Mese: Settembre 2024 Pagina 13 di 19

Linea Blu Discovery. Con Federpesca, alla scoperta di Sciacca e Portoscuso

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Linea Blu Discovery. Con Federpesca, alla scoperta di Sciacca e Portoscuso – Appuntamento a questo sabato, 14 settembre, ore 14.00 su Rai 1 per la prima puntata della seconda edizione di Linea Blu Discovery, un viaggio nel mondo della pesca italiana! A condurre il programma Fabio Gallo e Giulia Capocchi, che verranno guidati nel loro viaggio dagli uomini e dalle donne di Federpesca, la Federazione Nazionale delle imprese di Pesca che dal 1961 rappresenta e tutela gli armatori e le imprese della pesca italiana.

“Dopo l’edizione dello scorso anno, seguita da oltre 1,5 milioni di persone, il nostro viaggio nel mondo della pesca continua, con l’obiettivo di raccontare al grande pubblico un settore produttivo importante del nostro Paese, per invertire una narrazione spesso criminalizzante e superficiale di un comparto che rappresenta invece il fiore all’occhiello della qualità agroalimentare italiana” – ha dichiarato la Direttrice di Federpesca, Francesca Biondo.

La prima puntata di Linea Blu Discovery porterà i telespettatori alla scoperta dell’Italia insulare. Fabio Gallo esplorerà Portoscuso, situata nel centro del Sulcis, nella Sardegna sud-occidentale. La fondazione e sviluppo di questa cittadina è legata a doppio filo con la nascita delle tonnare. Un sistema che oggi ha saputo evolversi ed innovarsi per rispondere agli alti standard di sostenibilità, selettività e rispetto della risorsa ittica. Un sistema intelligente, che permette al tonno di essere lavorato poco dopo la sua cattura conservando intatte tutte le sue caratteristiche. Giulia Capocchi mostrerà Sciacca, che, affacciata sul canale di Sicilia, sembra un teatro a cielo aperto il cui palcoscenico è il mare e i protagonisti una comunità organizzata di pescatori che riesce a fare fronte comune per non lasciare indietro nessuno, anche grazie a corsi di formazione professionali destinati ai pescatori del futuro. Salperà a bordo di un peschereccio che effettua la pesca a strascico, per raccontare dell’impegno a tutela delle zone protette, ma anche del contributo alla pulizia dei mari dai rifiuti antropici attraverso le progettualità di Federpesca.

Il programma nasce dalla collaborazione tra RAI, TvCom e Federpesca, con il contributo del Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste. In tre puntate, i conduttori incontreranno i pescatori, li seguiranno nel loro lavoro per mostrare al pubblico la grande ricchezza dei nostri mari e le diverse tecniche di pesca. Racconteranno le loro tradizioni, i progetti per la salvaguardia dell’ambiente, i territori, assaggeranno i piatti tipici della loro cucina, percorreranno tutta la filiera che fa del nostro pescato una vera e propria eccellenza italiana. Per scoprire un settore capace di sapersi innovare per accogliere le sfide odierne e trasformarle in opportunità.

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Mucillagini, verso lo stato di calamità naturale

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Mucillagini, verso lo stato di calamità naturale – “Abbiamo avuto un incontro proficuo con il Commissario per l’emergenza causata dal Granchio blu Enrico Caterino, occasione per il Commissario di presentarsi ufficialmente ai componenti del Distretto della Pesca del Nord Adriatico. Il Commissario Caterino ha avuto l’occasione di confrontarsi in modo approfondito con gli Assessori delle tre Regioni, (ero presente con i colleghi Alessio Mammi e Stefano Zannier) e di ascoltare il punto di vista dei rappresentati delle Organizzazioni professionali di categoria al fine di definire le più opportune iniziative di contrasto alla diffusione di tale specie invasiva”.

Lo dice l’assessore regionale alla pesca del Veneto Cristiano Corazzari, in qualità di Coordinatore del Distretto della Pesca del Nord Adriatico (soggetto che riunisce gli assessori alla Pesca di Veneto, Friuli Venezia-Giulia ed Emilia Romagna) a margine della riunione congiunta, avvenuta ieri, del Comitato di Gestione, del Gruppo Tecnico e del Comitato Consultivo del Distretto di pesca Nord Adriatico. L’incontro è stato convocato per incontrare il Commissario per l’emergenza causata dal Granchio blu Enrico Caterino e per affrontare gli effetti del fenomeno della mucillagine e delle anomale alte temperature nell’Adriatico settentrionale.

