Mese: Maggio 2024 Pagina 11 di 36

La crescente fama del gimbap coreano influenza il mercato delle alghe

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La crescente fama del gimbap coreano influenza il mercato delle alghe – Nell’ultimo anno, la cucina coreana ha visto un’esplosione di popolarità, soprattutto grazie all’appeal del gimbap, un piatto a base di riso, verdure, carne e pesce, avvolti in fogli di gim, una varietà di alga marina che sta conquistando i palati di tutto il mondo. L’aumento delle esportazioni di gim dalla Corea del Sud e il suo consumo interno crescente hanno messo sotto pressione l’industria algale, incapace di tenere il passo con una domanda in rapida espansione. Questo fenomeno ha causato un’inflazione notevole: il prezzo dell’alga è aumentato quasi del 30% nell’ultimo anno, raggiungendo il costo di 0,95 dollari per 10 fogli.

L’alga gim ha guadagnato popolarità a livello globale grazie alla sua presenza sempre più marcata nei media e nelle cucine internazionali. Solo lo scorso anno, le esportazioni hanno raggiunto le 35.446 tonnellate, registrando un aumento del 42% rispetto al 2020. Stati Uniti e Tailandia emergono come i principali nuovi mercati, dove il gimbap sta diventando una presenza sempre più comune nei menù dei ristoranti.

In risposta all’escalation dei prezzi, il governo coreano ha preso misure decisive. È stato annunciato un aumento della produzione nazionale di alghe del 3% con l’intenzione di alleviare la pressione del mercato. Si spera di raggiungere l’obiettico attraverso lo sviluppo di nuovi siti di coltivazione algale, estendendosi su un’area di 2.700 ettari. Nonostante queste iniziative, resta incerta l’efficacia di questi sforzi nel soddisfare la domanda globale crescente.

La storia del gim coreano è un esempio perfetto di come le tendenze gastronomiche possono trasformare non solo i gusti alimentari, ma anche le economie nazionali e il commercio internazionale. La crescente domanda di prodotti culturalmente significativi come il gimbap evidenzia l’importanza di comprendere i mercati globali e di adattarsi rapidamente alle nuove tendenze per mantenere la stabilità economica e la soddisfazione del consumatore.

Continueremo a monitorare come queste dinamiche influenzeranno il futuro dell’industria alimentare e l’accessibilità di queste delizie culinarie in tutto il mondo.

La crescente fama del gimbap coreano influenza il mercato delle alghe

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Il mercato di olio e farina di pesce in un report dettagliato di IFFO

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Il mercato di olio e farina di pesce in un report dettagliato di IFFO – IFFO – The Marine Ingredients Organization, ha recentemente rilasciato un approfondito report sulle tendenze della produzione di farina e olio di pesce a livello globale nei primi tre mesi del 2024. Il focus è stato su aree chiave quali Perù, Cile, Danimarca/Norvegia, Islanda/Nord Atlantico, Stati Uniti, alcuni paesi africani e la Spagna.

Crescite e cali: un quadro dettagliato delle performance regionali

Da gennaio a marzo 2024, il Cile, gli Stati Uniti e alcuni paesi africani hanno evidenziato un incremento nella produzione di farina di pesce rispetto al 2023, segnando una tendenza positiva. Al contrario, la produzione globale di farina di pesce ha registrato una flessione significativa, con una diminuzione del 27% nei primi tre mesi del 2024 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Questa riduzione è stata influenzata dall’avvio anticipato della seconda stagione di pesca nella regione centro-settentrionale del Perù nel 2023, oltre a una quota concessa inferiore alla media che ha limitato le catture alla fine della stagione di pesca all’inizio del 2024.

Focalizzazione sul Perù: un ruolo chiave nel contesto globale

Il rapporto di IFFO ha messo in luce il ruolo cruciale del Perù, dove quasi il 50% della quota di 2.475 milioni di tonnellate di acciughe è stata catturata nel Centro Nord del paese durante i primi 23 giorni della prima stagione di pesca del 2024. La produzione peruviana rappresenta il 20% della produzione globale annuale di farina di pesce e olio di pesce.

Calo della produzione di olio di pesce

Similmente alla farina di pesce, anche la produzione di olio di pesce ha subito un calo del 30% su base annua. Anche in questo caso, solo gli Stati Uniti e i paesi africani hanno mostrato un trend positivo rispetto al periodo gennaio-marzo 2023.

Impatto di El Niño sulle attività di pesca in Perù

Il report evidenzia come il fenomeno El Niño abbia gravemente impattato le attività di pesca in Perù nel 2023, portando alla cancellazione della prima stagione di pesca da aprile a giugno.

Tendenze di consumo e mercati internazionali

La domanda di ingredienti per mangimi in Cina sta mostrando segni di indebolimento, con le importazioni di farina di pesce che sono diminuite a marzo 2024. Un divieto di pesca imposto sta complicando ulteriormente la situazione dei mercati dell’acquacoltura. Di conseguenza, IFFO prevede che la produzione di aquafeed nel primo trimestre del 2024 sarà inferiore rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, a causa di una “domanda passiva” dei consumatori.

Questo report di IFFO offre una panoramica cruciale delle dinamiche correnti nel settore degli ingredienti marini, sottolineando le sfide e le opportunità che caratterizzano questo segmento strategico dell’industria alimentare globale.

