Mese: Luglio 2024 Pagina 10 di 20

Aumento del 50% delle quote tonno pinna blu per il Giappone

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Aumento del 50% delle quote tonno pinna blu per il Giappone – Il consumo di tonno in Giappone è un elemento fondamentale della cultura e dell’economia del paese. Il tonno, in particolare il tonno a pinna blu, è altamente apprezzato nella cucina giapponese, dove è protagonista di piatti iconici come sushi e sashimi. La domanda interna di questa pregiata specie ittica ha portato a una pesca intensiva nel corso degli anni, generando preoccupazioni per la sostenibilità degli stock ittici.

Aumento delle quote di cattura per il tonno a pinna blu

Recentemente, la Commissione per la pesca nel Pacifico occidentale e centrale (WCPFC) ha deciso di aumentare le quote annuali di cattura per il tonno a pinna blu, un segnale positivo per il Giappone. Questo incremento è stato approvato durante una conferenza internazionale tenutasi a Kushiro, nella prefettura di Hokkaido, e riflette la graduale ricostituzione degli stock di tonno negli ultimi anni.

Le nuove quote annuali prevedono un aumento del 50% per il tonno di grandi dimensioni, superiore ai 30 chilogrammi, e del 10% per il tonno di peso inferiore. Il Giappone aveva inizialmente richiesto un aumento di 2,31 volte per i tonni più grandi e del 30% per quelli più piccoli. Se formalmente adottato durante la riunione annuale della WCPFC prevista alle Fiji tra novembre e dicembre, l’accordo porterà la quota annuale giapponese per il tonno rosso di grandi dimensioni a 8.421 tonnellate, rispetto alle attuali 5.614 tonnellate, e quella per il tonno rosso di piccole dimensioni a 4.407 tonnellate, rispetto alle 4.007 tonnellate attuali.

Ricostituzione degli stock di tonno

Gli stock di tonno a pinna blu del Pacifico avevano subito un drastico calo, scendendo a circa 10.000 tonnellate nel 2010 a causa della pesca eccessiva. Tuttavia, grazie a rigorose misure di controllo e all’imposizione di limiti alle quote di cattura avviata nel 2015, gli stock si sono ripresi fino a raggiungere circa 144.000 tonnellate nel 2022. Questi sforzi concertati per la sostenibilità sono stati riconosciuti dalla WCPFC, che ha deciso di premiare il Giappone con un aumento delle quote di cattura.

L’aumento delle quote di cattura rappresenta una vittoria significativa per il Giappone, che vede riconosciuti i suoi sforzi di conservazione e gestione sostenibile. Questo incremento delle quote non solo garantirà un approvvigionamento costante di tonno pregiato per il mercato interno, ma contribuirà anche a stabilizzare i prezzi e supportare l’economia della pesca locale.

Tuttavia, è fondamentale che il Giappone continui a monitorare e gestire attentamente gli stock di tonno per evitare il rischio di sovrapesca. La sostenibilità a lungo termine deve rimanere una priorità per garantire che le risorse marine possano essere disponibili per le generazioni future.

Aumento del 50% delle quote tonno pinna blu per il Giappone

 

 

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Nuovo record per esportazione di gamberi dall’Ecuador

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Nuovo record per esportazione di gamberi dall’Ecuador – Nel maggio 2024, l’Ecuador ha stabilito un nuovo record di esportazioni di gamberi, raggiungendo 124.896 tonnellate per un valore di 602 milioni di dollari. Questo risultato rappresenta un incremento del 12% rispetto al mese precedente e del 16% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, evidenziando una ripresa significativa dopo un inizio d’anno stagnante.

La Cina è il mercato principale dei gamberi ecuadoriani

La Cina continua a essere il principale acquirente di gamberi ecuadoriani, con 69.543 tonnellate esportate a maggio per un valore di 309 milioni di dollari. Nonostante l’aumento del 2% in volume rispetto al mese precedente, il valore delle esportazioni verso la Cina è diminuito del 12% a causa del basso valore di mercato e della riduzione del prezzo unitario del 13% rispetto alla fine del 2023.

