Mese: Marzo 2024 Pagina 76 di 81

Al via il progetto MER per il recupero dei mari italiani

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Al via il progetto MER per il recupero dei mari italiani – L’Italia avvia un ambizioso progetto nel quadro del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) per la mappatura degli habitat costieri, denominato Marine Ecosystem Restoration (MER).

Affidato all’Ispra e realizzato dal consorzio Fugro, il progetto mira a rivoluzionare la conservazione degli ecosistemi marini mediante tecnologie avanzate, come il LiDAR e sensori multispettrali, per esplorare oltre 10.200 km² di costa.

Questa iniziativa, che copre tre sotto-regioni costiere italiane, punta a migliorare la gestione degli ecosistemi marini e la protezione della biodiversità, fornendo dati ad alta risoluzione per supportare decisioni consapevoli sulla tutela ambientale.

Con un impegno significativo nella rimozione di reti da pesca abbandonate e nella ricostruzione di banchi di ostriche, il progetto segna un passo importante verso la salvaguardia del Mediterraneo, promettendo un futuro più sostenibile per il suo prezioso ecosistema marino.

Le attività del progetto MER

Il Progetto MER si impegna in un’ampia gamma di attività per preservare gli ecosistemi marini italiani, tra cui:

1. Ricostruzione di banchi di ostrica: rigenerazione dei banchi di ostrica piatta europea in 5 regioni dell’Adriatico per contrastare la perdita dell’85% dei banchi naturali globali.
2. Mappatura degli habitat costieri: cartografia unificata degli habitat, inclusa la Posidonia oceanica, su vasta scala utilizzando sensori avanzati e veicoli sottomarini autonomi.
3. Monitoraggio radar HF costiero: installazione e manutenzione di antenne radar per il monitoraggio della circolazione marina superficiale.
4. Rete nazionale di boe d’altura: nuova rete per il monitoraggio ambientale, estendendo la Rete Ondametrica Nazionale a fondali fino a 3.000 metri.
5. Ripristino della rete ondametrica: integrazione di sensori avanzati per una definizione completa del clima marino e supporto agli studi sui cambiamenti climatici.
6. Mappatura di monti sottomarini: esplorazione di circa 90 seamounts con robot sottomarini per preservare la biodiversità marina.
7. Ripristino di praterie marine: azioni mirate per la protezione e il recupero di habitat cruciali come la Posidonia oceanica.
8. Rimozione di reti abbandonate: identificazione e recupero di attrezzi da pesca per ridurre i rifiuti marini e proteggere la fauna locale.

Queste iniziative evidenziano un impegno senza precedenti verso la conservazione marina e la sostenibilità ecologica in Italia.

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Al via il progetto MER per il recupero dei mari italiani – L’Italia avvia un ambizioso progetto nel quadro del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) per la mappatura degli habitat costieri, denominato Marine Ecosystem Restoration (MER).

Affidato all’Ispra e realizzato dal consorzio Fugro, il progetto mira a rivoluzionare la conservazione degli ecosistemi marini mediante tecnologie avanzate, come il LiDAR e sensori multispettrali, per esplorare oltre 10.200 km² di costa.

Questa iniziativa, che copre tre sotto-regioni costiere italiane, punta a migliorare la gestione degli ecosistemi marini e la protezione della biodiversità, fornendo dati ad alta risoluzione per supportare decisioni consapevoli sulla tutela ambientale.

Con un impegno significativo nella rimozione di reti da pesca abbandonate e nella ricostruzione di banchi di ostriche, il progetto segna un passo importante verso la salvaguardia del Mediterraneo, promettendo un futuro più sostenibile per il suo prezioso ecosistema marino.

