Mese: Luglio 2024 Pagina 4 di 20

Sostituire la carne rossa con le sardine per migliorare la salute

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Sostituire la carne rossa con le sardine per migliorare la salute – Sostituire la carne rossa con le sardine potrebbe salvare 750.000 vite all’anno. Questo sorprendente dato emerge da un’analisi pubblicata su BMJ Global Health. Secondo lo studio, aumentare il consumo umano di pesce foraggio, come sardine, acciughe e aringhe, non solo potrebbe migliorare la salute globale, ma ridurrebbe anche l’impatto ambientale della produzione di cibo.

Perché evitare la carne rossa?

La carne rossa, se consumata in eccesso, è stata collegata a numerose patologie croniche, tra cui coronaropatie, ictus, diabete e tumori dell’intestino. Oltre ai rischi per la salute, la produzione di carne rossa è altamente inquinante, contribuendo significativamente alle emissioni di gas serra.

Il potenziale del pesce foraggio

Il pesce foraggio, spesso chiamati pesci azzurri, sono abbondanti e ricchi di nutrienti essenziali come omega-3, calcio e vitamina B12. Questi nutrienti sono cruciali per la salute del cuore e del cervello. Nonostante siano pescati in grandi quantità, solo una frazione del pescato globale viene destinata al consumo umano, mentre la maggior parte viene utilizzata per la produzione di mangimi nell’acquacoltura.

Benefici per la salute

Sostituire la carne rossa con pesce foraggio potrebbe prevenire l’insorgenza di gravi patologie croniche. Secondo i ricercatori, questa sostituzione potrebbe evitare tra 500.000 e 750.000 morti all’anno entro il 2050. Inoltre, si potrebbero risparmiare tra gli 8 e i 15 milioni di anni di vita corretta per disabilità, una misura che indica gli anni di vita persi a causa di malattie che causano disabilità o morte prematura.

Ostacoli alla transizione

Nonostante i benefici evidenti, ci sono diverse barriere che impediscono la transizione verso un maggiore consumo di pesce foraggio. Tra queste, la produzione di mangimi per acquacoltura, l’overfishing, i cambiamenti climatici e l’accettabilità culturale di questi alimenti.

Il consumo di pesce foraggio rappresenta una soluzione sostenibile e salutare per affrontare alcune delle principali sfide globali legate alla salute e all’ambiente. Adottare una dieta che integri più pesci come sardine, acciughe e aringhe potrebbe non solo migliorare la nostra salute, ma anche contribuire a un futuro più sostenibile.

Sostituire la carne rossa con le sardine per migliorare la salute

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Programma di sviluppo acquacoltura su piccola scala nel Sud-Est del Mediterraneo

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Programma di sviluppo acquacoltura su piccola scala nel Sud-Est del Mediterraneo – Un nuovo programma innovativo sta prendendo piede nel Mediterraneo sud-orientale, volto a dare impulso ai produttori di acquacoltura su piccola scala. Organizzato dalla Commissione Generale per la Pesca nel Mediterraneo della FAO (GFCM) e dall’ONG greca New Agriculture New Generation, questo progetto mira a combinare formazione, visite sul campo e coaching personalizzato per promuovere una crescita sostenibile nel settore.

Obiettivi del programma

Il programma è stato progettato per supportare la crescita sostenibile dell’acquacoltura su piccola scala, fornendo ai produttori conoscenze approfondite in ambito aziendale, marketing e imprenditoriale. I partecipanti, selezionati tramite un bando aperto in Algeria, Egitto, Libano, Marocco e Tunisia, sono stati scelti in base a criteri di sostenibilità.

“L’acquacoltura su piccola scala è parte integrante del patrimonio mediterraneo e contribuisce in modo significativo alla dieta mediterranea. È fondamentale supportare e modernizzare gli strumenti agricoli per garantire il benessere degli agricoltori, delle specie acquatiche e dell’ambiente,” ha affermato Houssam Hamza, responsabile dell’acquacoltura del GFCM, in un comunicato stampa.

Il programma è stato avviato a giugno con un evento inaugurale ad Atene. Maria Damanaki, ex Commissaria europea per gli affari marittimi e la pesca, ha evidenziato l’importanza dell’acquacoltura per la sicurezza alimentare futura, elogiando le iniziative che sviluppano capacità e competenze per gli agricoltori della regione.

Durante questa fase, i partecipanti hanno seguito una serie di workshop su strategia, innovazione, sostenibilità, tendenze tecnologiche, marketing e vendite. Questi workshop hanno fornito tecniche e pratiche moderne, con visite a unità di acquacoltura e acquaponica e laboratori di ricerca per comprendere meglio le competenze greche nel settore.

Testimonianze dei partecipanti

Massaad Ejbeh, un produttore libanese, ha descritto il programma come un’esperienza trasformativa che ha offerto numerosi spunti per la crescita e lo sviluppo. “La visita agli allevamenti ittici marini ha rivelato il notevole potenziale di allevamento dell’orata rossa, aprendo nuove strade per espandere la nostra gamma di prodotti. A casa, ho in programma di sviluppare un sistema di acquacoltura a ricircolo per l’orata rossa, rappresentando un significativo passo avanti nel potenziamento della nostra produzione in modo efficiente e sostenibile,” ha spiegato Ejbeh.

