Mese: Settembre 2023 Pagina 76 di 78

Pesca e ittiturismo, Liguria e Puglia unite per il rilancio delle buone pratiche

 

Pesca e ittiturismo, Liguria e Puglia unite per il rilancio delle buone pratiche – Pesca e ittiturismo come ponte strategico tra due regioni: Liguria e Puglia. Nasce da questa esigenza l’evento di lunedì 4 settembre alle 16.30 presso la Sala Liguri nel Mondo della Regione Liguria a cui parteciperà anche il vice presidente con delega alla Pesca e al Marketing territoriale Alessandro Piana.

“Il workshop inaugura ufficialmente la visita studio sulla nostra costa del GAL Sud Est Barese – spiega il vice presidente Alessandro Piana – sino a venerdì 8 settembre. Sosteniamo questo momento di confronto per il settore ittico, coordinato per noi dalla funzionaria della Regione Liguria Mirvana Feletti, che ci vede interessante case history sul profilo del pescaturismo e dell’ittiturismo. Tutte attività di diversificazione che hanno di fatto avuto un exploit positivo negli ultimi due anni grazie al dinamismo dei pescatori e a politiche settoriali mirate. L’approfondimento coinvolgerà esperti, associazioni di categoria, FLAG liguri e imprese, con un focus dedicato all’evoluzione legislativa e alle nuove esigenze dei turisti e del commercio del pesce”.

Gli appuntamenti incentrati sulle buone pratiche, gli strumenti, la vendita diretta dei prodotti della pesca e la diversificazione aziendale proseguiranno il 5 settembre a Savona e ad Arenzano, il 6 settembre a Santa Margherita Ligure e a Camogli, il 7 settembre a Boccadasse.

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Granchio blu, Conte : “Adriatico ha bisogno di soluzioni, non solo di mancette”

 

Granchio blu, Conte: “Adriatico ha bisogno di soluzioni, non solo di mancette” – “L’invasione del granchio blu che ha colpito le regioni dell’Adriatico, in particolare Veneto, Emilia Romagna e Friuli Venezia Giulia, devastando allevamenti di molluschi e danneggiando più di 4000 operatori ittici, va affrontata con soluzioni lungimiranti e politiche mirate, avvalendosi di supporto scientifico e di attrezzi e strumenti efficaci che ne consentano il contenimento. Inoltre, occorre promuovere uso e consumo sicuri. È quanto chiedo alla Commissione europea in un’interrogazione urgente che ho inviato oggi. Per far fronte ai danni economici provocati dal granchio blu, le mancette non bastano. Già nel 2021, sempre a seguito di una mia interrogazione, Bruxelles aveva individuato le risorse Ue che possono essere messe in campo a sostegno dei nostri pescatori: il Feampa, il programma per l’ambiente e l’azione per il clima, e i fondi della politica di coesione. Si è perso troppo tempo da allora: occorre subito mobilitare queste risorse per salvaguardare le produzioni, altrimenti i danni saranno incontenibili e si riverseranno anche su altri settori, a partire da quello turistico”. Lo dice l’eurodeputata della Lega, Rosanna Conte.

“Da capogruppo di Identità e democrazia in commissione Pesca, continuerò a tenere alta l’attenzione a Bruxelles sul granchio blu attraverso l’interlocuzione continua che ho avviato con la Commissione e le azioni in Parlamento. Siamo dinanzi a un’emergenza che è diventata anche ambientale, perché la grande biodiversità del nostro Adriatico è messa a repentaglio. Per questo l’ambientalista Commissione europea dovrebbe avere tutto l’interesse ad affrontare il problema e supportare la nostra pesca”, conclude l’europarlamentare veneta.

