Mese: Aprile 2024 Pagina 63 di 71

Leonardo DiCaprio entra nel dibattito sugli allevamenti ittici

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Leonardo DiCaprio entra nel dibattito sugli allevamenti ittici  – Leonardo DiCaprio, l’attore hollywoodiano noto per il suo impegno ambientalista e per ruoli iconici in film come Titanic e Il grande Gatsby, ha recentemente acceso i riflettori sulla questione dell’allevamento di salmoni a rete aperta nella Columbia Britannica. Attraverso un post critico su Instagram, DiCaprio ha esortato i suoi seguaci a opporsi alla decisione del governo canadese di estendere le licenze per l’allevamento del salmone, accusando le autorità di non mantenere la promessa di eliminare tale pratica entro il 2025.

Tuttavia, la presa di posizione dell’attore premio Oscar ha suscitato reazioni contrastanti, soprattutto tra le comunità indigene della regione, che vedono nell’allevamento del salmone una fonte vitale di cibo, lavoro e indipendenza economica. La Kitasoo Xai’Xais Nation, in particolare, ha condannato le dichiarazioni di DiCaprio, accusando celebrità e attivisti di diffondere una narrativa fuorviante che ignora le realtà e le aspirazioni delle Prime Nazioni.

La risposta della Kitasoo Xai’Xais Nation mette in luce una profonda divisione di opinioni: da una parte vi è la lotta globale per la sostenibilità ambientale e la protezione degli oceani, e dall’altra la necessità di rispettare l’autonomia e il benessere delle comunità indigene. La nazione indigena sottolinea l’importanza di essere liberi da influenze esterne, comprese quelle di celebrità e politiche governative, che non tengono conto delle peculiarità e delle esigenze locali.

Il Ministero della Pesca e degli Oceani del Canada ha difeso la sua decisione, ribadendo l’impegno a lavorare verso una transizione responsabile che tuteli sia l’ambiente marino che le comunità locali. Brian Kingzett, direttore esecutivo della BC Salmon Farmers Association, ha addirittura invitato DiCaprio a visitare personalmente le strutture di allevamento del salmone per mostrargli direttamente l’impatto positivo che l’industria ha sulle comunità indigene e sull’ambiente.

Questa controversia sottolinea la complessità delle questioni ambientali, dove le buone intenzioni possono talvolta scontrarsi con le esigenze e le priorità locali. Mentre DiCaprio viene criticato per le sue dichiarazioni, emerge chiaramente la necessità di un dialogo più inclusivo e rispettoso tra tutti gli stakeholder coinvolti. La sfida è trovare un equilibrio tra la protezione ambientale e il sostegno alle comunità indigene, garantendo che la voce di quest’ultime sia ascoltata e rispettata nella costruzione di un futuro sostenibile per l’allevamento del salmone nella Columbia Britannica.

Leonardo DiCaprio entra nel dibattito sugli allevamenti ittici 

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Pep4Fish guarda allo sviluppo di diete innovative per acquacoltura

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Pep4Fish guarda allo sviluppo di diete innovative per acquacoltura – In Portogallo, il team di ricerca del Centro Interdisciplinare di Ricerca Marina e Ambientale (CIIMAR) sta facendo passi da gigante nel progetto Pep4Fish, un’iniziativa all’avanguardia che punta a trasformare l’industria dell’acquacoltura. L’obiettivo? Sviluppare diete innovative per spigole e orate, utilizzando nuovi alimenti nutrienti derivati dai sottoprodotti dell’industria agroalimentare, inclusi quelli provenienti da pesce, pollame, maiale e persino insetti.

Questa iniziativa non solo promette di migliorare la salute dei pesci ma si pone anche come un modello di economia circolare, riducendo gli sprechi alimentari in modo significativo. Guidati da Luísa Valente del CIIMAR, i ricercatori si sono concentrati su tecniche all’avanguardia per l’estrazione del DNA da questi sottoprodotti trasformati. L’obiettivo è assicurare l’autenticità e la qualità degli ingredienti utilizzati nelle nuove diete per l’acquacoltura.

