Mese: Maggio 2024 Pagina 5 di 36

Le richieste della spagnola Fedepesca in vista delle europee

 [[{“value”:”

Le richieste della spagnola Fedepesca in vista delle europee – Fedepesca, la Federazione Nazionale Spagnola che rappresenta il settore della pescheria tradizionale, ha avanzato richieste cruciali ai partiti politici in vista delle prossime elezioni europee. L’obiettivo è superare gli ostacoli economico-sociali che colpiscono i piccoli e medi imprenditori della pesca, garantendo condizioni di concorrenza leale e migliorando il settore.

Una delle priorità di Fedepesca è promuovere il consumo di prodotti acquatici. La federazione sottolinea l’importanza di sensibilizzare l’opinione pubblica sull’inclusione di alimenti più sostenibili e sani nella dieta quotidiana. Per raggiungere questo obiettivo, è fondamentale attuare politiche educative a livello europeo che migliorino l’educazione nutrizionale e formino i futuri consumatori. Inoltre, efficaci campagne istituzionali sono essenziali per incoraggiare e promuovere il consumo di questi prodotti, soprattutto in un contesto di calo continuo e drastico del consumo di prodotti della pesca nelle case spagnole ed europee.

Fedepesca propone anche l’eliminazione delle imposte indirette sui cibi sani e sostenibili, come quelli provenienti da pesca e acquacoltura, per renderli accessibili a tutti i cittadini dell’Unione Europea. Questa misura promuoverebbe una tassazione equa e invierebbe un messaggio forte sull’importanza di includere questi prodotti nel carrello della spesa.

Un altro punto chiave riguarda la necessità di una regolamentazione che si adatti alle capacità del settore, riducendo il sovraccarico burocratico. Fedepesca richiede di evitare nuovi oneri amministrativi in termini di legislazione sugli sprechi alimentari, stabilendo percentuali di riduzione adeguate per ciascun prodotto. Questo è particolarmente rilevante per i pescivendoli tradizionali, che generano pochi rifiuti grazie alla gestione quotidiana della domanda e dell’offerta. La federazione chiede inoltre che la futura legge europea sulle catene di approvvigionamento vieti le vendite in perdita, pratica che svaluta il reale valore dei prodotti utilizzati per attirare clienti con prezzi stracciati.

Fedepesca ritiene necessario adattare il regime fiscale e contabile alle piccole imprese con meno di cinque dipendenti, proponendo una riduzione fiscale significativa per permettere ai piccoli commercianti di competere con le multinazionali. Le norme dovrebbero prevedere sistemi semplificati per queste microimprese. La federazione chiede anche sostegno alle associazioni delle piccole imprese, affinché possano disporre di risorse umane qualificate per consigliare gli imprenditori sulle nuove prescrizioni legislative europee.

Per affrontare il problema del mancato ricambio generazionale nel settore, Fedepesca richiede il riconoscimento sociale e l’offerta formativa pubblica, attualmente carente in Spagna ma obbligatoria in alcuni paesi europei. La federazione chiede all’Europa di sviluppare un’offerta formativa omogenea che garantisca la pratica adeguata dei mestieri, qualificando i professionisti e adattandosi alle peculiarità di ciascuno Stato membro.

Infine, Fedepesca propone il ripristino obbligatorio del sistema tradizionale delle aste e la revisione del Regolamento sull’Organizzazione Comune dei Mercati (OCM) da parte della Commissione Europea, per uniformare i requisiti informativi richiesti per gli scambi rispetto ad altri settori economici. Inoltre, la federazione richiede la nomina di un commissario europeo esclusivo per la pesca e l’acquacoltura.

Le richieste della spagnola Fedepesca in vista delle europee

L’articolo Le richieste della spagnola Fedepesca in vista delle europee proviene da Pesceinrete.

