Mese: Novembre 2023 Pagina 8 di 81

AI e ambiente le principali tendenze di consumo nel 2024

 

AI e ambiente le principali tendenze di consumo nel 2024 – Secondo il più recente report di Euromonitor International, le tendenze dei consumatori globali nel 2024 saranno plasmate principalmente dall’intelligenza artificiale, dalla sostenibilità e dai fattori sociali, economici e politici. Nel dettaglio, il report Top Global Consumer Trends 2024 identifica sei principali tendenze:

1. Chiedi all’AI
– Le piattaforme basate sull’intelligenza artificiale generativa influenzano le decisioni dei consumatori e ridefiniscono le aspettative di coinvolgimento del marchio.
– Oltre il 40% dei consumatori si sentirebbe a proprio agio con assistenti vocali che forniscono consigli personalizzati.

2. Distrazioni deliziose
– Circa il 29% dei consumatori è favorevole al monitoraggio delle emozioni da parte dei brand per personalizzare le esperienze e offrire una fuga dallo stress quotidiano.

3. Verde sbiadito
– Le preoccupazioni ambientali rimangono prioritarie per oltre il 60% dei consumatori, che si chiedono se aziende e governi stiano effettivamente utilizzando le risorse per un impatto significativo.

4. Progressivamente polarizzato
– La responsabilità sociale, l’appartenenza politica e le iniziative di sostenibilità motivano le decisioni d’acquisto.
– Nel 2023, più della metà (52%) dei consumatori ha acquistato solo da aziende di fiducia.

5. Hacker di valore
– I consumatori adattano la loro mentalità finanziaria alla crisi del costo della vita.
– Nel 2023, il 44% dei consumatori ha pianificato di risparmiare di più e sta cercando strategie intelligenti per ottenere le migliori offerte.

6. Pragmatici del benessere
– I consumatori cercano soluzioni rapide ed efficaci per migliorare il benessere fisico e mentale.
– L’85% dei consumatori è disposto a pagare di più per prodotti di bellezza di comprovata efficacia.

Alison Angus, responsabile dell’innovazione presso Euromonitor International, sottolinea l’importanza per le aziende di gestire argomenti delicati con cautela, rimanendo fedeli ai valori fondamentali del proprio marchio.

AI e ambiente le principali tendenze di consumo nel 2024

L’articolo AI e ambiente le principali tendenze di consumo nel 2024 proviene da Pesceinrete.

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AI e ambiente le principali tendenze di consumo nel 2024

 

AI e ambiente le principali tendenze di consumo nel 2024 – Secondo il più recente report di Euromonitor International, le tendenze dei consumatori globali nel 2024 saranno plasmate principalmente dall’intelligenza artificiale, dalla sostenibilità e dai fattori sociali, economici e politici. Nel dettaglio, il report Top Global Consumer Trends 2024 identifica sei principali tendenze:

1. Chiedi all’AI
– Le piattaforme basate sull’intelligenza artificiale generativa influenzano le decisioni dei consumatori e ridefiniscono le aspettative di coinvolgimento del marchio.
– Oltre il 40% dei consumatori si sentirebbe a proprio agio con assistenti vocali che forniscono consigli personalizzati.

2. Distrazioni deliziose
– Circa il 29% dei consumatori è favorevole al monitoraggio delle emozioni da parte dei brand per personalizzare le esperienze e offrire una fuga dallo stress quotidiano.

3. Verde sbiadito
– Le preoccupazioni ambientali rimangono prioritarie per oltre il 60% dei consumatori, che si chiedono se aziende e governi stiano effettivamente utilizzando le risorse per un impatto significativo.

4. Progressivamente polarizzato
– La responsabilità sociale, l’appartenenza politica e le iniziative di sostenibilità motivano le decisioni d’acquisto.
– Nel 2023, più della metà (52%) dei consumatori ha acquistato solo da aziende di fiducia.

5. Hacker di valore
– I consumatori adattano la loro mentalità finanziaria alla crisi del costo della vita.
– Nel 2023, il 44% dei consumatori ha pianificato di risparmiare di più e sta cercando strategie intelligenti per ottenere le migliori offerte.

6. Pragmatici del benessere
– I consumatori cercano soluzioni rapide ed efficaci per migliorare il benessere fisico e mentale.
– L’85% dei consumatori è disposto a pagare di più per prodotti di bellezza di comprovata efficacia.

