Mese: Aprile 2024 Pagina 31 di 71

UE investe 3,5 miliardi per la salvaguardia degli oceani

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UE investe 3,5 miliardi per la salvaguardia degli oceani – Alla recente Our Ocean Conference che si è tenuta in Grecia, l’Unione Europea ha annunciato un massiccio investimento di 3,5 miliardi di euro in 40 azioni concrete per il 2024, mirate a migliorare la gestione degli oceani a livello globale. Questo stanziamento rappresenta l’investimento più significativo fatto dall’UE nell’ambito delle conferenze Our Ocean fino ad oggi.

La conferenza annuale Our Ocean, iniziata nel 2014, è una piattaforma internazionale progettata per rafforzare la governance globale degli oceani e promuovere la conservazione marina e lo sviluppo sostenibile attraverso la collaborazione internazionale. L’evento di quest’anno ha messo in evidenza la necessità di un impegno collettivo per mantenere gli oceani del mondo sicuri, puliti, sani e gestiti in modo sostenibile.

Tra gli impegni principali assunti dall’UE, si annoverano sostanziali contributi finanziari alla pesca sostenibile, con 1,9 miliardi di euro destinati a supportare piani di ripresa e resilienza che includono investimenti in pesca e acquacoltura sostenibili in paesi come Grecia, Spagna e Portogallo.

Per quanto riguarda le aree marine protette, l’UE si è impegnata a spendere 1,36 milioni di euro per supportare l’attuazione dell’accordo sulla biodiversità marina in acque internazionali e 24 milioni di euro per proteggere la biodiversità marina in diverse regioni tra cui l’Africa meridionale e il Suriname.

In termini di cambiamenti climatici, l’UE ha stanziato 103 milioni di euro per programmi di osservazione degli oceani, come Copernicus e Wekeo, e per la ricerca volta a migliorare i modelli oceanici per le previsioni climatiche.

L’UE ha inoltre previsto fondi per combattere l’inquinamento marino, con quasi un miliardo di euro destinati a supportare progetti nei piani di ripresa e resilienza di diversi paesi membri, concentrati sulla riduzione dell’inquinamento marino.

In tema di sicurezza marittima, l’UE ha destinato 45 milioni di euro per rafforzare la sicurezza nelle regioni africane dell’Oceano Indiano occidentale e del Golfo di Guinea.

Un notevole supporto è stato anche dedicato al Mediterraneo, con 7,5 milioni di euro stanziati in collaborazione con la Svezia per il Partenariato Blu Mediterraneo, che mira a promuovere lo sviluppo sostenibile dell’economia blu nella regione.

Infine, l’UE continua a impegnarsi nella ricerca, con 92,3 milioni di euro dedicati alla missione di “Ripristinare i nostri oceani e le nostre acque“, un’iniziativa che mira a restaurare gli ecosistemi marini e a garantire la sostenibilità delle economie blu.

Attraverso questi sforzi collettivi e ambiziosi, l’Unione Europea dimostra il suo impegno a favorire una gestione sostenibile e responsabile degli oceani, cruciale per il benessere del nostro pianeta.

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Il Flag Veneziano al G20 Spiagge di Caorle

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Il Flag Veneziano al G20 Spiagge di Caorle – Anche il Flag Veneziano, gruppo di azione locale (Gal) per la pesca e l’acquacoltura del comparto marittimo veneziano costituitosi lo scorso settembre, sarà presente al G20 Spiagge, la tre giorni (17-19 aprile) per discutere e condividere idee di sviluppo sostenibile del turismo costiero che si terrà quest’anno a Caorle (Venezia). Tra gli obiettivi della settima edizione, intitolata “Maris Futuri: progettare la complessità”, l’esplorazione di soluzioni innovative e strategie efficaci per affrontare le sfide del futuro.

