Mese: Marzo 2024 Pagina 70 di 81

Nasce negli USA l’NFI Sushi Council

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Nasce negli USA l’NFI Sushi Council – Il sushi, un tempo considerato una novità esotica, è ormai diventato un elemento fisso nel panorama gastronomico globale, compreso il nostro paese. La sua ascesa in popolarità ha sollevato questioni importanti relative alla sicurezza alimentare e all’integrità dei prodotti a base di pesce crudo. In questo contesto, l’iniziativa del National Fisheries Institute (NFI) di creare l’ NFI Sushi Council segna un passo significativo verso l’affrontare queste sfide, promuovendo standard elevati nella preparazione e manipolazione del sushi.

Il NFI Sushi Council riunisce un’ampia gamma di stakeholder del settore, dai raccoglitori ai trasformatori, fino a a distributori e venditori al dettaglio, con l’obiettivo di migliorare l’integrità del sushi e garantire la sicurezza alimentare. L’istituzione di questo consiglio rappresenta un riconoscimento dell’importanza crescente del sushi e della necessità di un approccio coordinato per mantenere elevati gli standard di qualità e sicurezza.

Il lavoro del Consiglio si concentra sulla sviluppo di linee guida specifiche per la sicurezza alimentare, adattate alla catena di approvvigionamento del sushi, che spazia dalla pesca e l’allevamento ittico fino alla tavola del consumatore. Questo approccio collaborativo, che coinvolge l’industria, il governo e il mondo accademico, mira a identificare e mitigare i rischi associati al consumo di sushi, garantendo al contempo che le pratiche di produzione rispettino gli standard più elevati.

La formazione di un gruppo così diversificato per affrontare queste questioni riflette una comprensione profonda delle sfide uniche poste dalla popolarità del sushi. La collaborazione lungo l’intera catena di fornitura è essenziale per mantenere la fiducia dei consumatori nel prodotto, assicurando che il sushi rimanga non solo un piacere gastronomico, ma anche una scelta sicura e salutare.

Perchè no in Italia?

L’impegno del NFI Sushi Council verso la sicurezza alimentare e l’integrità del prodotto è un esempio luminoso di come l’industria possa autoregolamentarsi per affrontare le sfide emergenti. Questa iniziativa potrebbe servire da modello anche nel nostro paese, dove il consumo di sushi continua a crescere. L’adozione di un approccio simile, che coinvolga tutti gli attori del settore del sushi, potrebbe migliorare notevolmente la sicurezza e la qualità del sushi offerto ai consumatori italiani.

Considerando il successo e l’importanza di tale iniziativa negli Stati Uniti, sarebbe auspicabile che gli stakeholder del settore ittico nel nostro paese valutassero la possibilità di formare un consiglio simile al NFI Sushi Council. Un’iniziativa di questo tipo non solo elevarebbe gli standard di sicurezza alimentare e integrità del prodotto nel mercato del sushi italiano, ma rafforzerebbe anche la posizione dell’Italia come leader nel garantire la qualità e la sicurezza dei prodotti ittici pronti al consumo a livello europeo e globale.

Nasce negli USA l’NFI Sushi Council

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Da TNC una guida per un’acquacoltura più sostenibile

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Da TNC una guida per un’acquacoltura più sostenibile – The Nature Conservancy (TNC) ha recentemente lanciato la guida A global monitoring, evaluation and
learning framework for regenerative and restorative aquaculture: Helpingnature thrive through aquaculture (Un quadro globale di monitoraggio, valutazione e apprendimento per l’acquacoltura rigenerativa e riparativa), che mira a trasformare il modo in cui vediamo e gestiamo l’acquacoltura. Questa risorsa è pensata per guidare i produttori di acquacoltura, i ricercatori e altri attori chiave del settore verso pratiche che non solo producono cibo, ma aiutano anche gli ecosistemi marini a fiorire.

L’acquacoltura, spesso vista solo come un metodo per produrre cibo, nasconde in realtà un potenziale incredibile per contribuire positivamente all’ambiente. Se gestita correttamente, può rimuovere i nutrienti in eccesso dalle acque, aumentare la biodiversità e creare habitat complessi, giocando un ruolo cruciale nel ripristino e nella resilienza degli ecosistemi marini.

Tuttavia, molti benefici ecologici dell’acquacoltura rimangono poco conosciuti dai produttori. Questa mancanza di conoscenza, combinata con l’assenza di linee guida standardizzate per misurare e valutare tali benefici, ha limitato la capacità del settore di capitalizzare appieno sul suo potenziale rigenerativo.

Per colmare questa lacuna, la nuova guida di TNC stabilisce criteri chiari per il monitoraggio e la valutazione degli impatti ambientali positivi dell’acquacoltura, considerando anche le implicazioni socioeconomiche. Questo strumento è progettato per essere flessibile, consentendo ai produttori di adattarlo alle specificità del loro lavoro, sia che si tratti di coltivare macroalghe, molluschi o pesci.

