Mese: Febbraio 2024 Pagina 3 di 75

L’irresistibile richiamo delle etichette

L’irresistibile richiamo delle etichette

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L’irresistibile richiamo delle etichette – La spesa è davvero (anche) una questione di etichetta: perlomeno per quel 75% di italiani che dichiara di aver rinunciato almeno una volta a comprare un prodotto dopo aver letto le informazioni presenti sulle confezioni. Ma anche per quel 62% a cui è capitato di non riacquistarlo più dopo averne consultato l’etichetta a casa. Lo rivela l’indagine condotta da Ipsos e raccontata nell’ultima edizione dell’Osservatorio Immagino di GS1 Italy, da cui emergono le tante sfaccettature del rapporto tra consumatori ed etichette dei prodotti di largo consumo.

«Questa indagine ci ha confermato che le indicazioni presenti sulle etichette sono sempre più cercate, consultate e utilizzate perché le persone sono alla ricerca di punti di riferimento che le aiutino a orientarsi negli acquisti e vogliono informazioni complete e trasparenti» sottolinea Marco Cuppini, research and communication director di GS1 Italy. «Ecco perché informare bene è già oggi una delle mission costitutive delle imprese, sia produttive che distributive. E lo sarà ancor più domani e su una serie crescente di tematiche».

L’analisi realizzata da Ipsos per l’Osservatorio Immagino ha rivelato che circa il 94% degli italiani legge le etichette dei prodotti: in particolare, in fase di acquisto, il 42% dei consumatori consulta le etichette di tutti o quasi tutti i prodotti, mentre un altro 53% lo fa solo per alcune categorie.

E quel 6% di italiani che non legge le etichette? Lo fa soprattutto perché ritiene di non averne bisogno: il 38% compra regolarmente il brand o il prodotto e quindi ritiene di conoscerlo bene, mentre il 16% pensa di saperne abbastanza. La variabile fretta è meno importante: solo uno su cinque dichiara di non avere tempo di leggere le etichette.

Un altro aspetto interessante della relazione tra italiani ed etichette è la reiterazione dell’interazione in momenti diversi. Si comincia nel punto vendita, dove dichiarano di fermarsi a leggere le etichette da quattro a sette consumatori su dieci (a seconda della categoria di prodotto). Si continua a casa, con il 15% che vi cerca ulteriori informazioni e circa il 10% torna a leggere l’etichetta dopo il consumo. E infine si prosegue anche sul web, dove vanno a documentarsi dal 10 al 18% dei consumatori a seconda della categoria di prodotto.

Quali sono le informazioni più ricercate e consultate dai consumatori? L’Osservatorio Immagino rileva che, sommando tutti i momenti di interazione, gli italiani leggono le etichette soprattutto per controllare la scadenza degli alimenti (63%), per conoscere l’elenco degli ingredienti e il valore nutrizionale dei cibi (57%), per verificare provenienza e origine (52%), per controllare la salubrità dei prodotti (33%), ma anche per capire come smaltire il packaging (19%) (Tavola 1).

Tavola 1. Fonte: Osservatorio Immagino GS1 Italy, ed. 2, 2023

Questa “fame” di informazioni non sempre viene soddisfatta: il 70% circa degli intervistati afferma di essersi trovato almeno una volta in difficoltà nel trovare le indicazioni cercate e il 67% ammette di avere problemi nella comprensione delle informazioni, in particolare di quelle relative al mondo della sostenibilità.

C’è dunque un problema di leggibilità delle etichette. Del resto, come fanno oggi (e come faranno a maggior ragione in futuro) tante informazioni a stare in uno spazio limitato com’è quello delle etichette di pacchetti di chewing-gum e vasetti di yogurt, scatole di pasta e brick di succhi di frutta, barattoli di pelati e scatolette di tonno? La soluzione arriva dalla tecnologia: è il GS1 Digital Link, che permette di accedere via web a tutte le informazioni di servizio (come valori nutrizionali, tracciabilità ed etichetta ambientale) e di marketing (come caratteristiche degli ingredienti o video tutorial) di ogni prodotto. Basato sugli standard globali GS1 di identificazione di prodotto, il GS1 Digital Link è un indirizzo web che può essere incorporato in un QR code applicato sul packaging, pronto da scansionare con lo smartphone per approdare su una pagina dove consultare tutte le informazioni volute. Una prassi ormai comune: l’89% degli italiani conosce il QR code e il 65% l’ha già utilizzato almeno una volta, rivela l’indagine condotta da Ipsos per l’Osservatorio Immagino di GS1 Italy.

