Mese: Aprile 2024 Pagina 30 di 71

L’Italia protagonista al Seafood Expo Global

 [[{“value”:”

L’Italia protagonista al Seafood Expo Global – Quest’anno il Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste sarà presente a Seafood Expo Global, il più importante evento internazionale nel settore ittico, con la partecipazione di 85 realtà italiane attive nella pesca e nell’acquacoltura, oltre a 8 Regioni: Calabria, Campania, Emilia-Romagna, Lazio, Marche, Sardegna, Toscana e Veneto.

La fiera, in programma a Barcellona dal 23 al 25 aprile, rappresenta una prestigiosa opportunità per gli operatori italiani, offrendo loro la possibilità di entrare in contatto con oltre 34.000 professionisti provenienti da più di 150 Paesi. Attraverso un fitto programma di incontri e presentazioni presso lo Stand Italia, l’evento sarà anche un’importante occasione di confronto e di condivisione di buone pratiche relative alle sfide attuali della pesca e dell’acquacoltura italiane, quali la gestione delle risorse, la competitività sul mercato globale e la conformità alle normative ambientali e sanitarie.

Il settore ittico italiano è uno dei pilastri dell’economia nazionale, con una produzione annua che nel 2022 ha raggiunto le 262.641 tonnellate, di cui il 50,4% generato dal comparto pesca e il 49,6% da quello dell’acquacoltura. L’Italia si posiziona così tra i principali produttori di pesce in Europa e grazie all’elevata qualità della sua produzione è prima tra i principali competitor europei in termini di valore unitario. Un fattore determinato anche dalla crescente domanda di pesce fresco e sostenibile da parte dei consumatori italiani, che ha stimolato un aumento della commercializzazione di prodotti ittici di qualità, provenienti sia dalla pesca che dall’acquacoltura. In linea con questa tendenza, il settore si sta impegnando attivamente nella riduzione della pesca eccessiva, nella promozione della gestione sostenibile delle risorse ittiche e nel miglioramento delle pratiche di allevamento in acquacoltura al fine di ridurre l’impatto ambientale.

Aumentano quindi gli investimenti in tecnologie e pratiche sostenibili, supportati dal Programma Nazionale finanziato dal Fondo Europeo per gli Affari Marittimi, la Pesca e l’Acquacoltura (FEAMPA) per il periodo 2021-2027. Questo programma, in continuità con il FEAMP 2014-2020, si propone di contribuire in modo significativo alla sostenibilità ambientale del settore, promuovendo al contempo il benessere delle comunità costiere e la salvaguardia degli ecosistemi marini, un prerequisito essenziale per la conservazione delle risorse acquatiche a vantaggio delle generazioni future e per sostenere un settore che affronta sfide sempre più complesse in termini di competitività.

A Seafood Expo Global il ricco patrimonio ittico italiano sarà inoltre promosso e valorizzato non solo dal punto di vista gastronomico, con degustazioni delle specialità regionali, ma anche come parte integrante dell’identità e della cultura nazionale, grazie a momenti di intrattenimento a cura di artisti teatrali e spettacoli di musica e danza popolare.

L’Italia protagonista al Seafood Expo Global

L’articolo L’Italia protagonista al Seafood Expo Global proviene da Pesceinrete.

“}]] ​ 

UE investe 3,5 miliardi per la salvaguardia degli oceani

 [[{“value”:”

UE investe 3,5 miliardi per la salvaguardia degli oceani – Alla recente Our Ocean Conference che si è tenuta in Grecia, l’Unione Europea ha annunciato un massiccio investimento di 3,5 miliardi di euro in 40 azioni concrete per il 2024, mirate a migliorare la gestione degli oceani a livello globale. Questo stanziamento rappresenta l’investimento più significativo fatto dall’UE nell’ambito delle conferenze Our Ocean fino ad oggi.

