Mese: Luglio 2024 Pagina 2 di 20

Grupo Consorcio e Fundación ECOALF firmano accordo per proteggere gli oceani

 [[{“value”:”

Grupo Consorcio e Fundación ECOALF firmano accordo per proteggere gli oceani – Grupo Consorcio, azienda spagnola leader internazionale nel segmento premium del mercato delle conserve ittiche, ha firmato un accordo di collaborazione con la Fundación Ecoalf, con l’obiettivo di promuovere progetti di tutela e miglioramento dei mari e degli oceani. L’accordo si concretizza nell’ambito del progetto “Upcycling the Oceans“, iniziativa leader a livello internazionale nella lotta ai rifiuti marini e principale progetto della Fondazione Ecoalf, ente spagnolo senza scopo di lucro nato nel 2015, che fonda il suo impegno sulla salvaguardia degli oceani e sull’economia circolare.

Nato in Spagna nel 2015, Upcycling the Oceans è cresciuto nel tempo in modo esponenziale fino a raggiungere anche l’Italia e altri Paesi come la Grecia, la Francia, l’Egitto e la Thailandia, con la prospettiva di espandersi ad altre nazioni del Mediterraneo. Il progetto si distingue per l’approccio innovativo, coinvolgendo il settore della pesca nella raccolta quotidiana dei rifiuti marini attraverso i pescatori. I rifiuti raccolti dalle reti vengono depositati nei porti in appositi contenitori e quindi trasportati agli impianti di trattamento per la selezione e il riciclaggio, dove vengono trasformati in nuovi prodotti.

Grupo Consorcio, attraverso questo accordo, sosterrà la Fondazione Ecoalf nei suoi sforzi contro i rifiuti marini per almeno i prossimi quattro anni. Questo impegno mira non solo a ripulire gli oceani, ma anche a dare una seconda vita ai rifiuti recuperati e a sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza di prevenire l’inquinamento marino.

Valeria Piaggio, Vicepresidente di Grupo Consorcio, ha dichiarato: “Questo accordo con la Fondazione Ecoalf rafforza il nostro impegno per una pesca sostenibile e l’importanza di prendersi cura delle nostre risorse naturali. Sostenere ‘Upcycling the Oceans’ ci permette di contribuire attivamente alla pulizia degli oceani e alla trasformazione dei rifiuti in nuovi prodotti, in linea con i nostri valori e obiettivi ambientali”.

Questo accordo si colloca nel più ampio impegno verso la sostenibilità di Grupo Consorcio, che è BCorp dal 2019, tra i primi nel settore delle conserve ittiche.

Grupo Consorcio e Fundación ECOALF firmano accordo per proteggere gli oceani

L’articolo Grupo Consorcio e Fundación ECOALF firmano accordo per proteggere gli oceani proviene da Pesceinrete.

“}]] ​ 

Le pecie invasive dal mare al piatto

 [[{“value”:”

Le pecie invasive dal mare al piatto– Le specie invasive sono un problema crescente in molti ecosistemi marini, inclusi quelli del Mar Baltico. Queste specie, introdotte accidentalmente o intenzionalmente, possono avere un impatto significativo sulla biodiversità locale e sugli stock ittici commerciali. Ma cosa succederebbe se trasformassimo questa minaccia in un’opportunità culinaria? Scopriamo come il progetto Life Climate Smart Chefs sta rivoluzionando il modo in cui vediamo e utilizziamo queste specie invasive.

Specie invasive nel Mar Baltico

Secondo il report “Specie invasive nel Mar Baltico e il loro impatto sugli stock ittici commerciali” pubblicato da CINEA nel dicembre 2023, quattro specie principali hanno avuto un impatto significativo: il ghiozzo rotondo, la noce di mare, il granchio del fango e la pulce d’acqua dell’amo da pesca (Cercopagis pengoi). Queste specie competono con i pesci autoctoni per il cibo e l’habitat, mettendo a rischio l’equilibrio dell’ecosistema.

Una soluzione creativa: la cucina

Il progetto Life Climate Smart Chefs, finanziato con 961.976 euro, coinvolge chef da tutta Europa per promuovere diete sostenibili e a basse emissioni. Questi chef sono stati formati per incorporare specie invasive nelle loro ricette, trasformando una minaccia ecologica in una risorsa culinaria.

