Mese: Aprile 2024 Pagina 17 di 71

Legacoop Agroalimentare presente al Seafood Expo Global di Barcellona

Legacoop Agroalimentare presente al Seafood Expo Global di Barcellona

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Ci saranno anche le cooperative di pesca e acquacoltura aderenti a Legacoop Agroalimentare al Seafood Expo Global, il più importante evento internazionale, che apre i battenti oggi a Barcellona (Spagna) e che si concluderà il prossimo 25 aprile. «È un momento importante per le nostre cooperative che possono far conoscere i loro prodotti ed entrare in contatto con più di 34mila professionisti provenienti da oltre 150 Paesi», sottolinea Elena Ghezzi di Legacoop Agroalimentare.

A Barcellona la delegazione italiana vede la partecipazione del ministero dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste (Masaf) e di 85 imprese della pesca e nell’acquacoltura, oltre a 8 Regioni: Calabria, Campania, Emilia-Romagna, Lazio, Marche, Sardegna, Toscana e Veneto. Presenti anche grandi imprese italiane di eccellenza del settore ittico che fanno squadra nel valorizzare e promuovere le produzioni italiane.

«La pesca e l’acquacoltura, due settori determinanti del made in Italy e punto di forza della dieta mediterranea, devono rispondere ogni giorno alle sfide competitive in un mercato sempre più globale. Le aziende offrono prodotti frutto di un lavoro nel quale la sostenibilità è da sempre al primo posto con la gestione e la salvaguardia delle risorse», commenta il presidente di Legacoop Agroalimentare Cristian Maretti.

Ma, continua Maretti, «dobbiamo anche ricordare come le marinerie si trovino ad affrontare problemi quali quelli dovuti alla riduzione delle giornate di pesca e all’erosione delle possibilità di cattura che hanno inciso pesantemente sui bilanci delle imprese. Soprattutto di quelle che contribuiscono a rifornire il 60% del pesce sui mercati, favorendo le importazioni da Paesi extracomunitari». E poi ci sono emergenze come «il granchio blu e le altre specie aliene contro le quali occorrono strategie inedite e flessibilità nelle decisioni». A tutto ciò si somma il fatto che la pesca «è un settore iper regolamentato e gerarchizzato, con un peso burocratico superiore a qualunque altro e dove le normative hanno un impatto decisamente negativo.

Il peso di tensioni e congiuntura internazionale, previsioni difficili per l’industria ittica. A pesare, poi, ci sono le tensioni geopolitiche e la congiuntura internazionale. L’ultimo rapporto della Banca mondiale mostra che le prospettive economiche sono tutt’altro che ideali con la previsione che la produzione economica globale diminuirà nel 2024. Per la Banca Mondiale la crescita in Cina e negli Stati Uniti dovrebbe rallentare, mentre l’Europa vedrà solo una leggera crescita a causa della riduzione dell’inflazione che aumenta i salari reali. In questo quadro le prospettive economiche complessive nel 2024 sono difficili da prevedere anche in considerazione del fatto che la Ue prevede una crescita dello 0,5%. Per l’industria ittica, gli impatti dell’inflazione e delle questioni economiche sono stati altrettanto vari e difficili da prevedere come per le economie complessive.

Nelle foto le cooperative di Legacoop Agroalimentare presenti al Seafood Expo Global

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Le capesante giapponesi sbarcano a Barcellona

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Le capesante giapponesi sbarcano a Barcellona – Il gusto e la qualità ineguagliabile delle capesante giapponesi, note come hotate, stanno per conquistare il Seafood Expo Global di Barcellona. La Japan Scallop Export Promotion Association (J-Hotate) ha scelto questo palcoscenico internazionale per amplificare la sua strategia di esportazione e introdurre le rinomate capesante del Giappone al mercato globale.

La peculiarità dell’industria giapponese delle capesante sta nella rapidità con cui il prodotto viene lavorato e distribuito, grazie alla vicinanza tra i luoghi di pesca e i porti. Questa efficienza logistica ha reso comune in Giappone il consumo delle capesante crude, una tradizione che J-Hotate intende promuovere anche oltreoceano. La pratica di congelamento veloce delle capesante garantisce la freschezza e la qualità anche nei mercati esteri, un aspetto chiave della strategia di espansione di J-Hotate.

Nonostante la pandemia abbia rallentato il settore, le esportazioni di capesante giapponesi hanno raggiunto il picco di 128.000 tonnellate nel 2022. Motivati da questo successo e dalle reazioni positive nei precedenti expo di Boston e Singapore, J-Hotate è pronto a fare il grande salto in Europa, mirando a consolidare la presenza delle capesante giapponesi sui tavoli internazionali.

Durante l’expo, J-Hotate offrirà un’esperienza culinaria autentica con dimostrazioni di sushi, sashimi e capesante fritte, tutte preparate con hotate fresche inviate direttamente dal Giappone. L’associazione si impegna non solo a far crescere le esportazioni, ma anche a divulgare l’arte del consumo crudo delle capesante, una pratica che esalta il profilo nutrizionale e il gusto ricco e delicato di questi molluschi.

