Mese: Settembre 2024 Pagina 8 di 13

Linea Blu Discovery torna su RaiUno in collaborazione con Federpesca. Biondo: “Un racconto reale ed equilibrato di un settore dalle grandi potenzialità, ma con le sue difficoltà”

Linea Blu Discovery torna su RaiUno in collaborazione con Federpesca. Biondo: “Un racconto reale ed equilibrato di un settore dalle grandi potenzialità, ma con le sue difficoltà”

[[{“value”:”Francesca Biondo con Fabio Gallo, uno dei due presentatori di Linea Blu Discovery

di Angela Iantosca

Al via la seconda edizione di Linea Blu Discovery, un viaggio nel mondo della pesca italiana, in onda su Rai 1 e Rai Italia sabato 14, 21 e 28 settembre alle ore 14.00.

Un programma che nasce dalla collaborazione tra RAI, TvCom e Federpesca, con il contributo del Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste e che vuole raccontare al grande pubblico il mondo della pesca industriale italiana.

Noi, per saperne di più, abbiamo intervistato Francesca Biondo, Direttore della Federazione Nazionale delle Imprese di Pesca.

Cosa cambia rispetto all’edizione precedente?

“Abbiamo mantenuto la stessa linea dello scorso anno, ma abbiamo cambiato marinerie in modo da poter parlare anche di alcuni sistemi di pesca che nella prima stagione non avevamo raccontato”.

Nella prima puntata, del 14 settembre, Linea Blu Discovery porterà i telespettatori alla scoperta dell’Italia insulare.

“Fabio Gallo esplorerà Portoscuso, situata nel centro del Sulcis, nella Sardegna sud-occidentale. La fondazione e sviluppo di questa cittadina è legata a doppio filo con la nascita delle tonnare. Un sistema che oggi ha saputo evolversi ed innovarsi per rispondere agli alti standard di sostenibilità, selettività e rispetto della risorsa ittica. Un sistema intelligente, che permette al tonno di essere lavorato poco dopo la sua cattura conservando intatte tutte le sue caratteristiche.

Mentre Giulia Capocchi mostrerà Sciacca, che, affacciata sul canale di Sicilia, sembra un teatro a cielo aperto il cui palcoscenico è il mare e i protagonisti una comunità organizzata di pescatori che fanno parte della cooperativa di pescatori più antica d’Italia con i suoi 100 anni e più e che riesce a fare fronte comune per non lasciare indietro nessuno, anche grazie a corsi di formazione professionali destinati ai pescatori del futuro. Salperà a bordo di un peschereccio che effettua la pesca a strascico, per raccontare dell’impegno a tutela delle zone protette, ma anche del contributo alla pulizia dei mari dai rifiuti antropici attraverso le progettualità di Federpesca. L’idea è quella sempre di raccontare il settore dal punto di vista economico, ma anche della formazione dei giovani, della sostenibilità”.

Fabio Gallo e Giulia Capocchi i presentatori di Linea Blu Discovery

La seconda puntata unirà Marche e Calabria.

“Fabio Gallo sarà a San Benedetto del Tronto, borgo marinaro che ha scritto la storia della pesca oceanica. Dopo aver raccontato la tecnica a circuizione per la pesca di alici e sardine, parlerà con una Docente universitaria e biologa di come i cambiamenti climatici stiano avendo un forte impatto sulla diminuzione di questa risorsa ittica e come sia oggi imperativa la collaborazione con i pescatori per trovare soluzioni efficaci. Infine, si parlerà di come il nuovo corso di laurea in gestione della pesca dell’Università Politecnica delle Marche possa essere uno stimolo per tanti giovani a scoprire e avvicinarsi al mondo della pesca come settore dove poter costruire un futuro di soddisfazioni.

Giulia Capocchi sarà invece a Bagnara Calabra, un territorio in cui i monti si gettano a strapiombo nelle acque cristalline del Mediterraneo e in cui la pesca del pesce spada è stata il motore della crescita della marineria. Scoprirà la feluca, tecnica antica e affascinante per la cattura del pesce spada, che ha da sempre promosso selettività, stagionalità e rispetto della risorsa. Attraverso l’incontro con una “bagnarota”, scoprirà come le donne della pesca siano una colonna portante della marineria, capaci ancora oggi, attraverso pescherie mobili, di un continuo sviluppo del comparto ittico per l’economia del mare locale e di valorizzazione del pescato”.