Chef come Chiara Pavan, Climate Pact Ambassador, stanno già sperimentando nuove ricette. Un esempio è l’uso del granchio del fango in insalate fresche o insieme agli spaghetti con pomodorini e nero di seppia. Queste ricette non solo aiutano a controllare la popolazione di specie invasive, ma promuovono anche una cucina più sostenibile.

Nonostante le sfide che le specie invasive rappresentano per il Mar Baltico, esistono soluzioni innovative e sostenibili. Attraverso l’impegno di chef creativi e il supporto di progetti come Life Climate Smart Chefs, possiamo trasformare una minaccia ecologica in un’opportunità per la cucina sostenibile. Invitiamo i lettori a riflettere su come anche le piccole azioni, come scegliere ingredienti sostenibili, possano avere un grande impatto.

Le pecie invasive dal mare al piatto

L’articolo Le pecie invasive dal mare al piatto proviene da Pesceinrete.

“}]] ​ 

Conosciamo meglio la medusa uovo fritto

Conosciamo meglio la medusa uovo fritto

 [[{“value”:”

Conosciamo meglio la medusa uovo fritto – Negli ultimi anni, il Mar Mediterraneo è diventato sempre più affollato da specie marine. Dopo larrivo del granchio blu e del vermocane, ora è il turno della Cotylorhiza tuberculata, comunemente nota come medusa uovo fritto. Questa medusa, facilmente riconoscibile per il suo aspetto simile a un uovo fritto, sta invadendo le nostre coste, spinta dal riscaldamento climatico e dalla diminuzione dei suoi predatori naturali.

Cos’è la Cotylorhiza tuberculata?

La medusa uovo fritto deve il suo nome al caratteristico aspetto bianco-giallastro che ricorda un uovo fritto. Con un diametro tra i 20 e i 35 centimetri, è facilmente riconoscibile nelle acque del Mediterraneo.

Il riscaldamento climatico e la proliferazione delle meduse

Aumento delle temperature marine
Il riscaldamento delle acque marine favorisce la proliferazione della Cotylorhiza tuberculata, permettendo una maggiore sopravvivenza e riproduzione delle meduse.

Diminuzione dei predatori naturali
La riduzione dei predatori naturali, come tartarughe marine e pesci specifici, ha contribuito all’incremento delle popolazioni di meduse, a causa di attività umane e cambiamenti climatici.

Impatti sulla vita marina e sul turismo

Effetti sull’ccosistema
Le meduse uovo fritto svolgono un ruolo cruciale nell’ecosistema marino, nutrendosi di plancton e fornendo un habitat per piccoli pesci e invertebrati. Tuttavia, la loro proliferazione può indicare problemi ambientali, come l’aumento delle temperature marine e la diminuzione dei predatori naturali.

Impatti sulle attività balneari
La presenza massiccia di meduse può influire negativamente sul turismo balneare. Tuttavia, la Cotylorhiza tuberculata non rappresenta un pericolo serio per l’uomo, poiché non causa irritazioni significative. Una corretta informazione può ridurre la preoccupazione tra i bagnanti e mantenere l’affluenza turistica.

La Cotylorhiza tuberculata rappresenta un interessante caso di studio sui cambiamenti climatici e il loro impatto sull’ecosistema marino. Informare correttamente il pubblico sui rischi reali e i benefici di queste meduse può aiutare a mantenere l’equilibrio tra conservazione della biodiversità e attività turistiche.

Nutrimento e catena alimentare

Dieta e predazione
La Cotylorhiza tuberculata si nutre principalmente di plancton, che include piccoli organismi come alghe, protozoi, piccoli crostacei e larve di pesci. Consumando plancton, questa medusa contribuisce a mantenere l’equilibrio delle popolazioni planctoniche, evitando il sovraffollamento di queste micro-organismi nell’ecosistema marino.

Prede e predatori
– Predatori della medusa: le tartarughe marine, alcuni pesci pelagici e altri predatori marini si nutrono di Cotylorhiza tuberculata. Questo la rende una componente fondamentale della catena alimentare marina, integrando il trasferimento di energia tra diversi livelli trofici.
– Habitat per altre specie: i tentacoli della medusa offrono rifugio e protezione per piccoli pesci e invertebrati, che trovano riparo dai predatori più grandi tra le sue appendici.