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Prodotti italiani o regionali e denominazioni: apprezzati a parole, meno comprati nei fatti

Prodotti italiani o regionali e denominazioni: apprezzati a parole, meno comprati nei fatti

 

Prodotti italiani o regionali e denominazioni: apprezzati a parole, meno comprati nei fatti – La crisi del carrello della spesa non risparmia i prodotti che si presentano, a vario titolo, come italiani: in un anno hanno perso -5,0% dei volumi venduti in supermercati e ipermercati, nonostante un’offerta aumentata di +2,0% rispetto al 2021. A rilevarlo è la tredicesima edizione dell’Osservatorio Immagino di GS1 Italy, che ha analizzato l’andamento di quasi 133 mila prodotti tra food & beverage, petcare, cura casa e cura persona. Ben 25.409 referenze, ovvero il 27,5% del paniere food & beverage, sono accomunate dalla presenza sulle confezioni di un riferimento alla loro italianità:
• Claim, come “prodotto in Italia”.
• Icone, come la bandiera italiana.
• Indicazioni geografiche europee, come Dop o Igp.

Complessivamente questi prodotti hanno chiuso il 2022 con 10,3 miliardi di euro di sell-out, in crescita di +6,1% rispetto ai 12 mesi precedenti.

«Il paniere dei prodotti che evidenziano sulle etichette la loro italianità resta il più importante tra tutti quelli rilevati dall’Osservatorio Immagino, ma vive una situazione più critica che in passato» commenta Marco Cuppini, research and communication director di GS1 Italy. «Tutte le otto indicazioni monitorate hanno subìto un calo delle quantità vendute, mentre i vini Doc o Docg e i prodotti Igt hanno visto diminuire anche il sell-out a valore. Inoltre, l’approfondimento che abbiamo condotto sulla comunicazione della convenienza e sulla distribuzione dei prodotti per fasce di prezzo ha portato alla luce il ruolo della fascia media, la più importante per incidenza e anche quella che nel 2022 ha accusato sia il maggior calo dei volumi venduti sia la maggior crescita del giro d’affari».

I claim dell’italianità: chi sale, chi scende

Nel paniere della spesa ispirata all’italianità l’Osservatorio Immagino ha inserito otto indicazioni rilevate sulle etichette dei prodotti (Tavola 1).

Tavola 1.

Fonte: Osservatorio Immagino GS1 Italy, ed. 1, 2023.

La più diffusa è la bandiera italiana, presente su oltre 14 mila prodotti che nel 2022 hanno realizzato oltre 6 miliardi di euro di vendite. Il tricolore è uno degli indicatori di italianità che ha performato meglio, con uno dei più alti tassi di crescita annua a valore (+6,5%) e uno dei più bassi cali a volume (-4,0%).
La miglior performance a valore del 2022 è quella messa a segno dal claim “100% italiano”: presente su quasi 8 mila prodotti, ha registrato una crescita di +9,2% a valore, sviluppando 4,4 miliardi di euro di vendite, nonostante un calo di -5,0% a volume. Metà del giro d’affari si concentra nella fascia media di prezzo (soprattutto grazie a formaggi, prodotti da forno e cereali, e surgelati), che nel 2022 è quella che ha performato meglio (+11,6% a valore e -3,7% a volume).
Gli oltre 6.300 prodotti presentati con il claim “prodotto in Italia” hanno invece perso il -7,1% dei volumi, mantenendo stabile il giro d’affari (+0,4% rispetto al 2021), ammontato a 1,4 miliardi di euro.

Il carovita mette in crisi le vendite dei prodotti Dop, Doc, Docg, Igp e Igt

Sono stati 4.367 i prodotti Doc, Dop e Docg rilevati dall’Osservatorio Immagino. Rispetto all’anno precedente, hanno mantenuto stabile il giro d’affari, superiore a 1,4 miliardi di euro (+0,2%), ma hanno perso il -6,7% dei volumi venduti, anche per effetto di una minore domanda (-1,6%). A soffrire di più sono stati i vini, lo spumante charmat secco e lo spumante metodo classico, le cui vendite sono diminuite anche in valore. Sicuramente ha pesato il fatto che questi prodotti hanno un indice di prezzo superiore alla media, visto che la fascia alta genera il 34,8% delle loro vendite contro il 28,8% della media del food rilevato dall’Osservatorio Immagino. Per questa fascia il bilancio del 2022 è stato più negativo: -2,6% a valore e -9,3% a volume. Anche la fascia di prezzo più bassa è andata peggio della media (-1,8% a valore e -8,6% a volume). L’unico dato positivo del paniere delle Doc, Dop e Docg viene dalla fascia media, dove il giro d’affari ha ottenuto +3,0%, mentre i volumi sono rimasti negativi (-4,2%).