Al Flag Veneziano – che parteciperà al tavolo di lavoro per operatori “Non solo mare: sviluppo di prodotti ed esperienze culturali” in programma oggi, giovedì 18 aprile –, il compito di presentare lo stato dell’iter di candidatura della “Pesca con attrezzi tradizionali nelle lagune e in mare” alla lista rappresentativa del Patrimonio culturale immateriale Unesco: a intervenire il suo presidente Antonio Gottardo e il consulente per la candidatura Unesco Giorgio Andrian. Presente allo stesso tavolo anche il Comune di Jesolo che racconterà, tra le esperienze virtuose, il progetto di riqualificazione e valorizzazione del borgo della pesca di Cortellazzo.

Si tratta di due progettualità finanziate e realizzate dal Flag Veneziano con i fondi del precedente Piano di azione locale (Feamp 2014-2020), che ora potranno trovare nel nuovo Piano “F.A.R.I. Filiere, Ambiente, Resilienza e Imprese”, grazie al Feampa 2021-2027, continuità di impegno e risorse a supporto.

Entrambi i progetti, peraltro, mirano a porre in sinergia il mondo della cultura e della pratica della pesca con il comparto del turismo, in un rapporto virtuoso di reciproca valorizzazione e promozione, dove la conservazione e la tutela delle prime diventa anche elemento di sviluppo e potenziamento per il secondo.

La candidatura Unesco “Pesca con attrezzi tradizionali nelle lagune e in mare” è un percorso avviato con il progetto “Patrimonio culturale della pesca” (Pcp) che vede in campo un partenariato di ben nove Flag: oltre al Flag Veneziano che ne è il capofila, Flag Gac Friuli Venezia Giulia, Flag Gac Chioggia e Delta del Po, Flag Costa Emilia-Romagna, Flag Marche Nord, Flag Costa Blu, Flag Costa di Pescara, Flag Costa dei Trabocchi e Flag Golfo degli Etruschi. A legarli la convinzione che valorizzare il patrimonio culturale della pesca significhi creare consapevolezza che la costa italiana, dall’Adriatico al Tirreno, è detentrice di un patrimonio diffuso e specifico, ricco di valori, tradizioni e legami con l’ambiente marino da preservare e promuovere. Dopo la presentazione della prima bozza di dossier di candidatura alla Commissione nazionale italiana per l’Unesco (CNIU), all’inizio del 2023, si apre ora una ulteriore fase, resa possibile grazie a un contributo richiesto e ottenuto da Vegal, capofila del Flag Veneziano, nell’ambito di un bando regionale di supporto ai processi di candidatura Unesco.

Il Flag Veneziano al G20 Spiagge di Caorle

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Rabobank prevede una lenta ripresa del mercato globale dei gamberi

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Rabobank prevede una lenta ripresa del mercato globale dei gamberi – Il settore globale dei gamberi d’allevamento sta navigando attraverso le complessità del mercato mondiale, e secondo un nuovo rapporto di Rabobank, ci sono segni di miglioramento. Mentre il 2024 si prospetta leggermente migliore rispetto allo scorso anno, la strada verso la piena ripresa si preannuncia ancora lenta, specialmente in mercati chiave come Unione Europea, Stati Uniti, Giappone e Corea del Sud.

Nonostante alcune regioni abbiano superato il peggio, incertezze significative persistono, in particolare riguardo alla crescita sostenuta in Europa e alla stabilità economica della Cina. Le dinamiche del commercio al dettaglio negli Stati Uniti influenzano i prezzi e impediscono una completa ripresa, mentre i bassi prezzi e le dinamiche dell’offerta temperano la crescita prevista per il settore.

Il mercato dei gamberi mostra solo miglioramenti marginali nel 2024, con una ripresa della domanda graduale dai bassi livelli precedenti. In particolare, il settore della vendita al dettaglio ha giocato un ruolo importante, poiché i prezzi sono diminuiti significativamente negli Stati Uniti dal 2020, ma i rivenditori non hanno trasferito l’intera riduzione dei prezzi all’ingrosso ai consumatori.

