Mese: Luglio 2024 Pagina 6 di 20

Comunicare il valore dell’ittico per riattivarne i consumi

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Comunicare il valore dell’ittico per riattivarne i consumi – L’industria ittica europea si trova di fronte a una serie di sfide e opportunità uniche che richiedono una comunicazione efficace per valorizzare i propri prodotti e rafforzare la fiducia dei consumatori. In un contesto economico globale segnato da inflazione, conflitti geopolitici e cambiamenti nelle abitudini dei consumatori, è fondamentale per il settore ittico investire in strategie di marketing mirate. Vediamo insieme come una comunicazione ben orchestrata possa trasformare queste sfide in opportunità, promuovendo un consumo consapevole e sostenibile di pesce.

Il contesto attuale

Secondo i dati presentati lo scorso mese di giugno al 24° AECOC Seafood Congress, il consumo di pesce fresco e di frutti di mare in Spagna è previsto in calo dell’1,7% nel 2023, con un consumo totale di 814 milioni di kg. I dati, presentati dalla società di consulenza NIQ, mostrano invece il consolidamento dei prodotti ittici congelati come sostituti del pesce fresco.

José María Bonmatí, direttore generale dell’AECOC, ha sottolineato che l’inflazione e i conflitti geopolitici stanno creando un contesto particolarmente sfidante per il settore. “Dobbiamo concentrarci sul consumatore e migliorare la nostra proposta di valore in termini di innovazione, esperienza del consumatore e, soprattutto, comunicazione”.

La Comunicazione come leva strategica

Educazione e sensibilizzazione: le campagne informative sono fondamentali per educare i consumatori sui benefici del consumo di pesce. La Commissione Europea ha lanciato la campagna “Choose Your Fish” per promuovere il consumo responsabile di prodotti ittici, evidenziando le pratiche di pesca sostenibili e i benefici per la salute.

Promozione della sostenibilità: comunicando chiaramente le pratiche sostenibili adottate dai produttori ittici, è possibile rassicurare i consumatori sull’origine responsabile dei prodotti. Certificazioni come ASC e MSC giocano un ruolo cruciale in questo ambito, offrendo una garanzia di sostenibilità che può essere sfruttata nelle strategie di marketing.

Coinvolgimento dei giovani: attraverso l’uso di social media e influencer, il settore ittico può attirare l’attenzione delle generazioni più giovani, che sono spesso più sensibili ai temi della sostenibilità e della salute. Le campagne sui social media possono creare un legame emotivo con il pubblico, aumentando la consapevolezza e il consumo di pesce.

Innovazione dei prodotti: sviluppare nuovi prodotti e formati che rispondano alle esigenze dei consumatori moderni può aumentare la domanda. Prodotti pronti al consumo, ricette innovative e pesce biologico sono esempi di come il settore può adattarsi alle tendenze attuali.

Investire in Comunicazione: un imperativo per il settore ittico

Investire in comunicazione non è solo una necessità, ma un’opportunità per trasformare il settore ittico. Un esempio di successo è rappresentato dalla campagna “Love Seafood” di Seafish nel Regno Unito, che mira a educare i consumatori e promuovere il consumo di prodotti ittici attraverso media tradizionali e digitali. Tali iniziative possono essere replicate e adattate a livello europeo per massimizzare l’impatto.

In un mondo sempre più influenzato da dinamiche complesse, il settore ittico deve adattarsi e innovarsi per rimanere competitivo. La comunicazione efficace è la chiave per riattivare il consumo di pesce, promuovere la sostenibilità e migliorare la percezione del consumatore. Collaborazioni tra scienziati, aziende e decisori politici saranno fondamentali per sviluppare strategie di comunicazione efficaci. Investire in marketing e comunicazione su testate giornalistiche di settore può offrire un vantaggio competitivo, raggiungendo un pubblico targettizzato e sensibilizzato.

Comunicare il valore dell’ittico per riattivarne i consumi

 

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AlgaEurope torna dal 10 al 13 dicembre ad Atene

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AlgaEurope torna dal 10 al 13 dicembre ad Atene – Dal 10 al 13 dicembre 2024, Atene ospiterà una nuova edizione di AlgaEurope, uno degli eventi più importanti a livello mondiale nel settore della biomassa di alghe. Organizzato dalla European Algae Biomass Association (EABA) e DLG Benelux, l’evento mira a essere la conferenza più completa su scienza, tecnologia e affari legati al settore.

