Mese: Aprile 2024 Pagina 2 di 71

I cambiamenti climatici riorientano la distribuzione di specie marine nel Mediterraneo

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Uno studio recente dell’Istituto Spagnolo di Oceanografia (IEO-CSIC) ha esplorato i cambiamenti nella distribuzione spaziale di 102 specie demersali nel Mediterraneo negli ultimi 25 anni, mettendo in luce come questi movimenti siano strettamente correlati alle variazioni climatiche.

Pubblicato sulla rivista Ecological Indicators, lo studio rivela che 42 di queste specie hanno alterato la loro distribuzione nel periodo considerato. Il Mediterraneo, noto per essere uno degli ecosistemi più vulnerabili al mondo a causa di vari impatti antropici, compreso l’alto rischio climatico, sta subendo cambiamenti significativi nell’ecologia delle specie marine.

Sorprendentemente, 26 delle 42 specie analizzate si sono spostate in direzioni inaspettate. Contrariamente alle aspettative che vedrebbero le specie migrare verso nord alla ricerca di condizioni più temperate – un fenomeno noto come meridionalizzazione – alcune di esse si sono invece mosse verso sud e sud-ovest, dirigendosi verso acque mediamente più calde. Questo schema insolito è stato associato all’elevata velocità dei cambiamenti climatici, indicando che le specie stanno cercando aree dove il riscaldamento è più lento per adattarsi meglio.

I ricercatori hanno osservato che, mentre le aree a nord stanno riscaldandosi molto rapidamente, diventando quasi inospitali per alcune specie, le regioni a sud mostrano un riscaldamento meno intenso, diventando rifugi più accoglienti. Questo spiega perché il movimento non segue le previsioni tradizionali basate solo sui cambiamenti della temperatura media, ma è influenzato dalla velocità del riscaldamento – un concetto che esamina come le temperature cambiano spazialmente e temporalmente.

Tra le specie che hanno mostrato significativi cambiamenti nei loro modelli di distribuzione ci sono il rombo quattrocchi (Lepidorhombus boscii), lo zerro (Spicara smaris) e il gattuccio (Scyliorhinus canicula), che non solo si sono spostati verso sud-ovest verso acque più calde, ma hanno anche cercato acque meno profonde e più vicine alla costa. Questi spostamenti verso il sud comportano anche un graduale spostamento verso zone meno profonde, adattandosi alle nuove condizioni ambientali.

Questi dati offrono spunti cruciali per la gestione delle risorse ittiche, suggerendo la necessità di integrare strategie di adattamento ai cambiamenti climatici nei piani di gestione. L’adattamento di queste strategie è essenziale per sostenere la resilienza delle specie marine e delle comunità che dipendono da esse.

Il progetto ha beneficiato del supporto di vari programmi e fondi, tra cui la Fondazione Biodiversità del Ministero per la Transizione Ecologica e la Sfida Demografica, l’AXA Research Fund, e l’Agenzia di Ricerca Spagnola, dimostrando l’importanza di una collaborazione multisettoriale per affrontare le sfide ambientali emergenti nel Mediterraneo.

L’articolo I cambiamenti climatici riorientano la distribuzione di specie marine nel Mediterraneo proviene da Pesceinrete.

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I cambiamenti climatici riorientano la distribuzione di specie marine nel Mediterraneo

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Uno studio recente dell’Istituto Spagnolo di Oceanografia (IEO-CSIC) ha esplorato i cambiamenti nella distribuzione spaziale di 102 specie demersali nel Mediterraneo negli ultimi 25 anni, mettendo in luce come questi movimenti siano strettamente correlati alle variazioni climatiche.

Pubblicato sulla rivista Ecological Indicators, lo studio rivela che 42 di queste specie hanno alterato la loro distribuzione nel periodo considerato. Il Mediterraneo, noto per essere uno degli ecosistemi più vulnerabili al mondo a causa di vari impatti antropici, compreso l’alto rischio climatico, sta subendo cambiamenti significativi nell’ecologia delle specie marine.

Sorprendentemente, 26 delle 42 specie analizzate si sono spostate in direzioni inaspettate. Contrariamente alle aspettative che vedrebbero le specie migrare verso nord alla ricerca di condizioni più temperate – un fenomeno noto come meridionalizzazione – alcune di esse si sono invece mosse verso sud e sud-ovest, dirigendosi verso acque mediamente più calde. Questo schema insolito è stato associato all’elevata velocità dei cambiamenti climatici, indicando che le specie stanno cercando aree dove il riscaldamento è più lento per adattarsi meglio.

