Mese: Ottobre 2024 Pagina 7 di 20

Sovranità alimentare. Lollobrigida e D’Eramo: dopo il G7 arriva ok anche dall’Europa

 [[{“value”:”

Sovranità alimentare. Lollobrigida e D’Eramo: dopo il G7 arriva ok anche dall’Europa  – “Dopo essere stata inserita nel documento conclusivo del G7 Agricoltura di Siracusa, la Sovranità Alimentare ottiene piena cittadinanza anche nelle conclusioni strategiche adottate sulla nuova PAC dai ministri europei dell’agricoltura. Un grande risultato per l’Italia, che fin dal primo giorno, con l’inserimento del concetto nella denominazione del Ministero, ha voluto dare un segnale forte: riportare al centro la nostra agricoltura, la pesca e l’intero comparto agroalimentare”. Lo dichiara il Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida.

“Questo risultato, e ringrazio la Presidenza ungherese per aver portato a compimento questo passaggio, si somma a quanto ribadito sulla pesca, dove l’Italia ha chiesto che venga applicata, in qualsiasi ambito, una moratoria delle decisioni a livello tecnico sulla riduzione dello sforzo di pesca e dei limiti di cattura, in attesa della piena operatività del nuovo Commissario, a tutela di un comparto essenziale per l’economia italiana e per la qualità e la sicurezza alimentare”, ha sottolineato il Ministro.

“Inoltre – ha aggiunto il sottosegretario all’Agricoltura, Luigi D’Eramo, – abbiamo dichiarato e voluto mettere a verbale le criticità che permangono, a cominciare dalla richiesta di maggiori risorse per gli agricoltori, che devono essere sostenuti come autentici custodi del territorio e garanti del buon cibo per la popolazione italiana ed europea. Per questo, abbiamo chiesto che ogni meccanismo di distribuzione della PAC debba essere definito, per ciascuno Stato membro, tenendo conto delle differenze tra il reddito dell’agricoltura rispetto a quello del resto dei settori economici, nonché del potere d’acquisto e dei costi di produzione. Abbiamo infine chiesto che la parte finanziaria della Politica Comune venga rinviata al luogo più appropriato per la decisione, ovvero le discussioni tra i Capi di Stato e di Governo”.

“Infine, pur condividendo l’obiettivo di un’agricoltura sempre più resiliente e sostenibile, abbiamo specificato che, per l’Italia, la sostenibilità ambientale deve procedere di pari passo con quella economica e sociale, garantendo un giusto reddito agli agricoltori e una corretta distribuzione del valore della produzione lungo le filiere”, ha concluso il Ministro Lollobrigida.

Sovranità alimentare. Lollobrigida e D’Eramo: dopo il G7 arriva ok anche dall’Europa

L’articolo Sovranità alimentare. Lollobrigida e D’Eramo: dopo il G7 arriva ok anche dall’Europa proviene da Pesceinrete.

“}]] ​ 

I cittadini europei chiedono più trasparenza sui prodotti ittici trasformati

 [[{“value”:”

I cittadini europei chiedono più trasparenza sui prodotti ittici trasformati – Un recente sondaggio condotto da Oceana ha rivelato che la maggioranza dei cittadini di Belgio, Francia, Spagna e Cipro desidera avere accesso a maggiori informazioni sui prodotti ittici trasformati, come tonno in scatola, bastoncini di pesce e surimi. Attualmente, le normative dell’UE sono rigide per quanto riguarda l’etichettatura di prodotti freschi o congelati, ma lasciano ampi margini di ambiguità per i prodotti trasformati e per quelli serviti nei ristoranti.

L’82,5% degli intervistati ha espresso il desiderio di conoscere l’origine dei prodotti ittici che consuma, mentre l’87% ha dichiarato di voler identificare con precisione le specie utilizzate nei prodotti trasformati. Inoltre, l’82% degli intervistati ritiene importante avere informazioni sul metodo di cattura, in modo da poter fare scelte consapevoli e sostenibili, evitando specie sovrasfruttate o associate a pratiche di pesca non sostenibili.

Vanya Vulperhorst, direttore della campagna Oceana contro la pesca illegale e per la trasparenza in Europa, ha affermato che i consumatori chiedono maggiore chiarezza per poter fare scelte più responsabili. La richiesta è rivolta alla Commissione Europea affinché modifichi il regolamento sull’organizzazione comune dei mercati (OCM), includendo obblighi informativi più stringenti anche per i prodotti trasformati e il settore della ristorazione. Ciò includerebbe informazioni su specie, origine e metodo di pesca, nonché l’impatto ambientale.

Oceana ha anche lanciato la campagna “Follow the Fish“, che promuove l’introduzione di etichette informative complete per tutti i prodotti ittici, trasformati e non, per favorire scelte di acquisto consapevoli. Un recente studio ha evidenziato che quasi il 40% dei prodotti ittici trasformati venduti nei supermercati europei non riporta informazioni sufficienti su specie, origine e attrezzatura da pesca utilizzata, sottolineando l’urgenza di un intervento normativo.

L’organizzazione invita il Commissario designato per la pesca e gli oceani, Costas Kadis, a dare priorità a queste questioni, assicurando che i consumatori abbiano accesso a informazioni trasparenti e dettagliate sui prodotti ittici che acquistano.

