Mese: Giugno 2024 Pagina 10 di 14

“Stati Generali della Pesca e Acquacoltura in Abruzzo”: il 14 giugno a Pescara

“Stati Generali della Pesca e Acquacoltura in Abruzzo”: il 14 giugno a Pescara

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Dopo gli incontri del 2023, tornano gli “Stati Generali della Pesca e Acquacoltura in Abruzzo”: un appuntamento promosso dalla Regione Abruzzo, dall’Assessorato Agricoltura e Pesca e dal Servizio Sviluppo Locale ed Economia Ittica – in programma venerdì 14 giugno alle ore 9.30, presso la Sala Camplone della Camera di Commercio Chieti – Pescara – per discutere della programmazione FEAMPA 2021-2027, delle nuove strategie e delle opportunità di investimento a fronte dei 18 milioni di euro stanziati per la Regione Abruzzo.

“I nuovi bandi FEAMPA 2021 – 2027 ripartono dagli ottimi risultati raggiunti nella scorsa programmazione” commenta il Vicepresidente con delega all’Agricoltura e Pesca, Emanuele Imprudente“In particolare dal‘Patto per lo Sviluppo Sostenibile e la Crescita Blu’: un documento che coinvolge ed interessa tutti i comparti riconducibili alla filiera ittica, ma anche autorità pubbliche, enti e amministrazioni, al fine di supportare con interventi mirati la competitività del settore, puntando su priorità condivise.

Questa modalità di ascolto e dialogo è stata introdotta con la più ampia strategia “Abruzzo Sostenibile Blue Deal”: uno spazio di confronto ideato dall’Assessorato, che si è ispirato ad una serie di temi chiave dello sviluppo sostenibile quali la Blue Economy, il Green Deal Europeo, il Documento dell’ONU sul Decennio delle Scienze del Mare per lo Sviluppo Sostenibile e la Strategia Regionale per lo Sviluppo Sostenibile”.

Il vicepresidente Imprudente dopo l’apertura dei lavori prevista per le ore 10, terrà le conclusioni alle ore 13.

Stati Generali: presentazione della Pubblicazione de “La Pesca e L’acquacoltura in Abruzzo: Una visione d’insieme”

In occasione degli Stati Generali, verrà, inoltre, presentata la Pubblicazione “La Pesca e L’acquacoltura in Abruzzo: Una visione d’insieme”: il primo tentativo regionale di raccolta e riorganizzazione dei dati della filiera, pensato come uno strumento aperto a supporto di tutti gli attori del settore, e realizzato a cura del Servizio Sviluppo Locale ed Economia Ittica dell’Assessorato.

L’agenda della giornata appare piuttosto fitta, a cominciare, per l’appunto, dall’inaugurazione della nuova programmazione, delle risorse e degli investimenti da attuare sulla scorta degli accordi raggiunti con la chiusura del FEAMP 2014-2020.

Verranno poi gettate le basi per discutere, con gli stakeholder del comparto e l’intero partenariato, delle priorità da inserire nei nuovi bandi regionali FEAMPA che si ispireranno ai tre pilastri della scorsa programmazione: Green Deal, Strategia della biodiversità, dal produttore al consumatore – Farm to Fork.

Farà inoltre il proprio debutto, il GAL Pesca, l’ente unico regionale con una rinnovata e potenziata struttura amministrativa, sintesi dell’eredità, dell’esperienza e della conoscenza dei tre FLAG abruzzesi “Costa Blu”, Costa di Pescara” e “Costa dei Trabocchi”. Durante l’incontro, il GAL introdurrà anche la propria strategia in merito alle Attività Di Sviluppo Locale Partecipativo (CLLD).

Gli Stati Generali della Pesca e dell’Acquacoltura in Abruzzo, grazie alla loro validità e importanza, sono stati insigniti ancora una volta del vessillo European Maritime Day 2024, riconoscimento di particolare interesse conferito dall’Unione Europea per le iniziative che coinvolgono a livello locale la comunità e ribadiscono il valore dei nostri mari e dell’economia blu sostenibile.

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16 tonnellate di tonno rosso per la pesca ricreativa nel Regno Unito

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16 tonnellate di tonno rosso per la pesca ricreativa nel Regno Unito – Il tonno rosso, noto per la sua prelibatezza e fama a livello globale, è uno dei pesci più ricercati dagli appassionati di pesca e dai gourmet di tutto il mondo. Le sue carni sode e saporite lo rendono un ingrediente prezioso nella cucina internazionale, soprattutto per piatti come il sushi e il sashimi. Recentemente, l’espansione del tonno rosso nelle acque settentrionali ha portato il Regno Unito a una decisione storica: autorizzare la cattura ricreativa di questo magnifico pesce.

