Mese: Agosto 2024 Pagina 11 di 17

Meduse: da minaccia ambientale a innovazioni sostenibili

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Meduse: da minaccia ambientale a innovazioni sostenibili – La proliferazione delle meduse è un fenomeno che sta preoccupando scienziati e ricercatori di tutto il mondo. Questi enigmatici plancton gelatinosi, sebbene possano rappresentare una minaccia per l’ecosistema marino, offrono anche opportunità sorprendenti per l’innovazione sostenibile.

A Kerteminde la ricerca sulle Meduse

Kerteminde, una pittoresca cittadina portuale nella Danimarca centrale, è diventata il centro di un’importante ricerca condotta dall’Università della Danimarca meridionale (SDU). Qui, un team di scienziati studia le meduse che prosperano appena sotto la superficie dell’acqua, raccogliendo campioni e monitorando le condizioni ambientali per comprendere le cause della loro proliferazione.

I ricercatori hanno identificato diversi fattori che contribuiscono alla crescita delle popolazioni di meduse, tra cui la pesca eccessiva, che elimina i loro predatori e concorrenti, e il deflusso agricolo che impoverisce l’ossigeno nell’acqua. A differenza di altre specie marine, le meduse non sono infastidite dai bassi livelli di ossigeno, il che permette loro di prosperare in ambienti meno favorevoli per altri organismi.

Utilizzi sostenibili delle Meduse

Nonostante la proliferazione delle meduse possa rappresentare un problema, gli scienziati vedono in queste creature un’opportunità per sviluppare soluzioni innovative e sostenibili. Ad esempio, le meduse potrebbero fornire una fonte alternativa di collagene per i cosmetici e potrebbero essere utilizzate per catturare particelle di microplastica, contribuendo così alla pulizia degli oceani.

Il progetto GoJelly

Il progetto GoJelly, finanziato dall’Unione Europea, ha sviluppato un metodo per utilizzare il muco delle meduse per filtrare le acque reflue prima che raggiungano l’oceano. Questo approccio innovativo sfrutta le proprietà naturali delle meduse per assorbire e intrappolare le particelle in un filtro biologico, offrendo una soluzione naturale per il trattamento delle acque.

Trasformazione in fertilizzante

In Puglia, i ricercatori dell’Istituto di Scienze delle Produzioni Alimentari di Lecce hanno laorato sulla trasformazione delle meduse in fertilizzante per le piante. Utilizzando meduse marine congelate e tecniche di essiccazione sotto vuoto, questi scienziati hanno creato una polvere ricca di aminoacidi, minerali e nutrienti che favoriscono la crescita delle piante. I risultati degli esperimenti indicano che le piante trattate con questo fertilizzante crescono meglio rispetto a quelle trattate con substrati convenzionali.

Potenziali benefici per la salute

Le meduse potrebbero anche offrire benefici per la salute umana. Ricerche preliminari hanno identificato composti bioattivi nelle meduse che potrebbero innescare la morte delle cellule del cancro al seno senza danneggiare le cellule sane. Sebbene la ricerca sia ancora nelle fasi iniziali, queste scoperte aprono nuove possibilità per lo sviluppo di trattamenti medici innovativi.

La sostenibilità come priorità

Gli esperti sottolineano l’importanza di approcci sostenibili nella gestione delle popolazioni di meduse. La pesca su larga scala potrebbe avere effetti negativi sull’ecosistema marino, quindi è fondamentale adottare metodi di produzione sostenibili, come l’acquacoltura delle meduse. Inoltre, è essenziale affrontare le cause profonde dei problemi marini, come il cambiamento climatico, l’inquinamento e la pesca eccessiva, per preservare la salute degli oceani.

Le meduse, presenti negli ecosistemi marini da 500 milioni di anni, possono offrire soluzioni innovative per problemi ambientali e opportunità per nuovi sviluppi tecnologici. Tuttavia, è cruciale che qualsiasi sfruttamento delle meduse avvenga in modo sostenibile, garantendo che queste creature continuino a mantenere il loro ruolo nell’equilibrio naturale dei nostri oceani. Con un approccio olistico e adattivo, possiamo sfruttare il potenziale delle meduse per il beneficio dell’ambiente e della società.

