Mese: Luglio 2024 Pagina 14 di 20

Caviar Giaveri, dove produrre eccellenza  significa rispettare la sostenibilità

Caviar Giaveri, dove produrre eccellenza significa rispettare la sostenibilità

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Caviar Giaveri, dove produrre eccellenza significa rispettare la sostenibilità – L’eccellenza, oggi come non mai, passa attraverso il rispetto per l’ambiente, le risorse, le materie prime. In Caviar Giaveri questo si traduce in una cura certosina, da sempre presente, verso gli ettari di vasche protette e controllate che possiede nel comune di San Bartolomeo di Breda, in provincia di Treviso, dove alleva in pieno equilibrio con il loro ecosistema ben 10 specie di storione: il parco storioni più vario al mondo.

L’azienda è consapevole che la qualità derivi soprattutto dal livello di benessere dei propri storioni, capaci di vivere anche oltre i 40 anni, come il Beluga e il Persiano. Le specie allevate vengono alimentate, così, con prodotti ricercati di altissima qualità, senza OGM, quindi con nutrienti selezionati, per un prodotto che sia il più genuino possibile, tanto da poter dichiarare il massimo livello di qualità sul mercato mondiale. Il parco storioni è diversificato anche per assicurare il ripopolamento, con ben due specie destinate alla salvaguardia e non alla produzione. Con queste accortezze vengono prodotte ben 8 tipologie di caviale, che si diversificano tra loro per grano, sapore e proprietà organolettiche. La collezione di caviale proveniente dallo stesso produttore più vasta disponibile sul mercato.

Strettamente legata alla cura degli animali è l’attenzione verso l’ambiente che li circonda, un ecosistema delicato che Caviar Giaveri protegge con passione, dedizione e professionalità. La risorsa idrica, in particolare, grazie alle moderne tecnologie di acquacoltura, è rispettata, con una piena sostenibilità degli impianti, che raccolgono acque di risorgiva con il supporto del fiume Meolo, affluente del famoso Piave. In questo vasto sistema estensivo, con acque in continuo movimento di entrata e uscita, senza alcun ricircolo, ogni vasca ha una tecnologia dotata di rilevatore di ossigeno, temperatura e quantitativo di mangime, perché il controllo della salubrità idrica e il suo corretto equilibrio biochimico sono determinanti per assicurare una vita sana agli stessi storioni. L’acqua che esce dalle vasche, dopo l’utilizzo, passa attraverso un canalone dove vivono le carpe, biofiltro per l’acqua di scarico che torna in natura.

Un impegno che l’azienda, oggi al vertice nella produzione di caviale in Italia, porta avanti con costanti investimenti. D’altra parte è una filiera dai cicli produttivi lunghi, anche decenni, che impone lungimiranza nella visione e che dimostra anche quante buone scelte sono state fatte ormai diverso tempo fa, prima che la sostenibilità fosse una tendenza e una necessità di svolta delle abitudini quotidiane. Questo, infatti, si è tradotto anche nella scelta di fonti energetiche rinnovabili, nella piena salvaguardia dell’integrità degli ambienti naturali. Un approccio produttivo che da oltre quarant’anni permette il controllo di tutta la filiera in modo diretto e interno, così da unire alla cura per la perfezione, la passione per la ricerca e per un approccio sempre più sostenibile.

Piena espressione della proposta Giaveri è il cofanetto Caviar Party, un vero e proprio viaggio sensoriale racchiuso in una lussuosa confezione da 8 etichette selezionate, che rappresentano la possibilità esclusiva di degustare la più ampia tra le collezioni di caviale disponibili sul mercato, per comprendere l’evoluzione di un prodotto unico attraverso le sue diverse declinazioni. Ogni varietà di storione, infatti, offre un caviale differente, ognuno con un suo sapore unico.

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In Italia crescita esponenziale per le importazioni di tonno dal Vietnam

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In Italia crescita esponenziale per le importazioni di tonno dal Vietnam – Le importazioni in Italia di tonno dal Vietnam all’Italia hanno registrato una crescita impressionante dall’inizio del 2024. Solo nel mese di maggio, sono aumentate del 224% rispetto allo stesso periodo del 2023, raggiungendo oltre 4 milioni di dollari. Nei primi cinque mesi del 2024, il valore complessivo delle importazioni ha toccato quasi 15 milioni di dollari, tre volte di più rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

Secondo i dati della Dogana vietnamita, mentre lo scorso anno il Vietnam non esportava tonno fresco, congelato ed essiccato (escluso il filetto di tonno congelato codice HS03034) in Italia, quest’anno questi prodotti rappresentano il 64% del valore totale delle esportazioni verso il Bel Paese. Anche le esportazioni di tonno in scatola hanno mostrato una crescita rispetto all’anno scorso.