In futuro, i partecipanti al programma riceveranno coaching personalizzato nei loro paesi per far crescere al meglio le loro attività in modo sostenibile. Si spera che il successo del programma porti alla sua implementazione in altre parti della regione.

Questo programma rappresenta dunque un passo significativo verso la modernizzazione e il sostegno dell’acquacoltura su piccola scala nel Mediterraneo sud-orientale. Con il focus sulla sostenibilità e l’innovazione, offre una piattaforma preziosa per lo sviluppo delle competenze e delle capacità imprenditoriali, contribuendo a garantire il benessere degli agricoltori, delle specie acquatiche e dell’ambiente. La combinazione di formazione teorica e pratica, insieme a un coaching personalizzato, prepara i produttori a fronteggiare le sfide future e a sfruttare le opportunità nel settore dell’acquacoltura.

Programma di sviluppo acquacoltura su piccola scala nel Sud-Est del Mediterraneo

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OstRiche? Buone tutto l’anno!

OstRiche? Buone tutto l’anno!

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OstRiche? Buone tutto l’anno! – Hai mai sentito dire che mangiare ostriche nei mesi senza una “R” è pericoloso? Questa credenza popolare ha radici profonde, ma oggi possiamo sfatarla. Vediamo insieme perché è sicuro gustare ostriche fresche anche durante l’estate e perchè nasce questa credenza.

Le radici del mito

In passato, la regola di evitare le ostriche nei mesi caldi era basata su motivi pratici ed etici. Senza i moderni sistemi di refrigerazione, conservare le ostriche fresche era difficile e rischioso. Le alte temperature favorivano la crescita di batteri pericolosi, aumentando il rischio di intossicazioni alimentari. Inoltre, durante l’estate, le ostriche entrano nel periodo di riproduzione. In questo periodo, diventano meno saporite e più acquose, e c’era anche una considerazione etica nel non consumare ostriche durante la riproduzione per garantire un raccolto sostenibile e generoso negli anni successivi.

Oggi possiamo

Oggi, grazie ai progressi nella tecnologia e nelle pratiche di conservazione, possiamo godere di ostriche fresche tutto l’anno. Le rigide normative e i controlli di qualità assicurano che le ostriche siano sicure da consumare in ogni stagione. Inoltre, la possibilità di ottenere ostriche da diverse regioni del mondo, dove le condizioni climatiche sono diverse, assicura una fornitura costante di ostriche fresche.

Sicurezza e qualità

Le ostriche vendute oggi sono sottoposte a severi controlli sanitari. I produttori monitorano costantemente la qualità dell’acqua e le condizioni di trasporto, assicurando che le ostriche siano sempre sicure da consumare. È importante acquistare ostriche da fornitori affidabili che seguano le normative sanitarie per garantire la massima sicurezza.

Dimentica i vecchi miti: oggi puoi gustare ostriche fresche e deliziose tutto l’anno. Grazie ai progressi nella conservazione e nei controlli di qualità, le ostriche sono sicure e disponibili in ogni stagione. Ricorda sempre di acquistare da fornitori affidabili per garantire la massima freschezza e sicurezza.

OstRiche? Buone tutto l’anno!

 

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Puglia: sostegno dal Feamp per infrastrutture di pesca e bando 2024 per aiuti a mitilicoltura

Puglia: sostegno dal Feamp per infrastrutture di pesca e bando 2024 per aiuti a mitilicoltura

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L’assessore regionale all’Agricoltura della Puglia, Donato Pentassuglia, ha incontrato, insieme a Rosa Fiore, dirigente della Struttura di Progetto Attuazione della politica europea per gli affari marittimi, la pesca e l’acquacoltura del Dipartimento Agricoltura, i rappresentanti dei dieci comuni pugliesi beneficiari della misura 1.43 ‘Porti, luoghi di sbarco, sale per la vendita all’asta e ripari di pesca’ del Feamp, il Programma Operativo 2014-2020 del Fondo europeo per la politica marittima, la pesca e l’acquacoltura in corso di chiusura. Su questa misura sono state impegnate dalla Regione Puglia risorse pari 9,4 milioni di euro, destinate a realizzare in diversi comuni, dal Gargano al Salento, il miglioramento degli approdi e la realizzazione di infrastrutture dedicate alla commercializzazione diretta del pescato, attività sempre più apprezzata dai consumatori. Alcuni comuni, nonostante le numerose interlocuzioni dei mesi scorsi rispetto allo stato di avanzamento dei lavori, fissati ad un minimo del 70% entro il 31.12.2023, hanno avuto una serie di criticità e non sarà possibile riallocare le risorse.