Le attività del progetto MER

Il Progetto MER si impegna in un’ampia gamma di attività per preservare gli ecosistemi marini italiani, tra cui:

1. Ricostruzione di banchi di ostrica: rigenerazione dei banchi di ostrica piatta europea in 5 regioni dell’Adriatico per contrastare la perdita dell’85% dei banchi naturali globali.
2. Mappatura degli habitat costieri: cartografia unificata degli habitat, inclusa la Posidonia oceanica, su vasta scala utilizzando sensori avanzati e veicoli sottomarini autonomi.
3. Monitoraggio radar HF costiero: installazione e manutenzione di antenne radar per il monitoraggio della circolazione marina superficiale.
4. Rete nazionale di boe d’altura: nuova rete per il monitoraggio ambientale, estendendo la Rete Ondametrica Nazionale a fondali fino a 3.000 metri.
5. Ripristino della rete ondametrica: integrazione di sensori avanzati per una definizione completa del clima marino e supporto agli studi sui cambiamenti climatici.
6. Mappatura di monti sottomarini: esplorazione di circa 90 seamounts con robot sottomarini per preservare la biodiversità marina.
7. Ripristino di praterie marine: azioni mirate per la protezione e il recupero di habitat cruciali come la Posidonia oceanica.
8. Rimozione di reti abbandonate: identificazione e recupero di attrezzi da pesca per ridurre i rifiuti marini e proteggere la fauna locale.

Queste iniziative evidenziano un impegno senza precedenti verso la conservazione marina e la sostenibilità ecologica in Italia.

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Affidato all’Ispra e realizzato dal consorzio Fugro, il progetto mira a rivoluzionare la conservazione degli ecosistemi marini mediante tecnologie avanzate, come il LiDAR e sensori multispettrali, per esplorare oltre 10.200 km² di costa.

Questa iniziativa, che copre tre sotto-regioni costiere italiane, punta a migliorare la gestione degli ecosistemi marini e la protezione della biodiversità, fornendo dati ad alta risoluzione per supportare decisioni consapevoli sulla tutela ambientale.

Con un impegno significativo nella rimozione di reti da pesca abbandonate e nella ricostruzione di banchi di ostriche, il progetto segna un passo importante verso la salvaguardia del Mediterraneo, promettendo un futuro più sostenibile per il suo prezioso ecosistema marino.

Le attività del progetto MER

Il Progetto MER si impegna in un’ampia gamma di attività per preservare gli ecosistemi marini italiani, tra cui:

1. Ricostruzione di banchi di ostrica: rigenerazione dei banchi di ostrica piatta europea in 5 regioni dell’Adriatico per contrastare la perdita dell’85% dei banchi naturali globali.
2. Mappatura degli habitat costieri: cartografia unificata degli habitat, inclusa la Posidonia oceanica, su vasta scala utilizzando sensori avanzati e veicoli sottomarini autonomi.
3. Monitoraggio radar HF costiero: installazione e manutenzione di antenne radar per il monitoraggio della circolazione marina superficiale.
4. Rete nazionale di boe d’altura: nuova rete per il monitoraggio ambientale, estendendo la Rete Ondametrica Nazionale a fondali fino a 3.000 metri.
5. Ripristino della rete ondametrica: integrazione di sensori avanzati per una definizione completa del clima marino e supporto agli studi sui cambiamenti climatici.
6. Mappatura di monti sottomarini: esplorazione di circa 90 seamounts con robot sottomarini per preservare la biodiversità marina.
7. Ripristino di praterie marine: azioni mirate per la protezione e il recupero di habitat cruciali come la Posidonia oceanica.
8. Rimozione di reti abbandonate: identificazione e recupero di attrezzi da pesca per ridurre i rifiuti marini e proteggere la fauna locale.

Queste iniziative evidenziano un impegno senza precedenti verso la conservazione marina e la sostenibilità ecologica in Italia.

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Questa iniziativa, che copre tre sotto-regioni costiere italiane, punta a migliorare la gestione degli ecosistemi marini e la protezione della biodiversità, fornendo dati ad alta risoluzione per supportare decisioni consapevoli sulla tutela ambientale.

Con un impegno significativo nella rimozione di reti da pesca abbandonate e nella ricostruzione di banchi di ostriche, il progetto segna un passo importante verso la salvaguardia del Mediterraneo, promettendo un futuro più sostenibile per il suo prezioso ecosistema marino.