Il governo britannico, attraverso la Marine Management Organisation (MMO), ha introdotto un nuovo regolamento che autorizza la cattura e il rilascio del tonno rosso dell’Atlantico nelle acque del Regno Unito. Questa misura è applicabile a tutte le navi che possiedono le autorizzazioni necessarie per la pesca con canna e lenza. Per l’anno 2024, sono state assegnate 16 tonnellate di quota di tonno rosso, permettendo l’apertura della pesca nelle acque del Regno Unito, con un’attenzione particolare alle zone di pesca in Inghilterra.

Durante il mese di giugno, è aperto il processo di richiesta delle licenze necessarie per partecipare alla pesca ricreativa del tonno rosso. Questo passo segue un programma di ricerca scientifica triennale condotto dal Centre for Environment, Fisheries and Aquaculture Science (Cefas). Lo scopo di questo programma è stato comprendere meglio la gestione degli stock di tonno rosso e garantire una pesca sostenibile e responsabile.

Nel corso dello scorso anno, è stata condotta una consultazione formale per raccogliere le opinioni dei cittadini e degli stakeholder sui regimi di autorizzazione. Questo ha permesso di elaborare regolamenti che non solo rispettano le esigenze degli appassionati di pesca, ma che sono anche in linea con le migliori pratiche per la conservazione delle risorse marine.

La decisione di autorizzare la pesca ricreativa del tonno rosso nel Regno Unito rappresenta un equilibrio tra la valorizzazione delle risorse naturali e la necessità di conservazione. Il tonno rosso, con la sua importanza ecologica e commerciale, richiede una gestione attenta per assicurare che le popolazioni rimangano sostenibili per le generazioni future. Questo nuovo regolamento dimostra l’impegno del Regno Unito nella promozione di una pesca responsabile e nell’educazione della comunità riguardo alla conservazione marina.

16 tonnellate di tonno rosso per la pesca ricreativa nel Regno Unito

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Il riscaldamento degli oceani spinge il salmone rosso nell’Artico canadese

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Il riscaldamento degli oceani spinge il salmone rosso nell’Artico canadese – Il salmone rosso sta mostrando una sorprendente espansione nelle acque artiche del Canada. Questa tendenza è strettamente legata al riscaldamento delle temperature oceaniche, un chiaro segno dei cambiamenti climatici in corso.

Tradizionalmente, il salmone rosso non è mai stato presente in gran numero nell’Oceano Artico. Tuttavia, negli ultimi anni, le catture accidentali di salmone da parte dei pescatori locali sono aumentate. Questo aumento è stato collegato dai ricercatori di Fisheries and Oceans Canada e dell’Università dell’Alaska Fairbanks a una serie di condizioni climatiche nel mare di Chukchi e nel mare di Beaufort, situati a nord dell’Alaska.

Lo studio pubblicato sulla rivista Global Change Biology ha rivelato che il salmone rosso sta sfruttando un “doppio cancello” climatico. Le condizioni calde della tarda primavera nel mare di Chukchi permettono al salmone di migrare verso nord. Se queste condizioni persisteranno durante l’estate nel mare di Beaufort, il salmone potrà continuare il suo viaggio verso le acque canadesi. I dati satellitari della National Oceanic and Atmospheric Administration dal 2000 hanno mostrato una chiara correlazione tra le condizioni climatiche e l’aumento delle catture di salmone.

Le comunità indigene dell’Artico canadese, in collaborazione con Fisheries and Oceans Canada, hanno monitorato le catture accidentali di salmone come parte dell’Arctic Salmon Program. Per oltre due decenni, i dati raccolti dai pescatori locali hanno fornito una preziosa fonte di informazioni per comprendere meglio l’espansione dell’areale del salmone.

Tra le specie di salmone più frequentemente catturate figurano il salmone rosso e il salmone sockeye, seguiti dal salmone rosa. Questi risultati sono coerenti con ricerche precedenti che dimostrano come alcune specie di salmone abbiano una maggiore tolleranza alle temperature fredde, permettendo loro di adattarsi meglio alle acque artiche.