Alison Angus, responsabile dell’innovazione presso Euromonitor International, sottolinea l’importanza per le aziende di gestire argomenti delicati con cautela, rimanendo fedeli ai valori fondamentali del proprio marchio.

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UE pesca 3,4 milioni di tonnellate nel 2022

 

UE pesca 3,4 milioni di tonnellate nel 2022 – Nel corso del 2022, le flotte di pescherecci dell’Unione Europea hanno raggiunto una cattura totale di pesce pari a 3,4 milioni di tonnellate. Tale informazione emerge dai dati forniti da Eurostat, che ha coperto sette diverse aree marine soggette alle statistiche dell’UE.

Distribuzione delle catture

La flotta peschereccia spagnola si è distinta in cima alla “classifica”, contribuendo al 22% delle catture totali dell’UE, equivalente a 752.000 tonnellate. La Francia si è classificata al secondo posto, con il 15% (517.000 tonnellate), seguita dalla Danimarca al terzo, con il 13% (459.000 tonnellate).

Dominanza dell’atlantico e della zona Nord-Orientale

Circa il 70% delle catture totali dell’UE si è concentrato nell’Atlantico, nella zona nord-orientale. In quest’area, la Danimarca ha primeggiato, catturando circa un quinto delle catture totali in peso vivo (19%). Le specie principali includono aringhe (19%), spratti (14%), melù (11%) e sgombri (10%).

Mediterraneo e Mar Nero

Un decimo delle catture totali dell’UE ha avuto luogo nel Mediterraneo e nel Mar Nero. La flotta italiana ha contribuito significativamente, realizzando il 36% delle catture, con sardine (22%) e acciughe (18%) tra le specie principali.

Atlantico Centro-Orientale

Nell’Atlantico, nella zona centro-orientale (7% delle catture totali dell’UE), sono state predominanti le catture di sgombro e tonno pinna gialla. Spagna (37%), Lettonia (circa 16%), Lituania (circa 15%) e Paesi Bassi (circa 12%) sono stati i principali protagonisti in questa zona.

Oceano Indiano Occidentale

La pesca nell’Oceano Indiano occidentale ha rappresentato quasi il 7% delle catture totali dell’UE, focalizzandosi principalmente sul tonno. La Spagna (66%) e la Francia (31%) hanno contribuito in modo significativo, con il tonnetto striato, il tonno pinna gialla e il tonno obeso costituendo il 96% del peso vivo totale catturato.

Altre aree marine

Solo il 6% delle catture totali dell’UE è stato effettuato nelle restanti tre aree marine. Nasello (Atlantico, area sud-occidentale), verdesca e tonnetto striato (Atlantico, area sud-orientale), e scorfano, ippoglosso e merluzzo (Atlantico, area nord-occidentale) sono state le specie principali catturate in queste zone.

Questi dati offrono uno sguardo dettagliato sulla distribuzione geografica e sulle principali specie catturate, fornendo una panoramica completa delle attività di pesca dell’UE nel 2022.

 UE pesca 3,4 milioni di tonnellate nel 2022

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UE pesca 3,4 milioni di tonnellate nel 2022

 

UE pesca 3,4 milioni di tonnellate nel 2022 – Nel corso del 2022, le flotte di pescherecci dell’Unione Europea hanno raggiunto una cattura totale di pesce pari a 3,4 milioni di tonnellate. Tale informazione emerge dai dati forniti da Eurostat, che ha coperto sette diverse aree marine soggette alle statistiche dell’UE.

Distribuzione delle catture

La flotta peschereccia spagnola si è distinta in cima alla “classifica”, contribuendo al 22% delle catture totali dell’UE, equivalente a 752.000 tonnellate. La Francia si è classificata al secondo posto, con il 15% (517.000 tonnellate), seguita dalla Danimarca al terzo, con il 13% (459.000 tonnellate).

Dominanza dell’atlantico e della zona Nord-Orientale

Circa il 70% delle catture totali dell’UE si è concentrato nell’Atlantico, nella zona nord-orientale. In quest’area, la Danimarca ha primeggiato, catturando circa un quinto delle catture totali in peso vivo (19%). Le specie principali includono aringhe (19%), spratti (14%), melù (11%) e sgombri (10%).