La conferenza annuale Our Ocean, iniziata nel 2014, è una piattaforma internazionale progettata per rafforzare la governance globale degli oceani e promuovere la conservazione marina e lo sviluppo sostenibile attraverso la collaborazione internazionale. L’evento di quest’anno ha messo in evidenza la necessità di un impegno collettivo per mantenere gli oceani del mondo sicuri, puliti, sani e gestiti in modo sostenibile.

Tra gli impegni principali assunti dall’UE, si annoverano sostanziali contributi finanziari alla pesca sostenibile, con 1,9 miliardi di euro destinati a supportare piani di ripresa e resilienza che includono investimenti in pesca e acquacoltura sostenibili in paesi come Grecia, Spagna e Portogallo.

Per quanto riguarda le aree marine protette, l’UE si è impegnata a spendere 1,36 milioni di euro per supportare l’attuazione dell’accordo sulla biodiversità marina in acque internazionali e 24 milioni di euro per proteggere la biodiversità marina in diverse regioni tra cui l’Africa meridionale e il Suriname.

In termini di cambiamenti climatici, l’UE ha stanziato 103 milioni di euro per programmi di osservazione degli oceani, come Copernicus e Wekeo, e per la ricerca volta a migliorare i modelli oceanici per le previsioni climatiche.

L’UE ha inoltre previsto fondi per combattere l’inquinamento marino, con quasi un miliardo di euro destinati a supportare progetti nei piani di ripresa e resilienza di diversi paesi membri, concentrati sulla riduzione dell’inquinamento marino.

In tema di sicurezza marittima, l’UE ha destinato 45 milioni di euro per rafforzare la sicurezza nelle regioni africane dell’Oceano Indiano occidentale e del Golfo di Guinea.

Un notevole supporto è stato anche dedicato al Mediterraneo, con 7,5 milioni di euro stanziati in collaborazione con la Svezia per il Partenariato Blu Mediterraneo, che mira a promuovere lo sviluppo sostenibile dell’economia blu nella regione.

Infine, l’UE continua a impegnarsi nella ricerca, con 92,3 milioni di euro dedicati alla missione di “Ripristinare i nostri oceani e le nostre acque“, un’iniziativa che mira a restaurare gli ecosistemi marini e a garantire la sostenibilità delle economie blu.

Attraverso questi sforzi collettivi e ambiziosi, l’Unione Europea dimostra il suo impegno a favorire una gestione sostenibile e responsabile degli oceani, cruciale per il benessere del nostro pianeta.

UE investe 3,5 miliardi per la salvaguardia degli oceani

L’articolo UE investe 3,5 miliardi per la salvaguardia degli oceani proviene da Pesceinrete.

“}]] ​ 

UE investe 3,5 miliardi per la salvaguardia degli oceani

 [[{“value”:”

UE investe 3,5 miliardi per la salvaguardia degli oceani – Alla recente Our Ocean Conference che si è tenuta in Grecia, l’Unione Europea ha annunciato un massiccio investimento di 3,5 miliardi di euro in 40 azioni concrete per il 2024, mirate a migliorare la gestione degli oceani a livello globale. Questo stanziamento rappresenta l’investimento più significativo fatto dall’UE nell’ambito delle conferenze Our Ocean fino ad oggi.

La conferenza annuale Our Ocean, iniziata nel 2014, è una piattaforma internazionale progettata per rafforzare la governance globale degli oceani e promuovere la conservazione marina e lo sviluppo sostenibile attraverso la collaborazione internazionale. L’evento di quest’anno ha messo in evidenza la necessità di un impegno collettivo per mantenere gli oceani del mondo sicuri, puliti, sani e gestiti in modo sostenibile.

Tra gli impegni principali assunti dall’UE, si annoverano sostanziali contributi finanziari alla pesca sostenibile, con 1,9 miliardi di euro destinati a supportare piani di ripresa e resilienza che includono investimenti in pesca e acquacoltura sostenibili in paesi come Grecia, Spagna e Portogallo.