Grazie alla collaborazione con partner industriali come Savinor, Sorgal (parte del gruppo Soja de Portugal), Sebol e ITS (appartenenti al gruppo ETSA), il team ha sviluppato un metodo rapido ed efficiente per ottenere DNA di alta qualità, fondamentale per garantire l’autenticità degli idrolizzati proteici impiegati. La validazione di questo metodo attraverso la tecnica PCR segna un passo importante verso l’autenticazione sicura degli alimenti prodotti.

Il progetto Pep4Fish rappresenta un eccellente esempio di come la collaborazione tra la ricerca scientifica e il settore industriale possa produrre soluzioni innovative che non solo rispondono alle esigenze del mercato ma promuovono anche pratiche sostenibili e rispettose dell’ambiente.

Con l’annuncio di una nuova unità industriale di punta, Pep4Fish è pronto a portare sul mercato idrolizzati proteici di origine animale per i mangimi acquatici, dimostrando il potenziale di una sinergia tra sostenibilità ambientale e innovazione nel settore dell’acquacoltura. Questo approccio non solo apre nuove strade per l’alimentazione sostenibile dei pesci ma segna anche un passo avanti significativo nella lotta contro lo spreco alimentare, allineandosi perfettamente con i principi dell’economia circolare.

Pep4Fish guarda allo sviluppo di diete innovative per acquacoltura

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Pep4Fish guarda allo sviluppo di diete innovative per acquacoltura – In Portogallo, il team di ricerca del Centro Interdisciplinare di Ricerca Marina e Ambientale (CIIMAR) sta facendo passi da gigante nel progetto Pep4Fish, un’iniziativa all’avanguardia che punta a trasformare l’industria dell’acquacoltura. L’obiettivo? Sviluppare diete innovative per spigole e orate, utilizzando nuovi alimenti nutrienti derivati dai sottoprodotti dell’industria agroalimentare, inclusi quelli provenienti da pesce, pollame, maiale e persino insetti.

Questa iniziativa non solo promette di migliorare la salute dei pesci ma si pone anche come un modello di economia circolare, riducendo gli sprechi alimentari in modo significativo. Guidati da Luísa Valente del CIIMAR, i ricercatori si sono concentrati su tecniche all’avanguardia per l’estrazione del DNA da questi sottoprodotti trasformati. L’obiettivo è assicurare l’autenticità e la qualità degli ingredienti utilizzati nelle nuove diete per l’acquacoltura.

Grazie alla collaborazione con partner industriali come Savinor, Sorgal (parte del gruppo Soja de Portugal), Sebol e ITS (appartenenti al gruppo ETSA), il team ha sviluppato un metodo rapido ed efficiente per ottenere DNA di alta qualità, fondamentale per garantire l’autenticità degli idrolizzati proteici impiegati. La validazione di questo metodo attraverso la tecnica PCR segna un passo importante verso l’autenticazione sicura degli alimenti prodotti.

Il progetto Pep4Fish rappresenta un eccellente esempio di come la collaborazione tra la ricerca scientifica e il settore industriale possa produrre soluzioni innovative che non solo rispondono alle esigenze del mercato ma promuovono anche pratiche sostenibili e rispettose dell’ambiente.

Con l’annuncio di una nuova unità industriale di punta, Pep4Fish è pronto a portare sul mercato idrolizzati proteici di origine animale per i mangimi acquatici, dimostrando il potenziale di una sinergia tra sostenibilità ambientale e innovazione nel settore dell’acquacoltura. Questo approccio non solo apre nuove strade per l’alimentazione sostenibile dei pesci ma segna anche un passo avanti significativo nella lotta contro lo spreco alimentare, allineandosi perfettamente con i principi dell’economia circolare.

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Pep4Fish guarda allo sviluppo di diete innovative per acquacoltura – In Portogallo, il team di ricerca del Centro Interdisciplinare di Ricerca Marina e Ambientale (CIIMAR) sta facendo passi da gigante nel progetto Pep4Fish, un’iniziativa all’avanguardia che punta a trasformare l’industria dell’acquacoltura. L’obiettivo? Sviluppare diete innovative per spigole e orate, utilizzando nuovi alimenti nutrienti derivati dai sottoprodotti dell’industria agroalimentare, inclusi quelli provenienti da pesce, pollame, maiale e persino insetti.