Indicatori ambientali

Salute dell’ecosistema
La presenza e l’abbondanza della Cotylorhiza tuberculata possono essere utilizzate come indicatori dello stato di salute dell’ecosistema marino. Un aumento delle popolazioni di meduse può indicare cambiamenti nelle condizioni ambientali, come il riscaldamento delle acque e la diminuzione dei predatori naturali.

Cambiamenti climatici
La proliferazione della Cotylorhiza tuberculata è spesso correlata con l’aumento delle temperature marine dovuto ai cambiamenti climatici. Monitorare queste popolazioni può fornire preziose informazioni sui cambiamenti climatici e sugli effetti di questi cambiamenti sugli ecosistemi marini.

Benefici per la ricerca scientifica

Studi ecologici
Gli scienziati utilizzano la Cotylorhiza tuberculata per studiare vari aspetti dell’ecologia marina, inclusi i comportamenti di alimentazione, la dinamica delle popolazioni e le interazioni tra specie. Questi studi aiutano a comprendere meglio il funzionamento degli ecosistemi marini e le relazioni tra le diverse specie.

Ricerca sui cambiamenti climatici
Le meduse, inclusa la Cotylorhiza tuberculata, sono utili per la ricerca sui cambiamenti climatici, poiché le loro popolazioni possono rispondere rapidamente ai cambiamenti ambientali. Studiando le meduse, i ricercatori possono raccogliere dati preziosi sui modelli di riscaldamento oceanico e sui loro effetti.

Importanza per la biodiversità

Ruolo nell’ecosistema
Le meduse, inclusa la Cotylorhiza tuberculata, sono essenziali per la biodiversità marina. Mantengono l’equilibrio tra popolazioni planctoniche e forniscono cibo e rifugio per altre specie. La loro presenza aiuta a sostenere una vasta gamma di organismi marini, contribuendo alla complessità e alla resilienza dell’ecosistema.

Contributo alla ricchezza biologica
La Cotylorhiza tuberculata, con la sua presenza, contribuisce alla diversità biologica del Mediterraneo. La biodiversità è fondamentale per la stabilità degli ecosistemi, poiché una maggiore varietà di specie rende gli ecosistemi più resistenti ai cambiamenti e alle perturbazioni.

La medusa uovo fritto è molto più di una semplice curiosità marina. Svolge un ruolo vitale nell’ecosistema marino del Mediterraneo, contribuendo alla catena alimentare, agendo come indicatore ambientale e supportando la biodiversità. Comprendere l’importanza di questa specie è cruciale per la conservazione e la gestione sostenibile degli ecosistemi marini.

Conosciamo meglio la medusa uovo fritto

 

L’articolo Conosciamo meglio la medusa uovo fritto proviene da Pesceinrete.

“}]] ​ 

Recupero degli stock ittici nel Mediterraneo: risultati positivi del piano di gestione

 [[{“value”:”

Recupero degli stock ittici nel Mediterraneo: risultati positivi del piano di gestione – La Commissione Europea ha pubblicato un report che evidenzia i progressi significativi nell’attuazione del piano di gestione pluriennale per gli stock ittici demersali del Mediterraneo occidentale. Questo documento segna una svolta storica, mostrando come numerosi stock ittici abbiano iniziato a riprendersi dal 2019, con prospettive promettenti per il futuro della pesca sostenibile nella regione.

Secondo il documento, dal 2019 numerosi stock ittici del Mediterraneo occidentale hanno mostrato segni di ripresa. Le proiezioni scientifiche indicano che metà degli stock potrebbe raggiungere livelli di pesca sostenibili entro il 2025, una notizia incoraggiante per i pescatori e gli ambientalisti.

Proiezioni scientifiche e dati attuali

I dati del Comitato scientifico, tecnico ed economico per la pesca (CSTEP) rivelano che il 20% degli stock viene attualmente sfruttato in modo sostenibile, raggiungendo il massimo rendimento sostenibile (MSY), e il 15% è vicino a tale obiettivo. Questo progresso è attribuibile all’attuazione del piano di gestione, che ha incluso misure di sforzo di pesca ridotto e l’adozione di attrezzi più selettivi.

Successi del Piano di Gestione

– Triglia di Fango nel Golfo del Leone: un esempio di successo è la triglia di fango, che ha visto una completa ripresa grazie al piano di gestione.
– Sostenibilità economica: la flotta del Mediterraneo occidentale ha mostrato un’elevata redditività nel 2023, grazie agli elevati prezzi di prima vendita e ai costi contenuti del carburante.