Per quanto riguarda le aree marine protette, l’UE si è impegnata a spendere 1,36 milioni di euro per supportare l’attuazione dell’accordo sulla biodiversità marina in acque internazionali e 24 milioni di euro per proteggere la biodiversità marina in diverse regioni tra cui l’Africa meridionale e il Suriname.

In termini di cambiamenti climatici, l’UE ha stanziato 103 milioni di euro per programmi di osservazione degli oceani, come Copernicus e Wekeo, e per la ricerca volta a migliorare i modelli oceanici per le previsioni climatiche.

L’UE ha inoltre previsto fondi per combattere l’inquinamento marino, con quasi un miliardo di euro destinati a supportare progetti nei piani di ripresa e resilienza di diversi paesi membri, concentrati sulla riduzione dell’inquinamento marino.

In tema di sicurezza marittima, l’UE ha destinato 45 milioni di euro per rafforzare la sicurezza nelle regioni africane dell’Oceano Indiano occidentale e del Golfo di Guinea.

Un notevole supporto è stato anche dedicato al Mediterraneo, con 7,5 milioni di euro stanziati in collaborazione con la Svezia per il Partenariato Blu Mediterraneo, che mira a promuovere lo sviluppo sostenibile dell’economia blu nella regione.

Infine, l’UE continua a impegnarsi nella ricerca, con 92,3 milioni di euro dedicati alla missione di “Ripristinare i nostri oceani e le nostre acque“, un’iniziativa che mira a restaurare gli ecosistemi marini e a garantire la sostenibilità delle economie blu.

Attraverso questi sforzi collettivi e ambiziosi, l’Unione Europea dimostra il suo impegno a favorire una gestione sostenibile e responsabile degli oceani, cruciale per il benessere del nostro pianeta.

UE investe 3,5 miliardi per la salvaguardia degli oceani

L’articolo UE investe 3,5 miliardi per la salvaguardia degli oceani proviene da Pesceinrete.

“}]] ​ 

Federpesca a ECOMED Catania per costruire un dialogo sull’eolico offshore

Federpesca a ECOMED Catania per costruire un dialogo sull’eolico offshore

[[{“value”:”

“Come associazione di categoria siamo preoccupati degli impatti dei progetti di eolico offshore sul settore della pesca in alcune aree del Paese, ma comprendiamo l’esigenza di procedere verso una maggiore autonomia energetica dell’Italia. Per questo ci siamo attivati fin da subito quali interlocutori importanti dello sviluppo dell’eolico offshore e dell’associazione Aero per partecipare a questa trasformazione e non essere invece soggetti passivi, ma protagonisti”, ha dichiarato la Direttrice di Federpesca durante il suo intervento al convegno organizzato da Aero (Associazione delle Energie Rinnovabili Offshore) dal titolo “Eolico offshore: l’equilibrio tra produzione energetica e tutela del mare”, che si è tenuto durante Fiera ECOMED a Catania.

“La sfida della transizione energetica chiede una reciprocità nel salvaguardare un settore primario che per troppi anni ha subito restrizioni spaziali e temporali alla propria attività. Dobbiamo circoscrivere il numero di impianti rispetto al proliferare di progetti presentati in questi anni e lavorare a regole comuni sulla gestione degli impianti offshore, evitando indennizzi una tantum che possano portare all’esclusione dell’operatore, ma costruendo una via che possa rendere gli operatori della pesca partecipi delle trasformazioni economiche del territorio”, continua la Direttrice Biondo.

“Pensiamo a investimenti per sostenere il rinnovo della flotta peschereccia e la creazione di impianti a terra per la valorizzazione del prodotto e l’ammodernamento dei porti, oltre che a percorsi di formazione e inserimento lavorativo per i figli dei pescatori, attività di manutenzione degli impianti e progetti di acquacoltura offshore. Sono solo alcuni esempi che riteniamo sia fondamentale confrontare nelle singole marinerie con gli operatori interessati per salvaguardare la pesca di oggi ma altresì garantire un futuro ai pescatori di domani”, ha così concluso la Direttrice Biondo.