Opportunità unica per il settore

AlgaEurope 2024 rappresenta un’opportunità unica per apprendere e comprendere le ultime novità nella produzione e commercializzazione delle alghe. L’evento attirerà più di 400 partecipanti provenienti da oltre 45 paesi, offrendo una piattaforma ideale per interagire con i principali attori.

L’obiettivo principale dell’incontro è quello di fungere da catalizzatore per promuovere sinergie tra scienziati, aziende e decisori politici, stimolando lo sviluppo della ricerca, della tecnologia e delle capacità industriali nel campo delle alghe.

Durante AlgaEurope 2024, verranno discussi gli ultimi progressi e sviluppi nel settore delle alghe. L’evento mira a promuovere la collaborazione, lo scambio di conoscenze e l’innovazione, elementi fondamentali per il progresso di questo settore in rapida evoluzione.

I partecipanti avranno l’opportunità di presentare i propri abstract per la presentazione orale. Gli abstract presentati da aziende private saranno valutati separatamente rispetto a quelli scientifici, garantendo una valutazione equa e mirata.

La crescita del settore delle Alghe

Il settore delle alghe sta vivendo una crescita significativa grazie alle sue applicazioni in vari campi, tra cui l’alimentazione, la cosmetica, la bioenergia e la farmacologia. Le alghe sono considerate una risorsa sostenibile e versatile, capace di contribuire alla riduzione delle emissioni di carbonio e alla creazione di nuovi prodotti innovativi.

Secondo il rapporto del 2022 della FAO, la produzione globale di alghe è cresciuta costantemente negli ultimi anni, con un aumento del 7,5% rispetto all’anno precedente. Questo trend positivo è stato supportato da investimenti in ricerca e sviluppo, nonché dalla crescente domanda di prodotti a base di alghe.

Innovazione e collaborazione

AlgaEurope 2024 offrirà un’ampia gamma di sessioni e workshop, coprendo temi come le tecnologie di coltivazione delle alghe, l’estrazione di composti bioattivi, le applicazioni industriali e le politiche di sostenibilità. La conferenza sarà un punto di incontro per discutere le sfide e le opportunità del settore, con l’obiettivo di trovare soluzioni innovative e promuovere la crescita sostenibile.

AlgaEurope 2024 rappresenta quindi un evento imperdibile per chi opera nel settore delle alghe. Con la partecipazione di esperti di fama mondiale e la possibilità di interagire con i principali attori del settore, la conferenza offrirà una panoramica completa delle ultime tendenze e innovazioni. Per chi è interessato a partecipare, la presentazione degli abstract è aperta fino al 2 settembre.

AlgaEurope torna dal 10 al 13 dicembre ad Atene

 

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Kim Kardashian e Jennifer Aniston giovani con sperma di salmone

Kim Kardashian e Jennifer Aniston giovani con sperma di salmone

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Kim Kardashian e Jennifer Aniston giovani con sperma di salmone – Il settore della bellezza è costantemente alla ricerca di nuovi trattamenti e ingredienti innovativi. Una delle ultime tendenze provenienti dalla Corea del Sud che sta guadagnando popolarità in Occidente è il trattamento viso con sperma di salmone, noto anche come “Salmon PDRN“. Questo insolito trattamento di bellezza è stato pubblicizzato come un’alternativa naturale al Botox e ha catturato l’attenzione di celebrità come Kim Kardashian e Jennifer Aniston.

Cos’è il trattamento con sperma di salmone?

Il trattamento viso con sperma di salmone utilizza i polidesossiribonucleotidi (PDRN) estratti dal DNA dello sperma del salmone. Questa sostanza è nota per le sue proprietà rigenerative e anti-infiammatorie. Gli esperti affermano che il DNA del salmone è particolarmente simile a quello umano, il che lo rende altamente compatibile con la nostra pelle e particolarmente efficace nel promuovere la produzione di collagene e l’elasticità cutanea.

Benefici del trattamento

Secondo vari studi, i benefici del trattamento con sperma di salmone includono:

1. Miglioramento dell’elasticità della pelle: il DNA del salmone aiuta a ripristinare l’elasticità della pelle, rendendola più soda e giovane.
2. Riduzione delle rughe e delle linee sottili: stimolando la produzione di collagene, il trattamento può ridurre visibilmente le rughe e le linee sottili.
3. Riparazione della barriera idratante: il trattamento aiuta a mantenere l’idratazione della pelle, proteggendola da secchezza e irritazioni.
4. Riduzione dell’infiammazione: le proprietà anti-infiammatorie del PDRN possono aiutare a ridurre l’acne e altre condizioni infiammatorie della pelle.
5. Effetto schiarente: il trattamento è noto anche per il suo effetto schiarente, riducendo la comparsa di macchie scure e migliorando il tono della pelle.