Nel 2022 gli oltre 2 mila prodotti Igp o Igt monitorati dall’Osservatorio Immagino hanno guadagnato +1,0% a valore, sfiorando i 631 milioni di euro di sell-out, ma hanno perso -6,0% dei volumi venduti. Anche in questo caso sono stati vini Igp e Igt ad accusare il maggior calo delle quantità vendute, insieme ad affettati e pasta di semola. I prodotti Igp o Igt hanno una forte presenza nella fascia di prezzo più alta (in particolare accade a vini e salumi), che nel 2022 ha perso -6,5% a volume ma ha tenuto a valore (nessuna variazione percentuale). L’andamento migliore nell’arco dei 12 mesi è stato quello della fascia di prezzo più bassa (+2,6% a valore e -1,8% a volume), mentre quella media ha accusato il maggior calo a volume (-7,0%) a fronte di un lieve aumento a valore (+1,2%).

I prodotti regionali piacciono meno che in passato. Ma il Molise “spacca”

L’Osservatorio Immagino ha inoltre individuato 10.188 prodotti che specificano sull’etichetta la regione da cui provengono o di cui sono espressione. Nel 2022 questo paniere ha sfiorato i 2,9 miliardi di euro di vendite in supermercati e ipermercati, evidenziando una crescita di +1,7%, inferiore a quella complessiva del paniere dell’italianità. A volume, invece, il calo è stato allineato alla media (-6,3%) e ha accomunato tutte le fasce di prezzo.

A soffrire di più è stata la fascia di prezzo più alta (sovrallocata a causa del peso di vini, spumanti e Champagne) che ha perso -7,7% in quantità e ha avuto un bilancio negativo anche a valore (-0,3%), in particolare in categorie come verdura, olio/aceto/succo di limone e sughi/salse/condimenti. A reggere meglio sono state la fascia media (+3,0% a valore, -5,8% a volume) e quella più bassa (+2,7% a valore, -4,7% a volume).

La classifica delle regioni in base al giro d’affari sviluppato dai loro prodotti conferma ancora una volta la leadership del Trentino-Alto Adige, con 983 referenze che hanno incassato oltre 380 milioni di euro (+1,1%) nonostante un calo di -5,4% dei volumi. Al secondo posto si conferma la Sicilia, con 1.161 prodotti per quasi 364 milioni di euro di vendite (+3,1% a valore, -6,9% a volume), mentre al terzo posto sale il Piemonte, con oltre 305 milioni di euro (+4,0%) generati dal più ampio tra tutti i panieri regionali (1.269 prodotti).

A ottenere la miglior performance a valore del 2022 è il Molise (+24,8% del giro d’affari), ma aumenti a due cifre si sono registrati anche per la Sardegna (+12,2%) e l’Umbria (+10,5%). Queste tre regioni sono anche le sole ad aver messo a segno una crescita delle vendite in volume, rispettivamente di +5,9%, di +1,9% e di +3,9%.

L’italianità è vincente nel petfood

Nel 2022 sono aumentate di +9,1% a volume e di +21,5% a valore le vendite dei prodotti destinati all’alimentazione di cani e gatti che riportano in etichetta un claim relativo alla loro italianità (come “prodotto in Italia”, “Italian quality”, “100% italiano”) o che sono contrassegnati dalla bandiera italiana. (Tavola2).

Sono stati 517 quelli rilevati dall’Osservatorio Immagino e hanno sviluppato 80,6 milioni di euro di vendite, grazie alla combinazione positiva tra domanda in aumento (+13,0%) e offerta in espansione (+8,5%).
I migliori risultati si registrano nei prodotti destinati all’alimentazione felina (+28,9% a valore e +16,1% a volume), anche grazie alla crescita a doppia cifra sia della domanda che dell’offerta, mentre nella nutrizione del cane gli indici annui sono stati sì positivi, ma inferiori alla media del petcare (+18,1% a valore e +6,0% a volume).