Per la terza e ultima puntata andrete sulla costa tirrenica centro meridionale.

“Fabio Gallo accompagnerà il pubblico alla scoperta di Procida, un vero e proprio gioiello dell’arcipelago flegreo e un esempio di come la pesca ha saputo innovarsi a favore del ripopolamento di una particolare risorsa, il riccio di mare. Le telecamere mostreranno il primo allevamento di ricci in Italia, immergendosi nelle acque limpide dell’isola. Si parlerà di come l’attività della pesca possa diventare un’esperienza per tutti, grazie al pescaturismo. E di diversi progetti promossi da Federpesca legati all’Area Marina Protetta di cui Procida è parte, e di come la ricerca scientifica collabora con le flotte locali per salvaguardare i nostri mari.

Giulia Capocchi sarà invece a Livorno, le cui fiorenti attività portuali hanno saputo attirare nuovi cittadini, diventando così un esempio felice di inclusione e convivenza tra diverse culture, anche nel settore ittico. Al termine della battuta di pesca a strascico, visiterà il mercato ittico all’ingrosso la cui vendita del prodotto appena sbarcato avviene tramite il sistema innovativo dell’asta online e in cui a gestire tutto sono le donne della pesca”.

Avete avuto la possibilità di essere presenti sul set?

“Abbiamo avuto la possibilità di scegliere le tematiche e le persone da intervistare e fare un lavoro in stretta collaborazione con il programma, così come nella prima edizione del programma. C’è stato un confronto costante per far emergere il messaggio che volevamo far venire fuori. Anche io sono stata presente e, quando non potevo, ho delegato una collega di Federpesca. Oltre a seguire, ovviamente, il montaggio. Ad ogni puntata, poi, mi vedrete in video perché sarò intervistata su diverse tematiche”.

Che tipo di riscontro avete avuto dalla passata edizione?

“Da una parte con la scorsa edizione abbiamo avuto una grande soddisfazione rispetto ai numeri. In media abbiamo registrato 1 milione e mezzo di spettatori a puntata, numeri enormi per il nostro settore. Inoltre abbiamo riscontrato una maggiore fiducia dei nostri associati e dei nostri operatori. La presenza di Federpesca ha garantito che si trattasse di un racconto reale ed equilibrato di un settore dalle grandi potenzialità, ma con le sue difficoltà”.

Un momento della conferenza stampa che si è tenuta il 6 settembre alla presenza anche del Ministro Lollobrigida

Quali battaglie state portando avanti in questo momento?

“Due in particolare che ci guidano a guardare al futuro del settore. Una riguarda il rinnovamento della flotta: siamo in un momento particolare, anche perché l’Unione Europea ha deciso di far uscire un bando per la demolizione dei pescherecci piuttosto che per la loro trasformazione in mezzi meno inquinanti. Quindi noi stiamo lavorando nella direzione opposta: per il recupero e l’adeguamento. Altra battaglia è quella del ricambio generazionale: quindi l’obiettivo è la formazione e il reperimento di nuove forze”.

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L’AGCI protagonista al G7 Agricoltura e Pesca di Siracusa

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L’AGCI protagonista al G7 Agricoltura e Pesca di Siracusa – L’Associazione Generale delle Cooperative Italiane (AGCI), con il suo settore Agroalimentare e Pesca, e AGCI Sicilia comunicano la loro partecipazione al G7 Agricoltura e Pesca che si terrà a Siracusa, isola di Ortigia, dal 21 al 29 settembre 2024, quale prestigioso evento, che riunisce leader e rappresentanti dei principali paesi del mondo e si propone di affrontare le sfide globali del settore agroalimentare, promuovendo pratiche sostenibili e soluzioni innovative.