Il mercato di olio e farina di pesce in un report dettagliato di IFFO

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Stagione promettente per la pesca delle acciughe in Perù

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Stagione promettente per la pesca delle acciughe in Perù – Il Perù ha avuto un inizio promettente nella stagione di pesca delle acciughe del 2024, con la cattura che ha già superato il milione di tonnellate in soli 21 giorni dall’apertura della stagione il 16 aprile. Questo rappresenta il 42,34% della quota totale di 2.475.000 tonnellate destinata alla pesca nelle zone Centro-Nord del paese.

Il Ministero della Produzione del Perù ha rivelato che fino allo scorso 6 maggio, i pescatori hanno sbarcato 1.048.031 tonnellate di acciughe, principalmente per il consumo umano indiretto. Di queste, il 73,51% è stato pescato dalla flotta industriale, mentre il restante 26,49% proviene dalla flotta artigianale. I porti di Malabrigo, Chimbote, Callao, Coishco e Chancay hanno segnalato i maggiori volumi di sbarchi.

Quest’anno la quota di pesca è stata aumentata del 55% rispetto alla stessa stagione del 2023, che fu interrotta a causa degli effetti del fenomeno El Niño. La decisione di aumentare la quota si basa sull’osservazione che la biomassa di acciughe è cresciuta rispetto agli anni precedenti, segnando una ripresa significativa per l’industria ittica peruviana.

Finora, l’industria della pesca delle acciughe ha contribuito per lo 0,28% al Prodotto Interno Lordo (PIL) del Perù e per il 13,1% al PIL specifico del settore pesca, generando un valore aggiunto significativo. Questo impatto economico si riflette anche nelle esportazioni, con le acciughe che rappresentano il 18,9% del totale delle spedizioni ittiche peruviane, contribuendo significativamente all’economia nazionale.

Oltre agli aspetti economici, la stagione di pesca delle acciughe ha anche un impatto notevole sull’occupazione. Fino ad oggi, l’industria ha creato circa 11.800 posti di lavoro diretti e 36.200 indiretti lungo l’intera catena del valore. Questi dati sottolineano l’importanza dell’industria della pesca per il tessuto sociale ed economico del Perù, offrendo opportunità di lavoro e sostegno alle comunità costiere.

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Proteggi i tuoi pesci dal caldo con la giusta nutrizione

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Proteggi i tuoi pesci dal caldo con la giusta nutrizione – Con l’arrivo della stagione calda è importante proteggere i pesci dallo stress derivante dall’innalzamento della temperatura delle acque. Il cambiamento climatico ha aggravato questa condizione, facendo sì che gli animali si trovino a fronteggiare per una stagione più prolungata temperature che spesso superano quelle ottimali per le diverse specie allevate. Un piano di gestione strutturato, nel quale la nutrizione gioca un ruolo fondamentale, può aiutare i pesci ad affrontare lo stress termico.

Perché l’innalzamento delle temperature è un fattore di stress per i pesci?

I pesci regolano il metabolismo in base alla temperatura dell’ambiente circostante, ma quando questa supera un certo limite non riescono più a adattarsi. Lo stress termico impatta negativamente la funzionalità dell’intestino e lo stato antiossidante dell’organismo, in un ambiente in cui la disponibilità di ossigeno diminuisce. A causa del cambiamento climatico, queste condizioni possono verificarsi anche per periodi piuttosto prolungati, causando danni economici agli allevatori. Questi danni includono una riduzione delle prestazioni produttive, una crescita inferiore, un rapporto di conversione del mangime più elevato e una minore qualità del prodotto finale.

Come si può supportare il pesce allevato in questo periodo stressante?

La giusta nutrizione è un tassello fondamentale per sostenere i pesci quando le temperature superano i valori ottimali per la specie. Un mangime appositamente studiato per le alte temperature consente infatti:
-una migliore disponibilità di ossigeno
-una migliore funzionalità dell’intestino
-un migliore stato antiossidante
-migliori accrescimenti e rese

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Proteggi i tuoi pesci dal caldo con la giusta nutrizione

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Liguria chiede attenzione a pesca col palangaro e revisione contingenti per tonno rosso

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Liguria chiede attenzione a pesca col palangaro e revisione contingenti per tonno rosso – “In considerazione delle criticità che stanno interessando il comparto della pesca professionale, senza dimenticarsi delle esigenze di quella sportiva e ricreativa, abbiamo rappresentato ancora oggi durante la Commissione Politiche Agricole (CPA) le richieste della Regione Liguria sulla pesca con il palamito e sui contingenti di cattura del tonno rosso”.

Così Alessandro Piana, presidente ad interim della Regione Liguria con delega alla Pesca sulla CPA di ieri, in merito all’ordine del giorno che ha espressamente richiesto sulla pesca con il palamito e sul tonno rosso.

“La pesca ricreativa con il palangaro – continua l’assessore alla Pesca – coinvolge infatti in Italia, come affermato dalle associazioni stesse, centinaia di migliaia di appassionati ed è un comparto da salvaguardare con le sue tradizioni. Una competenza esclusiva dello Stato, ma su cui si intravede una apertura, tenuto conto che le criticità segnalate ancora una volta nella CPA sono state condivise anche da altre Regioni; quindi, c’è ora l’accordo di chiedere al Governo, uniti, la rivisitazione del decreto ministeriale.

Abbiamo ribadito anche oggi la nostra richiesta per una distribuzione più equa delle finestre temporali per le catture del tonno che favorirebbe entrambi i comparti. Su questa questione siamo intervenuti a partire dal 2021 presso la Commissione Politiche Agricole per sensibilizzare i colleghi delle altre Regioni o direttamente presso la marineria di Cetara dal 2021 al 2023″.

Liguria chiede attenzione a pesca col palangaro e revisione contingenti per tonno rosso

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