Nei primi cinque mesi del 2024, le esportazioni di gamberi verso la Cina hanno registrato un calo del 15% in volume e del 27% in valore, totalizzando 270,7 mila tonnellate per un valore di 1,2 miliardi di dollari. Questo calo è stato in parte dovuto alla sospensione delle importazioni imposta dalla Cina a nove principali società esportatrici di gamberi ecuadoriane, a causa della scoperta di residui eccessivi di metabisolfito di sodio. Il divieto è stato recentemente revocato e l’accordo di libero scambio tra Cina ed Ecuador promette di stimolare ulteriormente le esportazioni nella seconda metà dell’anno.

Crescita delle esportazioni verso gli Stati Uniti e l’Europa

Le esportazioni di gamberi ecuadoriani verso gli Stati Uniti hanno visto una crescita significativa, con un aumento del 53% in volume e del 41% in valore, raggiungendo 23.681 tonnellate per un valore di 135 milioni di dollari a maggio. Questo ha reso gli Stati Uniti il secondo mercato più importante per i gamberetti ecuadoriani.

Anche l’Europa ha mostrato un incremento nelle importazioni, con un aumento del 30% in volume e del 18% in valore, totalizzando 22.137 tonnellate per un valore di 110 milioni di dollari. Tra i mercati europei in forte crescita spicca la Francia, con un aumento del volume dell’85%.

Nonostante l’aumento dei volumi di esportazione, i produttori ecuadoriani di gamberi continuano a fronteggiare prezzi bassi e costi elevati, che incidono negativamente sui margini di profitto e sulla sostenibilità delle operazioni di allevamento. Tuttavia, le previsioni per il 2024 sono positive, con una produzione di gamberi bianchi che dovrebbe superare 1,4 milioni di tonnellate.

L’Ecuador sta anche assistendo a una crescita significativa della produzione, grazie all’adozione di un modello di allevamento industriale su larga scala e all’utilizzo di tecnologie avanzate e gestione professionale. Questo approccio ha permesso di ridurre i costi di produzione e aumentare la produttività, conferendo all’Ecuador un vantaggio competitivo in termini di prezzo.

A livello aziendale, Industrial Pesquera Santa Priscila, il più grande esportatore di gamberetti del paese, ha aperto recentemente il suo settimo stabilimento di produzione, con una capacità annua di 60.000 tonnellate. Anche la società di lavorazione di gamberi Oceantreasure sta pianificando di raddoppiare le sue entrate nel mercato cinese.

Diversificare i mercati di esportazione è una strategia chiave per l’Ecuador, che aiuta a minimizzare i rischi quando un mercato affronta difficoltà. Nei primi mesi del 2024, le esportazioni verso Taiwan e Giappone hanno registrato una crescita significativa, contribuendo alla resilienza complessiva dell’industria.

L’industria dei gamberi in Ecuador sta dunque attraversando una fase di crescita e trasformazione, con record di esportazioni e strategie innovative per affrontare le sfide del mercato. La combinazione di tecnologie avanzate, gestione efficiente e diversificazione dei mercati sta creando un solido futuro per i produttori ecuadoriani.

Nuovo record per esportazione di gamberi dall’Ecuador

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Acquacoltura. Migliora la domanda e si normalizzano i costi

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Acquacoltura. Migliora la domanda e si normalizzano i costi – Segnali di ripresa per l’industria globale dell’acquacoltura dovuti all’aumento della domanda e alla normalizzazione dei costi, a tracciarne il profilo è un recente report di RaboResearch. Con la seconda metà del 2024, si prevede un miglioramento significativo nella domanda di salmone e gamberi, nonostante le sfide biologiche persistenti nell’allevamento di queste specie. La ripresa delle economie occidentali e la prevista riduzione dei costi dei mangimi, dovuta a un incremento della disponibilità di farina di pesce, rappresentano aspetti positivi per il settore.

Mercato del salmone

Gorjan Nikolik, di RaboResearch, evidenzia che il mercato del salmone continua a soffrire di una scarsa offerta, con prezzi destinati a rimanere elevati fino alla seconda metà del 2024. I modelli stagionali influenzeranno i prezzi, ma la tendenza generale indica costi superiori alla media. La Norvegia e la Scozia sono in procinto di vedere una ripresa dell’offerta, anche se questa rimane incerta a causa di problemi biologici ancora non risolti.