Contrariamente alla crescita delle importazioni dal Vietnam, le importazioni di tonno in Italia da altri paesi sono in diminuzione, con un calo del 19% nel primo trimestre del 2024. Secondo Eurostat, il Vietnam è diventato il principale fornitore di tonno fresco, congelato e secco al di fuori dell’Unione Europea per l’Italia, superando le Filippine e l’Indonesia. Per quanto riguarda il tonno in scatola, il Vietnam si posiziona al settimo posto tra i fornitori, dopo Indonesia, Ecuador, Cina, Isole Salomone, Colombia e Seychelles.

Le aziende chiave e i benefici del trattato EVFTA

Attualmente, circa otto aziende vietnamite partecipano attivamente alle esportazioni verso l’Italia. Yueh Chyang Canned Food e Mariso Vietnam sono i principali esportatori, rappresentando l’86% del valore totale delle esportazioni di tonno. Le aziende vietnamite attribuiscono gran parte del successo alle agevolazioni tariffarie previste dall’Accordo di Libero Scambio tra UE e Vietnam (EVFTA), che rende i prodotti di tonno vietnamiti particolarmente competitivi sul mercato italiano. Se le problematiche relative alle materie prime verranno risolte, le aziende vietnamite avranno maggiori opportunità per aumentare ulteriormente le esportazioni verso l’Italia.

In Italia crescita esponenziale per le importazioni di tonno dal Vietnam

 

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Tutto pronto per la conferenza annuale IFFO 2024

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Tutto pronto per la conferenza annuale IFFO 2024 – Marine Ingredients Organization (IFFO) ha ufficialmente annunciato la data e il luogo della sua attesa conferenza annuale: si terrà dal 21 al 23 ottobre a Lisbona, in Portogallo. Questo evento rappresenta un appuntamento imperdibile per tutti gli interessati alla catena del valore degli ingredienti marini, ed è aperto a membri e non membri di IFFO.

Un programma ricco di contenuti

La conferenza vedrà la partecipazione di una trentina di relatori che offriranno una prospettiva globale senza precedenti. Durante i tre giorni di incontri, verranno affrontati temi cruciali come la domanda e l’offerta di ingredienti marini, le strategie future per gli ingredienti dei mangimi e il ruolo fondamentale che questi ingredienti svolgono nella salute umana.

Il programma prevede una serie di presentazioni, tavole rotonde e tavoli di discussione monografici. Inoltre, sarà organizzato un forum che offrirà approfondimenti sulla fornitura di ingredienti marini in diverse regioni del mondo, tra cui Europa, Africa occidentale, India, Cile e Perù. Saranno esaminate anche le prospettive future dell’industria degli ingredienti per mangimi oltre i classici farina e olio di pesce, includendo soia, alghe e krill.

Nel corso della conferenza, saranno organizzati numerosi eventi paralleli che si concentreranno su tematiche di grande attualità. Tra questi, spiccano le discussioni sul mercato attraverso la certificazione, le normative emergenti dell’UE e il ruolo della gestione della pesca nel miglioramento della sicurezza alimentare.

L’elenco completo dei relatori e il programma dettagliato sono disponibili sul sito ufficiale di IFFO. Le iscrizioni per partecipare all’evento saranno aperte fino al 4 ottobre, offrendo un’opportunità unica per tutti coloro che desiderano aggiornarsi sulle ultime tendenze e strategie del settore degli ingredienti marini.

Tutto pronto per la conferenza annuale IFFO 2024

 

 

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Rizzoli Emanuelli, nascono le Alici in Salsa a banco frigo

Rizzoli Emanuelli, nascono le Alici in Salsa a banco frigo

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Rizzoli Emanuelli, nascono le Alici in Salsa a banco frigo – Rizzoli Emanuelli, la più antica azienda di conserve ittiche italiana, amplia la propria gamma di prodotti a banco frigo, inserendo una novità che segna un ritorno alle origini più profonde e radicate del marchio ed un percorso di innovazione e sviluppo.

Al banco frigo arrivano infatti le iconiche Alici in Salsa, un vero mito della gastronomia italiana e il prodotto simbolo dell’azienda, grazie alla celebre Salsa, chiave della loro unicità dal 1906.
Una ricetta segreta, tramandata esclusivamente a voce da oltre cento anni e creata da un’unione di spezie e aromi dai toni agrodolci, che conferisce alle alici un sapore inconfondibile.
Le dosi e le porzioni sono rimaste da sempre invariate a tal punto da essere ancora oggi un mistero per il reparto produttivo, che riceve gli ingredienti che andranno a comporla già pesati.