Questa iniziativa non solo promette di migliorare la salute dei pesci ma si pone anche come un modello di economia circolare, riducendo gli sprechi alimentari in modo significativo. Guidati da Luísa Valente del CIIMAR, i ricercatori si sono concentrati su tecniche all’avanguardia per l’estrazione del DNA da questi sottoprodotti trasformati. L’obiettivo è assicurare l’autenticità e la qualità degli ingredienti utilizzati nelle nuove diete per l’acquacoltura.

Grazie alla collaborazione con partner industriali come Savinor, Sorgal (parte del gruppo Soja de Portugal), Sebol e ITS (appartenenti al gruppo ETSA), il team ha sviluppato un metodo rapido ed efficiente per ottenere DNA di alta qualità, fondamentale per garantire l’autenticità degli idrolizzati proteici impiegati. La validazione di questo metodo attraverso la tecnica PCR segna un passo importante verso l’autenticazione sicura degli alimenti prodotti.

Il progetto Pep4Fish rappresenta un eccellente esempio di come la collaborazione tra la ricerca scientifica e il settore industriale possa produrre soluzioni innovative che non solo rispondono alle esigenze del mercato ma promuovono anche pratiche sostenibili e rispettose dell’ambiente.

Con l’annuncio di una nuova unità industriale di punta, Pep4Fish è pronto a portare sul mercato idrolizzati proteici di origine animale per i mangimi acquatici, dimostrando il potenziale di una sinergia tra sostenibilità ambientale e innovazione nel settore dell’acquacoltura. Questo approccio non solo apre nuove strade per l’alimentazione sostenibile dei pesci ma segna anche un passo avanti significativo nella lotta contro lo spreco alimentare, allineandosi perfettamente con i principi dell’economia circolare.

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Pep4Fish guarda allo sviluppo di diete innovative per acquacoltura – In Portogallo, il team di ricerca del Centro Interdisciplinare di Ricerca Marina e Ambientale (CIIMAR) sta facendo passi da gigante nel progetto Pep4Fish, un’iniziativa all’avanguardia che punta a trasformare l’industria dell’acquacoltura. L’obiettivo? Sviluppare diete innovative per spigole e orate, utilizzando nuovi alimenti nutrienti derivati dai sottoprodotti dell’industria agroalimentare, inclusi quelli provenienti da pesce, pollame, maiale e persino insetti.

Questa iniziativa non solo promette di migliorare la salute dei pesci ma si pone anche come un modello di economia circolare, riducendo gli sprechi alimentari in modo significativo. Guidati da Luísa Valente del CIIMAR, i ricercatori si sono concentrati su tecniche all’avanguardia per l’estrazione del DNA da questi sottoprodotti trasformati. L’obiettivo è assicurare l’autenticità e la qualità degli ingredienti utilizzati nelle nuove diete per l’acquacoltura.

Grazie alla collaborazione con partner industriali come Savinor, Sorgal (parte del gruppo Soja de Portugal), Sebol e ITS (appartenenti al gruppo ETSA), il team ha sviluppato un metodo rapido ed efficiente per ottenere DNA di alta qualità, fondamentale per garantire l’autenticità degli idrolizzati proteici impiegati. La validazione di questo metodo attraverso la tecnica PCR segna un passo importante verso l’autenticazione sicura degli alimenti prodotti.

Il progetto Pep4Fish rappresenta un eccellente esempio di come la collaborazione tra la ricerca scientifica e il settore industriale possa produrre soluzioni innovative che non solo rispondono alle esigenze del mercato ma promuovono anche pratiche sostenibili e rispettose dell’ambiente.

Con l’annuncio di una nuova unità industriale di punta, Pep4Fish è pronto a portare sul mercato idrolizzati proteici di origine animale per i mangimi acquatici, dimostrando il potenziale di una sinergia tra sostenibilità ambientale e innovazione nel settore dell’acquacoltura. Questo approccio non solo apre nuove strade per l’alimentazione sostenibile dei pesci ma segna anche un passo avanti significativo nella lotta contro lo spreco alimentare, allineandosi perfettamente con i principi dell’economia circolare.

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