I ricercatori hanno osservato che, mentre le aree a nord stanno riscaldandosi molto rapidamente, diventando quasi inospitali per alcune specie, le regioni a sud mostrano un riscaldamento meno intenso, diventando rifugi più accoglienti. Questo spiega perché il movimento non segue le previsioni tradizionali basate solo sui cambiamenti della temperatura media, ma è influenzato dalla velocità del riscaldamento – un concetto che esamina come le temperature cambiano spazialmente e temporalmente.

Tra le specie che hanno mostrato significativi cambiamenti nei loro modelli di distribuzione ci sono il rombo quattrocchi (Lepidorhombus boscii), lo zerro (Spicara smaris) e il gattuccio (Scyliorhinus canicula), che non solo si sono spostati verso sud-ovest verso acque più calde, ma hanno anche cercato acque meno profonde e più vicine alla costa. Questi spostamenti verso il sud comportano anche un graduale spostamento verso zone meno profonde, adattandosi alle nuove condizioni ambientali.

Questi dati offrono spunti cruciali per la gestione delle risorse ittiche, suggerendo la necessità di integrare strategie di adattamento ai cambiamenti climatici nei piani di gestione. L’adattamento di queste strategie è essenziale per sostenere la resilienza delle specie marine e delle comunità che dipendono da esse.

Il progetto ha beneficiato del supporto di vari programmi e fondi, tra cui la Fondazione Biodiversità del Ministero per la Transizione Ecologica e la Sfida Demografica, l’AXA Research Fund, e l’Agenzia di Ricerca Spagnola, dimostrando l’importanza di una collaborazione multisettoriale per affrontare le sfide ambientali emergenti nel Mediterraneo.

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Oltre 35 mila professionisti del settore ittico al Seafood Expo Global

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Oltre 35 mila professionisti del settore ittico al Seafood Expo Global – La trentesima edizione del Seafood Expo Global, tenutasi recentemente a Barcellona, ha segnato un nuovo record di partecipazione, confermandosi come l’evento più grande nella storia della fiera. Con più di 35.000 visitatori, l’edizione ha superato il precedente record di 34.000 partecipanti del 2023.

Quest’anno, il Seafood Expo Global ha occupato un’area espositiva di 51.248 metri quadrati nella sede della Fira Barcelona sulla Gran Vía, distribuita tra sei padiglioni. Il numero di espositori ha raggiunto il picco di 2.244 aziende provenienti da 87 paesi diversi, che hanno presentato una vasta gamma di prodotti ittici e attrezzature per la lavorazione, distribuiti in 67 padiglioni nazionali e regionali.

Oltre all’impressionante partecipazione e alla varietà di espositori, l’evento ha generato un significativo impatto economico per la città di Barcellona, stimato in oltre 156 milioni di euro. Gli organizzatori hanno già annunciato le date dell’edizione del 2025, che si terrà dal 6 all’8 maggio, cambiando il tradizionale appuntamento di aprile.

Il Seafood Expo Global è un punto di riferimento cruciale per l’industria, offrendo una piattaforma essenziale per il networking e lo scambio commerciale. Gli espositori e i visitatori utilizzano questa occasione per incontrare clienti, formare nuove partnership, scoprire le ultime novità del settore e approfondire le loro conoscenze su temi importanti come la sostenibilità, l’acquacoltura e la tracciabilità dei prodotti.

Tra le novità di quest’anno, il lancio di prodotti ittici innovativi come dolci a base di pesce, patatine di pesce e altre prelibatezze marine che hanno riscosso grande interesse. Parallelamente, la mostra Seafood Processing Global ha riunito aziende specializzate nella lavorazione dei prodotti ittici, mostrando le ultime tecnologie in termini di imballaggio, refrigerazione, controllo igienico e molto altro.

Un altro momento saliente è stato l’evento “Connecting Women in Seafood“, che ha offerto un’opportunità unica per le professioniste del settore di connettersi, condividere esperienze e rafforzare la propria rete in un’industria che mira a diventare sempre più inclusiva e prospera.

La trentesima edizione del Seafood Expo Global non solo ha consolidato la sua posizione come evento leader per il settore ittico globale, ma ha anche dimostrato il potenziale di crescita e innovazione che continua a caratterizzare questo mercato dinamico.

Oltre 35 mila professionisti del settore ittico al Seafood Expo Global

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Oltre 35 mila professionisti del settore ittico al Seafood Expo Global

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Oltre 35 mila professionisti del settore ittico al Seafood Expo Global – La trentesima edizione del Seafood Expo Global, tenutasi recentemente a Barcellona, ha segnato un nuovo record di partecipazione, confermandosi come l’evento più grande nella storia della fiera. Con più di 35.000 visitatori, l’edizione ha superato il precedente record di 34.000 partecipanti del 2023.

