Mese: Agosto 2024 Pagina 1 di 17

Il 4 settembre la prima riunione della Commissione Pesca

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Il 4 settembre la prima riunione della Commissione Pesca – La Commissione per la Pesca dell’Unione Europea si prepara a riprendere l’attività con un’agenda ricca di questioni cruciali per il futuro del settore ittico. Il 4 settembre, dalle 9:00 alle 12:30, i membri del Parlamento Europeo discuteranno le nuove linee guida sulle possibilità di pesca per il 2025, nel contesto della prima riunione di questa legislatura. Questo incontro segna un momento chiave per definire il percorso verso una pesca sempre più sostenibile all’interno dell’Unione Europea, affrontando le sfide attuali e preparando il terreno per un futuro in cui le risorse marine saranno gestite in modo responsabile e resiliente.

L’obiettivo principale di questa discussione sarà la sostenibilità a lungo termine delle specie ittiche nei diversi bacini marittimi europei. Sebbene la sostenibilità della pesca nell’UE abbia mostrato segni di miglioramento, con un numero crescente di stock che non sono più sovrasfruttati, la strada da percorrere è ancora lunga. La Commissione Europea ha infatti evidenziato la necessità di intensificare gli sforzi per garantire che l’equilibrio tra la domanda di mercato e la preservazione degli ecosistemi marini venga mantenuto e rafforzato.

Uno degli aspetti centrali di questa riunione sarà la presentazione della comunicazione “Pesca sostenibile nell’UE: situazione e linee guida per il 2025″. Questo documento offre una panoramica dettagliata delle attuali condizioni delle risorse alieutiche e delinea le proposte della Commissione Europea riguardanti le future possibilità di pesca. La consultazione con gli attori del settore, che rimarrà aperta fino al 31 agosto, rappresenta un’opportunità per tutti i soggetti coinvolti di esprimere le proprie opinioni e contribuire alla definizione di politiche più efficaci e sostenibili.

Durante la stessa seduta, i membri della Commissione discuteranno anche il bilancio generale dell’UE per tutte le sue sezioni, con particolare attenzione ai finanziamenti destinati al settore della pesca. Inoltre, saranno presentati due importanti accordi di partenariato nel settore ittico: uno con la Repubblica di Capo Verde e l’altro con la Repubblica di Guinea-Bissau. Questi protocolli, validi dal 2024 al 2029, rappresentano un passo fondamentale per rafforzare la cooperazione internazionale nel campo della pesca e per garantire una gestione sostenibile delle risorse ittiche nei rispettivi territori.

La nuova presidente della Commissione Pesca, Carmen Crespo, sarà alla guida di queste discussioni. Crespo, ex Ministro dell’Agricoltura, dell’Acqua e dello Sviluppo Rurale della Junta de Andalucía, affronterà per la prima volta i temi legati agli orientamenti per l’analisi dell’equilibrio dei segmenti di flotta nelle regioni ultraperiferiche, una questione di particolare rilevanza ai sensi del regolamento (UE) n. 1380/2013.

Questa riunione segna l’inizio di un periodo di lavoro intenso per la Commissione Pesca, con altri due incontri già fissati per settembre, rispettivamente il 16 a Strasburgo e il 23 a Bruxelles. L’attenzione sarà rivolta alla definizione di politiche che possano garantire la sostenibilità del settore ittico europeo, in un’ottica di lungo termine e con una particolare enfasi sulla conservazione delle risorse marine.

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In Germania cresce la spesa per l’acquisto di pesce

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In Germania cresce la spesa per l’acquisto di pesce – Nel 2023, nonostante l’aumento del costo della vita, il pesce e i frutti di mare hanno mantenuto un posto centrale nella dieta dei consumatori tedeschi. Secondo i dati preliminari forniti dal Fish Information Center e.V. (FIZ), il consumo pro capite di pesce in Germania si è attestato a 12,5 kg, leggermente inferiore rispetto all’anno scorso. Tuttavia, il dato più sorprendente è stato l’aumento delle spese per pesce e frutti di mare del 3,7%, segno che i tedeschi continuano a investire in questi prodotti nonostante la diminuzione del consumo.

Nel 2023, i tedeschi hanno speso oltre 5 miliardi di euro per acquistare pesce e frutti di mare, con un prezzo medio che ha raggiunto i 12,13 euro al chilogrammo. Questa cifra rappresenta un nuovo massimo storico, in gran parte dovuto all’inflazione che ha colpito anche il settore ittico. Il pesce affumicato, in particolare, ha subito un’impennata nei prezzi, arrivando a costare in media 22,56 euro al chilogrammo nel dicembre 2023. Nonostante queste difficoltà, la domanda di prodotti ittici rimane robusta, riflettendo l’alto apprezzamento dei consumatori tedeschi per la qualità e i benefici per la salute offerti da questi alimenti.