Karen Dunmall, ricercatrice presso Fisheries and Oceans Canada, ha evidenziato le preoccupazioni delle comunità locali riguardo all’espansione del salmone rosso. Questo fenomeno potrebbe avere conseguenze significative per la biodiversità locale e la sussistenza delle comunità indigene. Le domande sui cambiamenti ecologici e sulla disponibilità delle risorse alimentari stanno diventando sempre più pressanti.

Il riscaldamento degli oceani e la conseguente migrazione del salmone rosso verso l’Artico canadese rappresentano un chiaro indicatore dei cambiamenti climatici in atto. Monitorare e comprendere queste variazioni ecologiche è essenziale per proteggere la biodiversità e sostenere le comunità che dipendono da queste risorse. Il futuro del salmone rosso e degli ecosistemi marini dipenderà dalla nostra capacità di adattarci e mitigare gli effetti del cambiamento climatico.

Il riscaldamento degli oceani spinge il salmone rosso nell’Artico canadese

 

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Acli Terra, Tavoletta: “Confronto significativo su cambiamento climatico, specie aliene e Pesca”

Acli Terra, Tavoletta: “Confronto significativo su cambiamento climatico, specie aliene e Pesca”

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Incontro Acli Terra – Ciesm estremamente significativo nel Principato di Monaco, in questi giorni. 

Acli Terra è tornata dall’incontro internazionale con il Ciesm – The Mediterranean Science Commission a cui aderiscono ben 23 Paesi e centinaia di istituti marini e altrettanti ricercatori non solo del Mediterraneo e del Mar Nero – estremamente soddisfatta. Nel Principato di Monaco abbiamo avuto e sviluppato un amplissimo confronto con gli scienziati dello stesso ente e con le altre organizzazioni italiane presenti, riaffermando alcuni nostri riferimenti strategici e riprendendo alcuni concetti espressi nel nostro importante convegno di Milano dello scorso 17 aprile sul cambiamento climatico”.

Così il Presidente nazionale Acli Terra, Nicola Tavoletta (nella foto sopra), l’Associazione professionale aclista che tutela, assiste e promuove lavoratori e operatori del mondo delle marinerie e rurale, che ha aggiunto: 

“Nel breve discorso, tenuto lo scorso venerdì 7 giugno davanti alle diverse delegazioni presenti, ho offerto il nostro contributo di idee e proposte.
Innanzitutto, l’interpretazione del cambiamento climatico con una nuova visione, nella quale le comunità si adattano e cercano di essere generatrici o sostenitrici di un rinnovato equilibrio. In secondo luogo, un impegno attivo e fattivo rispetto ad una commiserazione colpevolista, utile ormai solo a catturare attenzione mediatica o commerciale.

Un messaggio, questo, che riprende anche quanto sostenuto dal Premio Nobel Riccardo Valentini, quando venne ospite alle Acli nazionalisu invito di Acli Terra, la scorsa primavera.

Inoltre, – prosegue Tavoletta – abbiamo richiamata la necessità di valutare ogni singolo fenomeno nella dimensione del tempo e non solo nello spazio: un concetto ripreso, durante la riunione monegasca, anche dal ricercatore Ernesto Azzurro del CNR-IRBIM, l’Istituto per le Risorse Biologiche e le Biotecnologie Marine di Ancona. Questo tema pone ad Acli Terra anche l’obiettivo di offrire alle comunità la possibilità di istituire piani regolatori dei tempi’, oltre ad un metodo di approccio alle questioni. 

In particolare sulle specie aliene, principale tema all’ordine del giorno dei lavori dell’incontro, abbiamo chiesto che le istituzioni non intervengano più con misure limitate alle singole specie o alla singola emergenza, ma affrontino la complessità del fenomeno con la comunità scientifica e le rappresentanze dei pescatori. E’ evidente che non vi è più l’alibi della sorpresa. 

Anzi, evitando così la lievitazione della percezione del pericolo, abbiamo ribadito e sottolineato la funzione pedagogica di Acli Terra sulle specie aliene, offrendo, come abbiamo fatto e facciamo, nei territori del nostro Paese, molti momenti di incontro e confronto sulle potenzialità della pesca delle stesse: un’azione psicosociale per liberare le comunità dalle dimensioni della criticità e dell’ansia emergenziale per disegnare prospettive e nuovi percorsi formativi professionali”.

“In tutto questo – sottolinea il presidente Tavoletta – possiamo cogliere la questione delle specie aliene per riaffermare il valore dell’essere umano nella sua autenticità integrale nel contesto naturale. E Acli Terra, proprio in quest’ottica lavora alla integrazione dello sviluppo rurale, urbano e marittimo dei ‘water front’ con un impegno sperimentale sulle Lagune, l’ecosistema più caratteristico e complesso”.