“}]] ​ 

Record di catture di palamita in Perù

 [[{“value”:”

Record di catture di palamita in Perù – Nel 2024, l’industria della pesca in Perù ha raggiunto un traguardo significativo con le catture di palamita (Sarda chiliensis chiliensis), stabilendo un nuovo record. Secondo i dati presentati da Produce (Ministero della Produzione), fino a maggio 2024, la flotta peruviana ha riportato un totale di 71.411,88 tonnellate di palamita catturate, segnando un aumento dell’81% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente e un incremento del 79% rispetto al 2022. Questo notevole risultato sottolinea il successo delle pratiche di pesca sostenibili adottate nel paese.

Le catture di palamita hanno registrato buoni risultati sia nella pesca con reti a circuizione, con 60.080,76 tonnellate, sia con attrezzi passivi, con 11.331,13 tonnellate. Questo incremento riflette un’efficace gestione delle risorse marine e un impegno continuo verso la sostenibilità.

Il Ministro della Produzione, Sergio González, ha evidenziato l’importanza di questo record per l’industria della pesca, attribuendolo agli sforzi congiunti del governo e dei pescatori per promuovere pratiche sostenibili.  González ha inoltre aggiunto che il governo continuerà a collaborare strettamente con tutte le parti interessate per mantenere questo slancio positivo, garantendo un futuro prospero per l’industria della pesca.

Un altro aspetto rilevante delle catture record di palamita è il loro contributo alla sicurezza alimentare in Perù. La palamita rappresenta una fonte di proteine accessibile e nutriente per milioni di peruviani, contribuendo significativamente alla lotta contro l’anemia nel paese. Questa pesca non solo supporta la nutrizione della popolazione, ma gioca anche un ruolo cruciale nello sviluppo economico regionale.

A livello geografico, Arequipa guida le catture con oltre 30.000 tonnellate, seguita da Ica con 11.841 tonnellate e Áncash con 9.361 tonnellate. Queste tre regioni emergono come i principali centri di sbarco, contribuendo in modo significativo al volume totale di catture e al progresso economico delle rispettive aree. L’aumento delle catture coincide con una crescita del numero di pescatori coinvolti nell’attività, rivitalizzando economicamente numerose famiglie e comunità dipendenti dalla pesca.

L’espansione della forza lavoro in questo settore riflette il potenziale della pesca nel migliorare la vita di molti peruviani, offrendo opportunità di lavoro stabili e promuovendo la crescita economica locale. L’industria della pesca, quindi, non solo si conferma come un pilastro fondamentale dell’economia peruviana, ma anche come un mezzo per migliorare le condizioni di vita di coloro che ne dipendono.

Record di catture di palamita in Perù

 

L’articolo Record di catture di palamita in Perù proviene da Pesceinrete.

“}]] ​ 

OptiFish: innovazione sostenibile nella pesca europea

 [[{“value”:”

OptiFish: innovazione sostenibile nella pesca europea – La crescente necessità di garantire pratiche di pesca sostenibili è diventata una priorità globale per proteggere le risorse marine e sostenere le comunità costiere. In questo contesto, il progetto pionieristico OptiFish rappresenta un significativo passo avanti per la pesca sostenibile. Lanciato il 1° febbraio 2024, OptiFish si propone di sviluppare, sperimentare e convalidare tecnologie all’avanguardia ed economicamente vantaggiose per il monitoraggio delle attività di pesca, rivoluzionando le pratiche di pesca nei mari europei.

Il consorzio di OptiFish comprende 19 partner provenienti da 8 paesi diversi, che si sono riuniti al kick-off meeting tenutosi il 18 e 19 aprile 2024 a Ostenda, in Belgio. L’evento, organizzato dal Flanders Research Institute for Agriculture, Fisheries and Food (ILVO), ha sottolineato l’impegno comune dei partecipanti nel rivoluzionare la gestione della pesca. Il consorzio è composto da 7 istituti di ricerca e università, 7 aziende tecnologiche, 2 organizzazioni di produttori, 2 agenzie governative e 1 organizzazione no-profit, tutti uniti dall’obiettivo di innovare il settore.

