Mese: Agosto 2024 Pagina 7 di 17

Tre aziende italiane al Nor-Fishing 2024

Tre aziende italiane al Nor-Fishing 2024

 [[{“value”:”

Tre aziende italiane al Nor-Fishing 2024  – L’industria italiana ha da sempre dimostrato un’eccellenza riconosciuta a livello globale. Al Nor-Fishing 2024, tre aziende italiane – 2M Composites, Cascade Italia e HS.MARINE – rappresenteranno la capacità innovativa e tecnologica del nostro Paese. Queste aziende non solo contribuiscono a definire gli standard globali nel settore ittico, ma offrono anche soluzioni all’avanguardia che migliorano l’efficienza, la sicurezza e la sostenibilità delle operazioni marittime.

2M Composites

2M Composites è una realtà all’avanguardia nella produzione di materiali compositi, un campo che ha visto una rapida evoluzione grazie alla crescente domanda di soluzioni leggere, resistenti e durature. L’azienda si distingue per la sua capacità di innovare, sviluppando materiali ad alte prestazioni che trovano applicazione in settori come l’aerospaziale, l’automotive e, naturalmente, il marittimo.

Nel contesto del settore ittico, i materiali compositi di 2M Composites giocano un ruolo cruciale. Questi materiali vengono utilizzati per costruire scafi, componenti strutturali e attrezzature che richiedono una combinazione di leggerezza e resistenza, essenziale per migliorare l’efficienza del carburante e la manovrabilità delle imbarcazioni. Inoltre, l’uso di materiali compositi riduce i costi di manutenzione e aumenta la durabilità delle strutture, rendendole ideali per affrontare le condizioni marine più impegnative.

Cascade Italia

Cascade Italia è una filiale della multinazionale americana Cascade Corporation, e si posiziona come un leader mondiale nel settore della movimentazione industriale. Specializzata nella progettazione e produzione di attrezzature per carrelli elevatori e macchine industriali, l’azienda offre soluzioni che sono essenziali per l’efficienza logistica nei porti e nelle strutture di stoccaggio ittico.

Le pinze, le forche e gli altri accessori prodotti da Cascade Italia sono progettati per ottimizzare la movimentazione di carichi di ogni tipo, garantendo sicurezza e affidabilità anche nelle operazioni più complesse. Questi strumenti sono particolarmente utili nelle fasi di carico e scarico delle merci, dove la precisione e la rapidità sono fondamentali per mantenere la catena del freddo e prevenire danni ai prodotti ittici. L’azienda è anche impegnata nello sviluppo di soluzioni eco-compatibili, contribuendo così a ridurre l’impatto ambientale delle operazioni di movimentazione.

HS.MARINE

HS.MARINE è un’azienda italiana specializzata nella produzione di gru idrauliche destinate alle applicazioni marittime. Le gru di HS.MARINE sono conosciute per la loro robustezza, precisione e affidabilità, caratteristiche che le rendono indispensabili per le operazioni di pesca e di gestione dei carichi a bordo delle imbarcazioni.

Queste gru sono progettate per resistere alle condizioni marine più difficili, così da garantire operazioni sicure ed efficienti anche in acque agitate. HS.MARINE offre una vasta gamma di modelli, ognuno dei quali può essere personalizzato per soddisfare le specifiche esigenze del cliente. Questo livello di personalizzazione, combinato con una tecnologia di controllo avanzata, consente agli operatori di eseguire manovre precise e sicure, riducendo il rischio di incidenti e migliorando l’efficienza operativa.

La partecipazione di 2M Composites, Cascade Italia e HS.MARINE a Nor-Fishing 2024 non solo mette in evidenza la competitività dell’Italia nell’innovazione tecnologica marittima, ma dimostra anche l’impegno delle aziende italiane nel promuovere soluzioni sostenibili ed efficienti per l’industria ittica globale. Queste tre aziende, ciascuna eccellente nel proprio settore, rappresentano un esempio di come l’ingegno e la qualità italiani possano fare la differenza su scala internazionale, contribuendo a definire il futuro della pesca e delle operazioni marittime.