Tavola 2.

Fonte: Osservatorio Immagino GS1 Italy, ed. 1, 2023.

La tredicesima edizione dell’Osservatorio Immagino è scaricabile gratuitamente dal sito osservatorioimmagino.it.
Per rimanere aggiornati e seguirlo sui social: #OsservatorioImmagino

Prodotti italiani o regionali e denominazioni: apprezzati a parole, meno comprati nei fatti

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Acquacoltura. Il barramundi: esempio di resilienza climatica

Acquacoltura. Il barramundi: esempio di resilienza climatica

 

Acquacoltura. Il barramundi: esempio di resilienza climatica – Nel contesto di un mondo in rapida evoluzione a causa anche dei cambiamenti climatici, le sfide e le opportunità legate all’allevamento ittico si fanno sempre più evidenti. Tra le numerose specie ittiche, il barramundi emerge come un esempio eccellente di adattabilità e resilienza climatica, offrendo prospettive promettenti per soddisfare l’aumento della domanda globale di prodotti ittici.

La crescente richiesta di prodotti ittici, insieme alle sfide imposte dal cambiamento climatico, ha portato la FAO a stimare che la domanda globale di pesce raggiungerà 200 milioni di tonnellate entro il 2050. Mentre la pesca selvatica sta raggiungendo i suoi limiti, l’acquacoltura si rivela come la via principale per incrementare l’offerta. Specie come il barramundi, con la sua straordinaria adattabilità, possono giocare un ruolo fondamentale in questo scenario.

Il barramundi, noto anche come branzino asiatico, si distingue per la sua capacità di prosperare in diverse condizioni climatiche. Questa specie è in grado di tollerare temperature dell’acqua fino a 35°C, rendendola adatta anche alle future prospettive di riscaldamento delle acque marine. Inoltre, il barramundi è in grado di sopportare variazioni nella salinità dell’acqua, un problema sempre più rilevante a causa delle alterazioni climatiche che influenzano le precipitazioni.

La sua adattabilità non è l’unico punto a favore del barramundi. La sua capacità di crescere in ambienti diversi, insieme al basso impatto ambientale, lo rende un’opzione sostenibile per l’acquacoltura. La tecnologia di allevamento consolidata e l’efficace accettazione del mercato contribuiscono a consolidare il ruolo di questa specie nell’industria ittica.

L’espansione dell’allevamento di barramundi può essere vista come una soluzione per fronteggiare la crescente richiesta di prodotti ittici. Tuttavia, questa crescita richiede uno sforzo collettivo, coinvolgendo produttori, esperti del settore, aziende fornitrici di servizi e impianti di acquacoltura e organizzazioni di certificazione. La necessità di investimenti, il sostegno dei governi e la collaborazione sono elementi chiave per raggiungere questo obiettivo.

L’uso di tecnologie avanzate, come l’intelligenza artificiale e i dati intelligenti, può migliorare l’efficienza della piscicoltura e ridurre gli impatti ambientali. I modelli di capacità di carico consentono un utilizzo sostenibile delle risorse, evitando la sovrapproduzione e gli effetti negativi sull’ambiente. La combinazione di queste iniziative può portare alla creazione di un settore dell’acquacoltura resiliente al clima e in grado di rispondere alle sfide future.

Il barramundi non è solo una risorsa preziosa per l’industria ittica, ma anche un esempio di come l’adattabilità e la resilienza delle specie possono aiutare a fronteggiare gli effetti del cambiamento climatico. Presente nell’Indo-Pacifico occidentale, abbraccia le acque del Medio Oriente, dell’Asia meridionale, dell’Asia sud-orientale, dell’Asia orientale e dell’Oceania il barramundi ha un potenziale in grado di soddisfare la crescente domanda globale di prodotti ittici ma anche quello di offrire opportunità economiche e sociali a comunità costiere in tutto il mondo.