“L’obiettivo, d’intesa con i comuni – ha ricordato l’assessore Pentassuglia – è di verificare nella nuova pianificazione Feampa 2021-2027 la possibilità di attuare nuovi bandi per questo tipo di intervento, per un miglioramento continuo dei servizi per i pescatori. Si tratta di attività utili anche a garantire la sicurezza e la salubrità del pescato locale che poi finisce sulle tavole di tutta la Puglia”. Per la salvaguardia della mitilicoltura pugliese è in corso di definizione da parte della sezione gestione sostenibile e tutela delle risorse forestali e naturali del dipartimento Agricoltura il bando 2024 per il sostegno diretto alla mitilicoltura pugliese, con una dotazione finanziaria di 150mila euro, a valere sull’ex Legge Regionale n. 26/2012 (art. 30) e sull’articolo 26 della Legge Regionale n. 1/2016.

“In questo momento il surriscaldamento delle acque, in particolare nel primo seno del golfo di Taranto, sta generando l’asfissia dei mitili, con gravissimo impatto economico sulle imprese del settore – ha sottolineato l’assessore – e per condividere gli asset di questo aiuto in regime de minimis abbiamo convocato immediatamente le associazioni di categoria e i sindacati, sempre con spirito di condivisione degli obiettivi e la tempestività necessaria per fronteggiare anche la situazione connessa alla morìa dei mitili nelle acque di Taranto”. Nei prossimi giorni proseguirà su questo tema l’interlocuzione dell’assessore Donato Pentassuglia con i vertici del Comune di Taranto e i rappresentanti delle imprese.

(Red-Lab/Labitalia)

ISSN 2499 – 3166

FONTE ADNKRONOS

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Chiai, da scarto del tonno a potente antiossidante

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Chiai, da scarto del tonno a potente antiossidante – Il tonno è universalmente riconosciuto come una delle migliori scelte per il sushi, apprezzato non solo in Giappone ma in tutto il mondo. Oltre al suo sapore prelibato, il tonno è un alimento eccezionalmente sano. Ricco di acidi grassi omega-3 come l’acido eicosapentaenoico (EPA) e l’acido docosaesaenoico (DHA), il tonno aiuta a mantenere il sangue fluido, prevenendo arteriosclerosi e attacchi cardiaci. Inoltre, abbassa i livelli di trigliceridi, rendendolo efficace nel trattamento della sindrome metabolica e nella perdita di peso. Ora, una nuova ricerca ha svelato ulteriori benefici per la salute associati al chiai, la carne rosso scuro del tonno.

Valore nutrizionale del Chiai

La carne rosso scuro del tonno, conosciuta con il nome chiai in giapponese, è ricca di un composto organico chiamato selenoneina. Questo composto non solo previene le malattie legate allo stile di vita, ma riduce anche lo stress e rallenta il processo di invecchiamento. Nonostante il suo aspetto poco invitante e l’aroma potente, il chiai sta guadagnando attenzione per i suoi straordinari benefici per la salute.

L’antiossidante più potente della natura

La selenoneina, scoperta per la prima volta nel 2010 dalla Japan Fisheries Research and Education Agency di Yokohama, è stata oggetto di studi approfonditi fino al 2022. Questo minerale essenziale per la funzione dell’ormone tiroideo previene l’ossidazione nelle cellule dei tessuti e rimuove tossine come il mercurio. La selenoneina è particolarmente efficace come antiossidante, rimuovendo direttamente i radicali liberi dannosi nel sangue umano. È 500 volte più efficace della vitamina E nel rimuovere i radicali liberi.

Studi clinici e risultati

Pesci come il tonno, il marlin e lo sgombro contengono alti livelli di selenoneina. Nel caso del tonno rosso o obeso, il chiai ne contiene circa 100 volte di più rispetto all’akami, la parte magra del tonno. Una sperimentazione condotta su circa 100 dipendenti di prefetture e università ha dimostrato che coloro che hanno consumato chiai hanno avuto un aumento significativo della concentrazione di selenoneina nel sangue rispetto a quelli che hanno mangiato akami. La selenoneina rimane nel corpo per circa due settimane, rafforzando gli effetti antiossidanti e migliorando la salute mentale e fisica.

Benefici per la salute

Il professor Yūdō Kazuo della St. Marianna University School of Medicine ha osservato che il consumo continuo di chiai può migliorare la salute mentale e fisica, riducendo lo stress e prevenendo il deterioramento dovuto all’età. Il 70% dei partecipanti alla sperimentazione ha riportato una riduzione dello stress dopo aver consumato chiai, e alcuni hanno mostrato un aumento significativo dell’indicatore anti-invecchiamento Sirtuin 2.

La scoperta dei benefici del chiai rappresenta una nuova frontiera per l’industria ittica, trasformando quello che era considerato uno scarto in un prodotto di valore. L’obiettivo ora è comunicare efficacemente questi benefici ai consumatori, creando un mercato per il chiai. Questo potrebbe non solo migliorare la salute, ma anche promuovere la sostenibilità nell’industria ittica.

Chiai, da scarto del tonno a potente antiossidante

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