Tre aziende italiane al Nor-Fishing 2024

L’articolo Tre aziende italiane al Nor-Fishing 2024 proviene da Pesceinrete.

“}]] ​ 

Acli Terra, Tavoletta sul commissario straordinario per il Granchio blu

[[{“value”:”

“Siamo lieti della recentissima nomina del commissario straordinario per l’emergenza Granchio blu da parte dei ministri Pichetto Fratin e Lollobrigida e auguriamo buon lavoro al prefetto Enrico Caterino”.

È quanto ha affermato, intervenendo a un convegno sui temi della pesca, il presidente nazionale Acli Terra, Nicola Tavoletta.

Tavoletta ha sottolineato che “già nell’estate 2022 Acli Terra aveva lanciato l’allarme sulla abnorme diffusione del Granchio blu e delle specie aliene nel Mediterraneo con il loro arrivo nei nostri mari, e varando poi nel 2023 anche la campagna informativa sul Lion fish, il pesce leone, in direzione non solo della tutela dell’ecosistema, ma del loro utilizzo positivo in chiave gastronomica e commerciale”. 

Il presidente dell’associazione professionale aclista che tutela lavoratori e aziende del mondo rurale e delle marinerie ha quindi invitato l’esecutivo a un ulteriore passo: “Sarebbe molto importante che da parte delle autorità di governo venisse ora l’autorizzazione alla commercializzazione delle specie aliene, in specie il Lion fish. Questo rappresenterebbe un evidente sollievo economico per tutta la filiera, dai pescatori ai trasformatori ittici, alla ristorazione, ai consumatori”.

The post Acli Terra, Tavoletta sul commissario straordinario per il Granchio blu appeared first on Economia del Mare.

“}]] 

Unci AgroAlimentare, Scognamiglio: “allarme granchio blu in Campania, la nostra proposta al commissario di governo”

[[{“value”:”

“Anche in Campania l’emergenza granchio blu ha raggiunto livelli allarmanti, ma siamo pronti a mettere in campo un programma di ricerca, che invieremo al commissario straordinario di governo”. Così Gennaro Scognamiglio, presidente nazionale dell’Unci AgroAlimentare.

“La specie marina aliena – prosegue il numero uno dell’associazione di settore del mondo cooperativistico –, originaria dell’Oceano Atlantico, sta producendo notevoli danni alle attività di pesca, oltre che agli allevamenti di molluschi, infestando le acque e mettendo a rischio la biodiversità, a causa della sua voracità e prolificità, che ormai ne hanno consentito la diffusione in gran parte del mar Mediterraneo, occupando diversi areali italiani, con una distribuzione eterogenea, provocando una profonda alterazione delle caratteristiche dell’ecosistema e significativi squilibri.

In Campania, grazie all’attenzione dimostrata dalla Regione e alla sensibilità dell’assessore all’Agricoltura, Nicola Caputo, rispetto alle questioni inerenti la filiera ittica e ai problemi della pesca, siamo riusciti sempre ad affrontare e gestire le priorità e a guardare in avanti. Siamo convinti, quindi, che anche questa volta attraverso una collaborazione tra i soggetti istituzionali e la categoria sia possibile superare le difficoltà.

Da parte nostra, abbiamo elaborato un’idea progettuale, su basi scientifiche, per  salvaguardare la biodiversità marina e creare nuove opportunità commerciali per la filiera ittica e per l’industria di trasformazione alimentare. La missione è trasformare l’emergenza in risorsa: attraverso una gestione mirata e scientifica delle criticità, quindi, si intende predisporre una strategia di intervento tesa alla salvaguardia della biodiversità e alla tutela delle attività della pesca, della venericoltura e quelle ad esse connesse. Una sfida che richiede un impegno costante e l’utilizzo di metodologie standardizzate e condivise, in modo da essere ripetibili e confrontabili nel tempo.