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Piatti a base di pesce per contrastare l’ansia da ritorno a scuola

Piatti a base di pesce per contrastare l’ansia da ritorno a scuola

 

Alimentazione a base di pesce per contrastare l’ansia da ritorno a scuola – Con il nuovo anno scolastico alle porte, sia gli studenti che gli insegnanti possono trovarsi ad affrontare l’ansia legata al ritorno in classe. Dopo un periodo di pausa estiva, è normale che le preoccupazioni e l’agitazione possano emergere. Tuttavia, una soluzione spesso trascurata per affrontare l’ansia è legata alla nostra alimentazione. In particolare, un’alimentazione equilibrata che includa almeno tre porzioni di pesce a settimana può fare la differenza nella gestione dello stress e delle emozioni.

L’ansia da ritorno a scuola: un sentimento comune

Tanto gli studenti quanto gli insegnanti possono sperimentare un mix di emozioni quando si avvicina il ritorno a scuola. L’ansia, la preoccupazione e la tensione sono spesso all’ordine del giorno. Gli studenti possono sentirsi in ansia riguardo ai nuovi compagni di classe, ai nuovi impegni, agli insegnanti e alle aspettative accademiche. Gli insegnanti, d’altra parte, possono affrontare il peso delle responsabilità educative e organizzative. In entrambi i casi, trovare strategie efficaci per gestire lo stress è fondamentale per un inizio positivo dell’anno scolastico.

L’importanza di un’alimentazione equilibrata

Una delle chiavi per affrontare l’ansia è una dieta equilibrata e ricca di nutrienti. Tra gli alimenti che possono giocare un ruolo significativo nel migliorare il benessere mentale e fisico, il pesce occupa un posto di rilievo. I pesci ricchi di acidi grassi omega-3, come il salmone, il tonno e il pesce azzurro in genere, sono particolarmente benefici per il cervello e l’umore. Gli omega-3 sono noti per avere effetti positivi sul sistema nervoso, riducendo l’infiammazione e promuovendo la produzione di neurotrasmettitori legati al benessere.

Il ruolo degli Omega-3 nel benessere mentale

Gli Omega-3 contenuti nel pesce svolgono un ruolo cruciale nella regolazione dell’umore e della salute mentale. Studi scientifici hanno dimostrato che gli omega-3 possono contribuire a ridurre i sintomi dell’ansia e della depressione. Questi acidi grassi essenziali aiutano a migliorare la comunicazione tra le cellule cerebrali e a stabilizzare l’equilibrio chimico nel cervello. Ciò può tradursi in una maggiore resistenza allo stress e un miglioramento del tono dell’umore.

L’importanza di tre porzioni di pesce a settimana

La raccomandazione di consumare almeno tre porzioni di pesce a settimana è un passo importante verso una salute mentale e fisica ottimale. Incorporare varietà di pesci nella dieta può fornire una gamma completa di nutrienti essenziali. Dagli acidi grassi omega-3 alle proteine magre, i minerali e le vitamine, il pesce rappresenta un pacchetto nutrizionale completo. Inoltre, le sue proprietà antinfiammatorie possono contribuire a mantenere il corpo e la mente in equilibrio.

Ricette semplici e gustose

Integrare il pesce nella dieta può essere un processo gustoso e appagante. Sperimentare con diverse ricette può rendere il pasto ancora più piacevole. Dalle zuppe di pesce alle grigliate, ci sono molte opzioni da esplorare. Per gli studenti che affrontano l’ansia da ritorno a scuola, una cena a base di pesce potrebbe offrire il comfort nutrizionale di cui hanno bisogno.

 

Mentre ci prepariamo per il ritorno a scuola, è importante ricordare l’importanza di prendersi cura della propria salute mentale e fisica. Una dieta equilibrata che include almeno tre porzioni di pesce a settimana può svolgere un ruolo significativo nella gestione dell’ansia e nel miglioramento del benessere complessivo. Gli acidi grassi omega-3 presenti nel pesce possono avere effetti positivi sulla salute mentale, contribuendo a stabilizzare l’umore e a ridurre lo stress. Quindi, mentre ci avviciniamo al nuovo anno scolastico, non sottovalutiamo il potere del pesce nella nostra alimentazione per affrontare con serenità le sfide che ci attendono.