A differenziare la referenza a banco frigo dal classico prodotto tradizionale nella latta dorata, è il 25% di sale in meno, ideale per chi è attento ad una sana ed equilibrata alimentazione, senza rinunciare al sapore unico del condimento.
Confezionata nella vaschetta 100% riciclabile con il 70% di plastica rigenerata, la new entry del Brand è il risultato di un’accurata attività di ricerca e di una costante analisi qualitativa.

Rizzoli Emanuelli, nascono le Alici in Salsa a banco frigo

Si tratta della prima referenza di Alici in Salsa Rizzoli pescata nel Mar Cantabrico e certificata da pesca sostenibile MSC – Marine Stewardship Council, contribuendo alla salute dei mari e degli oceani e assicurando la pesca con metodi attenti e rigorosi da stock ittici non sovra sfruttati e che non danneggiano l’ecosistema marino.

“Le Alici in Salsa Rizzoli simboleggiano da sempre il nostro prodotto di punta, ad oggi anche a banco frigo, con una minore salinità e maggiore attenzione alla sostenibilità, grazie al packaging 100% riciclabile e alla pesca certificata MSC. Abbiamo voluto dare nuove opportunità ad un consumatore più moderno e consapevole, attento a prodotti più salutari grazie al 25% di sale in meno e con materie prime di altissima qualità.
Inoltre, il Know-how e la qualità del prodotto sono garantiti dalla lavorazione artigianale e dalle pratiche di pesca certificate”, afferma Francesco Rizzoli – Responsabile Business Unit Freschi e Pescheria.

Rizzoli Emanuelli, nascono le Alici in Salsa a banco frigo

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COFI36: un passo cruciale per la sostenibilità

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COFI36: un passo cruciale per la sostenibilità – Si è aperta l’8 luglio presso la sede della FAO a Roma la 36a sessione del Comitato per la Pesca (COFI36). Questo evento rappresenta il più grande raduno mondiale di esperti, decisori politici e partner del settore della pesca e dell’acquacoltura. Durante questa settimana di incontri, si discute il ruolo cruciale di questi settori nell’affrontare l’insicurezza alimentare, la malnutrizione e la povertà, evidenziando il loro potenziale per guidare la crescita sostenibile e invertire il degrado ambientale.

Acquacoltura un settore in crescita

QU Dongyu, Direttore Generale della FAO, ha sottolineato l’importanza della crescita sostenibile dell’acquacoltura, che nel 2022 ha superato la pesca di cattura come principale fornitore di animali acquatici. L’espansione dell’acquacoltura è fondamentale per affrontare la fame e la malnutrizione, specialmente nelle regioni con deficit alimentare. Il recente rapporto SOFIA della FAO ha rivelato che la produzione mondiale di pesca e acquacoltura ha raggiunto un nuovo massimo di 223,2 milioni di tonnellate nel 2022.

La sessione COFI36 affronterà diverse sfide globali, tra cui il cambiamento climatico, l’inquinamento da plastica e la conservazione della biodiversità. Saranno presentati i primi risultati di FishMIP 2.0, un’iniziativa globale che prevede l’impatto del cambiamento climatico sugli ecosistemi marini. Inoltre, si discuteranno le implicazioni del quadro globale sulla biodiversità di Kunming-Montreal.

Dieci anni di Linee guida SSF

Un evento di alto livello celebrerà il decimo anniversario delle Linee guida volontarie per una pesca su piccola scala sostenibile. Queste linee guida evidenziano il contributo fondamentale dei pescatori su piccola scala alla sicurezza alimentare, con il 40% del pescato globale e un valore economico stimato di 77,2 miliardi di dollari.

Durante la sessione, verranno presentati i risultati dei sottocomitati su acquacoltura, gestione della pesca e commercio. Saranno riviste le Linee guida per l’acquacoltura sostenibile, con l’obiettivo di soddisfare la crescente domanda globale di alimenti acquatici in modo sostenibile. Inoltre, si discuterà la Guida FAO sulla responsabilità sociale nelle catene del valore della pesca e dell’acquacoltura.

COFI36 ospiterà una mostra digitale interattiva che presenterà strumenti, modelli 3D e un tour virtuale a bordo della nave da ricerca Dr. Fridtjof Nansen. Gli eventi collaterali includeranno discussioni sull’implementazione delle Linee guida per l’acquacoltura sostenibile, lo sviluppo resiliente e produttivo dell’acquacoltura, e storie di successo dell’emancipazione femminile nella pesca su piccola scala.

COFI36: un passo cruciale per la sostenibilità

 

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