Per scaricare la quattordicesima edizione dell’Osservatorio Immagino: osservatorioimmagino.it.

L’irresistibile richiamo delle etichette

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L’impatto di ChatGPT sul commercio ittico

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L’impatto di ChatGPT sul commercio ittico – ChatGPT si profila come uno strumento rivoluzionario nel mondo del retail, promettendo di portare efficienza, personalizzazione e innovazione a livelli senza precedenti. In particolare, nel segmento dell’ittico, un settore caratterizzato da particolari sfide legate alla freschezza del prodotto, alla variabilità dell’offerta e alla necessità di comunicazioni accurate e tempestive, l’impiego di ChatGPT può trasformare significativamente le operazioni commerciali.

Nel dettaglio, ChatGPT può rivoluzionare la modalità di presentazione dei prodotti ittici online, generando descrizioni dettagliate e coinvolgenti che evidenziano la freschezza, la provenienza e i metodi di pesca sostenibile. Questo non solo migliorerà l’esperienza d’acquisto del cliente ma potrà anche educare il consumatore sulle pratiche di consumo responsabile dell’ittico. La capacità di ChatGPT di integrare il cross-selling in queste descrizioni guiderà i clienti verso acquisti complementari, come spezie o utensili da cucina specializzati, aumentando il valore medio dell’ordine.

La gestione degli stock di prodotti ittici

La gestione degli stock di prodotti ittici richiede una precisione e una reattività eccezionali a causa della loro limitata durata di conservazione. ChatGPT può offrire previsioni accurate sui livelli di domanda, permettendo una gestione degli stock più efficiente e riducendo gli sprechi. Inoltre, la capacità di analizzare in tempo reale i picchi di consumo e le variazioni negli acquisti può aiutare i rivenditori a ottimizzare la logistica e le operazioni di magazzino, garantendo che i prodotti ittici freschi siano sempre disponibili per i clienti.

Nel settore ittico, dove i clienti spesso cercano consigli su come selezionare e preparare i prodotti, ChatGPT può trasformare l’assistenza clienti. Come chatbot conversazionale, può offrire risposte immediate e personalizzate, suggerire ricette, fornire consigli sulla conservazione e sulle tecniche di cottura, migliorando significativamente l’esperienza di acquisto. Inoltre, l’analisi delle recensioni dei clienti permetterà ai rivenditori di capire meglio le preferenze dei consumatori e di adattare l’offerta di prodotti e servizi.

L’impiego di ChatGPT nei punti vendita fisici può rendere l’esperienza d’acquisto ancora più interattiva e personalizzata. Attraverso terminali interattivi o app mobili, i clienti potrebbero ricevere suggerimenti personalizzati, informazioni dettagliate sui prodotti ittici disponibili e consigli su abbinamenti gastronomici. Questo approccio non solo aumenta l’engagement del cliente ma stimola anche acquisti più consapevoli e soddisfacenti.

In definitiva, l’integrazione di ChatGPT nel retail, e in particolare nel segmento dell’ittico, promette di affrontare alcune delle sfide più pressanti del settore: dalla gestione efficiente degli stock alla personalizzazione dell’esperienza di acquisto. Tuttavia, è fondamentale procedere con cautela, assicurandosi che le soluzioni basate sull’intelligenza artificiale siano implementate in modo etico e responsabile, complementando ma non sostituendo l’interazione umana, specialmente in un settore così strettamente legato alla fiducia e alla qualità percepite dal consumatore.

L’impatto di ChatGPT sul commercio ittico

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L’impatto di ChatGPT sul commercio ittico

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L’impatto di ChatGPT sul commercio ittico – ChatGPT si profila come uno strumento rivoluzionario nel mondo del retail, promettendo di portare efficienza, personalizzazione e innovazione a livelli senza precedenti. In particolare, nel segmento dell’ittico, un settore caratterizzato da particolari sfide legate alla freschezza del prodotto, alla variabilità dell’offerta e alla necessità di comunicazioni accurate e tempestive, l’impiego di ChatGPT può trasformare significativamente le operazioni commerciali.

Nel dettaglio, ChatGPT può rivoluzionare la modalità di presentazione dei prodotti ittici online, generando descrizioni dettagliate e coinvolgenti che evidenziano la freschezza, la provenienza e i metodi di pesca sostenibile. Questo non solo migliorerà l’esperienza d’acquisto del cliente ma potrà anche educare il consumatore sulle pratiche di consumo responsabile dell’ittico. La capacità di ChatGPT di integrare il cross-selling in queste descrizioni guiderà i clienti verso acquisti complementari, come spezie o utensili da cucina specializzati, aumentando il valore medio dell’ordine.