Il salmone è tornato in cima alla lista delle specie di pesci più consumate, con un consumo pro capite di 2,4 kg, superando il merluzzo dell’Alaska, che occupa ora la seconda posizione. Seguono tonno, aringhe e gamberetti. Queste preferenze indicano una crescente consapevolezza dei consumatori riguardo ai benefici per la salute, come l’alto contenuto di acidi grassi omega-3 del salmone, e una maggiore attenzione al gusto.

Il consumo di pesce varia significativamente tra i diversi Länder tedeschi. Lo Schleswig-Holstein guida la classifica con un consumo pro capite di 6,7 kg, seguito da Brema e Amburgo. Questa tendenza è in parte dovuta alla vicinanza delle regioni costiere, che influisce positivamente sul consumo di pesce. Al contrario, il Baden-Württemberg si colloca all’ultimo posto con un consumo pro capite di 4,7 kg.

La sostenibilità continua a essere una priorità per i consumatori tedeschi. Il FIZ, da oltre 25 anni, promuove il consumo di pesce pescato in modo sostenibile, sottolineando come questa scelta non solo migliori la salute, ma contribuisca anche alla riduzione dell’impronta ecologica. Questa attenzione alla sostenibilità è destinata a crescere, man mano che i consumatori diventano sempre più consapevoli dell’impatto delle loro scelte alimentari sull’ambiente.

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Malta esplora la percezione pubblica dell’acquacoltura

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Malta esplora la percezione pubblica dell’acquacoltura – Il Dipartimento della Pesca e dell’Acquacoltura del Governo della Repubblica di Malta ha recentemente avviato un sondaggio rivolto alla popolazione residente, con l’obiettivo di raccogliere dati fondamentali sulla conoscenza, sensibilità e percezione del settore dell’acquacoltura nel Paese. Questa iniziativa si inserisce in un contesto di crescente importanza per l’industria dell’acquacoltura, che rappresenta una componente chiave dell’economia maltese.

L’acquacoltura a Malta ha visto un significativo sviluppo negli ultimi anni, con una produzione domestica che nel 2020 ha raggiunto le 19.829 tonnellate, per un valore complessivo di 215,447 milioni di euro. La maggior parte di questa produzione è rappresentata dal tonno rosso, seguito da spigole, orate e altre specie. Nonostante questi numeri, la percezione pubblica del settore gioca un ruolo cruciale nel suo sviluppo futuro.

Il sondaggio del Dipartimento ha lo scopo di esplorare vari aspetti del settore, ponendo domande ai residenti su diversi argomenti chiave. Uno degli obiettivi principali è comprendere il livello di conoscenza della popolazione riguardo l’acquacoltura e l’impressione generale che ne hanno. Si chiede anche quale sia il modo migliore per ottenere informazioni sul settore, e quali aspetti – ambientali, economici, di governance, sociali ed etici – dovrebbero essere prioritari nello sviluppo futuro dell’acquacoltura maltese.

Un altro tema cruciale è l’identificazione dei fattori che dovrebbero essere presi in considerazione per la selezione di nuove ubicazioni per gli impianti di acquacoltura. La scelta di queste aree è infatti delicata e richiede un attento bilanciamento tra le esigenze di produzione e la protezione dell’ambiente marino.

Il sondaggio esplora anche il livello di consapevolezza dei residenti riguardo alle iniziative sostenibili già in atto nel settore. Queste iniziative, che mirano a ridurre l’impatto ambientale dell’acquacoltura e a promuovere pratiche più etiche, sono fondamentali per migliorare la reputazione del settore agli occhi della popolazione.

Infine, il sondaggio affronta le preferenze dei consumatori in merito all’acquisto di pesce, distinguendo tra prodotti provenienti dalla pesca tradizionale e quelli da acquacoltura. I fattori decisivi nella scelta dei prodotti ittici – come la freschezza, il prezzo, la sostenibilità e l’origine del pesce – sono fondamentali per comprendere le dinamiche di mercato e orientare le strategie di produzione e marketing.

Questo sforzo di coinvolgimento della popolazione non solo mira a raccogliere dati utili per il governo e gli operatori del settore, ma serve anche a sensibilizzare i residenti sull’importanza di un settore che contribuisce in modo significativo all’economia nazionale. L’acquacoltura a Malta, con il suo potenziale di crescita sostenibile, potrebbe diventare un modello di riferimento nel Mediterraneo, purché venga gestita con attenzione ai feedback della popolazione e agli imperativi ambientali.