“Oltre al tema del Granchio Blu, la riunione del Distretto ha portato ad approfondire anche i temi delle elevate temperature al largo delle coste dell’Adriatico con la ripresentazione del fenomeno delle mucillagini che ha avuto forti impatti su alcune tipologie di pesca come ad esempio il settore specializzato nella raccolta della Vongola di mare e, nel caso dell’acquacoltura, gli allevamenti di cozze”, prosegue l’Assessore Corazzari.

“Con le rispettive strutture tecniche si è deciso di elaborare un documento condiviso con i colleghi delle regioni che si affacciano sull’Alto Adriatico e anche con le categorie coinvolte che, una volta approvato, sarà inviato al Ministro Lollobrigida per richiedere lo stato di calamità naturale. Questa iniziativa è stata intrapresa a seguito dei gravi danni subiti dai pescatori e dagli allevatori veneti durante l’estate a causa della diffusione delle mucillagini nelle acque dell’Alto Adriatico, fenomeno aggravato dalle elevate temperature e dalla mancanza di ossigeno. Siamo al fianco dei pescatori per far fronte a questa nuova emergenza – conclude Corazzari- che arreca un altro duro colpo a un settore, quello della pesca e dell’acquacoltura, che è già pesantemente in difficoltà”.

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G7 Agricoltura e Pesca. Italia vetrina internazionale dell’agroalimentare

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G7 Agricoltura e Pesca. Italia vetrina internazionale dell’agroalimentare – Innovazione, cooperazione con Paesi in via di sviluppo e reciprocità nel commercio per riaffermare il ruolo dell’agricoltura nella produzione di cibo di qualità e nella gestione dei territori. Questi alcuni dei temi al centro del G7 Agricoltura e dell’Expo “Divinazione” che si svolgeranno dal 21 al 29 settembre a Siracusa, nell’isola di Ortigia, annunciati oggi durante la conferenza stampa di lancio che si è tenuta presso la Sala Cavour del Ministero dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste. Si tratta del primo G7 nella storia dedicato non solo all’agricoltura ma anche alla pesca, tra i comparti più strategici per l’Italia e il sistema Paese.

“Vogliamo mostrare un’Italia che sia in grado di contribuire sotto ogni punto di vista allo sviluppo del pianeta insieme alle Nazioni che compongono il G7 ma anche con i Paesi in via di sviluppo dell’Africa. Dialogheremo con le associazioni agricole, con il mondo della ricerca e dell’innovazione, con i giovani, con la nostra industria e i nostri produttori, non solo dell’agricoltura ma anche della pesca. L’Italia deve trovare sempre più quella vocazione che ci permette di essere orgogliosi e consapevoli del nostro valore e della qualità delle nostre produzioni”, ha dichiarato il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, presentando il programma del G7 Agricoltura e di “Divinazione Expo 24”.

Tanti gli ospiti annunciati, i Commissari per l’Agricoltura, Ambiente e Pesca del Parlamento europeo e dell’Unione Africana, i vertici delle tre agenzie ONU del polo romano (FAO, IFAD, WFP), dell’OCSE (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico) e il CGIAR, partenariato globale che unisce organizzazioni internazionali impegnate nelle ricerche sulla sicurezza alimentare.
In linea con le precedenti riunioni ministeriali del G7 Agricoltura, i lavori si si svilupperanno attraverso quattro aree tematiche prioritarie individuate dalla Presidenza italiana: scienza e innovazione in agricoltura per l’adattamento ai cambiamenti climatici; le giovani generazioni come agenti di cambiamento in agricoltura; il contributo della pesca e dell’acquacoltura sostenibili alla sicurezza alimentare; il contributo del G7 allo sviluppo dell’agricoltura nel continente africano.

