Mese: Giugno 2024 Pagina 5 di 14

Federpesca: decreto fermo pesca è un passo importante nella

Federpesca: decreto fermo pesca è un passo importante nella

[[{“value”:”

“Il decreto del fermo pesca 2024 – pubblicato nella giornata del 20 giugno e firmato dal Ministro Lollobrigida – rappresenta un passo importante nella direzione da noi auspicata di uscire da una gestione dell’attività che negli ultimi anni si è basata esclusivamente sulle negazioni e non sulle possibilità.

Il combinato disposto di politiche volte al solo contenimento dello sforzo di pesca, attraverso la sistematica riduzione delle attività, e l’aumento dei costi di produzione, dovuto all’incremento del prezzo del gasolio, ha provocato nelle marinerie uno stato di sofferenza che non ha precedenti e che andava fermato.

Auspichiamo invece che l’attuale impostazione, seppur con margini di miglioramento, potrà mettere in atto una nuova fase volta a garantire maggiore flessibilità all’attività d’impresa, consentendo a ciascuna impresa di organizzare la propria attività imprenditoriale, nel rispetto di una reale sostenibilità sociale ed economica, oltre che ambientale.

Un’innovazione che richiederà l’impegno e la responsabilità di tutti, oltre che un monitoraggio continuo della situazione volto ad intervenire sui profili critici rappresentati dagli operatori ma che oggi rappresenta un cambio di paradigma importante nell’ottica di semplificare l’attività e abbandonare sterili rigidità gestionali.” così in una nota Federpesca.

The post Federpesca: decreto fermo pesca è un passo importante nella appeared first on Economia del Mare.

“}]] 

Unci AgroAlimentare: nuovo decreto fermo offre opportunità alla pesca

 [[{“value”:”

Unci AgroAlimentare: nuovo decreto fermo offre opportunità alla pesca – “Il nuovo decreto sul fermo pesca obbligatorio, firmato dal ministro Lollobrigida, rappresenta un risultato significativo per le imprese e i lavoratori del settore, che non vengono più considerati alla stregua di un problema, come purtroppo succede da alcuni anni a Bruxelles”. Ad affermarlo è Gennaro Scognamiglio, presidente nazionale dell’Unci AgroAlimentare.

“Il confronto avviato da tempo – prosegue il numero uno dell’associazione di settore del mondo cooperativistico – con i vertici del Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste sta dando i suoi frutti, confermandosi un metodo quantomai utile per affrontare le criticità di un importante comparto, per quanto fragile, quale è quello ittico, ridefinendo una strategia condivisa per la sostenibilità ambientale e la protezione della biodiversità marina, senza però dimenticare i risvolti sociali ed economici che le attività di pesca hanno non solo per le migliaia di operatori del Paese impegnati e per le loro famiglie, ma anche per i territori costieri.

Con questo provvedimento infatti si apre la possibilità per le imprese di pesca italiane, fermo restando il computo complessivo delle giornate annue di attività, di poter scegliere quando pescare e quando restare fermi, in base alle situazioni specifiche, ribaltando quindi l’impianto assunto negli ultimi anni. L’obiettivo dichiarato dallo stesso governo è uscire dalla dicotomia pesca contro ambiente, per costruire così una prospettiva diversa.

L’auspicio comune adesso è che la nuova Commissione europea possa rettificare gli indirizzi delle politiche portate avanti in questi anni, che hanno duramente colpito indiscriminatamente e immotivatamente la pesca, penalizzando soprattutto le marinerie italiane, fiore all’occhiello della produzione alimentare nazionale e garanzia per i consumatori per la qualità del pescato”

“L’intera filiera ittica – ha concluso Scognamiglio – è pronta a mettersi nuovamente in gioco, con maggiore fiducia rispetto al passato, per costruire insieme un modello produttivo rispondente alle esigenze attuali, che ponga però al centro i pescatori, con la loro storia, il loro sapere e la loro esperienza, offrendo maggiori possibilità alle giovani generazioni”.

Unci AgroAlimentare: nuovo decreto fermo offre opportunità alla pesca

L’articolo Unci AgroAlimentare: nuovo decreto fermo offre opportunità alla pesca proviene da Pesceinrete.