Malta esplora la percezione pubblica dell’acquacoltura

 

 

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L’Ecuador domina il mercato globale dell’allevamento di gamberi

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L’Ecuador domina il mercato globale dell’allevamento di gamberi – L’Ecuador si è rapidamente affermato come leader mondiale nell’allevamento di gamberi, superando concorrenti storici grazie a un mix vincente di condizioni naturali favorevoli, tecnologie avanzate e politiche governative lungimiranti. Il paese sudamericano, grazie al suo clima tropicale e alla posizione geografica lungo l’equatore, gode di condizioni ambientali uniche che permettono la produzione di gamberi di alta qualità durante tutto l’anno.

Le acque marine pulite e nutrienti e le vaste lagune costiere offrono un ambiente ideale per l’acquacoltura, riducendo al minimo i rischi legati alle malattie e garantendo una crescita sana e naturale dei gamberi. Queste condizioni hanno permesso all’Ecuador di sviluppare un settore altamente competitivo, in grado di soddisfare la crescente domanda dei mercati internazionali più esigenti.

Tecnologia sostenibile: la chiave del successo

Uno dei segreti del successo ecuadoriano risiede nell’adozione di tecnologie verdi e sostenibili, che non solo aumentano l’efficienza produttiva ma proteggono anche l’ambiente marino. Il sistema di circolazione dell’acqua, che consente il riutilizzo delle risorse idriche riducendo gli scarichi inquinanti, rappresenta un pilastro della strategia sostenibile adottata dagli allevamenti ecuadoriani. Questo approccio non solo riduce l’impatto ambientale, ma contribuisce anche a ridurre i costi operativi, rendendo l’allevamento dei gamberi un’attività economicamente vantaggiosa e ambientalmente responsabile.

Gli allevatori ecuadoriani hanno inoltre abbracciato pratiche ecologiche, come l’uso di prodotti biologici per sostituire gli antibiotici, minimizzando così il rischio di resistenza microbica e garantendo un prodotto più sicuro per i consumatori. Questa scelta è particolarmente apprezzata nei mercati internazionali, dove la sicurezza alimentare e la sostenibilità sono sempre più richieste.

Il sostegno governativo

Il governo dell’Ecuador ha giocato un ruolo cruciale nello sviluppo del settore dell’allevamento dei gamberi, introducendo politiche di sostegno e incentivi fiscali che hanno stimolato la crescita e l’innovazione nel settore. Oltre a fornire supporto finanziario e formazione tecnica agli allevatori, il governo ha promosso la ricerca e l’applicazione di nuove tecnologie, permettendo all’industria di rimanere all’avanguardia e di mantenere elevati standard di qualità.

Il forte impegno governativo per la sostenibilità si riflette anche nella promozione di certificazioni ambientali, come quelle del Aquaculture Stewardship Council (ASC) e GlobalGAP, che attestano l’impegno degli allevamenti verso pratiche sostenibili e responsabili. Queste certificazioni sono diventate un marchio di qualità, aiutando i prodotti ecuadoriani a conquistare fiducia e posizionarsi favorevolmente nei mercati globali.

L’Ecuador è riuscito a trasformare il settore dell’allevamento dei gamberi in un modello di eccellenza globale, grazie all’unione di condizioni naturali favorevoli, innovazione tecnologica e politiche di sostegno efficaci. Il risultato è un’industria non solo redditizia ma anche sostenibile, che contribuisce alla protezione dell’ambiente e alla sicurezza alimentare globale. Con questi presupposti, l’Ecuador continuerà a dominare il mercato globale dell’allevamento dei gamberetti, offrendo un prodotto di alta qualità e rispettoso dell’ambiente.

L’Ecuador domina il mercato globale dell’allevamento di gamberi

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In ripresa le esportazioni di pangasio vietnamita

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In ripresa le esportazioni di pangasio vietnamita – Nel secondo semestre del 2024, le esportazioni di pangasio dal Vietnam stanno registrando una ripresa significativa, un segnale positivo per l’economia ittica del paese. Secondo i dati forniti dalla dogana vietnamita, a luglio 2024, il fatturato delle esportazioni di pangasio ha superato i 184 milioni di dollari USA, segnando un incremento del 29% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Complessivamente, nei primi sette mesi dell’anno, le esportazioni hanno raggiunto un valore di oltre 1,1 miliardi di dollari USA, con un aumento del 9% rispetto allo stesso periodo del 2023.