Nonostante la domanda depressa negli Stati Uniti e in Asia, che ha impedito ai prezzi di compensare gli elevati costi di produzione, la prevista riduzione dei costi dei mangimi dovrebbe offrire un certo sollievo ai produttori. Questo potrebbe favorire una maggiore stabilità economica per gli allevatori di salmone, aiutandoli a superare le sfide attuali.

Industria dei gamberi

Nel settore dei gamberi, ci sono segnali di un’inversione di tendenza, specialmente nei mercati occidentali, dove la domanda e i prezzi stanno gradualmente aumentando con l’attenuarsi dell’inflazione. La riduzione dei costi di allevamento, grazie all’aumento dell’offerta di farina di pesce, rappresenta una buona notizia per l’industria.

Tuttavia, la ripresa rimane fragile. La domanda di importazioni cinesi è prevista in calo, e la crescita dell’offerta da Ecuador, India e Vietnam potrebbe portare a un eccesso di offerta, mettendo a rischio una ripresa stabile dei prezzi nella seconda metà del 2024. Questo scenario potrebbe favorire operazioni di allevamento di gamberi più grandi e sofisticate, portando a un maggiore consolidamento del settore.

L’industria dell’acquacoltura

L’industria dell’acquacoltura sta attraversando una fase di transizione. Con una domanda in crescita e una riduzione dei costi dei mangimi, ci sono segnali positivi per il futuro. Tuttavia, la sostenibilità a lungo termine dipenderà dalla capacità del settore di affrontare le sfide biologiche e di adattarsi alle dinamiche di mercato in continua evoluzione.

Acquacoltura. Migliora la domanda e si normalizzano i costi

 

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Roberta Metsola rieletta presidente del Parlamento Europeo

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Roberta Metsola rieletta presidente del Parlamento Europeo – Roberta Metsola è stata confermata presidente del Parlamento europeo per un secondo mandato di due anni e mezzo, ottenendo 562 voti favorevoli, ben oltre la maggioranza assoluta di 312 voti. La sua rielezione rappresenta un forte segnale di continuità e stabilità per l’istituzione europea.

L’elezione della presidenza è avvenuta ieri, in seguito alla costituzione ufficiale del Parlamento europeo. Prima del voto, le due candidate – Roberta Metsola del Partito Popolare Europeo (PPE) di Malta e Irene Montero del gruppo La Izquierda di Spagna – hanno presentato i loro programmi e visioni in una sessione plenaria. Successivamente, si è proceduto alla votazione che ha visto Metsola trionfare con un ampio margine.

Dopo la sua rielezione, Metsola ha pronunciato un discorso ispiratore in plenaria, sottolineando l’importanza di difendere la politica della speranza e il sogno europeo. Ha esortato i cittadini a riacquistare convinzione ed entusiasmo per il progetto europeo, enfatizzando la necessità di rendere l’Europa un luogo più sicuro, giusto ed equo. Metsola ha ribadito che la forza e il miglioramento dell’Europa derivano dall’unità e dalla cooperazione tra i suoi membri.

Nata a Malta nel 1979, Roberta Metsola è una figura di spicco nel panorama politico europeo. Eurodeputata dal 2013, è stata eletta primo vicepresidente del Parlamento europeo nel novembre 2020. Ha assunto la presidenza ad interim dopo la scomparsa di David Sassoli l’11 gennaio 2022, venendo poi eletta presidente il 18 gennaio 2022 per completare la nona legislatura. Con la sua rielezione, Metsola diventa la terza donna a ricoprire questa carica, dopo Simone Veil (1979-1982) e Nicole Fontaine (1999-2002).

Sotto la presidenza di Metsola, il Parlamento europeo entrerà nel suo decimo mandato con 720 seggi, quindici in più rispetto alla fine della legislatura precedente. Degli eurodeputati, il 54% sono nuovi rispetto al 61% del 2019, e il 39% sono donne, una leggera diminuzione rispetto al 40% del 2019. Gli otto gruppi politici rappresentati sono uno in più rispetto alla legislatura precedente, con 33 deputati che non appartengono ad alcun gruppo.