Il Regno Unito ha mostrato una ripresa mista, e i prezzi dei gamberi sono effettivamente aumentati nel 2023, non riflettendo il calo dei prezzi all’ingrosso. Questo è stato in parte dovuto alla carenza di approvvigionamento di gamberi catturati in natura, ma è anche radicato nelle strategie di prezzo al dettaglio che cercano di mantenere i prezzi in linea con altri prodotti come la bistecca di manzo e i filetti di salmone fresco.

Asia, Giappone e Corea del Sud hanno mostrato segni di ripresa della domanda a fine del 2023, nonostante un calo del valore delle loro importazioni. La Cina, un tradizionale motore di mercato, ha mostrato instabilità economica, influenzando le importazioni nette con un inventario di grandi dimensioni accumulato post-COVID.

L’Ecuador, il maggiore esportatore verso gli Stati Uniti, mostra una crescita modesta dell’offerta per il 2024, nonostante i prezzi bassi, grazie agli investimenti passati in mangimi, alimentatori automatici e genetica. Tuttavia, l’incertezza su come le importazioni nette della Cina influenzeranno la domanda globale di gamberi rimane una preoccupazione.

Nonostante le sfide persistenti e le incertezze nel panorama del mercato globale, il rapporto di Rabobank offre una prospettiva cautamente ottimistica, suggerendo che i peggiori giorni per il mercato dei gamberi siano alle spalle e che una lenta ma graduale ripresa sia in corso. Tuttavia, la persistenza di prezzi bassi e le questioni relative alle tariffe e alle condizioni lavorative potrebbero ancora rappresentare ostacoli significativi per una ripresa robusta del settore.

Rabobank prevede una lenta ripresa del mercato globale dei gamberi

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Rabobank prevede una lenta ripresa del mercato globale dei gamberi

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Rabobank prevede una lenta ripresa del mercato globale dei gamberi – Il settore globale dei gamberi d’allevamento sta navigando attraverso le complessità del mercato mondiale, e secondo un nuovo rapporto di Rabobank, ci sono segni di miglioramento. Mentre il 2024 si prospetta leggermente migliore rispetto allo scorso anno, la strada verso la piena ripresa si preannuncia ancora lenta, specialmente in mercati chiave come Unione Europea, Stati Uniti, Giappone e Corea del Sud.

Nonostante alcune regioni abbiano superato il peggio, incertezze significative persistono, in particolare riguardo alla crescita sostenuta in Europa e alla stabilità economica della Cina. Le dinamiche del commercio al dettaglio negli Stati Uniti influenzano i prezzi e impediscono una completa ripresa, mentre i bassi prezzi e le dinamiche dell’offerta temperano la crescita prevista per il settore.

Il mercato dei gamberi mostra solo miglioramenti marginali nel 2024, con una ripresa della domanda graduale dai bassi livelli precedenti. In particolare, il settore della vendita al dettaglio ha giocato un ruolo importante, poiché i prezzi sono diminuiti significativamente negli Stati Uniti dal 2020, ma i rivenditori non hanno trasferito l’intera riduzione dei prezzi all’ingrosso ai consumatori.

Il Regno Unito ha mostrato una ripresa mista, e i prezzi dei gamberi sono effettivamente aumentati nel 2023, non riflettendo il calo dei prezzi all’ingrosso. Questo è stato in parte dovuto alla carenza di approvvigionamento di gamberi catturati in natura, ma è anche radicato nelle strategie di prezzo al dettaglio che cercano di mantenere i prezzi in linea con altri prodotti come la bistecca di manzo e i filetti di salmone fresco.

Asia, Giappone e Corea del Sud hanno mostrato segni di ripresa della domanda a fine del 2023, nonostante un calo del valore delle loro importazioni. La Cina, un tradizionale motore di mercato, ha mostrato instabilità economica, influenzando le importazioni nette con un inventario di grandi dimensioni accumulato post-COVID.