Dal 21 al 29 settembre Ortigia ospiterà più di 150 incontri e convegni animati dalla partecipazione di oltre 10 Ministri ad esponenti delle istituzioni e del mondo agricolo. Un’occasione unica per riflettere, confrontarsi e trovare le soluzioni migliori per tutelare il patrimonio enogastronomico della nostra Nazione, salvaguardare le identità e le tradizioni dei territori scolpiti dal lavoro dell’uomo e offrire a chi opera nel settore agricolo certezze di un reddito adeguato.

Saranno presenti circa 200 stand e più di 600 aziende in rappresentanza delle eccellenze nazionali dell’agricoltura, della pesca, dell’acquacoltura e del settore vivaistico/forestale, nonché delle tecnologie innovative connesse a pesca e agricoltura, oltre a stand istituzionali e delle Forze dell’Ordine.
Forum per l’Africa del G7 Agricoltura. L’Africa sarà al centro della prima sessione di lavoro il 26 settembre che vedrà la partecipazione ad Ortigia di una rappresentanza di Ministri dell’agricoltura africani provenienti dalle varie regioni del continente, invitati d’intesa con l’Unione africana. Il processo dell’Agenda post Malabo e l’attuazione dell’Agenda dopo il 2025; gli investimenti nel settore agricolo in Africa e il rafforzamento della cooperazione tra il G7 e l’Africa nel settore agricolo i tre filoni protagonisti del Forum.

Young Hackathon. Studenti di scuole agrarie, insegnanti e giovani agricoltori in rappresentanza dei Paesi G7 saranno coinvolti direttamente in una riunione sulle stesse tematiche che precede la Ministeriale. Durante la sessione di lavoro del 27 settembre gli studenti avranno l’opportunità di presentare direttamente ai Ministri i propri risultati e conclusioni dei lavori.

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Hong Kong non elimina restrizioni su importazioni di prodotti ittici giapponesi

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Hong Kong non elimina restrizioni su importazioni di prodotti ittici giapponesi – Negli ultimi anni, il Giappone ha compiuto progressi significativi per convincere la comunità internazionale a revocare le restrizioni imposte sulle importazioni di prodotti ittici dalle aree colpite dal disastro nucleare di Fukushima del 2011. Ad oggi, 49 dei 55 Paesi che avevano inizialmente adottato misure restrittive hanno rimosso i propri divieti, tra cui anche importanti mercati come l’Unione Europea e la Polinesia francese. Tuttavia, uno degli ostacoli maggiori al completo reintegro commerciale è rappresentato da Hong Kong, che continua a mantenere in vigore rigide restrizioni sull’importazione di pesce giapponese.

Le preoccupazioni di Hong Kong si concentrano principalmente sulla sicurezza delle acque reflue trattate e scaricate nell’oceano dalla centrale nucleare di Fukushima. Nonostante il Giappone abbia dichiarato che il trattamento e lo smaltimento delle acque avvengono secondo standard internazionali e sotto un rigoroso controllo, Hong Kong rimane diffidente. Le autorità locali continuano a nutrire dubbi sui potenziali rischi ambientali e sanitari, alimentati anche da una crescente attenzione mediatica riguardo ai recenti incidenti avvenuti in altri impianti nucleari.

Le autorità giapponesi sostengono che le restrizioni imposte da Hong Kong siano ormai scientificamente ingiustificate, evidenziando che i livelli di radiazioni riscontrati nei prodotti ittici esportati non superano i limiti di sicurezza stabiliti. Negli ultimi dieci anni, nessun prodotto ittico proveniente dal Giappone ha mostrato segni di contaminazione che giustificherebbero un prolungamento delle misure di controllo. Tuttavia, la memoria collettiva del disastro di Fukushima continua a influenzare l’opinione pubblica e politica, in particolare in quei Paesi che, come Hong Kong, dipendono fortemente dalla trasparenza e dalla sicurezza alimentare per mantenere la fiducia dei consumatori.

Il contesto politico e commerciale di Hong Kong rende difficile la situazione per i produttori ittici giapponesi, che vedono un importante mercato di sbocco ridursi notevolmente. L’industria della pesca in Giappone ha bisogno di un rapido recupero commerciale per riprendere fiato dopo anni di difficoltà economiche post-Fukushima. Hong Kong, con il suo fiorente mercato alimentare e una forte domanda di pesce, rappresenterebbe un’opportunità fondamentale per questo settore.