Quest’anno, il Seafood Expo Global ha occupato un’area espositiva di 51.248 metri quadrati nella sede della Fira Barcelona sulla Gran Vía, distribuita tra sei padiglioni. Il numero di espositori ha raggiunto il picco di 2.244 aziende provenienti da 87 paesi diversi, che hanno presentato una vasta gamma di prodotti ittici e attrezzature per la lavorazione, distribuiti in 67 padiglioni nazionali e regionali.

Oltre all’impressionante partecipazione e alla varietà di espositori, l’evento ha generato un significativo impatto economico per la città di Barcellona, stimato in oltre 156 milioni di euro. Gli organizzatori hanno già annunciato le date dell’edizione del 2025, che si terrà dal 6 all’8 maggio, cambiando il tradizionale appuntamento di aprile.

Il Seafood Expo Global è un punto di riferimento cruciale per l’industria, offrendo una piattaforma essenziale per il networking e lo scambio commerciale. Gli espositori e i visitatori utilizzano questa occasione per incontrare clienti, formare nuove partnership, scoprire le ultime novità del settore e approfondire le loro conoscenze su temi importanti come la sostenibilità, l’acquacoltura e la tracciabilità dei prodotti.

Tra le novità di quest’anno, il lancio di prodotti ittici innovativi come dolci a base di pesce, patatine di pesce e altre prelibatezze marine che hanno riscosso grande interesse. Parallelamente, la mostra Seafood Processing Global ha riunito aziende specializzate nella lavorazione dei prodotti ittici, mostrando le ultime tecnologie in termini di imballaggio, refrigerazione, controllo igienico e molto altro.

Un altro momento saliente è stato l’evento “Connecting Women in Seafood“, che ha offerto un’opportunità unica per le professioniste del settore di connettersi, condividere esperienze e rafforzare la propria rete in un’industria che mira a diventare sempre più inclusiva e prospera.

La trentesima edizione del Seafood Expo Global non solo ha consolidato la sua posizione come evento leader per il settore ittico globale, ma ha anche dimostrato il potenziale di crescita e innovazione che continua a caratterizzare questo mercato dinamico.

Oltre 35 mila professionisti del settore ittico al Seafood Expo Global

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Oltre 35 mila professionisti del settore ittico al Seafood Expo Global

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Oltre 35 mila professionisti del settore ittico al Seafood Expo Global – La trentesima edizione del Seafood Expo Global, tenutasi recentemente a Barcellona, ha segnato un nuovo record di partecipazione, confermandosi come l’evento più grande nella storia della fiera. Con più di 35.000 visitatori, l’edizione ha superato il precedente record di 34.000 partecipanti del 2023.

Quest’anno, il Seafood Expo Global ha occupato un’area espositiva di 51.248 metri quadrati nella sede della Fira Barcelona sulla Gran Vía, distribuita tra sei padiglioni. Il numero di espositori ha raggiunto il picco di 2.244 aziende provenienti da 87 paesi diversi, che hanno presentato una vasta gamma di prodotti ittici e attrezzature per la lavorazione, distribuiti in 67 padiglioni nazionali e regionali.

Oltre all’impressionante partecipazione e alla varietà di espositori, l’evento ha generato un significativo impatto economico per la città di Barcellona, stimato in oltre 156 milioni di euro. Gli organizzatori hanno già annunciato le date dell’edizione del 2025, che si terrà dal 6 all’8 maggio, cambiando il tradizionale appuntamento di aprile.

Il Seafood Expo Global è un punto di riferimento cruciale per l’industria, offrendo una piattaforma essenziale per il networking e lo scambio commerciale. Gli espositori e i visitatori utilizzano questa occasione per incontrare clienti, formare nuove partnership, scoprire le ultime novità del settore e approfondire le loro conoscenze su temi importanti come la sostenibilità, l’acquacoltura e la tracciabilità dei prodotti.

Tra le novità di quest’anno, il lancio di prodotti ittici innovativi come dolci a base di pesce, patatine di pesce e altre prelibatezze marine che hanno riscosso grande interesse. Parallelamente, la mostra Seafood Processing Global ha riunito aziende specializzate nella lavorazione dei prodotti ittici, mostrando le ultime tecnologie in termini di imballaggio, refrigerazione, controllo igienico e molto altro.

Un altro momento saliente è stato l’evento “Connecting Women in Seafood“, che ha offerto un’opportunità unica per le professioniste del settore di connettersi, condividere esperienze e rafforzare la propria rete in un’industria che mira a diventare sempre più inclusiva e prospera.

La trentesima edizione del Seafood Expo Global non solo ha consolidato la sua posizione come evento leader per il settore ittico globale, ma ha anche dimostrato il potenziale di crescita e innovazione che continua a caratterizzare questo mercato dinamico.

Oltre 35 mila professionisti del settore ittico al Seafood Expo Global

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