Metodi di applicazione

Il metodo più comune per applicare il trattamento con sperma di salmone è il microneedling. In questo processo, il PDRN viene iniettato superficialmente nella pelle attraverso piccoli aghi, permettendo alla sostanza di penetrare efficacemente e stimolare la rigenerazione cellulare.

Costi e frequenza dei trattamenti

Sebbene il trattamento non sia economico, con un costo medio di circa 300 sterline per seduta, i risultati promettono di essere notevoli. Tuttavia, per mantenere i benefici, è necessario un ciclo di almeno tre trattamenti.

Il trattamento viso con sperma di salmone rappresenta una nuova frontiera nel campo dei trattamenti anti-aging, offrendo una serie di benefici grazie alle sue proprietà rigenerative e anti-infiammatorie. Con il supporto di celebrità e esperti di bellezza, questa tendenza potrebbe diventare sempre più popolare nei prossimi anni, promettendo di offrire una pelle più giovane e luminosa a chi è disposto a provare qualcosa di nuovo.

Kim Kardashian e Jennifer Aniston giovani con sperma di salmone

 

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Conserve ittiche e potenziale utilizzo di specie meno commerciali

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Conserve ittiche e potenziale utilizzo di specie meno commerciali – Il settore ittico e dell’acquacoltura è in continua evoluzione, con un crescente focus sulla sostenibilità e l’innovazione. Una delle tendenze emergenti è l’utilizzo di specie ittiche meno commerciali per la preparazione di conserve ittiche. Questa strategia non solo contribuisce a una pesca più sostenibile, ma offre anche nuove opportunità gastronomiche e di mercato.

Perchè è importante diversificare le specie?

Il consumo eccessivo di specie ittiche popolari come il tonno, il salmone e il merluzzo ha portato a una significativa pressione sugli stock ittici globali. Secondo un rapporto della FAO, circa il 37,7% degli stock ittici mondiali è sovrasfruttato. Di fronte a questa realtà, l’adozione di specie meno commerciali per la produzione di conserve ittiche può ridurre la pressione sulle specie più popolari e contribuire a un uso più equilibrato delle risorse marine.

Specie ittiche alternative per le conserve

Alici e Sarde

Le alici e le sarde sono abbondanti nel Mar Mediterraneo e rappresentano un’ottima alternativa per la conservazione. Queste specie, ricche di omega-3 e proteine, sono già apprezzate in molte cucine tradizionali italiane e possono essere valorizzate ulteriormente tramite tecniche di conservazione come la salatura e la marinatura.

Sugarello e Palamita

Il sugarello e la palamita sono altre due specie che offrono un grande potenziale per la conservazione. Questi pesci, meno noti ma abbondanti nelle acque italiane, possono essere trasformati in prodotti gourmet attraverso tecniche di affumicatura, marinatura e sott’olio. Questi processi non solo esaltano il sapore del pesce, ma ne aumentano anche la durata di conservazione.

Molva

La molva è un’altra specie meno comune che merita attenzione. Questo pesce, simile al merluzzo, è abbondante nel Mar Mediterraneo e nell’Atlantico nord-orientale. La molva si presta bene alla conservazione sotto sale e alla preparazione di baccalà, offrendo un’opzione sostenibile e gustosa per il mercato delle conserve ittiche.

Benefici economici e ambientali

Riduzione della pressione sugli stock ittici

L’utilizzo di specie meno commerciali per la conservazione aiuta a ridurre la pressione sulle specie sovrasfruttate, contribuendo alla sostenibilità degli ecosistemi marini. Queste specie spesso hanno cicli di vita più brevi e tassi di riproduzione più alti, rendendole una scelta più sostenibile dal punto di vista ecologico.

Opportunità di mercato

L’innovazione nel settore delle conserve ittiche può aprire nuove opportunità di mercato. I consumatori moderni sono sempre più interessati a prodotti alimentari sostenibili e gourmet. Le conserve ittiche a base di specie meno commerciali possono rispondere a questa domanda, offrendo prodotti di alta qualità e sostenibili.