Un ringraziamento al Presidente di Aero, il Dott. Fulvio Mamone per aver organizzato questo momento di confronto anche con diversi esperti di eolico off-shore, rappresentati del settore ittico e biologi. L’impegno è quello di continuare il dialogo per costruire insieme un sistema compartecipativo.

La Fiera ECOMED rappresenta un confronto che si focalizza sulla centralità del Mediterraneo e le sue diverse e meravigliose culture, promuovendone una sintesi nel solco comune della salvaguardia e del rispetto del patrimonio ambientale.

The post Federpesca a ECOMED Catania per costruire un dialogo sull’eolico offshore appeared first on Economia del Mare.

“}]] 

UE investe 3,5 miliardi per la salvaguardia degli oceani

 [[{“value”:”

UE investe 3,5 miliardi per la salvaguardia degli oceani – Alla recente Our Ocean Conference che si è tenuta in Grecia, l’Unione Europea ha annunciato un massiccio investimento di 3,5 miliardi di euro in 40 azioni concrete per il 2024, mirate a migliorare la gestione degli oceani a livello globale. Questo stanziamento rappresenta l’investimento più significativo fatto dall’UE nell’ambito delle conferenze Our Ocean fino ad oggi.

La conferenza annuale Our Ocean, iniziata nel 2014, è una piattaforma internazionale progettata per rafforzare la governance globale degli oceani e promuovere la conservazione marina e lo sviluppo sostenibile attraverso la collaborazione internazionale. L’evento di quest’anno ha messo in evidenza la necessità di un impegno collettivo per mantenere gli oceani del mondo sicuri, puliti, sani e gestiti in modo sostenibile.

Tra gli impegni principali assunti dall’UE, si annoverano sostanziali contributi finanziari alla pesca sostenibile, con 1,9 miliardi di euro destinati a supportare piani di ripresa e resilienza che includono investimenti in pesca e acquacoltura sostenibili in paesi come Grecia, Spagna e Portogallo.

Per quanto riguarda le aree marine protette, l’UE si è impegnata a spendere 1,36 milioni di euro per supportare l’attuazione dell’accordo sulla biodiversità marina in acque internazionali e 24 milioni di euro per proteggere la biodiversità marina in diverse regioni tra cui l’Africa meridionale e il Suriname.

In termini di cambiamenti climatici, l’UE ha stanziato 103 milioni di euro per programmi di osservazione degli oceani, come Copernicus e Wekeo, e per la ricerca volta a migliorare i modelli oceanici per le previsioni climatiche.

L’UE ha inoltre previsto fondi per combattere l’inquinamento marino, con quasi un miliardo di euro destinati a supportare progetti nei piani di ripresa e resilienza di diversi paesi membri, concentrati sulla riduzione dell’inquinamento marino.

In tema di sicurezza marittima, l’UE ha destinato 45 milioni di euro per rafforzare la sicurezza nelle regioni africane dell’Oceano Indiano occidentale e del Golfo di Guinea.

Un notevole supporto è stato anche dedicato al Mediterraneo, con 7,5 milioni di euro stanziati in collaborazione con la Svezia per il Partenariato Blu Mediterraneo, che mira a promuovere lo sviluppo sostenibile dell’economia blu nella regione.

Infine, l’UE continua a impegnarsi nella ricerca, con 92,3 milioni di euro dedicati alla missione di “Ripristinare i nostri oceani e le nostre acque“, un’iniziativa che mira a restaurare gli ecosistemi marini e a garantire la sostenibilità delle economie blu.

Attraverso questi sforzi collettivi e ambiziosi, l’Unione Europea dimostra il suo impegno a favorire una gestione sostenibile e responsabile degli oceani, cruciale per il benessere del nostro pianeta.

UE investe 3,5 miliardi per la salvaguardia degli oceani

L’articolo UE investe 3,5 miliardi per la salvaguardia degli oceani proviene da Pesceinrete.

“}]] ​ 

Pagina 30 di 71

Made with & by Matacotti Design

Privacy & Cookie Policy