Per questa ragione, abbiamo definito, sulla base di relazioni consolidate nel tempo e sulla scorta di esperienze positive costruite sul campo, un programma di ricerca, con le autorevoli partecipazioni di Università di Ferrara, Università di Napoli Federico II – Caisial di Napoli, Ispa-Cnr di Foggia, Ispra – Istituto superiore per la protezione e ricerca ambientale, che sottoporremo al commissario straordinario di governo per l’emergenza granchio blu, il prefetto Enrico Caterino, per l’approvazione e l’attuazione”.

“Soltanto attraverso una strategia – conclude Scognamiglio complessiva e specifica, allo stesso tempo, è possibile gestire l’emergenza granchio blu e trasformarla in una opportunità economica, con uno studio e un monitoraggio accurato, con l’analisi delle potenzialità di mercato e organizzando una rete che realmente sia in grado di portare sulle tavole degli italiani, e non solo, il prelibato crostaceo che oggi sta mettendo a dura prova il settore ittico”.

The post Unci AgroAlimentare, Scognamiglio: “allarme granchio blu in Campania, la nostra proposta al commissario di governo” appeared first on Economia del Mare.

“}]] 

Strategie di adattamento al clima per la supply chain del settore alimentare

 [[{“value”:”

Strategie di adattamento al clima per la supply chain del settore alimentare – Negli ultimi anni, il settore alimentare e delle bevande ha affrontato sfide senza precedenti, molte delle quali strettamente legate ai cambiamenti climatici. L’era post-COVID ha dimostrato quanto siano vulnerabili le catene di approvvigionamento globali, ma le sfide legate al clima promettono di essere ancora più persistenti e complesse. Con eventi meteorologici estremi in aumento e un clima sempre più imprevedibile, le aziende del settore alimentare devono adottare strategie innovative per garantire la resilienza delle loro catene di fornitura. È quanto emerge dall’E-Book A New Climate for Food and Beverage Supply Chains – Impatto del Cambiamento Climatico sulle Catene di Fornitura realizzato da Everstream Analytics.

La variabilità climatica non è solo una questione ambientale, ma rappresenta una minaccia diretta alla stabilità finanziaria delle aziende alimentari. Ci sono settori, pesca e acqucoltura compresi, che sono particolarmente vulnerabili a condizioni estreme come siccità e ondate di calore. La pianificazione stagionale tradizionale non è più sufficiente: ora è necessario incorporare modelli climatici avanzati e previsioni a lungo termine per mitigare i rischi e prevenire le interruzioni della catena di fornitura.

Tecnologia e adattamento: la chiave per la resilienza

Le soluzioni tecnologiche, come l’uso dell’intelligenza artificiale e la mappatura delle reti di fornitura, offrono alle aziende strumenti preziosi per anticipare e gestire i rischi climatici. Ad esempio, modelli di previsione avanzati possono fornire informazioni dettagliate sui cambiamenti di temperatura, consentendo alle aziende di pianificare in modo più accurato le spedizioni e le scorte. Questo approccio proattivo non solo riduce il rischio di perdite, ma offre anche un vantaggio competitivo, permettendo alle aziende di agire prima dei loro concorrenti.

Regolamentazioni ESG e opportunità di business

Un ulteriore aspetto che le aziende devono considerare è l’evoluzione delle normative ambientali, sociali e di governance (ESG). Le nuove leggi in materia di sostenibilità stanno diventando sempre più stringenti, e la non conformità può comportare sanzioni pesanti e danni alla reputazione. Tuttavia, queste normative rappresentano anche un’opportunità: le aziende che si adeguano rapidamente possono trarre vantaggio da catene di fornitura più agili e sostenibili, migliorando al contempo la propria immagine e i profitti.

Il futuro delle catene di fornitura nel settore alimentare e delle bevande dipende dalla capacità delle aziende di adattarsi ai cambiamenti climatici e alle nuove realtà normative. Investire in tecnologia avanzata e adottare una visione strategica a lungo termine non è solo una questione di sopravvivenza, ma anche di prosperità in un mondo sempre più instabile. Le aziende che sapranno anticipare i cambiamenti e adattarsi tempestivamente emergeranno come leader in un settore in rapida evoluzione.