Allo stesso tempo, la questione si inserisce in un quadro più ampio di sfiducia globale verso le tecnologie nucleari, in particolare dopo il disastro di Fukushima, e riflette la crescente consapevolezza pubblica dei rischi ambientali legati all’inquinamento marino. L’argomento non riguarda solo i rapporti tra Giappone e Hong Kong, ma tocca corde più profonde legate alla gestione sostenibile delle risorse marine e alla sicurezza alimentare globale.

Per il Giappone, quindi, ottenere una revoca delle restrizioni da parte di Hong Kong non significa solo risolvere una questione commerciale, ma ristabilire la propria reputazione internazionale come esportatore affidabile di prodotti ittici sicuri e di alta qualità. Sarà necessario un maggiore dialogo diplomatico e l’adozione di misure di trasparenza ancora più stringenti per rassicurare sia le autorità che i consumatori di Hong Kong.

Hong Kong non elimina restrizioni su importazioni di prodotti ittici giapponesi

 

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G7 Agricoltura e Pesca, Borriello: “Per la prima volta si parlerà anche di pesca”

G7 Agricoltura e Pesca, Borriello: “Per la prima volta si parlerà anche di pesca”

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Nel documento finale del G7 Agricoltura e Pesca saranno presenti alcuni punti sui quali si sta lavorando che sono “la sovranità alimentare, cioè la libertà di produrre e decidere cosa mangiare, che può essere garantita a tutti. Il secondo elemento sarà il cibo di qualità che è poi quello che vede l’Italia competitiva sul piano del valore aggiunto e, abbiamo fatto aggiungere, due elementi per un’agricoltura più redditizia e sostenibile: i semi, che rappresentano l’intero patrimonio per produzioni qualitativamente migliori e un progetto sulla formazione”.

Lo ha affermato il ministro dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare Francesco Lollobrigida alla conferenza stampa di presentazione del G7 Agricoltura e Pesca che si svolgerà a Siracusa e al quale parteciperanno i ministri dell’Agricoltura e pesca dei sette paesi: Italia, Canada, Francia, Germania, Giappone, Regno Unito e Usa.

Il G7 Agricoltura e Pesca sarà “inclusivo” ha spiegato il capo gabinetto del Masaf Raffaele Borriello, “perché per la prima volta si parlerà anche di pesca e sarà aperto alle imprese e agli enti”.

Nell’ambito del G7 ci sarà anche un confronto con 10 paesi africani in uno specifico forum il 26 settembre sui temi dello sviluppo congiunto. Inoltre è previsto un confronto con gli studenti che si confronteranno su alcune tematiche il 27 mattina. Ma la maratona prevede diversi momenti di dibattito.

“Il 22 governo si confronterà con le rappresentanze nazionali del mondo agricolo e della pesca” ha aggiunto Lollobrigida. Incontro al quale sono previsti anche i ministri della Salute Orazio Schillaci, dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin e una sessione sulla lotta al caporalato con il ministro del Lavoro Marina Calderone e i rappresentanti sindacali.

G7 Agricoltura e Pesca: il 23 incontro con i ministri Musumeci e Piantedosi

“Il 23 ci sarà un incontro pubblico sul contrasto alle agromafie” dove sono previsti anche i ministri della Protezione civile e il mare Nello Musumeci e il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi.

“Abbiamo provato a spalmare su più giorni un evento che promuove il sistema Italia in ogni prospettiva – ha detto Lollobrigida -, abbiamo cercato di toccare tutto quello di cui si occupa ministero agricoltura e Foreste, coinvolgendo anche altri colleghi di governo ma ci saranno tanti che verranno a dire la loro”.

Al G7 parteciperanno anche il presidente della Camera Lorenzo Fontana, il ministro dell’Istruzione del Merito Giuseppe Valditara, il ministro per le Riforme Maria Elisabetta Alberti Casellati, il presidente della Sicilia Renato Schifani.

Ai lavori parteciperanno, tra gli altri, i sottosegretari al Masaf Luigi D’Eramo e Patrizio La Pietra e la consulta degli ex ministri dell’Agricoltura, e ancora i presidenti delle commissioni Agricoltura di Camera e Senato, Mirco Carloni e Luca De Carlo.

(Arm/Adnkronos)

ISSN 2465 – 1222

Fonte ADNKRONOS

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