Mediterraneo e Mar Nero

Un decimo delle catture totali dell’UE ha avuto luogo nel Mediterraneo e nel Mar Nero. La flotta italiana ha contribuito significativamente, realizzando il 36% delle catture, con sardine (22%) e acciughe (18%) tra le specie principali.

Atlantico Centro-Orientale

Nell’Atlantico, nella zona centro-orientale (7% delle catture totali dell’UE), sono state predominanti le catture di sgombro e tonno pinna gialla. Spagna (37%), Lettonia (circa 16%), Lituania (circa 15%) e Paesi Bassi (circa 12%) sono stati i principali protagonisti in questa zona.

Oceano Indiano Occidentale

La pesca nell’Oceano Indiano occidentale ha rappresentato quasi il 7% delle catture totali dell’UE, focalizzandosi principalmente sul tonno. La Spagna (66%) e la Francia (31%) hanno contribuito in modo significativo, con il tonnetto striato, il tonno pinna gialla e il tonno obeso costituendo il 96% del peso vivo totale catturato.

Altre aree marine

Solo il 6% delle catture totali dell’UE è stato effettuato nelle restanti tre aree marine. Nasello (Atlantico, area sud-occidentale), verdesca e tonnetto striato (Atlantico, area sud-orientale), e scorfano, ippoglosso e merluzzo (Atlantico, area nord-occidentale) sono state le specie principali catturate in queste zone.

Questi dati offrono uno sguardo dettagliato sulla distribuzione geografica e sulle principali specie catturate, fornendo una panoramica completa delle attività di pesca dell’UE nel 2022.

 UE pesca 3,4 milioni di tonnellate nel 2022

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UE pesca 3,4 milioni di tonnellate nel 2022

 

UE pesca 3,4 milioni di tonnellate nel 2022 – Nel corso del 2022, le flotte di pescherecci dell’Unione Europea hanno raggiunto una cattura totale di pesce pari a 3,4 milioni di tonnellate. Tale informazione emerge dai dati forniti da Eurostat, che ha coperto sette diverse aree marine soggette alle statistiche dell’UE.

Distribuzione delle catture

La flotta peschereccia spagnola si è distinta in cima alla “classifica”, contribuendo al 22% delle catture totali dell’UE, equivalente a 752.000 tonnellate. La Francia si è classificata al secondo posto, con il 15% (517.000 tonnellate), seguita dalla Danimarca al terzo, con il 13% (459.000 tonnellate).

Dominanza dell’atlantico e della zona Nord-Orientale

Circa il 70% delle catture totali dell’UE si è concentrato nell’Atlantico, nella zona nord-orientale. In quest’area, la Danimarca ha primeggiato, catturando circa un quinto delle catture totali in peso vivo (19%). Le specie principali includono aringhe (19%), spratti (14%), melù (11%) e sgombri (10%).

Mediterraneo e Mar Nero

Un decimo delle catture totali dell’UE ha avuto luogo nel Mediterraneo e nel Mar Nero. La flotta italiana ha contribuito significativamente, realizzando il 36% delle catture, con sardine (22%) e acciughe (18%) tra le specie principali.

Atlantico Centro-Orientale

Nell’Atlantico, nella zona centro-orientale (7% delle catture totali dell’UE), sono state predominanti le catture di sgombro e tonno pinna gialla. Spagna (37%), Lettonia (circa 16%), Lituania (circa 15%) e Paesi Bassi (circa 12%) sono stati i principali protagonisti in questa zona.

Oceano Indiano Occidentale

La pesca nell’Oceano Indiano occidentale ha rappresentato quasi il 7% delle catture totali dell’UE, focalizzandosi principalmente sul tonno. La Spagna (66%) e la Francia (31%) hanno contribuito in modo significativo, con il tonnetto striato, il tonno pinna gialla e il tonno obeso costituendo il 96% del peso vivo totale catturato.

Altre aree marine

Solo il 6% delle catture totali dell’UE è stato effettuato nelle restanti tre aree marine. Nasello (Atlantico, area sud-occidentale), verdesca e tonnetto striato (Atlantico, area sud-orientale), e scorfano, ippoglosso e merluzzo (Atlantico, area nord-occidentale) sono state le specie principali catturate in queste zone.

Questi dati offrono uno sguardo dettagliato sulla distribuzione geografica e sulle principali specie catturate, fornendo una panoramica completa delle attività di pesca dell’UE nel 2022.

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