L’AGCI, da sempre attenta alle dinamiche del settore cooperativo e agroalimentare, parteciperà attivamente alle iniziative collaterali al G7, portando la propria esperienza e le migliori pratiche nel campo della sostenibilità, della qualità dei prodotti e della centralità delle comunità in cui operano le cooperative. AGCI Sicilia, in particolare, avrà l’opportunità di mettere in luce le eccellenze agroalimentari locali, rappresentando i valori e le tradizioni che caratterizzano il territorio. Le cooperative AGCI, infatti, saranno ospiti dello stand dell’Associazione, allestito ad Ortigia su 100 metri quadrati, in posizione centrale adiacente allo storico Palazzo Pupillo, per presentare e far degustare i propri prodotti (vino, olio, pesce, pane, ortofrutta, prodotti lattiero-caseari e florovivaistici).

“Abbiamo ritenuto importante – ha dichiarato il Presidente nazionale Giovanni Schiavoneessere presenti al G7 Agroalimentare per dare lustro alle cooperative italiane e in particolare quelle siciliane, e alle loro produzioni agroalimentari, quali esempi di eccellenza e di sostenibilità nella convinzione che la sostenibilità e la comunità possano andare di pari passo per valorizzare il made in Italy in un settore strategico, quale questo, dell’economia nazionale e locale”.

“È necessario intensificare gli sforzi per rafforzare il ruolo della cooperazione in tutte le filiere agricole – ha dichiarato il Presidente del Settore Agroalimentare e Pesca, Giampaolo Buonfiglio L’aggregazione, l’innovazione, l’internazionalizzazione delle imprese di produzione trovano da sempre risposte vincenti nella formula cooperativa, che può offrire oggi la migliore vetrina dell’agroalimentare italiano, come ci sforzeremo di dimostrare in occasione del G7″.

Durante il G7, AGCI Nazionale con il proprio settore dell’Agroalimentare e della Pesca e AGCI Sicilia organizzeranno il workshop “Sostenibilità e innovazione nella filiera agroalimentare e della pesca” previsto a Siracusa nella mattinata del 27 settembre, dalle 9.30 alle 14:00, presso la prestigiosa sala INDA (Istituto Nazionale del Dramma Antico) in corso Matteotti 29, per condividere esperienze, idee e proposte innovative per affrontare le sfide globali. Saranno inoltre presentati progetti orientati alla sostenibilità, alla riduzione dello spreco alimentare e alla valorizzazione delle produzioni locali.

Tra i partecipanti, accanto al Presidente nazionale AGCI Giovanni Schiavone, al Presidente di AGCI Sicilia – Michele Cappadona – e di AGCI Agrital, Giampaolo Buonfiglio, sono attesi i rappresentanti delle istituzioni regionali e nazionali e i rappresentanti delle cooperative AGCI siciliane.

L’AGCI protagonista al G7 Agricoltura e Pesca di Siracusa

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Pesca. Opportunità di cooperazione tra Italia e Libia

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Pesca. Opportunità di cooperazione tra Italia e Libia – Nel panorama internazionale della pesca, la cooperazione tra Italia e Libia si prospetta come una significativa opportunità di sviluppo economico e sostenibilità. Recentemente, l’Organizzazione di Produttori Blue Sea Mazara, sotto la guida del presidente Maurizio Giacalone, ha ricevuto un invito ufficiale dalle autorità libiche per avviare un progetto di collaborazione nel mare di competenza della Libia.

Questa iniziativa, che prevede la partecipazione di pescherecci provenienti da Mazara del Vallo, punta a sviluppare un piano di pesca congiunto all’interno della Zona di Protezione Pesca Libica (ZPP). La missione si è concretizzata grazie a un incontro in Libia, dove una delegazione italiana composta da Gaspare Asaro, vicepresidente del Distretto Pesca COSVAP, e da Gaspare Bilardello, responsabile italiano del progetto, è stata accolta calorosamente dalla controparte libica. In particolare, il Cavaliere Dr. Mohamed Nuttah rappresenta la leadership del progetto dalla parte libica.