Durante l’incontro, ogni partner ha avuto l’opportunità di presentare le proprie competenze e delineare il proprio ruolo all’interno del progetto. Questo approccio collaborativo ha posto solide basi per il successo di OptiFish, evidenziando la varietà di competenze e obiettivi condivisi del consorzio.

OptiFish mira a stabilire nuovi standard per le pratiche di pesca sostenibili in Europa. Attraverso l’integrazione di intelligenza artificiale e visione artificiale, il progetto intende fornire tecnologie in grado di riconoscere accuratamente e in tempo reale le specie ittiche e valutare la loro salute. Queste innovazioni saranno cruciali per ridurre le catture indesiderate, prevenire le attività di pesca non dichiarate e garantire il rispetto delle normative sulla pesca.

Il progetto prevede inoltre l’implementazione di cinque studi pilota in vari mari d’Europa, che testeranno e convalideranno le tecnologie di bordo e le architetture di sistema in diverse tipologie di pesca. Questi studi pilota rappresentano un passaggio fondamentale per adattare e perfezionare le tecnologie alle specifiche esigenze del settore ittico europeo.

Il kick-off meeting ha segnato un inizio dinamico per OptiFish, combinando le competenze scientifiche e tecniche dei partner e aprendo la strada all’innovazione nell’ambiente marino. Con il suo approccio innovativo e la collaborazione internazionale, OptiFish è destinato a diventare un punto di riferimento per la pesca sostenibile, promuovendo pratiche che proteggeranno le risorse marine e sosterranno le comunità di pescatori.

OptiFish: innovazione sostenibile nella pesca europea

L’articolo OptiFish: innovazione sostenibile nella pesca europea proviene da Pesceinrete.

“}]] ​ 

Rinviato il voto su chiusura del 10% delle acque dell’UE alla pesca

 [[{“value”:”

Rinviato il voto su chiusura del 10% delle acque dell’UE alla pesca – La European Bottom Fisheries Alliance (EBFA) ha ottenuto un’importante vittoria: il voto sulla possibile creazione di zone di pesca vietate nel 10% delle acque dell’UE è stato rinviato alla prossima riunione del gruppo di coordinamento degli Stati membri (MSCG), che si terrà nell’ottobre 2024. Questa decisione riflette le preoccupazioni espresse da molti Stati membri riguardo alle significative implicazioni per la flotta e la produzione alimentare.

La richiesta dell’EBFA di rinviare il voto è stata accolta positivamente, poiché consente un esame più approfondito dei possibili impatti e dell’approccio scientifico alla proposta. Questo rinvio offre l’opportunità di condurre consultazioni e discussioni più ampie con tutte le parti interessate del settore della pesca. Secondo l’EBFA, è essenziale che le decisioni di tale portata siano basate su dati scientifici solidi e coinvolgano un dialogo inclusivo con le autorità nazionali e dell’UE.

Il rinvio del voto è stato visto come una misura necessaria per garantire che le decisioni siano prese in modo trasparente e responsabile. La Commissione europea non dovrebbe adottare misure che hanno un impatto così significativo sui pescatori senza il controllo delle istituzioni democraticamente elette dell’UE. Questo è particolarmente importante in un periodo in cui il Parlamento europeo è in sospeso a causa delle elezioni e l’UE sta decidendo sulla revisione della legislazione pertinente.

Il presidente dell’EBFA, Ivan López, ha sottolineato l’importanza di utilizzare questo periodo di estensione per impegnarsi ulteriormente in discussioni costruttive con le amministrazioni. L’obiettivo è raggiungere un approccio equilibrato che tenga conto delle esigenze della comunità di pescatori e garantisca una produzione alimentare sostenibile. L’EBFA è ottimista riguardo alle prossime discussioni e si impegna a lavorare per trovare soluzioni che supportino sia la sostenibilità ambientale che la redditività economica del settore della pesca.