“}]] ​ 

Unci AgroAlimentare, Scognamiglio: nuovo decreto fermo obbligatorio offre opportunità alla pesca

Unci AgroAlimentare, Scognamiglio: nuovo decreto fermo obbligatorio offre opportunità alla pesca

[[{“value”:”

“Il nuovo decreto sul fermo pesca obbligatorio, firmato dal ministro Lollobrigida, rappresenta un risultato significativo per le imprese e i lavoratori del settore, che non vengono più considerati alla stregua di un problema, come purtroppo succede da alcuni anni a Bruxelles”.

Ad affermarlo è Gennaro Scognamiglio, presidente nazionale dell’Unci AgroAlimentare.

“Il confronto avviato da tempo – prosegue il numero uno dell’associazione di settore del mondo cooperativistico – con i vertici del Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste sta dando i suoi frutti, confermandosi un metodo quantomai utile per affrontare le criticità di un importante comparto, per quanto fragile, quale è quello ittico, ridefinendo una strategia condivisa per la sostenibilità ambientale e la protezione della biodiversità marina, senza però dimenticare i risvolti sociali ed economici che le attività di pesca hanno non solo per le migliaia di operatori del Paese impegnati e per le loro famiglie, ma anche per i territori costieri.

Con questo provvedimento infatti si apre la possibilità per le imprese di pesca italiane, fermo restando il computo complessivo delle giornate annue di attività, di poter scegliere quando pescare e quando restare fermi, in base alle situazioni specifiche, ribaltando quindi l’impianto assunto negli ultimi anni. L’obiettivo dichiarato dallo stesso governo è uscire dalla dicotomia pesca contro ambiente, per costruire così una prospettiva diversa.

L’auspicio comune adesso è che la nuova Commissione europea possa rettificare gli indirizzi delle politiche portate avanti in questi anni, che hanno duramente colpito indiscriminatamente e immotivatamente la pesca, penalizzando soprattutto le marinerie italiane, fiore all’occhiello della produzione alimentare nazionale e garanzia per i consumatori per la qualità del pescato”

“L’intera filiera ittica – ha concluso Scognamiglio – è pronta a mettersi nuovamente in gioco, con maggiore fiducia rispetto al passato, per costruire insieme un modello produttivo rispondente alle esigenze attuali, che ponga però al centro i pescatori, con la loro storia, il loro sapere e la loro esperienza, offrendo maggiori possibilità alle giovani generazioni”.

The post Unci AgroAlimentare, Scognamiglio: nuovo decreto fermo obbligatorio offre opportunità alla pesca appeared first on Economia del Mare.

“}]] 

Allerta Mucillagine nell’Alto Adriatico

 [[{“value”:”

Allerta Mucillagine nell’Alto Adriatico – L’Alto Adriatico è nuovamente sotto allerta per il fenomeno della mucillagine, una problematica che sta crescendo e causando preoccupazioni significative per l’ecosistema marino, il turismo e le attività di pesca. Questo fenomeno, caratterizzato dalla formazione di grandi masse gelatinose nelle acque, è diventato un problema ricorrente che necessita di attenzione e soluzioni efficaci.

Cos’è la Mucillagine?

La mucillagine è una sostanza gelatinosa prodotta da alghe e microrganismi marini. Quando le condizioni ambientali sono favorevoli, queste sostanze si accumulano e formano ammassi che possono coprire vasti tratti di mare. Questi ammassi sono spesso visibili sulla superficie dell’acqua e possono arrivare fino alle spiagge, influenzando negativamente sia l’ambiente marino che le attività umane.

La formazione della mucillagine è influenzata da diversi fattori, tra cui:
– Temperature elevate – Il riscaldamento delle acque marine, dovuto ai cambiamenti climatici, favorisce la crescita dei microrganismi responsabili.
– Eutrofizzazione- L’eccesso di nutrienti, come azoto e fosforo, derivanti dall’agricoltura e dagli scarichi urbani, stimola la proliferazione algale.
– Stagnazione delle acque – La mancanza di movimento nelle acque marine può favorire l’accumulo di queste sostanze.

Impatti sull’ecosistema e sull’economia

Nel contesto dell’ambiente marino, le masse gelatinose rappresentano una grave minaccia. Esse possono soffocare la fauna e la flora marina, riducendo drasticamente la biodiversità e alterando gli equilibri naturali dell’ecosistema. Le conseguenze sono evidenti e preoccupanti, con un deterioramento della salute dei mari che necessita di interventi urgenti.