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AFRAQ2024: Tunisia al centro dell’acquacoltura africana

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AFRAQ2024: Tunisia al centro dell’acquacoltura africana – L’attenzione globale verso l’acquacoltura si concentra sulla Tunisia, con l’Istituto Nazionale di Scienze e Tecnologie Marine (INSTM) che ha firmato un accordo di ospitalità per conto del Ministero dell’Agricoltura, delle Risorse Idriche e della Pesca. Questo accordo segna un impegno significativo del governo tunisino nel garantire il successo della terza conferenza internazionale annuale ed esposizione della sezione africana della World Aquaculture Society (AFRAQ2024), che si terrà ad Hammamet dal 19 al 22 novembre 2024.

Un impegno concreto del Governo tunisino

La firma dell’accordo di ospitalità dimostra l’impegno della Tunisia nella promozione dell’acquacoltura come settore chiave per lo sviluppo economico e la sicurezza alimentare. Il supporto del governo e delle istituzioni locali evidenzia l’importanza dell’evento, non solo per la Tunisia ma per l’intera regione africana. AFRAQ2024 si propone come una piattaforma per scienziati, investitori e operatori del settore per condividere conoscenze, innovazioni e best practices.

Supporto delle aziende locali e sponsorizzazioni

Le principali aziende di acquacoltura tunisine, in collaborazione con lo sponsor Gold dell’evento, Nutrifish, stanno offrendo un sostegno sostanziale. Nutrifish, leader nella lavorazione e distribuzione di mangimi per acquacoltura, presenterà il suo mulino all’avanguardia con una capacità di produzione di 30.000 tonnellate annue. I partecipanti avranno l’opportunità di visitare gli impianti di allevamento di orate e spigole in mare aperto, fornendo un’esperienza diretta delle pratiche innovative adottate nel Mediterraneo.

Un programma ricco e diversificato

AFRAQ2024, con il tema “Blue Farming: New Horizons for Economic Growth“, si prevede attirerà oltre mille partecipanti da tutto il mondo. La conferenza offrirà un forum scientifico con presentazioni orali e poster, una fiera commerciale, forum di settore, workshop satellite, eventi per studenti e tour delle strutture di acquacoltura. Questi eventi forniranno una visione completa delle ultime ricerche, innovazioni e investimenti nel settore dell’acquacoltura, sostenendo la crescita continua in Africa.

AFRAQ2024 rappresenta un’opportunità unica per la Tunisia e per l’intero continente africano di mostrare i progressi e le innovazioni nel settore dell’acquacoltura. Con il supporto del governo tunisino, delle aziende locali e degli sponsor internazionali, l’evento promette di essere un punto di svolta per lo sviluppo sostenibile dell’acquacoltura in Africa.

AFRAQ2024: Tunisia al centro dell’acquacoltura africana

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Dopo la nomina del Commissario per il granchio blu si attendono risposte

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Dopo la nomina del Commissario per il granchio blu si attendono risposte – Negli ultimi giorni, il Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste Francesco Lollobrigida, insieme al Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica Gilberto Pichetto Fratin, ha annunciato la nomina di Enrico Caterino, ex Prefetto di Ravenna, a Commissario Straordinario per l’Emergenza Granchio Blu. Questa decisione arriva in risposta alla crescente preoccupazione per la diffusione del granchio blu e altre specie aliene che stanno invadendo diverse zone d’Italia.

Le dichiarazioni del Ministro Lollobrigida

Il Ministro Lollobrigida ha sottolineato l’importanza della nomina di Enrico Caterino, affermando: “Con la nomina del Commissario Caterino ci aspettiamo un significativo salto di qualità nella nostra risposta a questa problematica. La decisione è il risultato di una stretta collaborazione con il Ministro Pichetto Fratin, con il quale condividiamo una visione strategica”.