Un progetto per lo sviluppo sostenibile delle risorse ittiche

La collaborazione si inserisce in un contesto di dialogo costruttivo, con l’obiettivo di promuovere la pesca sostenibile e la preservazione delle risorse marine, fondamentali per il sostentamento delle comunità costiere. Il piano di pesca congiunto è in linea con le normative internazionali e mira a garantire l’equa distribuzione delle risorse ittiche, evitando l’esaurimento delle specie marine attraverso regolamentazioni rigorose.

L’importanza di questo progetto risiede nella sua attenzione verso la sostenibilità a lungo termine delle risorse ittiche. Saranno rispettate le disposizioni della Convenzione delle Nazioni Unite sul Diritto del Mare (UNCLOS), che regolamentano la conservazione degli ecosistemi marini e la protezione dell’ambiente marino. Attraverso un impegno condiviso, le due parti si sono poste l’obiettivo di rispettare sia le leggi nazionali che quelle internazionali, garantendo la sicurezza e la legalità delle attività di pesca nella ZPP.

Il sostegno politico per un futuro prospero

La realizzazione di questo progetto, tuttavia, necessita di un chiaro sostegno politico, sia a livello nazionale che europeo. Le normative esistenti devono essere adattate per facilitare una collaborazione trasparente e duratura, in particolare considerando le difficoltà che da anni affliggono le relazioni tra i pescatori italiani e libici.

In questo contesto, Maurizio Giacalone ha auspicato un intervento normativo mirato per risolvere le questioni in sospeso e garantire la piena trasparenza nelle relazioni tra i due paesi. Il progetto rappresenta una potenziale svolta per il settore della pesca, che da tempo soffre una crisi profonda. Un accordo strutturato in modo chiaro e con il supporto politico potrebbe portare a un futuro più prospero per i pescatori italiani e libici.

Verso una pesca responsabile e sostenibile

La collaborazione tra Italia e Libia nel settore ittico non rappresenta solo un’opportunità economica, ma anche un modello di gestione responsabile delle risorse marine. Questo progetto pone le basi per una cooperazione duratura, dove la sostenibilità è al centro delle attività di pesca, garantendo al contempo la protezione delle risorse naturali e la sicurezza dei pescatori.

Con l’impegno di entrambe le parti e il sostegno delle istituzioni, questa iniziativa potrebbe trasformarsi in un caso di successo per la pesca sostenibile nel Mediterraneo.

Pesca. Opportunità di cooperazione tra Italia e Libia

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AZTI rivoluziona la gestione e la sostenibilità delle attività di pesca pelagica

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AZTI rivoluziona la gestione e la sostenibilità delle attività di pesca pelagica – Nel cuore dell’innovazione tecnologica applicata alla pesca commerciale, AZTI si distingue come leader pionieristico. Il centro di ricerca, rinomato per la sua capacità di integrare nuove tecnologie nel settore ittico, ha recentemente sviluppato un’applicazione basata sull’intelligenza artificiale (AI) che rivoluziona la gestione e la sostenibilità delle attività di pesca pelagica. Questo nuovo strumento è il frutto di studi avanzati e applica la tecnologia AI per classificare automaticamente le principali specie pelagiche presenti nel Golfo di Biscaglia, come acciughe, sardine e sgombri atlantici, sfruttando il comportamento dei loro banchi di pesci.

Un passo avanti nella gestione delle risorse ittiche

La capacità di classificare i banchi di pesce rilevati tramite ecoscandagli acustici rappresenta un significativo progresso nella gestione delle specie pelagiche, specialmente in un ecosistema così eterogeneo come quello del Golfo di Biscaglia. Grazie a un modello di classificazione automatico, è possibile studiare i cambiamenti comportamentali specifici delle varie specie in presenza di altre, offrendo una visione più completa delle dinamiche ecologiche. Questo approccio si inserisce all’interno di indagini multidisciplinari come JUVENA, che non si limitano alla gestione delle specie ittiche ma puntano a comprendere il funzionamento dell’intero ecosistema pelagico, dai plancton ai grandi predatori come uccelli e cetacei.