Omega-3

Gli acidi grassi omega-3 sono componenti essenziali della dieta umana e svolgono un ruolo cruciale nel benessere mentale e fisico. Questi acidi grassi polinsaturi sono noti per i loro molteplici benefici per la salute, ma il loro impatto positivo sulla salute mentale è particolarmente significativo. Vediamo come gli omega-3 influenzano il benessere mentale e in che modo possono essere un elemento chiave nella gestione dell’ansia, della depressione e di altri disturbi psicologici.

1. Riduzione dell’infiammazione

Gli omega-3, in particolare l’acido eicosapentaenoico (EPA) e l’acido docosaesaenoico (DHA), sono noti per le loro proprietà antinfiammatorie. L’infiammazione cronica a basso livello è stata associata a disturbi dell’umore come la depressione e l’ansia. Gli omega-3 possono contribuire a ridurre questa infiammazione, aiutando a prevenire o a mitigare i sintomi di questi disturbi.

2. Modulazione dei neurotrasmettitori

Gli omega-3 svolgono un ruolo fondamentale nella struttura delle membrane cellulari nel cervello. Questo contribuisce a migliorare la fluidità delle membrane, consentendo una migliore comunicazione tra le cellule cerebrali. Inoltre, gli omega-3 possono influenzare i livelli di neurotrasmettitori come la serotonina e la dopamina, che sono fondamentali per la regolazione dell’umore e delle emozioni. Aumentare gli omega-3 nella dieta può aiutare a migliorare il funzionamento di questi neurotrasmettitori, contribuendo a un umore più stabile.

3. Stress ossidativo e antiossidanti

Lo stress ossidativo è un processo che può danneggiare le cellule cerebrali e contribuire a disturbi dell’umore. Gli omega-3 hanno dimostrato di avere proprietà antiossidanti, che possono aiutare a proteggere il cervello dai danni causati dallo stress ossidativo. Questo può contribuire a preservare la salute mentale e ridurre il rischio di disturbi psicologici.

4. Miglioramento della plasticità sinaptica

La plasticità sinaptica è la capacità del cervello di adattarsi e di creare nuove connessioni neurali. Questo processo è fondamentale per l’apprendimento, la memoria e l’adattamento alle sfide mentali. Gli omega-3 possono migliorare la plasticità sinaptica, facilitando l’apprendimento e contribuendo a un cervello più resiliente.

5. Riduzione dello stress e dell’ansia

Gli omega-3 possono svolgere un ruolo nella riduzione dello stress e dell’ansia. Alcune ricerche suggeriscono che l’assunzione di omega-3 può ridurre i livelli di cortisolo, l’ormone dello stress, nel corpo. Ciò può contribuire a una maggiore resistenza allo stress e a una gestione più efficace dell’ansia.

6. Supporto alla terapia farmacologica

Per coloro che stanno affrontando disturbi dell’umore come la depressione, gli omega-3 possono essere un complemento alla terapia farmacologica. In alcuni casi, l’aggiunta di integratori di omega-3 alla terapia può migliorare la risposta al trattamento e ridurre la gravità dei sintomi.

 

Gli acidi grassi omega-3 svolgono un ruolo fondamentale nel benessere mentale, contribuendo a ridurre l’infiammazione, a modulare i neurotrasmettitori, a proteggere il cervello dallo stress ossidativo e a migliorare la plasticità sinaptica. Integrare gli omega-3 nella dieta può essere particolarmente benefico per coloro che stanno affrontando disturbi dell’umore come la depressione e l’ansia. Tuttavia, è importante sottolineare che una dieta equilibrata e uno stile di vita sano sono essenziali per il benessere mentale complessivo. Prima di apportare modifiche significative alla dieta o di prendere integratori, è consigliabile consultare un professionista della salute per valutare le esigenze individuali.

Alimentazione a base di pesce per contrastare l’ansia da ritorno a scuola

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