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Sfide e opportunità per l’acquacoltura nell’UE – La sostenibilità e la competitività dei prodotti dell’acquacoltura europea rappresentano una sfida cruciale per il settore ittico. Uno studio condotto da Eumofa, su richiesta del Consiglio consultivo per i mercati (MAC), esplora le difficoltà e le opportunità che questi prodotti affrontano nei punti vendita.
Dominanza delle importazioni e consumo interno
Nel 2021, l’offerta di prodotti della pesca e dell’acquacoltura nell’UE era composta per il 69% da importazioni, mentre solo l’11% del consumo proveniva dall’acquacoltura degli Stati membri, raggiungendo un totale di 10,60 milioni di tonnellate. Le specie di acquacoltura più consumate includono salmone, trota, orata, spigola, cozze e carpa. Tuttavia, il salmone dipende quasi esclusivamente da paesi terzi.
Modelli di consumo e tendenze di mercato
Secondo Eumofa, i modelli di consumo e le tendenze di mercato variano notevolmente tra i diversi Stati membri e specie. Lo studio ha analizzato otto paesi (Italia, Repubblica Ceca, Danimarca, Grecia, Spagna, Francia, Ungheria e Polonia) e otto specie di pesci e molluschi. Ad esempio, in Polonia, le tre principali specie consumate fresche (sgombro, salmone e carpa) rappresentano il 59% del volume, mentre in Francia le tre specie principali (salmone, merluzzo e merluzzo carbonaro) rappresentano solo il 27%.
Canali di acquisto
A livello UE, il canale più comune per l’acquisto di prodotti della pesca e dell’acquacoltura è rappresentato da negozi di alimentari, supermercati e ipermercati (79%), seguiti da pescherie (43%), mercati popolari (15%), vendita diretta (10%) e vendita online (2%). Tuttavia, esistono significative differenze tra gli Stati membri, con una prevalenza di pescivendoli in paesi come Italia, Grecia e Spagna.
Sfide dell’acquacoltura europea
Lo studio di Eumofa identifica diverse sfide che il settore dell’acquacoltura deve affrontare per aumentare le proprie vendite:
– Oneri amministrativi: la creazione di nuovi impianti o l’ampliamento di quelli esistenti è spesso ostacolata da complessi requisiti burocratici.
– Cambiamenti climatici: adattarsi ai cambiamenti climatici e alla scarsità di risorse richiede modifiche nei processi produttivi.
– Costi di produzione: l’aumento dei costi per energia, combustibili e mangimi rappresenta un ostacolo significativo.
– Costi Logistici: le aree rurali o remote affrontano maggiori costi logistici rispetto ai principali mercati urbani.
– Coordinazione della produzione: è necessario allineare meglio la produzione e il consumo, soprattutto per le specie stagionali.
– Concorrenza e prezzi: i prodotti dell’acquacoltura competono con quelli importati da paesi terzi e con i prodotti della pesca selvaggia.
– Basso livello di organizzazione: la mancanza di una struttura organizzativa forte limita il potere negoziale e la capacità di investimento del settore.
Strategie di differenziazione
Per superare queste sfide, le aziende europee dell’acquacoltura stanno adottando strategie di differenziazione, come la promozione di prodotti innovativi, l’enfasi su metodi di produzione sostenibili e la certificazione di qualità. Investimenti significativi in comunicazione sono necessari per creare storie di brand che risuonino con i consumatori.
Il futuro dell’acquacoltura nell’UE
Secondo Eumofa, il futuro delle vendite di prodotti dell’acquacoltura nell’UE dipenderà da diversi fattori:
– Aumento della produzione: è essenziale aumentare il volume della produzione acquicola.
– Strategie di marketing: sviluppare strategie di marketing mirate per ogni tipo di prodotto.
– Accesso ai mercati: estendere la presenza dei prodotti dell’acquacoltura nelle pescherie e nei supermercati.
– Adattamento alle preferenze dei consumatori: le tendenze dei consumatori cambiano rapidamente e i rivenditori richiedono standard ambientali sempre più elevati.
– Informazione ai consumatori: fornire informazioni chiave e facilmente comprensibili sui prodotti dell’acquacoltura.
– Cooperazione settoriale: la cooperazione tra le piccole aziende è cruciale per affrontare la concorrenza dei prodotti importati e per sostenere campagne di marketing efficaci.
Sfide e opportunità per l’acquacoltura nell’UE
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