L’evento sarà un’occasione unica per gli operatori del settore e i foodies di tutto il mondo di scoprire il sapore autentico delle capesante giapponesi e di approfondire la cultura culinaria che le circonda. Con uno stand dedicato agli incontri professionali e alle degustazioni, J-Hotate si prepara a lasciare un segno indelebile sul mercato ittico globale, portando un pezzo di tradizione giapponese nella vivace scena culinaria europea.

Le capesante giapponesi sbarcano a Barcellona

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Le capesante giapponesi sbarcano a Barcellona

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Le capesante giapponesi sbarcano a Barcellona – Il gusto e la qualità ineguagliabile delle capesante giapponesi, note come hotate, stanno per conquistare il Seafood Expo Global di Barcellona. La Japan Scallop Export Promotion Association (J-Hotate) ha scelto questo palcoscenico internazionale per amplificare la sua strategia di esportazione e introdurre le rinomate capesante del Giappone al mercato globale.

La peculiarità dell’industria giapponese delle capesante sta nella rapidità con cui il prodotto viene lavorato e distribuito, grazie alla vicinanza tra i luoghi di pesca e i porti. Questa efficienza logistica ha reso comune in Giappone il consumo delle capesante crude, una tradizione che J-Hotate intende promuovere anche oltreoceano. La pratica di congelamento veloce delle capesante garantisce la freschezza e la qualità anche nei mercati esteri, un aspetto chiave della strategia di espansione di J-Hotate.

Nonostante la pandemia abbia rallentato il settore, le esportazioni di capesante giapponesi hanno raggiunto il picco di 128.000 tonnellate nel 2022. Motivati da questo successo e dalle reazioni positive nei precedenti expo di Boston e Singapore, J-Hotate è pronto a fare il grande salto in Europa, mirando a consolidare la presenza delle capesante giapponesi sui tavoli internazionali.

Durante l’expo, J-Hotate offrirà un’esperienza culinaria autentica con dimostrazioni di sushi, sashimi e capesante fritte, tutte preparate con hotate fresche inviate direttamente dal Giappone. L’associazione si impegna non solo a far crescere le esportazioni, ma anche a divulgare l’arte del consumo crudo delle capesante, una pratica che esalta il profilo nutrizionale e il gusto ricco e delicato di questi molluschi.

L’evento sarà un’occasione unica per gli operatori del settore e i foodies di tutto il mondo di scoprire il sapore autentico delle capesante giapponesi e di approfondire la cultura culinaria che le circonda. Con uno stand dedicato agli incontri professionali e alle degustazioni, J-Hotate si prepara a lasciare un segno indelebile sul mercato ittico globale, portando un pezzo di tradizione giapponese nella vivace scena culinaria europea.

Le capesante giapponesi sbarcano a Barcellona

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Unifrigo Gadus scommette sulle acciughe per sostenibilità e servizi ai consumatori

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Unifrigo Gadus scommette sulle acciughe per sostenibilità e servizi ai consumatori – In un mercato alimentare sempre più attento alla qualità e alla sostenibilità, Unifrigo Gadus emerge come punto di riferimento nell’industria delle conserve ittiche. Con una storia che abbraccia quasi 150 anni di esperienza, l’azienda si distingue per la sua costante sperimentazione e per l’innovazione della sua offerta di servizi, a completamento della qualità dei prodotti offerti.

Il consumatore moderno, sempre più consapevole ed esigente, orienta le sue scelte d’acquisto non solo in base al prezzo, ma anche alla qualità complessiva del prodotto nonché, oggi, all’attenzione nei confronti della sostenibilità ambientale e sociale nella produzione e distribuzione. A titolo esemplificativo, è ormai noto che il consumo sempre più intensivo di alcuni pesci (come, ad esempio, il salmone d’allevamento) abbia un impatto significativo non solo sull’ambiente ma anche sul mercato. A dirlo, da ultimo, l’Università di Cambridge che consiglia di sostituire il consumo di questi prodotti ittici con pesci selvatici che nella nostra dieta potrebbero non solo portare un arricchimento di sostanze nutritive ma anche ridurre la pressione sulle risorse marine, già di molto limitate.

In questo contesto, non è un caso che Unifrigo Gadus si sia impegnato a offrire non solo conserve ittiche di alta qualità, ma anche a garantire la sostenibilità ambientale, sociale ed economica dei propri processi produttivi attraverso la promozione di pesci come l’acciuga e la scelta di partnership strategica come quella con Università Parthenope di Napoli per Progetto25.

Una delle chiavi del successo di Unifrigo Gadus risiede nella sua attenta selezione delle materie prime. L’azienda investe consistenti risorse nella ricerca e nello sviluppo di fornitori affidabili, garantendo così la provenienza e la qualità del pescato utilizzato nelle sue conserve. Un esempio tangibile di questa filosofia è rappresentato dalle acciughe, uno dei prodotti simbolo dei marchi di punta dell’azienda, Excelsior® e Marca Scudo® Genova.