Questo rinvio offre un’opportunità preziosa per approfondire il dialogo e trovare un equilibrio tra la protezione ambientale e la sostenibilità economica. Le discussioni future saranno cruciali per garantire che le decisioni prese siano informate, giuste e vantaggiose per tutte le parti coinvolte.

Rinviato il voto su chiusura del 10% delle acque dell’UE alla pesca

L’articolo Rinviato il voto su chiusura del 10% delle acque dell’UE alla pesca proviene da Pesceinrete.

“}]] ​ 

Europee, serve un voto consapevole a tutela della pesca

 [[{“value”:”

Europee, serve un voto consapevole a tutela della pesca – Con le imminenti elezioni europee, il settore pesca, acquacoltura e ittico in genere deve prendere coscienza dell’importanza del voto e della scelta dei candidati. È fondamentale attribuire la propria preferenza a chi dimostri di essere capace di tutelare efficacemente gli interessi del settore. Questo settore non solo rappresenta una parte significativa dell’economia italiana, ma è anche fondamentale per le tradizioni culturali e culinarie del paese.

Il settore della pesca in Italia è vitale per molte comunità costiere e insulari. Regioni come la Sicilia, la Calabria, la Campania, la Puglia e il Veneto sono particolarmente dipendenti dalla pesca e dall’acquacoltura. L’Italia è uno dei principali produttori di pesce fresco e lavorato in Europa, con una vasta gamma di prodotti che vanno dal pesce azzurro ai molluschi e crostacei.

In ambito europeo, i rappresentanti italiani nel Parlamento Europeo, specialmente quelli coinvolti nella commissione per la pesca (PECH), svolgono un ruolo cruciale. Essi influenzano le politiche che regolano il settore ittico, dalla gestione delle risorse marine alla sostenibilità delle pratiche di pesca.

Le sfide da affrontare

Il settore ittico italiano affronta numerose sfide:

Sostenibilità: la necessità di bilanciare le attività di pesca con la conservazione delle risorse marine.
Regolamentazioni europee: le normative comunitarie spesso impongono restrizioni che possono penalizzare le piccole imprese di pesca italiane.
Concorrenza internazionale: la competizione con altri paesi che possono avere costi di produzione più bassi.
Accesso ai fondi europei: la necessità di ottenere finanziamenti europei per modernizzare le flotte e le attrezzature di pesca, oltre che per progetti di ricerca e innovazione.

Il ruolo cruciale del Parlamento Europeo

È essenziale che i rappresentanti italiani nel Parlamento Europeo abbiano una chiara comprensione delle problematiche del settore e siano pronti a lavorare per soluzioni che favoriscano la crescita sostenibile. I membri della commissione per la pesca devono difendere gli interessi dei pescatori italiani, promuovere pratiche sostenibili e garantire che le regolamentazioni siano equamente applicate.

L’importanza della scelta dei candidati

Il settore della pesca, acquacoltura e ittico deve essere consapevole del ventaglio di candidati e delle loro capacità di rappresentare e difendere efficacemente gli interessi del settore. Gli elettori devono informarsi sui candidati e attribuire la propria preferenza a coloro che hanno dimostrato competenza e impegno nella tutela del settore ittico italiano.

La rappresentanza italiana nel settore pesca in Europa è cruciale per garantire che gli interessi nazionali siano ben difesi e promossi. Le imminenti elezioni europee rappresentano un’opportunità per eleggere rappresentanti capaci di comprendere le sfide e le opportunità del settore ittico e che siano pronti a lavorare per un futuro sostenibile e prospero per le comunità di pescatori italiane.

Europee, serve un voto consapevole a tutela della pesca

L’articolo Europee, serve un voto consapevole a tutela della pesca proviene da Pesceinrete.

“}]] ​ 

Pagina 5 di 36

Made with & by Matacotti Design

Privacy & Cookie Policy