La gestione degli stock di prodotti ittici

La gestione degli stock di prodotti ittici richiede una precisione e una reattività eccezionali a causa della loro limitata durata di conservazione. ChatGPT può offrire previsioni accurate sui livelli di domanda, permettendo una gestione degli stock più efficiente e riducendo gli sprechi. Inoltre, la capacità di analizzare in tempo reale i picchi di consumo e le variazioni negli acquisti può aiutare i rivenditori a ottimizzare la logistica e le operazioni di magazzino, garantendo che i prodotti ittici freschi siano sempre disponibili per i clienti.

Nel settore ittico, dove i clienti spesso cercano consigli su come selezionare e preparare i prodotti, ChatGPT può trasformare l’assistenza clienti. Come chatbot conversazionale, può offrire risposte immediate e personalizzate, suggerire ricette, fornire consigli sulla conservazione e sulle tecniche di cottura, migliorando significativamente l’esperienza di acquisto. Inoltre, l’analisi delle recensioni dei clienti permetterà ai rivenditori di capire meglio le preferenze dei consumatori e di adattare l’offerta di prodotti e servizi.

L’impiego di ChatGPT nei punti vendita fisici può rendere l’esperienza d’acquisto ancora più interattiva e personalizzata. Attraverso terminali interattivi o app mobili, i clienti potrebbero ricevere suggerimenti personalizzati, informazioni dettagliate sui prodotti ittici disponibili e consigli su abbinamenti gastronomici. Questo approccio non solo aumenta l’engagement del cliente ma stimola anche acquisti più consapevoli e soddisfacenti.

In definitiva, l’integrazione di ChatGPT nel retail, e in particolare nel segmento dell’ittico, promette di affrontare alcune delle sfide più pressanti del settore: dalla gestione efficiente degli stock alla personalizzazione dell’esperienza di acquisto. Tuttavia, è fondamentale procedere con cautela, assicurandosi che le soluzioni basate sull’intelligenza artificiale siano implementate in modo etico e responsabile, complementando ma non sostituendo l’interazione umana, specialmente in un settore così strettamente legato alla fiducia e alla qualità percepite dal consumatore.

L’impatto di ChatGPT sul commercio ittico

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L’impatto di ChatGPT sul commercio ittico

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L’impatto di ChatGPT sul commercio ittico – ChatGPT si profila come uno strumento rivoluzionario nel mondo del retail, promettendo di portare efficienza, personalizzazione e innovazione a livelli senza precedenti. In particolare, nel segmento dell’ittico, un settore caratterizzato da particolari sfide legate alla freschezza del prodotto, alla variabilità dell’offerta e alla necessità di comunicazioni accurate e tempestive, l’impiego di ChatGPT può trasformare significativamente le operazioni commerciali.

Nel dettaglio, ChatGPT può rivoluzionare la modalità di presentazione dei prodotti ittici online, generando descrizioni dettagliate e coinvolgenti che evidenziano la freschezza, la provenienza e i metodi di pesca sostenibile. Questo non solo migliorerà l’esperienza d’acquisto del cliente ma potrà anche educare il consumatore sulle pratiche di consumo responsabile dell’ittico. La capacità di ChatGPT di integrare il cross-selling in queste descrizioni guiderà i clienti verso acquisti complementari, come spezie o utensili da cucina specializzati, aumentando il valore medio dell’ordine.

La gestione degli stock di prodotti ittici

La gestione degli stock di prodotti ittici richiede una precisione e una reattività eccezionali a causa della loro limitata durata di conservazione. ChatGPT può offrire previsioni accurate sui livelli di domanda, permettendo una gestione degli stock più efficiente e riducendo gli sprechi. Inoltre, la capacità di analizzare in tempo reale i picchi di consumo e le variazioni negli acquisti può aiutare i rivenditori a ottimizzare la logistica e le operazioni di magazzino, garantendo che i prodotti ittici freschi siano sempre disponibili per i clienti.

Nel settore ittico, dove i clienti spesso cercano consigli su come selezionare e preparare i prodotti, ChatGPT può trasformare l’assistenza clienti. Come chatbot conversazionale, può offrire risposte immediate e personalizzate, suggerire ricette, fornire consigli sulla conservazione e sulle tecniche di cottura, migliorando significativamente l’esperienza di acquisto. Inoltre, l’analisi delle recensioni dei clienti permetterà ai rivenditori di capire meglio le preferenze dei consumatori e di adattare l’offerta di prodotti e servizi.