Dati e statistiche

Secondo ANCIT (Associazione Nazionale Conservieri Ittici e delle Tonnare), le esportazioni italiane di conserve ittiche, soprattutto tonno in scatola, sono aumentate del 122% negli ultimi dieci anni, raggiungendo 30.500 tonnellate per un valore di oltre 200 milioni di euro. Questo trend positivo è confermato dall’incremento del 13,5% registrato nel primo semestre del 2021 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

L’utilizzo di specie ittiche meno commerciali per la preparazione di conserve rappresenta una strategia promettente per il futuro del settore ittico. Questa pratica non solo contribuisce alla sostenibilità degli ecosistemi marini, ma offre anche nuove opportunità economiche e gastronomiche. È essenziale che i produttori ittici continuino a innovare e a promuovere la diversificazione delle specie per garantire un futuro prospero e sostenibile per il settore.

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Emilia-Romagna. Granchio blu, nuovo stanziamento da un milione di euro

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Emilia-Romagna. Granchio blu, nuovo stanziamento da un milione di euro  – Non tutti gli esemplari di granchio blu raccolti in questi mesi, durante l’emergenza che sta mettendo a durissima prova il settore della pesca e dell’acquacoltura nell’alto ferrarese, possono essere destinati alla commercializzazione. Una parte, infatti, non è adatta e va smaltita. Per sostenere quest’attività, la Regione Emilia-Romagna ha approvato un nuovo bando, da un milione di euro, rivolto alle imprese titolari di concessioni demaniali per impianti di molluschicoltura: avranno così la possibilità di presentare domande di contributo per le spese sostenute per il trasporto e lo smaltimento del granchio blu non commercializzato.

“Un altro milione di euro a disposizione delle imprese della pesca e dell’acquacoltura per lo smaltimento del granchio blu– sottolinea Alessio Mammi, assessore regionale all’Agricoltura e Pesca-. Si tratta di un provvedimento messo a bilancio per garantire ulteriori risorse alle imprese e sostenere la loro redditività, che ha subito un duro colpo soprattutto per quanto riguarda la produzione di vongole nella sacca di Goro e nei canali adduttori di Comacchio. Con questo provvedimento- prosegue l’assessore- riconosceremo contributi per lo smaltimento, che si sommano al milione di euro stanziato nel corso del 2023 come indennizzo per le mancate produzioni. Stiamo cercando di fare tutto il possibile- conclude Mammi– per sostenere le imprese colpite da questo fenomeno: non le lasceremo sole, in attesa dell’attivazione di una strategia di respiro nazionale che chiediamo dall’inizio di quest’emergenza”.

Le risorse in campo

Serviranno dunque a rimborsare le imprese per i costi di smaltimento, riconoscendo un valore pari a 1,50 euro per chilogrammo di prodotto. Una cifra in cui forfettariamente sono ricompresi i costi sostenuti per il trasporto, la movimentazione, a terra e in mare, degli esemplari di granchio, gli oneri e i costi sostenuti per lo smaltimento in discarica o in centri di smaltimento autorizzati, nonché i costi amministrativi per la gestione e l’organizzazione delle operazioni di trasporto e smaltimento.

Il bando: destinatari e tempistiche

Possono presentare domanda di contributo le micro, piccole e medie imprese (Pmi) attive nel settore dell’acquacoltura secondo la definizione all’Allegato 1 del Regolamento (UE) n. 2022/2473. Le imprese devono essere titolari di concessioni di aree demaniali destinate al mantenimento di impianti di acquacoltura; inoltre, devono essere iscritte all’Anagrafe delle Aziende Agricole della Regione Emilia-Romagna. Le domande vanno presentate entro il 15 settembre 2024.

Prorogate al 31 luglio 2025 le autorizzazioni per la cattura e vendita del granchio blu

Quella del granchio blu è una specie molto prolifica, che continua a riprodursi in maniera rapida e incontrollata, impattando pesantemente sull’intero habitat marino e costiero e sulle attività economiche. Per questo motivo la Regione Emilia-Romagna ha esteso fino al 31 luglio 2025 la durata dell’autorizzazione alle imprese ittiche titolari di concessione demaniale marittima per catturarlo e venderlo (determina dirigenziale n. 14004 del 9 luglio 2024). Le imprese potranno quindi catturare, prelevare, trasportare a terra e commercializzare il granchio blu all’interno degli impianti di molluschicoltura, attraverso l’utilizzo degli attrezzi “nasse/cestelli e reti da posta fissa” sulle imbarcazioni iscritte in V categoria, alle condizioni e limiti previsti dalla determina.

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