La crescita del settore è trainata principalmente dall’aumento delle esportazioni di prodotti a valore aggiunto, come i filetti di pangasio congelati e i prodotti essiccati. Questi prodotti hanno visto un’impennata del 30% nei primi sette mesi del 2024, totalizzando esportazioni per un valore di 21 milioni di dollari USA. Anche il segmento dei prodotti congelati e di altre specialità ittiche ha mostrato una robusta crescita del 22%, raggiungendo quasi 200 milioni di dollari USA.

Cina e Hong Kong i principali mercati di sbocco per il pangasio vietnamita

Dal punto di vista geografico, Cina e Hong Kong si confermano come i principali mercati di sbocco per il pangasio vietnamita. A luglio 2024, le esportazioni verso questi mercati hanno totalizzato 55 milioni di dollari USA, in crescita del 23% rispetto a luglio 2023. Tuttavia, il calo registrato nei primi mesi dell’anno, in particolare tra febbraio e marzo, ha portato a una riduzione complessiva del 4% nel valore delle esportazioni verso questi mercati nei primi sette mesi del 2024, che si attestano a 313 milioni di dollari USA.

Il mercato statunitense

Parallelamente, il mercato statunitense ha mostrato segnali di ripresa significativi, con un aumento del 69% delle esportazioni di pangasio a luglio 2024, per un valore di 31 milioni di dollari USA. Il totale delle esportazioni verso gli Stati Uniti nei primi sette mesi del 2024 ha raggiunto i 190 milioni di dollari USA, segnando un incremento del 20% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

Il mercato CPTPP

Anche il mercato CPTPP (Comprehensive and Progressive Agreement for Trans-Pacific Partnership) ha registrato una crescita considerevole. A luglio 2024, le esportazioni di pangasio verso i paesi membri hanno totalizzato 28 milioni di dollari USA, in aumento del 41%. Il Messico emerge come il maggiore consumatore all’interno del blocco, con un incremento del 94% nelle importazioni di pangasio vietnamita, raggiungendo quasi 10 milioni di dollari USA.

Le esportazioni verso l’Unione Europea

Le esportazioni verso l’Unione Europea, nonostante una crescita del 7% a luglio 2024, hanno visto una leggera flessione nei primi sette mesi dell’anno, con un calo del 2% rispetto allo stesso periodo del 2023. In particolare, i Paesi Bassi, che restano uno dei maggiori importatori di pangasio vietnamita, hanno registrato un calo del 4% nel valore delle importazioni a causa delle difficoltà economiche globali.

L’Italia

Nel 2024, l’Italia ha continuato a essere un mercato significativo per le esportazioni di pangasio vietnamita all’interno dell’Unione Europea. Nonostante le difficoltà economiche globali e la pressione sui costi di trasporto, le esportazioni di pangasio verso l’UE, compresa l’Italia, hanno mostrato segnali di ripresa. In particolare, nel 2023, l’Italia ha rappresentato circa l’8% delle esportazioni di pangasio vietnamita verso l’UE, con una crescita dell’importazione che ha sfiorato il 90% rispetto all’anno precedente.

Il Bel Paese rimane un mercato chiave per il pangasio vietnamita, nonostante le sfide economiche globali e le fluttuazioni del mercato. Le esportazioni verso l’Italia dovrebbero mantenere un andamento positivo nel 2024, soprattutto grazie alla domanda stabile e alla competitività del prodotto. 

Maggiore qualità e diversificazione dei mercati

La ripresa delle esportazioni di pangasio nel 2024 riflette l’impegno dei produttori vietnamiti nel migliorare la qualità dei loro prodotti e nel diversificare i mercati di esportazione. Nonostante le sfide legate alla volatilità dei mercati internazionali, le esportazioni di pangasio continuano a crescere, sostenute anche dalla ripresa della domanda globale e dalle strategie aziendali mirate.

In un contesto economico mondiale ancora fragile, caratterizzato da costi elevati di cibo, energia e trasporti, il settore ittico vietnamita sta mostrando una resilienza notevole. Tuttavia, i rischi legati all’instabilità geopolitica e all’inflazione globale restano elevati, imponendo alle aziende di adottare strategie flessibili e innovative per mantenere la loro competitività sul mercato internazionale.

Nei mesi finali del 2024, si prevede un ulteriore incremento degli ordini di pangasio dal Vietnam, sostenuto dalla crescente domanda per le festività di fine anno. Questo rafforzerà ulteriormente la posizione del pangasio vietnamita sui mercati internazionali, consolidando i successi ottenuti nel corso dell’anno.

In ripresa le esportazioni di pangasio vietnamita

 

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