Strategie di adattamento al clima per la supply chain del settore alimentare

 

L’articolo Strategie di adattamento al clima per la supply chain del settore alimentare proviene da Pesceinrete.

“}]] ​ 

Consultazione pubblica su linee guida per la responsabilità sociale in acquacoltura

 [[{“value”:”

Consultazione pubblica su linee guida per la responsabilità sociale in acquacoltura – L’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura (FAO) ha recentemente avviato una consultazione pubblica su un tema di grande rilevanza globale: le Linee guida per la responsabilità sociale nelle catene del valore dell’acquacoltura. Questo documento, che fa parte delle Linee guida per l’acquacoltura sostenibile (Guidelines for Sustainable Aquaculture – GSA), rappresenta un tentativo significativo di affrontare le crescenti preoccupazioni riguardo ai diritti umani e alle condizioni di lavoro nel settore.

Un settore in crescita, ma con sfide sociali

L’acquacoltura ha vissuto una rapida espansione negli ultimi decenni, guidata dall’innovazione tecnologica, dal progresso scientifico e dagli investimenti globali. Questo settore ha contribuito in modo decisivo a soddisfare la crescente domanda mondiale di alimenti acquatici, diventando una delle principali fonti di proteine per milioni di persone. Tuttavia, come sottolineato dalla FAO, questa crescita non è stata priva di conseguenze sociali negative.

Le problematiche emergenti comprendono condizioni di lavoro indecenti, spesso causate da una scarsa applicazione dei diritti umani e delle normative sul lavoro. Inoltre, l’uso di sostanze chimiche e farmaci veterinari dannosi ha sollevato preoccupazioni sia per la salute dei lavoratori che per quella delle comunità locali. A questi problemi si aggiungono la limitata licenza sociale del settore e gli impatti negativi sulle comunità e sui lavoratori che dipendono dall’acquacoltura.

Obiettivi delle Linee guida della FAO

Le Linee guida per la responsabilità sociale nell’acquacoltura sono state elaborate con l’obiettivo di garantire che l’acquacoltura possa contribuire in modo più equo e sostenibile alla sicurezza alimentare globale, alla nutrizione e all’eliminazione della povertà. Inoltre, queste linee guida mirano a migliorare le condizioni socioeconomiche delle comunità che dipendono dall’acquacoltura, promuovendo un lavoro dignitoso e la crescita economica.

Tra i temi affrontati, si trovano i diritti umani e del lavoro, l’eliminazione del lavoro forzato e minorile, l’uguaglianza di genere, la protezione dei migranti e delle comunità indigene, nonché la sicurezza e la salute dei lavoratori. Queste linee guida sono destinate principalmente agli attori privati del settore, ma possono rappresentare un prezioso strumento anche per i decisori politici, le Organizzazioni Regionali di Gestione della Pesca (ORGP) e la società civile.

Importanza della consultazione pubblica

La FAO ha aperto la consultazione pubblica per raccogliere pareri e suggerimenti da parte di tutti gli stakeholder coinvolti. Questa iniziativa è fondamentale per garantire che le linee guida siano il più possibile inclusive e rappresentative delle diverse realtà e sfide del settore. La consultazione si chiuderà il 22 settembre, e tutti gli interessati possono partecipare inviando i propri commenti sul testo della bozza.

Le Linee guida per la responsabilità sociale nell’acquacoltura rappresentano un passo cruciale verso la creazione di un settore ittico più sostenibile e giusto. La loro adozione e implementazione su larga scala potrebbero avere un impatto significativo non solo sulla qualità della vita dei lavoratori, ma anche sulla sostenibilità ambientale e sociale dell’acquacoltura globale.

Consultazione pubblica su linee guida per la responsabilità sociale in acquacoltura

L’articolo Consultazione pubblica su linee guida per la responsabilità sociale in acquacoltura proviene da Pesceinrete.

“}]] ​ 

Pagina 7 di 17

Made with & by Matacotti Design

Privacy & Cookie Policy