Mese: Febbraio 2024 Pagina 14 di 75

Cancro contagioso nei mitili: allarme nei porti francesi

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Cancro contagioso nei mitili: allarme nei porti francesi – Un recente studio del CNRS ha fatto luce su un fenomeno preoccupante che riguarda i mitili nei porti francesi: la diffusione di un cancro contagioso. La ricerca, pubblicata sulla prestigiosa rivista Proceedings of the Royal Society B, ha evidenziato come il biofouling, ovvero l’imbrattamento biologico delle superfici sommerse come gli scafi delle navi, giochi un ruolo chiave nella trasmissione della malattia.

I porti della Vandea e della Bretagna sono stati identificati come principali focolai di contagio di una rara forma di cancro, nota come neoplasia bivalve trasmissibile (BTN), che può trasferirsi da un mollusco all’altro tramite il contatto diretto con le cellule tumorali. Finora, sono state scoperte quattordici linee genetiche di questo cancro, undici delle quali affliggono i bivalvi, inclusi gli mitili. La ricerca si è concentrata su una di queste linee, denominata MtrBTN2, capace di infettare otto diverse specie del genere Mytilus.

Le cellule tumorali proliferano con una velocità allarmante

Il team di ricerca ha scoperto che le cellule tumorali proliferano con una velocità allarmante, raddoppiando la popolazione colpita in soli tre giorni. Questa distribuzione patogena si verifica principalmente nei porti, luoghi confinati e stagnanti che favoriscono una prolungata esposizione al patogeno, a differenza degli ambienti naturali o degli allevamenti di mitili, dove la malattia è meno diffusa nonostante l’alta densità di popolazione.

Lo studio ha analizzato 76 popolazioni lungo le coste della Bretagna e della Vandea, sottolineando come i porti possano effettivamente funzionare come centri di diffusione della malattia. Le navi, attraccando e partendo, trasportano mitili infetti in nuove località, ampliando così il raggio di azione del cancro contagioso. Questo meccanismo di trasmissione non trova riscontro nei mitili selvatici e in quelli allevati, poiché sono stazionari e non soggetti ai movimenti tipici del traffico marittimo.

Maggiori controlli

Gli autori dello studio sottolineano l’importanza di regolamentare e controllare il fenomeno del biofouling su banchine e scafi delle navi per limitare la diffusione di MtrBTN2. Questa ricerca non solo evidenzia un problema sanitario per le popolazioni di mitili ma solleva anche questioni più ampie riguardanti la salute degli ecosistemi marini e l’importanza delle pratiche di navigazione sostenibili.

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I porti della Vandea e della Bretagna sono stati identificati come principali focolai di contagio di una rara forma di cancro, nota come neoplasia bivalve trasmissibile (BTN), che può trasferirsi da un mollusco all’altro tramite il contatto diretto con le cellule tumorali. Finora, sono state scoperte quattordici linee genetiche di questo cancro, undici delle quali affliggono i bivalvi, inclusi gli mitili. La ricerca si è concentrata su una di queste linee, denominata MtrBTN2, capace di infettare otto diverse specie del genere Mytilus.

Le cellule tumorali proliferano con una velocità allarmante

Il team di ricerca ha scoperto che le cellule tumorali proliferano con una velocità allarmante, raddoppiando la popolazione colpita in soli tre giorni. Questa distribuzione patogena si verifica principalmente nei porti, luoghi confinati e stagnanti che favoriscono una prolungata esposizione al patogeno, a differenza degli ambienti naturali o degli allevamenti di mitili, dove la malattia è meno diffusa nonostante l’alta densità di popolazione.

Lo studio ha analizzato 76 popolazioni lungo le coste della Bretagna e della Vandea, sottolineando come i porti possano effettivamente funzionare come centri di diffusione della malattia. Le navi, attraccando e partendo, trasportano mitili infetti in nuove località, ampliando così il raggio di azione del cancro contagioso. Questo meccanismo di trasmissione non trova riscontro nei mitili selvatici e in quelli allevati, poiché sono stazionari e non soggetti ai movimenti tipici del traffico marittimo.

Maggiori controlli

Gli autori dello studio sottolineano l’importanza di regolamentare e controllare il fenomeno del biofouling su banchine e scafi delle navi per limitare la diffusione di MtrBTN2. Questa ricerca non solo evidenzia un problema sanitario per le popolazioni di mitili ma solleva anche questioni più ampie riguardanti la salute degli ecosistemi marini e l’importanza delle pratiche di navigazione sostenibili.

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I porti della Vandea e della Bretagna sono stati identificati come principali focolai di contagio di una rara forma di cancro, nota come neoplasia bivalve trasmissibile (BTN), che può trasferirsi da un mollusco all’altro tramite il contatto diretto con le cellule tumorali. Finora, sono state scoperte quattordici linee genetiche di questo cancro, undici delle quali affliggono i bivalvi, inclusi gli mitili. La ricerca si è concentrata su una di queste linee, denominata MtrBTN2, capace di infettare otto diverse specie del genere Mytilus.