“Un percorso associativo che ho confermato in questo incontro svolto nel Principato di Monaco nella prestigiosa sede del Ciesm: in particolare ho necessità di ringraziare la Direttrice del Ciesm, la Dottoressa Laura Giuliano, una scienziata italiana, e lo staff internazionale da lei diretto per la generosità che ha riservato per la nostra ospitalità, soprattutto in termini di strumenti ed elementi di confronto.

Prezioso è stato il lavoro dell’Ambasciatore italiano nel Principato di MonacoGiulio Alaimo (nella foto sotto), che si è impegnato affinché ci fossero le condizioni per aprire tale percorso di confronto, orientato a pratiche soluzioni e non solo a valutazioni accademiche. La nostra delegazione ha potuto contare sulla competenza scientifica di due biologi di prestigio, Claudio Brinati e Monica Crociata.

E’ stato entusiasmante poter affrontare questa esperienza a fianco delle rappresentanze di ColdirettiAgci ed Anapi, che ringrazio, oppure ascoltare le testimonianze delle esperienze economiche, come quelle delle Mariscadoras o di Imperium Group sulla trasformazione delle specie aliene”,  ha concluso il Presidente nazionale Acli Terra, Nicola Tavoletta.

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Dalla FAO il report “Lo stato della pesca e dell’acquacoltura nel mondo”

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Dalla FAO il report “Lo stato della pesca e dell’acquacoltura nel mondo” – In un mondo sempre più attento alla sostenibilità e alla sicurezza alimentare, il settore della pesca e dell’acquacoltura riveste un ruolo cruciale. La FAO ha recentemente pubblicato il report Lo stato della pesca e dell’acquacoltura nel mondo. The Blue Transformation in Action  (SOFIA 2024), mettendo in luce le principali tendenze e i progressi compiuti in questo settore. I punti salienti del documento evidenziando come la “trasformazione blu” possa contribuire a un futuro più sostenibile e prospero per le comunità globali.

Produzione pesca e acquacoltura: un nuovo massimo storico

Nel 2022, la produzione mondiale della pesca e dell’acquacoltura ha raggiunto un nuovo massimo storico di 223,2 milioni di tonnellate. Di queste, 185,4 milioni tonnellate di animali acquatici e 37,8 milioni tonnellate di alghe. Questo aumento è stato guidato principalmente dall’acquacoltura, che per la prima volta ha superato la pesca di cattura in termini di produzione animale.

Distribuzione geografica della produzione

I paesi asiatici hanno contribuito al 70% della produzione totale di animali acquatici, seguiti da Europa, America Latina e Caraibi (9% ciascuno), Africa (7%), Nord America (3%) e Oceania (1%). La Cina è rimasta il principale produttore con il 36% della produzione totale.

Consumo e commercio di prodotti acquatici

Il consumo apparente globale di alimenti acquatici di origine animale è stato di 162,5 milioni di tonnellate nel 2021, con un consumo pro capite medio di 20,6 kg. Il commercio di prodotti acquatici ha raggiunto un valore record di 195 miliardi di USD nel 2022, rappresentando oltre il 9% del commercio agricolo totale.

Sfide e opportunità

Nonostante i significativi progressi, il settore deve affrontare sfide importanti come il cambiamento climatico, la pesca illegale, non dichiarata e non regolamentata (INN), e la sovrapesca. È essenziale implementare misure urgenti per garantire la gestione sostenibile delle risorse ittiche e promuovere l’acquacoltura sostenibile.

La Trasformazione Blu

La FAO ha adottato la “trasformazione blu” come area prioritaria nel suo Programma Strategico 2022-2031, con l’obiettivo di massimizzare le opportunità offerte dai sistemi alimentari acquatici per migliorare la sicurezza alimentare, la nutrizione e ridurre la povertà. Questo programma promuove la crescita sostenibile dell’acquacoltura, una gestione efficace della pesca e il miglioramento delle catene del valore degli alimenti acquatici.

Il report della FAO evidenzia come la pesca e l’acquacoltura siano settori chiave per la sicurezza alimentare globale e la sostenibilità ambientale. Con una gestione efficace e politiche sostenibili, è possibile garantire che questi settori continuino a prosperare, fornendo cibo nutriente e sostenibile a milioni di persone in tutto il mondo.

Dalla FAO il report “Lo stato della pesca e dell’acquacoltura nel mondo”

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