Questa guida non solo serve come un manuale per le pratiche di acquacoltura marina e costiera ma pone anche le basi per future estensioni che copriranno l’acquacoltura d’acqua dolce. Rivolta agli operatori del settore, alle associazioni di categoria e ad altre organizzazioni di supporto, la pubblicazione di TNC si prefigge di essere un punto di riferimento per chiunque sia interessato a un futuro più sostenibile per l’acquacoltura.

Con questa iniziativa, TNC spera di incoraggiare una maggiore adozione di pratiche di acquacoltura che non solo rispettino l’ambiente ma lo arricchiscano, promuovendo un settore più sostenibile e consapevole del proprio impatto sul pianeta.

Da TNC una guida per un’acquacoltura più sostenibile

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Unifrigo Gadus lancia la sua Deluxe Lounge, molto più di un e-commerce

Unifrigo Gadus lancia la sua Deluxe Lounge, molto più di un e-commerce

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Unifrigo Gadus lancia la sua Deluxe Lounge, molto più di un e-commerce – Non è più (solo) sulla bontà del singolo prodotto che si gioca la partita della competitività sul mercato, oggi: è soprattutto sul racconto e sull’educazione del consumatore. Questa è l’idea che sta guidando negli ultimi anni l’azione di marketing e comunicazione di Unifrigo Gadus S.p.A., storica azienda partenopea operante sul mercato delle conserve ittiche che non a caso si definisce una start-up, per il modo di pensare, con quasi 150 anni di storia, per l’esperienza che può vantare.

Oggi Unifrigo Gadus conferma questa sua impostazione e la scelta di investire su contenuti di qualità con le parole del suo Amministratore Delegato Andrea Eminente che, sul suo canale LinkedIn, lancia ufficialmente l Deluxe Lounge dell’azienda, un e-commerce pensato come un’esperienza immersiva nel prodotto.

“Oggi, mentre tutti gli altri hanno un semplice shop, noi abbiamo una Lounge in cui non vendiamo soltanto – facciamo anche quello, ma è secondario – facciamo cultura di prodotto” scrive Eminente.

Navigando la Deluxe Lounge ci si rende subito conto dell’ispirazione da cui proviene il nome particolare: l’utente è accolto in un ambiente confortevole in cui può accomodarsi e godersi il viaggio fra i prodotti del brand Excelsior Deluxe – la linea più ricercata proposta dall’azienda – e quelli Excelsior e Marca Scudo. Dal Tonno Azzorre allo Stoccafisso sott’olio, dalla Creme Foie di Baccalà alle Acciughe Sicilia sotto sale e al ricercato Filetto di Baccalà Skrei: tutti i prodotti sono raccontati nelle loro caratteristiche principali, esaltandone la storia, le suggestioni di gusto e le destinazioni nelle ricette.

La Deluxe Lounge è solo l’ultimo dei servizi lanciati dall’azienda per offrire ai propri clienti – retail, ho.re.ca. e della GDO – molto più di un ottimo pesce.

“Stiamo lavorando ad altre idee che lanceremo nei prossimi mesi per raccontare al meglio i nostri prodotti ai nostri clienti” dice Gianluca Eminente, Presidente di Unifrigo Gadus, padre dell’AD Andrea e rappresentante della quinta generazione della famiglia alla guida dell’azienda dal 1878 “ci rendiamo conto che il rapporto fra azienda, prodotto e consumatore finale sia cambiato molto negli anni e che oggi non basti più proporre sul mercato un buon pesce, è qualcosa di ormai scontato per il cliente. Ciò che vogliamo fare è raccontare al meglio dei prodotti soprattutto i nostri storici, baccalà e stoccafisso – facendo comprendere a chi li sceglie e li assaggia che non stanno consumando solo un’ottima conserva ittica ma soprattutto una lunga storia, un territorio, un mare e una tradizione culinaria e di lavorazione del prodotto unici e che meritano di essere trasmessi di generazione in generazione”.

Il mercato delle conserve ittiche si conferma oggi in un periodo di grande innovazione anche grazie ad aziende come Unifrigo Gadus in grado di inventare nuovi modi di raccontare il mercato e far accomodare il consumatore in un vero e proprio viaggio nel gusto, confermandosi start-up con 150 anni di esperienza.

Unifrigo Gadus lancia la sua Deluxe Lounge, molto più di un e-commerce

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Da TNC una guida per un’acquacoltura più sostenibile

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Da TNC una guida per un’acquacoltura più sostenibile – The Nature Conservancy (TNC) ha recentemente lanciato la guida A global monitoring, evaluation and
learning framework for regenerative and restorative aquaculture: Helpingnature thrive through aquaculture (Un quadro globale di monitoraggio, valutazione e apprendimento per l’acquacoltura rigenerativa e riparativa), che mira a trasformare il modo in cui vediamo e gestiamo l’acquacoltura. Questa risorsa è pensata per guidare i produttori di acquacoltura, i ricercatori e altri attori chiave del settore verso pratiche che non solo producono cibo, ma aiutano anche gli ecosistemi marini a fiorire.