Le acciughe Unifrigo Gadus sono il frutto di una rigorosa selezione delle migliori varietà, con particolare attenzione alle provenienze più rinomate, come il mare del Cantabrico in Spagna. Questa scelta consente di offrire al consumatore un prodotto di altissima qualità, caratterizzato da un gusto intenso e da una consistenza impeccabile.

Per soddisfare le diverse esigenze dei consumatori, Unifrigo Gadus propone una gamma diversificata di formati e confezioni. Dall’astuccio da 100g, ideale per un consumo familiare, al formato da 50g, pensato per il settore della ristorazione e della GDO, l’azienda si adatta alle diverse occasioni d’uso e alle preferenze dei propri clienti, arrivando anche a scegliere come canale di distribuzione la Deluxe Lounge, l’e-commerce selezionato dei prodotti Unifrigo Gadus.

La scelta del marchio Excelsior Deluxe per la linea di acciughe Unifrigo Gadus sottolinea l’impegno dell’azienda verso l’eccellenza e la raffinatezza. Questo marchio rappresenta l’apice della qualità e della tradizione nel mondo delle conserve ittiche, offrendo al consumatore un’esperienza unica e indimenticabile.

L’approccio di Unifrigo Gadus al mercato non si limita alla produzione e alla commercializzazione dei suoi prodotti, ma si estende anche alla promozione della cultura culinaria legata alle conserve ittiche. Attraverso iniziative di comunicazione e formazione, l’azienda si impegna a diffondere la conoscenza e l’apprezzamento per le acciughe e altri prodotti del suo assortimento, contribuendo così a valorizzare il patrimonio gastronomico italiano.

Unifrigo Gadus si conferma come un’azienda all’avanguardia nel settore delle conserve ittiche, grazie alla sua dedizione all’eccellenza, all’innovazione e alla sostenibilità. Con le sue acciughe di alta qualità e il suo impegno per la valorizzazione della tradizione culinaria, l’azienda continua a conquistare la fiducia e la soddisfazione dei consumatori, contribuendo allo sviluppo e alla promozione dell’industria alimentare italiana.

Unifrigo Gadus scommette sulle acciughe per sostenibilità e servizi ai consumatori

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Nuovi diritti di pesca per l’UE nel Pacifico Settentrionale

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Nuovi diritti di pesca per l’UE nel Pacifico Settentrionale – L’Unione Europea ha recentemente ottenuto diritti di pesca per lo sgombro nella zona del Pacifico settentrionale, segnando un significativo passo avanti nella sua partecipazione alla Commissione per la pesca nel Pacifico settentrionale (NPFC). Questo si è deciso durante l’annuale sessione della NPFC tenutasi a Osaka, Giappone, dal 15 al 18 aprile 2024. La concessione di questi diritti rappresenta un’importante espansione per la flotta peschereccia dell’UE in queste acque internazionali.

Da quando è diventata membro a pieno titolo nel 2022, l’UE ha utilizzato la sua presenza nell’NPFC per rafforzare la gestione sostenibile delle risorse marine. La partecipazione attiva dell’UE si concentra non solo sullo sfruttamento delle risorse pescherecce, ma anche sulla conservazione a lungo termine degli ecosistemi marini del Pacifico settentrionale.

Il Commissario per l’Ambiente, gli oceani e la pesca, Virginijus Sinkevičius, ha sottolineato l’importanza di questo progresso, evidenziando come i nuovi diritti di pesca aumentino le responsabilità dell’UE nel promuovere la sostenibilità a livello globale. Questi sforzi sono in linea con il Green Deal europeo e la politica comune della pesca, mirando a una gestione equilibrata e responsabile delle risorse marine.

La NPFC, istituita dalla Convenzione del 2012, opera per garantire la gestione sostenibile delle risorse della pesca d’alto mare nell’Oceano Pacifico settentrionale e ha iniziato a funzionare effettivamente dal 2015. Attraverso il suo coinvolgimento, l’UE supporta una scienza marina migliore e promuove l’effettiva applicazione delle regole di pesca, contribuendo significativamente alla governance internazionale degli oceani.

Questo sviluppo offre nuove prospettive per la flotta dell’UE, che ora ha la possibilità di accedere a uno stock ittico chiave come lo sgombro, noto per la sua importanza commerciale. La NPFC copre una vasta gamma di specie, esclusi i tonni e altre specie sedentarie, focalizzandosi su piccole specie pelagiche e alcuni tipi di calamari.

Con membri che includono grandi nazioni della pesca come Canada, Cina, Giappone e Stati Uniti, l’NPFC è una delle numerose organizzazioni regionali di gestione della pesca (ORGP) in cui l’UE ha un ruolo decisivo. L’adesione dell’UE a queste organizzazioni enfatizza il suo impegno a promuovere pratiche di pesca sostenibili e responsabili a livello globale, sostenendo la gestione delle risorse alieutiche in un modo che bilancia l’uso economico con la conservazione ambientale.

Nuovi diritti di pesca per l’UE nel Pacifico Settentrionale

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