Mese: Febbraio 2024 Pagina 43 di 75

Nuovi progetti di acquacoltura per potenziare il settore ittico dell’Oman

 

Nuovi progetti di acquacoltura per potenziare il settore ittico dell’Oman – Nel suo impegno continuo per promuovere lo sviluppo del settore ittico, il Ministero dell’Agricoltura, della Pesca e delle Risorse Idriche dell’Oman (MAFWR) ha recentemente annunciato ambiziosi piani per l’implementazione di cinque nuovi progetti di acquacoltura entro l’anno in corso.

I prossimi progetti del 2024 includono la seconda fase del progetto di acquacoltura con abalone a Mirbat, nel governatorato di Dhofar, e un’impresa di gamberi a Jaalan Bani Bu Ali, nel sud di Sharqiyah, identificati come due dei progetti più significativi.

Ulteriori iniziative prenderanno vita a Barka, nel sud di Batinah, insieme a progetti di Marine Fin Fish a Khasab (governatorato di Musandam) e Seeb (governatorato di Muscat).

Come evidenziato da Issa Mohammed al Farsi, direttore del dipartimento per lo sviluppo della piscicoltura presso il MAFWR, si tratta di progetti volti a promuovere nuove fonti di reddito per le comunità locali. Fasro sottoliea pure come gli allevamenti di gamberi, in particolare, abbiano facilitato la commercializzazione diretta dei prodotti da parte dei cittadini locali e dei proprietari di piccole e medie imprese.

Grazie a tali iniziative, si è assistito all’apertura di nuove opportunità commerciali e al sostegno delle economie locali, con un impatto economico che va oltre il tradizionale settore della pesca.

Guardando al futuro, il MAFWR si impegna a potenziare ulteriormente il valore aggiunto dei prodotti dell’acquacoltura nazionale, arricchendo il mercato locale con una vasta gamma di prodotti ittici di alta qualità e consolidando così la posizione dell’Oman nel contesto globale dell’acquacoltura.

Nuovi progetti di acquacoltura per potenziare il settore ittico dell’Oman

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Nuovi progetti di acquacoltura per potenziare il settore ittico dell’Oman

 

Nuovi progetti di acquacoltura per potenziare il settore ittico dell’Oman – Nel suo impegno continuo per promuovere lo sviluppo del settore ittico, il Ministero dell’Agricoltura, della Pesca e delle Risorse Idriche dell’Oman (MAFWR) ha recentemente annunciato ambiziosi piani per l’implementazione di cinque nuovi progetti di acquacoltura entro l’anno in corso.

I prossimi progetti del 2024 includono la seconda fase del progetto di acquacoltura con abalone a Mirbat, nel governatorato di Dhofar, e un’impresa di gamberi a Jaalan Bani Bu Ali, nel sud di Sharqiyah, identificati come due dei progetti più significativi.

Ulteriori iniziative prenderanno vita a Barka, nel sud di Batinah, insieme a progetti di Marine Fin Fish a Khasab (governatorato di Musandam) e Seeb (governatorato di Muscat).

Come evidenziato da Issa Mohammed al Farsi, direttore del dipartimento per lo sviluppo della piscicoltura presso il MAFWR, si tratta di progetti volti a promuovere nuove fonti di reddito per le comunità locali. Fasro sottoliea pure come gli allevamenti di gamberi, in particolare, abbiano facilitato la commercializzazione diretta dei prodotti da parte dei cittadini locali e dei proprietari di piccole e medie imprese.

Grazie a tali iniziative, si è assistito all’apertura di nuove opportunità commerciali e al sostegno delle economie locali, con un impatto economico che va oltre il tradizionale settore della pesca.

Guardando al futuro, il MAFWR si impegna a potenziare ulteriormente il valore aggiunto dei prodotti dell’acquacoltura nazionale, arricchendo il mercato locale con una vasta gamma di prodotti ittici di alta qualità e consolidando così la posizione dell’Oman nel contesto globale dell’acquacoltura.