L’Ecuador, il maggiore esportatore verso gli Stati Uniti, mostra una crescita modesta dell’offerta per il 2024, nonostante i prezzi bassi, grazie agli investimenti passati in mangimi, alimentatori automatici e genetica. Tuttavia, l’incertezza su come le importazioni nette della Cina influenzeranno la domanda globale di gamberi rimane una preoccupazione.

Nonostante le sfide persistenti e le incertezze nel panorama del mercato globale, il rapporto di Rabobank offre una prospettiva cautamente ottimistica, suggerendo che i peggiori giorni per il mercato dei gamberi siano alle spalle e che una lenta ma graduale ripresa sia in corso. Tuttavia, la persistenza di prezzi bassi e le questioni relative alle tariffe e alle condizioni lavorative potrebbero ancora rappresentare ostacoli significativi per una ripresa robusta del settore.

Rabobank prevede una lenta ripresa del mercato globale dei gamberi

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Rabobank prevede una lenta ripresa del mercato globale dei gamberi

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Rabobank prevede una lenta ripresa del mercato globale dei gamberi – Il settore globale dei gamberi d’allevamento sta navigando attraverso le complessità del mercato mondiale, e secondo un nuovo rapporto di Rabobank, ci sono segni di miglioramento. Mentre il 2024 si prospetta leggermente migliore rispetto allo scorso anno, la strada verso la piena ripresa si preannuncia ancora lenta, specialmente in mercati chiave come Unione Europea, Stati Uniti, Giappone e Corea del Sud.

Nonostante alcune regioni abbiano superato il peggio, incertezze significative persistono, in particolare riguardo alla crescita sostenuta in Europa e alla stabilità economica della Cina. Le dinamiche del commercio al dettaglio negli Stati Uniti influenzano i prezzi e impediscono una completa ripresa, mentre i bassi prezzi e le dinamiche dell’offerta temperano la crescita prevista per il settore.

Il mercato dei gamberi mostra solo miglioramenti marginali nel 2024, con una ripresa della domanda graduale dai bassi livelli precedenti. In particolare, il settore della vendita al dettaglio ha giocato un ruolo importante, poiché i prezzi sono diminuiti significativamente negli Stati Uniti dal 2020, ma i rivenditori non hanno trasferito l’intera riduzione dei prezzi all’ingrosso ai consumatori.

Il Regno Unito ha mostrato una ripresa mista, e i prezzi dei gamberi sono effettivamente aumentati nel 2023, non riflettendo il calo dei prezzi all’ingrosso. Questo è stato in parte dovuto alla carenza di approvvigionamento di gamberi catturati in natura, ma è anche radicato nelle strategie di prezzo al dettaglio che cercano di mantenere i prezzi in linea con altri prodotti come la bistecca di manzo e i filetti di salmone fresco.

Asia, Giappone e Corea del Sud hanno mostrato segni di ripresa della domanda a fine del 2023, nonostante un calo del valore delle loro importazioni. La Cina, un tradizionale motore di mercato, ha mostrato instabilità economica, influenzando le importazioni nette con un inventario di grandi dimensioni accumulato post-COVID.

L’Ecuador, il maggiore esportatore verso gli Stati Uniti, mostra una crescita modesta dell’offerta per il 2024, nonostante i prezzi bassi, grazie agli investimenti passati in mangimi, alimentatori automatici e genetica. Tuttavia, l’incertezza su come le importazioni nette della Cina influenzeranno la domanda globale di gamberi rimane una preoccupazione.

Nonostante le sfide persistenti e le incertezze nel panorama del mercato globale, il rapporto di Rabobank offre una prospettiva cautamente ottimistica, suggerendo che i peggiori giorni per il mercato dei gamberi siano alle spalle e che una lenta ma graduale ripresa sia in corso. Tuttavia, la persistenza di prezzi bassi e le questioni relative alle tariffe e alle condizioni lavorative potrebbero ancora rappresentare ostacoli significativi per una ripresa robusta del settore.

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