Obiettivi del Piano di Gestione dal 2019

1. Raggiungere livelli di pesca sostenibili per 20 stock entro gennaio 2025.
2. Affrontare la sovracapacità strutturale della flotta del Mediterraneo.

Strumenti di gestione e trasparenza

Il piano ha introdotto un regime di sforzo di pesca per i pescherecci a strascico, mirato a una riduzione del 40% dello sforzo di pesca entro cinque anni. Questo periodo di transizione ha permesso alla flotta di adattarsi gradualmente, limitando l’impatto sociale ed economico sui pescatori.

Supporto finanziario

Gli Stati membri hanno beneficiato del sostegno finanziario attraverso il Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca, che ha facilitato l’implementazione delle nuove misure di gestione.

Il futuro della pesca nel Mediterraneo Occidentale

Il 2025 segnerà la fine del periodo di transizione, con l’applicazione completa delle disposizioni del piano per garantire la pesca sostenibile. Questa data rappresenta un traguardo fondamentale per il futuro degli stock ittici del Mediterraneo occidentale e per la sostenibilità a lungo termine del settore della pesca.

Il report della Commissione evidenzia progressi significativi nella gestione degli stock ittici del Mediterraneo occidentale, con prospettive di pesca sostenibile entro il 2025. Questo successo non solo favorisce l’ecosistema marino, ma garantisce anche la sostenibilità economica e sociale per i pescatori della regione.

Recupero degli stock ittici nel Mediterraneo: risultati positivi del piano di gestione

 

 

L’articolo Recupero degli stock ittici nel Mediterraneo: risultati positivi del piano di gestione proviene da Pesceinrete.

“}]] ​ 

La tracciabilità nella filiera ittica è sempre più necessaria

 [[{“value”:”

La tracciabilità nella filiera ittica è sempre più necessaria – Negli ultimi anni, la trasparenza e la tracciabilità della catena di fornitura sono diventate cruciali per garantire prodotti ittici sostenibili e sicuri. Questa trasformazione risponde alle crescenti richieste dei consumatori e delle ONG, che desiderano che i prodotti commercializzati riflettano valori etici e sostenibili.

L’importanza della tracciabilità nella filiera ittica

La consapevolezza dell’impatto ambientale e sociale delle catene di fornitura ha spinto governi e consumatori a esigere maggiore trasparenza. Il Green Deal dell’UE, ad esempio, richiede una tracciabilità rigorosa, che garantisce una gestione sostenibile delle risorse marine.

Vantaggi economici e ambientali della tracciabilità

Uno studio di Planet Tracker ha dimostrato che la tracciabilità può aumentare i profitti globali dei prodotti ittici del 60%. Questo incremento deriva da una maggiore efficienza operativa, riduzione degli sprechi e migliore gestione dei richiami. Inoltre, la tracciabilità aiuta a prevenire la pesca eccessiva e a proteggere le specie marine vulnerabili.

Tecnologie e innovazioni nella tracciabilità

L’adozione di tecnologie avanzate come EPCIS (Electronic Product Code Information Services) di GS1, consente una tracciabilità completa lungo tutta la catena di fornitura. Questi strumenti raccolgono dati dettagliati su ogni fase del processo, dal peschereccio al piatto del consumatore, garantendo che ogni passaggio rispetti gli standard di sostenibilità.

Nonostante i benefici, molte aziende sono ancora riluttanti a implementare sistemi di tracciabilità a causa dei costi iniziali e dei potenziali rischi legali. Tuttavia, la mancata conformità alle normative può comportare sanzioni severe e perdita di fiducia dei consumatori.

La tracciabilità nella filiera ittica dunque non è solo una risposta alle normative, ma rappresenta anche un’opportunità per migliorare la sostenibilità e la trasparenza del settore. Le aziende che investono in questi sistemi non solo rispettano le leggi, ma costruiscono anche un vantaggio competitivo significativo, rispondendo alle esigenze di consumatori sempre più consapevoli e attenti.

La tracciabilità nella filiera ittica è sempre più necessaria

L’articolo La tracciabilità nella filiera ittica è sempre più necessaria proviene da Pesceinrete.

“}]] ​ 

Pagina 2 di 20

Made with & by Matacotti Design

Privacy & Cookie Policy