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A rischio di estinzione il 97% delle specie ittiche migratorie

 

A rischio di estinzione il 97% delle specie ittiche migratorie – Il recente State of the World’s Migratory Species Report, presentato alla 14a Conferenza della Convention on the Conservation of Migratory Species of Wild Animals (CMS COP14) in Uzbekistan, offre un quadro completo delle specie migratorie a livello globale. Sebbene alcune stiano mostrando miglioramenti, il 44% delle specie elencate sta sperimentando un declino demografico, e il 22% è a rischio di estinzione, con un preoccupante 97% dei pesci migratori sotto questa minaccia.

Le principali sfide per queste specie riguardano lo sfruttamento eccessivo e la perdita di habitat dovuti alle attività umane. Il 51% delle aree cruciali per la biodiversità di queste specie manca di protezione, mentre il 58% dei siti monitorati registra livelli insostenibili di pressioni antropiche. Il rapporto mette in luce che le principali minacce sono causate dall’agricoltura, dall’espansione delle infrastrutture e dal cambiamento climatico.

Inger Andersen, dsottosegretaria Generale dell’Onu e direttrice esecutiva dell’United Nations environment programme (Unep), sottolinea che il report è un segnale d’allarme sulle conseguenze delle attività umane non sostenibili sulle specie migratorie. Andersen enfatizza l’importanza di tradurre la scienza in azioni concrete e di agire senza indugi per garantire la sopravvivenza di queste specie fondamentali.

Il report, curato dagli scienziati del World Conservation Monitoring Center, sottolinea la necessità di intensificare gli sforzi contro il prelievo illegale e insostenibile delle specie migratorie, nonché di proteggere e gestire efficacemente i siti critici per la loro sopravvivenza. Con raccomandazioni chiare per affrontare il cambiamento climatico, l’inquinamento e altre minacce, il documento offre un forte appello per un’azione urgente e globale.

A rischio di estinzione il 97% delle specie ittiche migratorie

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Oltre 15.000 visitatori alla SIMEC

 

Oltre 15.000 visitatori alla SIMEC – La terza edizione della Saudi International Marine Exhibition (SIMEC), appena conclusa, ha segnato un capitolo epocale nell’industria dell’acquacoltura e della pesca. L’evento ha attirato oltre 15.000 visitatori e ha visto la firma di nove importanti accordi che promettono di modellare il futuro di questa crescente industria. Tra gli accordi più significativi, spiccano partnership e protocolli d’intesa tra importanti attori del settore, delineando una nuova era di innovazione e crescita.

Alcuni di questi accordi rappresentano il vertice dell’innovazione e della collaborazione, come la joint venture tra Neom e Tabuk Fisheries Company, un importante allevatore di pesci del Medio Oriente. Questa partnership sosterrà la ricerca sull’acquacoltura terrestre e costiera, aprendo la strada a iniziative innovative e sostenibili nel settore.

Altrettanto rilevante è il protocollo d’intesa tra Topian e Pure Salmon, che mira a costruire una RAS terrestre per il salmone nel Regno, confermando l’accento sull’innovazione tecnologica e la produzione sostenibile.

Inoltre, il programma nazionale di sviluppo dell’allevamento e della pesca ha stretto accordi sia con Topian che con National Aquaculture Group (NAQUA), prevedendo una particolare attenzione alla ricerca e allo sviluppo tecnologico, alle pratiche di acquacoltura sostenibili nel Mar Rosso e alla creazione di un mercato nazionale dei prodotti ittici.

L’Arabia Saudita è determinata a rafforzare ulteriormente il proprio ruolo nell’industria ittica, con la produzione di pesce che ha superato le 70.000 tonnellate e quella dell’acquacoltura cresciuta fino a 140.000 tonnellate nell’ultimo anno. Attraverso progetti ambiziosi, si punta a raggiungere le 600.000 tonnellate di produzione di prodotti ittici entro il 2030, un obiettivo mirato a incrementare la sicurezza alimentare e le esportazioni di prodotti ittici.

