrigida all’inaugurazione della mostra immersiva “Il mare dentro” organizzata da Federpesca al Salone Nautico di Genova

Con “Il mare dentro” Federpesca inizia un percorso con cui affianca alla comunicazione tradizionale anche una narrazione incentrata sulla potenza evocativa delle immagini e dei suoni. La mostra, realizzata in collaborazione con Quelquechose, è suddivisa in tre sezioni.

Nella prima sezione, un parallelepipedo sviluppato in orizzontale, i visitatori si trovano ad attraversare uno spazio completamente buio, in cui possono immergersi nei suoni di ambienti marini tipici del Mar Mediterraneo. Nella seconda sezione, in uno spazio definito da pareti nere, sequenze con immagini di mare, realizzate appositamente per la mostra, sono videoproiettate su cinque grandi teli di garza e accompagnate da suoni registrati a bordo dei pescherecci. La terza sezione è caratterizzata da un duplice percorso espositivo in cui due serie di immagini fotografiche di piccolo formato convergono ciascuna verso un’immagine centrale più grande proiettata su uno schermo led e trattata in motion graphic con delle microanimazioni.

Le fotografie sono impaginate e installate come una striscia che si sviluppa in continuità, in modo da evocare la sequenza di un film che racconta due storie: una dedicata alle donne della pesca, l’altra alla vita e al lavoro dei pescatori.

“Una mostra che vuole raccontare al grande pubblico del Salone nautico il mondo della pesca italiano nelle sue molteplici sfaccettature per avvicinare un settore di cui si sa poco e troppo spesso mal raccontato” ha dichiarato il Direttore di Federpesca, Francesca Biondo.

“Ringrazio il Ministro Lollobrigida per la visita e Confindustria Nautica per il supporto e la collaborazione. Una collaborazione che – come auspicato anche dal Ministro – continuerà, per lavorare insieme ad un rinnovo complessivo della flotta peschereccia italiana che valorizzi due fiori all’occhiello della nostra economia blu. Con questo spirito potremo affrontare insieme le sfide del presente, dalla modernizzazione, alla digitalizzazione come anche la transizione energetica, obiettivi che accomunano tutto il mondo della nautica e ai quali anche il settore della pesca, se messo nelle condizioni, vuole dare il proprio contributo”, conclude così la Direttrice Biondo.

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Musumeci al Salone Nautico: “Noi vogliamo ascoltare le imprese, non chiedono miracoli alla politica: solo di essere ascoltate nelle loro legittime rivendicazioni”

Musumeci al Salone Nautico: “Noi vogliamo ascoltare le imprese, non chiedono miracoli alla politica: solo di essere ascoltate nelle loro legittime rivendicazioni”

“Dobbiamo ringraziare gli imprenditori che hanno saputo affrontare mille difficoltà per riaffermarsi nel mondo. Noi vogliamo ascoltare le imprese, non chiedono miracoli alla politica: solo di essere ascoltate nelle loro legittime rivendicazioni. Certo, non tutti i desideri diventano diritti, ma un governo che non ascolta il mondo imprenditoriale ha perso la bussola.

Siamo pronti a sostenere tutte le filiere che operano nella economia del mare. Il Cipom, il comitato che il presidente Meloni ha voluto con forte determinazione, serve a combattere il nemico numero uno: la burocrazia, che costringe ad attese estenuanti, a volte inutili, se non dannose.

Con il ministro Salvini e il vice ministro Rixi presto ci incontreremo per affrontare questi temi, accorciare i tempi e dare soluzioni. In questo senso, sento di poter assumere impegno anche a nome dei miei colleghi. Credo che il mare possa diventare uno dei più importanti motori di crescita dell’Italia.

Le Regioni del Mezzogiorno hanno saputo fare di questo straordinario elemento della natura l’occasione per ridurre il divario con il Nord, due poli con interessi diversi ma che se crescono entrambi fanno del “Sistema Italia” un orgoglio.

Ne ho parlato questa mattina intervenendo all’inaugurazione del 63esimo Salone Nautico di Genova”, così il Ministro Musumeci.

Il Ministro Musumeci al Salone Nautico di Genvoa

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