Le attività del progetto MER

Il Progetto MER si impegna in un’ampia gamma di attività per preservare gli ecosistemi marini italiani, tra cui:

1. Ricostruzione di banchi di ostrica: rigenerazione dei banchi di ostrica piatta europea in 5 regioni dell’Adriatico per contrastare la perdita dell’85% dei banchi naturali globali.
2. Mappatura degli habitat costieri: cartografia unificata degli habitat, inclusa la Posidonia oceanica, su vasta scala utilizzando sensori avanzati e veicoli sottomarini autonomi.
3. Monitoraggio radar HF costiero: installazione e manutenzione di antenne radar per il monitoraggio della circolazione marina superficiale.
4. Rete nazionale di boe d’altura: nuova rete per il monitoraggio ambientale, estendendo la Rete Ondametrica Nazionale a fondali fino a 3.000 metri.
5. Ripristino della rete ondametrica: integrazione di sensori avanzati per una definizione completa del clima marino e supporto agli studi sui cambiamenti climatici.
6. Mappatura di monti sottomarini: esplorazione di circa 90 seamounts con robot sottomarini per preservare la biodiversità marina.
7. Ripristino di praterie marine: azioni mirate per la protezione e il recupero di habitat cruciali come la Posidonia oceanica.
8. Rimozione di reti abbandonate: identificazione e recupero di attrezzi da pesca per ridurre i rifiuti marini e proteggere la fauna locale.

Queste iniziative evidenziano un impegno senza precedenti verso la conservazione marina e la sostenibilità ecologica in Italia.

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Affidato all’Ispra e realizzato dal consorzio Fugro, il progetto mira a rivoluzionare la conservazione degli ecosistemi marini mediante tecnologie avanzate, come il LiDAR e sensori multispettrali, per esplorare oltre 10.200 km² di costa.

Questa iniziativa, che copre tre sotto-regioni costiere italiane, punta a migliorare la gestione degli ecosistemi marini e la protezione della biodiversità, fornendo dati ad alta risoluzione per supportare decisioni consapevoli sulla tutela ambientale.

Con un impegno significativo nella rimozione di reti da pesca abbandonate e nella ricostruzione di banchi di ostriche, il progetto segna un passo importante verso la salvaguardia del Mediterraneo, promettendo un futuro più sostenibile per il suo prezioso ecosistema marino.

Le attività del progetto MER

Il Progetto MER si impegna in un’ampia gamma di attività per preservare gli ecosistemi marini italiani, tra cui:

1. Ricostruzione di banchi di ostrica: rigenerazione dei banchi di ostrica piatta europea in 5 regioni dell’Adriatico per contrastare la perdita dell’85% dei banchi naturali globali.
2. Mappatura degli habitat costieri: cartografia unificata degli habitat, inclusa la Posidonia oceanica, su vasta scala utilizzando sensori avanzati e veicoli sottomarini autonomi.
3. Monitoraggio radar HF costiero: installazione e manutenzione di antenne radar per il monitoraggio della circolazione marina superficiale.
4. Rete nazionale di boe d’altura: nuova rete per il monitoraggio ambientale, estendendo la Rete Ondametrica Nazionale a fondali fino a 3.000 metri.
5. Ripristino della rete ondametrica: integrazione di sensori avanzati per una definizione completa del clima marino e supporto agli studi sui cambiamenti climatici.
6. Mappatura di monti sottomarini: esplorazione di circa 90 seamounts con robot sottomarini per preservare la biodiversità marina.
7. Ripristino di praterie marine: azioni mirate per la protezione e il recupero di habitat cruciali come la Posidonia oceanica.
8. Rimozione di reti abbandonate: identificazione e recupero di attrezzi da pesca per ridurre i rifiuti marini e proteggere la fauna locale.

Queste iniziative evidenziano un impegno senza precedenti verso la conservazione marina e la sostenibilità ecologica in Italia.

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