Roberta Metsola rieletta presidente del Parlamento Europeo

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**Meta descrizione:** Roberta Metsola è stata rieletta presidente del Parlamento europeo con 562 voti favorevoli. Scopri come la sua leadership influenzerà il futuro dell’Europa nel decimo mandato del Parlamento europeo.

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Allevamento sostenibile di gamberi, alghe e ostriche

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Allevamento sostenibile di gamberi, alghe e ostriche – Un recente studio condotto dall’Università del New Hampshire ha rivelato che l’integrazione di gamberi d’allevamento con ostriche e alghe in sistemi di acquacoltura multitrofica integrata (IMTA) può ridurre significativamente i livelli di azoto. Questo metodo potrebbe rendere l’allevamento di gamberi più sostenibile e supportare la crescita dell’industria statunitense.

L’allevamento di gamberi e i suoi impatti ambientali

L’allevamento di gamberi ha visto una rapida espansione nelle regioni subtropicali e tropicali dell’Asia e delle Americhe, alimentato dalla crescente domanda nei paesi sviluppati. Tuttavia, questo settore è anche responsabile di impatti ambientali significativi, come l’aumento dei livelli di ammonio che possono causare fioriture algali dannose (HAB) e zone morte prive di ossigeno.

Elizabeth Martin, studentessa laureata nel programma di biologia marina presso il College of Life Sciences and Agriculture (COLSA) dell’UNH, ha sottolineato come gran parte dei gamberi consumati negli Stati Uniti provenga dall’estero, dove le normative ambientali sono meno rigide. Martin ha evidenziato l’importanza di sviluppare un’industria locale per ridurre la dipendenza dalle importazioni e migliorare la sostenibilità.

Lo studio sui sistemi IMTA

La ricerca di Martin si concentra sui sistemi IMTA, che combinano gamberi d’allevamento con specie filtranti, come le ostriche, per ridurre la quantità di ammoniaca e fosforo nell’acqua. In ambienti naturali, i molluschi filtrano i nutrienti in eccesso, pulendo l’acqua. Martin ha testato se un metodo simile potesse funzionare in un sistema di allevamento chiuso, utilizzando ostriche autoctone e alghe rosse non autoctone insieme ai gamberi bianchi del Pacifico.

Risultati promettenti

Il team di ricerca ha sperimentato tre diverse configurazioni: gamberi con alghe, gamberi con alghe e un ossigenatore, e gamberi con alghe e ostriche. Il trattamento finale, che combinava gamberi, alghe e ostriche, ha mostrato una significativa riduzione dei livelli di azoto, compresi ammoniaca, nitrito e nitrato, in un periodo di 30 giorni.

Le ostriche si sono dimostrate efficaci nel controllo della produzione di azoto, contribuendo a livelli significativamente più bassi rispetto agli altri trattamenti. Questo approccio non solo rende l’allevamento di gamberi più sostenibile, ma produce anche alghe e ostriche commerciabili, diversificando le fonti di reddito per le aziende di acquacoltura.

Prospettive future e sfide

Sebbene esistano sfide legate a questioni normative e preoccupazioni ambientali specifiche degli Stati Uniti, lo studio offre un percorso verso pratiche di acquacoltura più sostenibili. Michael Chambers, professore associato di ricerca presso la UNH School of Marine Science and Ocean Engineering e consulente di Martin, ha sottolineato che questo nuovo approccio IMTA potrebbe permettere di coltivare gamberi in ambienti chiusi, come fienili o serre, offrendo pesce fresco ai ristoranti locali.

La ricerca rappresenta un passo avanti significativo verso un’allevamento di gamberi più responsabile e sostenibile. L’integrazione di ostriche e alghe nei sistemi di acquacoltura potrebbe ridurre gli impatti ambientali negativi e sostenere la crescita dell’industria statunitense. Questo metodo innovativo non solo migliora la qualità dell’acqua, ma offre anche nuove opportunità economiche per gli allevatori di pesci, rendendo l’acquacoltura un settore più sostenibile e prospero.

Allevamento sostenibile di gamberi, alghe e ostriche

 

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