La fiera ha fornito l’opportunità di attrarre l’attenzione internazionale e ha testimoniato piani per coinvolgere sempre più espositori di fama internazionale nelle prossime edizioni, confermando il crescente impatto dell’evento sulla scena globale dell’acquacoltura e della pesca.

La partecipazione di esperti del settore e aziende internazionali rappresenta una testimonianza tangibile dell’interesse internazionale nei confronti dell’acquacoltura in Arabia Saudita.

Ammar Al Ziter, CEO di City Events, ha espresso grande soddisfazione per i risultati ottenuti, riconoscendo che la mostra ha contribuito a portare il Paese sulla scena internazionale e con l’impegno ad attirare più espositori internazionali nelle prossime edizioni. Il successo di SIMEC testimoniera il ruolo catalizzatore dell’evento nell’agevolare una collaborazione diretta e tangibile nel settore dell’acquacoltura globale.

Oltre 15.000 visitatori alla SIMEC

 

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Oltre 15.000 visitatori alla SIMEC

 

Oltre 15.000 visitatori alla SIMEC – La terza edizione della Saudi International Marine Exhibition (SIMEC), appena conclusa, ha segnato un capitolo epocale nell’industria dell’acquacoltura e della pesca. L’evento ha attirato oltre 15.000 visitatori e ha visto la firma di nove importanti accordi che promettono di modellare il futuro di questa crescente industria. Tra gli accordi più significativi, spiccano partnership e protocolli d’intesa tra importanti attori del settore, delineando una nuova era di innovazione e crescita.

Alcuni di questi accordi rappresentano il vertice dell’innovazione e della collaborazione, come la joint venture tra Neom e Tabuk Fisheries Company, un importante allevatore di pesci del Medio Oriente. Questa partnership sosterrà la ricerca sull’acquacoltura terrestre e costiera, aprendo la strada a iniziative innovative e sostenibili nel settore.

Altrettanto rilevante è il protocollo d’intesa tra Topian e Pure Salmon, che mira a costruire una RAS terrestre per il salmone nel Regno, confermando l’accento sull’innovazione tecnologica e la produzione sostenibile.

Inoltre, il programma nazionale di sviluppo dell’allevamento e della pesca ha stretto accordi sia con Topian che con National Aquaculture Group (NAQUA), prevedendo una particolare attenzione alla ricerca e allo sviluppo tecnologico, alle pratiche di acquacoltura sostenibili nel Mar Rosso e alla creazione di un mercato nazionale dei prodotti ittici.

L’Arabia Saudita è determinata a rafforzare ulteriormente il proprio ruolo nell’industria ittica, con la produzione di pesce che ha superato le 70.000 tonnellate e quella dell’acquacoltura cresciuta fino a 140.000 tonnellate nell’ultimo anno. Attraverso progetti ambiziosi, si punta a raggiungere le 600.000 tonnellate di produzione di prodotti ittici entro il 2030, un obiettivo mirato a incrementare la sicurezza alimentare e le esportazioni di prodotti ittici.

La fiera ha fornito l’opportunità di attrarre l’attenzione internazionale e ha testimoniato piani per coinvolgere sempre più espositori di fama internazionale nelle prossime edizioni, confermando il crescente impatto dell’evento sulla scena globale dell’acquacoltura e della pesca.

La partecipazione di esperti del settore e aziende internazionali rappresenta una testimonianza tangibile dell’interesse internazionale nei confronti dell’acquacoltura in Arabia Saudita.

Ammar Al Ziter, CEO di City Events, ha espresso grande soddisfazione per i risultati ottenuti, riconoscendo che la mostra ha contribuito a portare il Paese sulla scena internazionale e con l’impegno ad attirare più espositori internazionali nelle prossime edizioni. Il successo di SIMEC testimoniera il ruolo catalizzatore dell’evento nell’agevolare una collaborazione diretta e tangibile nel settore dell’acquacoltura globale.

Oltre 15.000 visitatori alla SIMEC

 

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