Lollobrigida ha inoltre ribadito l’importanza di strategie comuni a livello europeo per affrontare le specie invasive e le malattie che non rispettano i confini nazionali. Le risorse dedicate dal ministero per le attività colpite dall’emergenza includono 2,9 milioni di euro per lo smaltimento, 10 milioni per la semina e il ripopolamento, e ulteriori 12 milioni previsti dal decreto agricoltura. Inoltre, è previsto uno stanziamento di ulteriori 15 milioni a sostegno delle imprese colpite.

L’impegno del Sottosegretario La Pietra

Il sottosegretario al Masaf, senatore Patrizio La Pietra, ha evidenziato la determinazione del governo nell’affrontare il problema del granchio blu. “Fin dal primo momento in cui si è manifestata l’emergenza, abbiamo messo in campo il massimo sforzo per sostenere in maniera adeguata il comparto dell’acquacoltura italiana, grazie allo stanziamento iniziale di 2,9 milioni, più 10 milioni, che si sommano agli ulteriori 15 previsti nel Decreto Agricoltura”, ha dichiarato La Pietra.

Il sottosegretario ha inoltre espresso il suo sostegno al neo commissario Enrico Caterino, sottolineando l’importanza di sensibilizzare l’Europa riguardo ai metodi da adottare per fare fronte comune e assicurare tutte le misure necessarie a mettere in sicurezza un settore fondamentale per il made in Italy.

Le reazioni del mondo della Pesca

La nomina di Caterino è stata accolta positivamente non solo dal governo, ma anche dal mondo della pesca, dalle associazioni di categoria e dalle istituzioni regionali. Questi attori hanno applaudito alla scelta del Commissario Straordinario, auspicando che ora non si verifichino avvicendamenti di nomine o stalli decisionali che potrebbero ritardare le azioni necessarie per affrontare l’emergenza. Fondamentalmente adesso si attendono risposte concrete per far rientare l’emergenza.

Restano invece scettici i diretti interessati, pescatori e allevatori, che non credono che la nomina di un commissario possa essere la soluzione al problema.

Un futuro di collaborazione europea

Lollobrigida ha ricordato l’importante appuntamento di settembre ad Ortigia per il G7 Agricoltura, dove la pesca sarà protagonista per la prima volta. Le nazioni europee, le principali democrazie mondiali, insieme all’Unione Europea, a dieci nazioni africane e ai centri di ricerca di tutto il mondo, discuteranno della produzione e della sovranità alimentare di qualità.

In conclusione, la nomina di Enrico Caterino a Commissario Straordinario rappresenta un passo cruciale nella lotta contro il granchio blu e altre specie aliene. L’impegno del governo italiano e la collaborazione con l’Europa saranno fondamentali per proteggere la biodiversità e sostenere il settore ittico nazionale. Le istituzioni e gli operatori del settore auspicano che la continuità amministrativa e la determinazione nelle decisioni permettano di superare questa emergenza con efficacia e tempestività.

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A.M.A. plaude alla nomina del commissario granchio blu

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A.M.A. plaude alla nomina del commissario granchio blu – Ieri mattina a Roma alla conferenza stampa per la nomina del commissario straordinario all’emergenza granchio blu, indetta dai Ministro Lollobrigida del Masaf e dal Ministro Pichetto Fratin del Mase, era presente per l’ A.M.A, Associazione Mediterranea Acquacoltori, il Presidente Federico Pinza.

L’Associazione, che raggruppa la maggior parte delle imprese di molluschicoltura principalmente colpite dall’emergenza del granchio blu, ha accolto con favore tale e tanto sospirata nomina, chiedendo che con solerzia si costituisca la struttura che possa iniziare a lavorare per contrastare tale emergenza.