Anche il turismo, fondamentale per l’economia delle località balneari, risente fortemente della presenza di mucillagine. Le spiagge coperte da queste sostanze gelatinose diventano meno attraenti per i turisti, che possono decidere di cambiare destinazione, causando perdite economiche significative per le comunità locali che dipendono dal turismo stagionale.

Infine, la pesca è un altro settore gravemente colpito. Le reti da pesca, infatti, possono riempirsi di mucillagine, rendendo estremamente difficile la cattura del pesce. Questo non solo riduce la quantità di pesce pescato, ma può anche danneggiare gli strumenti dei pescatori, aumentando i costi operativi e riducendo i guadagni. I pescatori, già sotto pressione per le normative e le sfide ambientali, si trovano così ad affrontare ulteriori difficoltà che minacciano la loro sostenibilità economica.

Misure di rrevenzione e interventi

Per affrontare l’allerta mucillagine nell’Alto Adriatico, sono necessarie azioni coordinate e misure preventive efficaci. Un aspetto cruciale è il monitoraggio costante delle acque. Implementare sistemi avanzati per prevedere e rilevare tempestivamente la formazione di mucillagine è fondamentale per intervenire rapidamente e limitare i danni.

In parallelo, è indispensabile ridurre l’inquinamento, in particolare l’apporto di nutrienti nelle acque marine. Questo può essere ottenuto migliorando la gestione degli scarichi agricoli e urbani, adottando pratiche più sostenibili e rispettose dell’ambiente.

Infine, un investimento significativo nella ricerca scientifica è essenziale. Comprendere meglio le cause del fenomeno della mucillagine e sviluppare soluzioni innovative richiede un impegno costante da parte della comunità scientifica. Solo attraverso una conoscenza approfondita e aggiornata sarà possibile mettere in atto strategie efficaci per mitigare gli effetti della mucillagine e proteggere l’ecosistema marino e le attività economiche collegate.

L’allerta mucillagine nell’Alto Adriatico rappresenta dunque un problema complesso che richiede l’attenzione e la collaborazione di autorità, scienziati e comunità locali. Solo attraverso un approccio integrato e sostenibile sarà possibile mitigare gli effetti negativi di questo fenomeno, preservando l’ecosistema marino e garantendo la prosperità economica delle attività legate al mare.

Allerta Mucillagine nell’Alto Adriatico

L’articolo Allerta Mucillagine nell’Alto Adriatico proviene da Pesceinrete.

“}]] ​ 

Federpesca: evitato aumento giornate aggiuntive. Bene decreto fermo pesca 2024

 [[{“value”:”

Federpesca: evitato aumento giornate aggiuntive. Bene decreto fermo pesca 2024 – “Il decreto del fermo pesca 2024 – pubblicato nella giornata del 20 giugno e firmato dal Ministro Lollobrigida – rappresenta un passo importante nella direzione da noi auspicata di uscire da una gestione dell’attività che negli ultimi anni si è basata esclusivamente sulle negazioni e non sulle possibilità. Il combinato disposto di politiche volte al solo contenimento dello sforzo di pesca, attraverso la sistematica riduzione delle attività, e l’aumento dei costi di produzione, dovuto all’incremento del prezzo del gasolio, ha provocato nelle marinerie uno stato di sofferenza che non ha precedenti e che andava fermato.
Auspichiamo invece che l’attuale impostazione, seppur con margini di miglioramento, potrà mettere in atto una nuova fase volta a garantire maggiore flessibilità all’attività d’impresa, consentendo a ciascuna impresa di organizzare la propria attività imprenditoriale, nel rispetto di una reale sostenibilità sociale ed economica, oltre che ambientale. Un’innovazione che richiederà l’impegno e la responsabilità di tutti, oltre che un monitoraggio continuo della situazione volto ad intervenire sui profili critici rappresentati dagli operatori ma che oggi rappresenta un cambio di paradigma importante nell’ottica di semplificare l’attività e abbandonare sterili rigidità gestionali.”

Così in una nota Federpesca.

Federpesca: evitato aumento giornate aggiuntive. Bene decreto fermo pesca 2024

L’articolo Federpesca: evitato aumento giornate aggiuntive. Bene decreto fermo pesca 2024 proviene da Pesceinrete.

“}]] ​ 

Pagina 5 di 14

Made with & by Matacotti Design

Privacy & Cookie Policy