L’acquacoltura, spesso vista solo come un metodo per produrre cibo, nasconde in realtà un potenziale incredibile per contribuire positivamente all’ambiente. Se gestita correttamente, può rimuovere i nutrienti in eccesso dalle acque, aumentare la biodiversità e creare habitat complessi, giocando un ruolo cruciale nel ripristino e nella resilienza degli ecosistemi marini.

Tuttavia, molti benefici ecologici dell’acquacoltura rimangono poco conosciuti dai produttori. Questa mancanza di conoscenza, combinata con l’assenza di linee guida standardizzate per misurare e valutare tali benefici, ha limitato la capacità del settore di capitalizzare appieno sul suo potenziale rigenerativo.

Per colmare questa lacuna, la nuova guida di TNC stabilisce criteri chiari per il monitoraggio e la valutazione degli impatti ambientali positivi dell’acquacoltura, considerando anche le implicazioni socioeconomiche. Questo strumento è progettato per essere flessibile, consentendo ai produttori di adattarlo alle specificità del loro lavoro, sia che si tratti di coltivare macroalghe, molluschi o pesci.

Questa guida non solo serve come un manuale per le pratiche di acquacoltura marina e costiera ma pone anche le basi per future estensioni che copriranno l’acquacoltura d’acqua dolce. Rivolta agli operatori del settore, alle associazioni di categoria e ad altre organizzazioni di supporto, la pubblicazione di TNC si prefigge di essere un punto di riferimento per chiunque sia interessato a un futuro più sostenibile per l’acquacoltura.

Con questa iniziativa, TNC spera di incoraggiare una maggiore adozione di pratiche di acquacoltura che non solo rispettino l’ambiente ma lo arricchiscano, promuovendo un settore più sostenibile e consapevole del proprio impatto sul pianeta.

Da TNC una guida per un’acquacoltura più sostenibile

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Da TNC una guida per un’acquacoltura più sostenibile

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Da TNC una guida per un’acquacoltura più sostenibile – The Nature Conservancy (TNC) ha recentemente lanciato la guida A global monitoring, evaluation and
learning framework for regenerative and restorative aquaculture: Helpingnature thrive through aquaculture (Un quadro globale di monitoraggio, valutazione e apprendimento per l’acquacoltura rigenerativa e riparativa), che mira a trasformare il modo in cui vediamo e gestiamo l’acquacoltura. Questa risorsa è pensata per guidare i produttori di acquacoltura, i ricercatori e altri attori chiave del settore verso pratiche che non solo producono cibo, ma aiutano anche gli ecosistemi marini a fiorire.

L’acquacoltura, spesso vista solo come un metodo per produrre cibo, nasconde in realtà un potenziale incredibile per contribuire positivamente all’ambiente. Se gestita correttamente, può rimuovere i nutrienti in eccesso dalle acque, aumentare la biodiversità e creare habitat complessi, giocando un ruolo cruciale nel ripristino e nella resilienza degli ecosistemi marini.

Tuttavia, molti benefici ecologici dell’acquacoltura rimangono poco conosciuti dai produttori. Questa mancanza di conoscenza, combinata con l’assenza di linee guida standardizzate per misurare e valutare tali benefici, ha limitato la capacità del settore di capitalizzare appieno sul suo potenziale rigenerativo.

Per colmare questa lacuna, la nuova guida di TNC stabilisce criteri chiari per il monitoraggio e la valutazione degli impatti ambientali positivi dell’acquacoltura, considerando anche le implicazioni socioeconomiche. Questo strumento è progettato per essere flessibile, consentendo ai produttori di adattarlo alle specificità del loro lavoro, sia che si tratti di coltivare macroalghe, molluschi o pesci.

Questa guida non solo serve come un manuale per le pratiche di acquacoltura marina e costiera ma pone anche le basi per future estensioni che copriranno l’acquacoltura d’acqua dolce. Rivolta agli operatori del settore, alle associazioni di categoria e ad altre organizzazioni di supporto, la pubblicazione di TNC si prefigge di essere un punto di riferimento per chiunque sia interessato a un futuro più sostenibile per l’acquacoltura.

Con questa iniziativa, TNC spera di incoraggiare una maggiore adozione di pratiche di acquacoltura che non solo rispettino l’ambiente ma lo arricchiscano, promuovendo un settore più sostenibile e consapevole del proprio impatto sul pianeta.

Da TNC una guida per un’acquacoltura più sostenibile

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