A.M.A. ha chiesto sia al Ministro Lollobrigida che al Commissario di ascoltare principalmente gli allevatori, per capire nel concreto quello di cui necessitano per proseguire l’attività. Sostegno si ma che sia tangibile e tempestivo. A.M.A. vigilerà e parteciperà ai primi incontri tra imprese e commissario a sostegno delle categorie coinvolte. Il Ministro inoltre si è detto disponibile a lanciare un settore italiano che sta imponendosi sul mercato nazionale, quello dell’allevamento dell’ostrica, sostenendo di essere pronto a lavorare affinché l’IVA sia allineata a quella degli altri paesi europei e quindi portata al 10% (attualmente è al 22%), come tutti i prodotti di allevamento e dei frutti di mare nello specifico.

A.M.A. crede che questo rappresenti il primo passo per far crescere i consumi e quindi dare una spinta importante ad una lavorazione che può, nel giro di pochi anni , rappresentare anche la diversificazione dell’attività voluta da molti allevatori italiani. A.M.A., infine, sollecita i Ministeri (in particolare il Ministero dell’Ambiente) nel potenziare la rete di monitoraggio dei dati ambientali lungo le coste nazionali, così da essere più vigili sui cambiamenti climatici in atto e fornire nuovi strumenti di previsione e gestione a supporto degli operatori dell’acquacoltura e della pesca nazionale, in piena collaborazione con le associazioni di categoria e le imprese.

A.M.A. plaude alla nomina del commissario granchio blu

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Scognamiglio: commissario granchio blu consente salto di qualità interventi

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Scognamiglio: commissario granchio blu consente salto di qualità interventi – “La nomina del commissario straordinario per l’emergenza granchio blu è un atto decisivo per il coordinamento degli interventi e risponde alle sollecitazioni della categoria”. Ad affermarlo è Gennaro Scognamiglio, presidente nazionale dell’Unci AgroAlimentare.

“La collaborazione intrapresa da alcuni mesi – prosegue il dirigente dell’associazione di settore del mondo cooperativistico – con il ministero dell’Agricoltura, guidato da Francesco Lollobrigida, sta dando i suoi frutti, in termini di condivisione di una strategia di gestione dei problemi. In particolare, il contrasto alla diffusione delle specie marine aliene nelle acque nazionali e nell’intero Mediterraneo ha fatto registrare una immediata sintonia al tavolo di crisi istituzionale, nell’individuazione delle misure da adottare, anche in termini di supporto alle imprese e agli operatori.
Da parte nostra, abbiamo caldeggiato sin dal primo momento l’opportunità di aiuti concreti al comparto della pesca e dell’acquacoltura, che ha subìto danni ingenti, a causa del granchio blu. Senza contare i notevoli rischi, anche in prospettiva, per la biodiversità marina. Proprio per queste ragioni abbiamo evidenziato la necessità di inquadrare la soluzione al problema non soltanto in termini di trasformazione delle specie aliene in risorsa alimentare da valorizzare, ma sollecitando la definizione di un piano di intervento su basi scientifiche, attraverso un monitoraggio sul campo, per un’azione di contrasto efficace e per la costruzione di una filiera per il consumo e la trasformazione del prodotto ittico.
D’altra parte, i fatti ci stanno dando ragione: dopo la prima stagione di lancio del granchio blu nelle cucine dei ristoranti e sulle tavole degli italiani, con buoni riscontri, si è poi registrato un netto calo dei consumi. Soltanto attrezzandosi in maniera adeguata, infatti, sarà possibile incrementare la domanda del prodotto, individuando anche proposte per l’industria alimentare ed eventuali utilizzi secondari.
Con la nomina del prefetto Enrico Caterino al vertice della struttura di emergenza, quindi, si compie un salto di qualità nell’attuazione delle misure previste”.

“Non è un caso – conclude Scognamiglio – che questo passaggio sia stato sancito dal ministero dell’Agricoltura insieme al ministero dell’Ambiente, retto da Gilberto Pichetto Fratin, coniugando così la risposta sociale ed economica all’emergenza, con quella ecologica e di sostenibilità ambientale. Siamo pertanto fiduciosi che in tempi ragionevoli si possano raggiungere, insieme al governo, risultati importanti e significativi”.

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