Le cellule tumorali proliferano con una velocità allarmante

Il team di ricerca ha scoperto che le cellule tumorali proliferano con una velocità allarmante, raddoppiando la popolazione colpita in soli tre giorni. Questa distribuzione patogena si verifica principalmente nei porti, luoghi confinati e stagnanti che favoriscono una prolungata esposizione al patogeno, a differenza degli ambienti naturali o degli allevamenti di mitili, dove la malattia è meno diffusa nonostante l’alta densità di popolazione.

Lo studio ha analizzato 76 popolazioni lungo le coste della Bretagna e della Vandea, sottolineando come i porti possano effettivamente funzionare come centri di diffusione della malattia. Le navi, attraccando e partendo, trasportano mitili infetti in nuove località, ampliando così il raggio di azione del cancro contagioso. Questo meccanismo di trasmissione non trova riscontro nei mitili selvatici e in quelli allevati, poiché sono stazionari e non soggetti ai movimenti tipici del traffico marittimo.

Maggiori controlli

Gli autori dello studio sottolineano l’importanza di regolamentare e controllare il fenomeno del biofouling su banchine e scafi delle navi per limitare la diffusione di MtrBTN2. Questa ricerca non solo evidenzia un problema sanitario per le popolazioni di mitili ma solleva anche questioni più ampie riguardanti la salute degli ecosistemi marini e l’importanza delle pratiche di navigazione sostenibili.

Cancro contagioso nei mitili: allarme nei porti francesi

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I porti della Vandea e della Bretagna sono stati identificati come principali focolai di contagio di una rara forma di cancro, nota come neoplasia bivalve trasmissibile (BTN), che può trasferirsi da un mollusco all’altro tramite il contatto diretto con le cellule tumorali. Finora, sono state scoperte quattordici linee genetiche di questo cancro, undici delle quali affliggono i bivalvi, inclusi gli mitili. La ricerca si è concentrata su una di queste linee, denominata MtrBTN2, capace di infettare otto diverse specie del genere Mytilus.

Le cellule tumorali proliferano con una velocità allarmante

Il team di ricerca ha scoperto che le cellule tumorali proliferano con una velocità allarmante, raddoppiando la popolazione colpita in soli tre giorni. Questa distribuzione patogena si verifica principalmente nei porti, luoghi confinati e stagnanti che favoriscono una prolungata esposizione al patogeno, a differenza degli ambienti naturali o degli allevamenti di mitili, dove la malattia è meno diffusa nonostante l’alta densità di popolazione.

Lo studio ha analizzato 76 popolazioni lungo le coste della Bretagna e della Vandea, sottolineando come i porti possano effettivamente funzionare come centri di diffusione della malattia. Le navi, attraccando e partendo, trasportano mitili infetti in nuove località, ampliando così il raggio di azione del cancro contagioso. Questo meccanismo di trasmissione non trova riscontro nei mitili selvatici e in quelli allevati, poiché sono stazionari e non soggetti ai movimenti tipici del traffico marittimo.

Maggiori controlli

Gli autori dello studio sottolineano l’importanza di regolamentare e controllare il fenomeno del biofouling su banchine e scafi delle navi per limitare la diffusione di MtrBTN2. Questa ricerca non solo evidenzia un problema sanitario per le popolazioni di mitili ma solleva anche questioni più ampie riguardanti la salute degli ecosistemi marini e l’importanza delle pratiche di navigazione sostenibili.

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I porti della Vandea e della Bretagna sono stati identificati come principali focolai di contagio di una rara forma di cancro, nota come neoplasia bivalve trasmissibile (BTN), che può trasferirsi da un mollusco all’altro tramite il contatto diretto con le cellule tumorali. Finora, sono state scoperte quattordici linee genetiche di questo cancro, undici delle quali affliggono i bivalvi, inclusi gli mitili. La ricerca si è concentrata su una di queste linee, denominata MtrBTN2, capace di infettare otto diverse specie del genere Mytilus.

Le cellule tumorali proliferano con una velocità allarmante

Il team di ricerca ha scoperto che le cellule tumorali proliferano con una velocità allarmante, raddoppiando la popolazione colpita in soli tre giorni. Questa distribuzione patogena si verifica principalmente nei porti, luoghi confinati e stagnanti che favoriscono una prolungata esposizione al patogeno, a differenza degli ambienti naturali o degli allevamenti di mitili, dove la malattia è meno diffusa nonostante l’alta densità di popolazione.

Lo studio ha analizzato 76 popolazioni lungo le coste della Bretagna e della Vandea, sottolineando come i porti possano effettivamente funzionare come centri di diffusione della malattia. Le navi, attraccando e partendo, trasportano mitili infetti in nuove località, ampliando così il raggio di azione del cancro contagioso. Questo meccanismo di trasmissione non trova riscontro nei mitili selvatici e in quelli allevati, poiché sono stazionari e non soggetti ai movimenti tipici del traffico marittimo.

Maggiori controlli

Gli autori dello studio sottolineano l’importanza di regolamentare e controllare il fenomeno del biofouling su banchine e scafi delle navi per limitare la diffusione di MtrBTN2. Questa ricerca non solo evidenzia un problema sanitario per le popolazioni di mitili ma solleva anche questioni più ampie riguardanti la salute degli ecosistemi marini e l’importanza delle pratiche di navigazione sostenibili.

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