L’impiego di ChatGPT nei punti vendita fisici può rendere l’esperienza d’acquisto ancora più interattiva e personalizzata. Attraverso terminali interattivi o app mobili, i clienti potrebbero ricevere suggerimenti personalizzati, informazioni dettagliate sui prodotti ittici disponibili e consigli su abbinamenti gastronomici. Questo approccio non solo aumenta l’engagement del cliente ma stimola anche acquisti più consapevoli e soddisfacenti.

In definitiva, l’integrazione di ChatGPT nel retail, e in particolare nel segmento dell’ittico, promette di affrontare alcune delle sfide più pressanti del settore: dalla gestione efficiente degli stock alla personalizzazione dell’esperienza di acquisto. Tuttavia, è fondamentale procedere con cautela, assicurandosi che le soluzioni basate sull’intelligenza artificiale siano implementate in modo etico e responsabile, complementando ma non sostituendo l’interazione umana, specialmente in un settore così strettamente legato alla fiducia e alla qualità percepite dal consumatore.

L’impatto di ChatGPT sul commercio ittico

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L’impatto di ChatGPT sul commercio ittico

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L’impatto di ChatGPT sul commercio ittico – ChatGPT si profila come uno strumento rivoluzionario nel mondo del retail, promettendo di portare efficienza, personalizzazione e innovazione a livelli senza precedenti. In particolare, nel segmento dell’ittico, un settore caratterizzato da particolari sfide legate alla freschezza del prodotto, alla variabilità dell’offerta e alla necessità di comunicazioni accurate e tempestive, l’impiego di ChatGPT può trasformare significativamente le operazioni commerciali.

Nel dettaglio, ChatGPT può rivoluzionare la modalità di presentazione dei prodotti ittici online, generando descrizioni dettagliate e coinvolgenti che evidenziano la freschezza, la provenienza e i metodi di pesca sostenibile. Questo non solo migliorerà l’esperienza d’acquisto del cliente ma potrà anche educare il consumatore sulle pratiche di consumo responsabile dell’ittico. La capacità di ChatGPT di integrare il cross-selling in queste descrizioni guiderà i clienti verso acquisti complementari, come spezie o utensili da cucina specializzati, aumentando il valore medio dell’ordine.

La gestione degli stock di prodotti ittici

La gestione degli stock di prodotti ittici richiede una precisione e una reattività eccezionali a causa della loro limitata durata di conservazione. ChatGPT può offrire previsioni accurate sui livelli di domanda, permettendo una gestione degli stock più efficiente e riducendo gli sprechi. Inoltre, la capacità di analizzare in tempo reale i picchi di consumo e le variazioni negli acquisti può aiutare i rivenditori a ottimizzare la logistica e le operazioni di magazzino, garantendo che i prodotti ittici freschi siano sempre disponibili per i clienti.

Nel settore ittico, dove i clienti spesso cercano consigli su come selezionare e preparare i prodotti, ChatGPT può trasformare l’assistenza clienti. Come chatbot conversazionale, può offrire risposte immediate e personalizzate, suggerire ricette, fornire consigli sulla conservazione e sulle tecniche di cottura, migliorando significativamente l’esperienza di acquisto. Inoltre, l’analisi delle recensioni dei clienti permetterà ai rivenditori di capire meglio le preferenze dei consumatori e di adattare l’offerta di prodotti e servizi.

L’impiego di ChatGPT nei punti vendita fisici può rendere l’esperienza d’acquisto ancora più interattiva e personalizzata. Attraverso terminali interattivi o app mobili, i clienti potrebbero ricevere suggerimenti personalizzati, informazioni dettagliate sui prodotti ittici disponibili e consigli su abbinamenti gastronomici. Questo approccio non solo aumenta l’engagement del cliente ma stimola anche acquisti più consapevoli e soddisfacenti.

In definitiva, l’integrazione di ChatGPT nel retail, e in particolare nel segmento dell’ittico, promette di affrontare alcune delle sfide più pressanti del settore: dalla gestione efficiente degli stock alla personalizzazione dell’esperienza di acquisto. Tuttavia, è fondamentale procedere con cautela, assicurandosi che le soluzioni basate sull’intelligenza artificiale siano implementate in modo etico e responsabile, complementando ma non sostituendo l’interazione umana, specialmente in un settore così strettamente legato alla fiducia e alla qualità percepite dal consumatore.

L’impatto di ChatGPT sul commercio ittico

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