Intelligenza artificiale per la classificazione delle specie

Il modello sviluppato da AZTI si basa su dati scarsamente etichettati, utilizzando sia banchi di pesci completamente che parzialmente etichettati. I risultati, espressi in probabilità, permettono di valutare l’affidabilità del modello nel classificare ciascun banco di pesci. Questa innovazione tecnologica è particolarmente promettente: l’uso di dati acustici provenienti da sonar ed ecoscandagli installati sulle imbarcazioni da pesca migliora la gestione delle risorse ittiche. Oltre a ridurre i tempi di elaborazione dei dati durante le indagini scientifiche, il modello aumenta la precisione nell’analisi della distribuzione e dell’abbondanza annuale delle specie pelagiche.

Sostenibilità e riduzione del by-catch

La classificazione automatica dei banchi di pesci ha un potenziale significativo nel migliorare l’efficienza e la sostenibilità della pesca commerciale. Una delle principali sfide per il settore è la riduzione del by-catch, ovvero la cattura accidentale di specie non desiderate. La tecnologia sviluppata da AZTI non solo riduce notevolmente il by-catch, ma contribuisce a rendere la pesca più selettiva e, di conseguenza, più sostenibile.

I risultati pubblicati sull’ICES Journal of Marine Science mostrano un’accuratezza del 63,5% nella classificazione dei banchi etichettati e circa l’80% considerando i banchi etichettati e non etichettati a livello di pesca. Questi numeri dimostrano il successo di un sistema che promette di trasformare il modo in cui viene gestita la pesca pelagica, fornendo nuove opportunità per lo studio del comportamento dei banchi di pesce e lo sviluppo di tecnologie volte a migliorare l’efficienza e la sostenibilità del settore.

AZTI Leadership tecnologica e sostenibilità

AZTI si conferma una realtà di riferimento nel panorama della pesca sostenibile, grazie alla sua capacità di sviluppare strumenti che combinano machine learning, big data e AI. Un esempio del loro impegno è la partecipazione al progetto europeo SMARTFISH, mirato allo sviluppo di sistemi intelligenti per il settore ittico dell’Unione Europea, con l’obiettivo di ridurre l’impatto ambientale della pesca. Inoltre, AZTI guida gruppi di esperti nella discriminazione di taglia e specie per la pesca a circuizione, sottolineando il suo ruolo cruciale nel promuovere pratiche più efficienti e sostenibili.

Con queste iniziative, AZTI si pone come pioniere nell’applicazione dell’intelligenza artificiale e dei big data alla pesca, dimostrando come l’innovazione tecnologica possa contribuire in modo significativo alla sostenibilità delle risorse marine.

AZTI rivoluziona la gestione e la sostenibilità delle attività di pesca pelagica

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Coldiretti, decreto pesca sportiva base su cui lavorare per migliorare settore

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Coldiretti, decreto pesca sportiva base su cui lavorare per migliorare settore – Il nuovo decreto che regola l’attività di pesca sportiva e ricreativa con il palangaro è da considerarsi una base su cui lavorare per una rivisitazione necessaria e più profonda della normativa della pesca sportiva. Così Coldiretti Pesca commenta la firma del ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste Francesco Lollobrigida del nuovo decreto che regola il numero di ami da utilizzare per la pesca ricreativa con il palangaro. Il decreto prevede che per l’utilizzo fino a 100 ami il pescatore ricreativo o sportivo debba fare richiesta alla Direzione generale del Masaf che provvederà a rilasciare una specifica autorizzazione (i dettagli sono ancora da definire).

Ora, ci auguriamo che si lavori, come si era detto, per migliorare il settore anche su altri temi importanti come ad esempio il discorso della licenza di pesca anche per dilettanti e matricole per le imbarcazioni o il normare il taglio della coda.

Siamo sicuri, conclude Coldiretti Pesca, che l’obiettivo di tutti sia quello di sostenere gli operatori professionali in un momento non facile per il settore, migliorando la tutela del mare e delle sue risorse ittiche, anche aumentando sempre più i controlli finalizzati a migliorare il lavoro di tutto il comparto.

Coldiretti, decreto pesca sportiva base su cui lavorare per migliorare settore

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