I cittadini europei chiedono più trasparenza sui prodotti ittici trasformati

L’articolo I cittadini europei chiedono più trasparenza sui prodotti ittici trasformati proviene da Pesceinrete.

“}]] ​ 

Addio plastica e polistirolo nelle conserve ittiche

Addio plastica e polistirolo nelle conserve ittiche

 [[{“value”:”

Addio plastica e polistirolo nelle conserve ittiche – Basta plastica, basta polistirolo, basta materiali difficili da riciclare che fanno male a persone e ambiente e dal design vecchio e stantio. In casa Unifrigo Gadus arriva il cartoncino 100% riciclabile. La storica azienda italiana, fondata nel 1878, dimostra ogni giorno di essere attenta non solo ai trend di mercato ma soprattutto a bisogni e desideri di consumatori e imprese della filiera agroalimentare. Da qui nasce l’idea di progettare un design di prodotto, salato e dissalato, con cartoncino certificato FSC 100% riciclabile grazie al sistema Aticelca e un risparmio del 90% sull’uso della plastica.

Questo progetto è un percorso che non elimina totalmente e immediatamente l’uso della plastica, ma pone i pilastri fondamentali per raggiungere questo obiettivo col tempo. E per realizzarlo, Unifrigo Gadus vanta un partner di spessore: Box Marche, storico brand italiano di packaging. Grazie all’esclusiva di settore nata da questa partnership, Unifrigo Gadus è oggi l’unica azienda del settore delle conserve ittiche a utilizzare quest’innovazione chiamata Halopack per il baccalà.

I primi prodotti, già pronti per il lancio, saranno nella linea Marca Scudo® Genova con baccalà dissalato e nella linea Excelsior, con filetti e alette di baccalà salato.

“Anche grazie ai dati che abbiamo raccolto con Progetto25, la partnership per la sostenibilità insieme a Università Parthenope di Napoli, abbiamo scelto di sperimentare e andare incontro alle necessità della GDO e ai desideri del consumatore” dice Andrea Eminente, AD dell’azienda e rappresentante della sesta generazione della famiglia che guida Unifrigo Gadus dalla sua fondazione, quasi 150 anni fa. L’obbligo che il mercato delle conserve ittiche ha storicamente avuto nell’utilizzo di prodotti inquinanti come plastica e polistirolo, ormai, è solo una scusa per non innovare. Esattamente il contrario di ciò di cui ha bisogno questo mercato. L’uso della carta non è solo ESG-oriented ma consente anche di realizzare prodotti dal design accattivante, più moderno, più appealing per ogni tipologia di consumatore, da quello più tradizionale allo smart-critic, più giovane, dinamico e attento ai cambiamenti del mondo.

“Siamo riusciti a far diventare il nostro prodotto bandiera, ma anche quello percepito come più tradizionale, il baccalà, il più moderno di tutti, grazie a questa nuova confezione pensata per accoglierlo, sia sul salato che sul dissalato ready-to-cook” continua Eminente. Sperimentazione e attenzione a GDO, ho.re.ca., consumatori e ogni soggetto della filiera sono due dei pilastri principali che hanno reso Unifrigo Gadus ciò che è oggi, un’azienda capace di anticipare sempre i tempi e crescere. È grazie a questo mindset che Unifrigo Gadus è riuscito a resistere, negli ultimi anni, alle continue difficoltà poste dal mercato. E anzi, a fare ancora di più: il bilancio 2023 dell’azienda si è chiuso con 40 milioni di euro, il fatturato più alto di sempre. In questo 2024 nuovi prodotti, come quelli della linea Marca Scudo Vitasana o in cartoncino 100% riciclabile, e nuovi servizi come la Deluxe Lounge, molto più di un e-commerce, e la targettizzazione delle due differenti newsletter dedicate al mondo b2c e b2b: queste sono alcune delle novità, avviate quest’anno che fanno presumere di poter superare quanto fatto nel 2023 e di continuare ad andare avanti su questa linea.

“Dobbiamo essere sinceri” ha concluso Andrea Eminente “ci troviamo davanti a un momento di svolta: possiamo dare ai consumatori idee nuove e incentivi per resistere alle difficoltà di mercato oppure arrenderci all’aumento dei prezzi e di prodotti vecchi e stantii. Cosa che sarebbe drammatica per il mercato italiano. Noi stiamo facendo uno sforzo incredibile per dare di più a chi acquista i nostri prodotti, dobbiamo sperare che anche le istituzioni ci supportino, però, su queste attività e queste nuove idee”.

Addio plastica e polistirolo nelle conserve ittiche

L’articolo Addio plastica e polistirolo nelle conserve ittiche proviene da Pesceinrete.

“}]] ​ 

Aquafuture Spagna si trasferisce a Vigo per la sua terza edizione

 [[{“value”:”

Aquafuture Spagna si trasferisce a Vigo per la sua terza edizione  – La terza edizione della fiera internazionale dell’industria dell’acquacoltura, Aquafuture Spain, si svolgerà dal 20 al 22 maggio 2025 presso il centro espositivo IFEVI di Vigo.

Dopo due edizioni di successo a Silleda, questo evento di riferimento per l’acquacoltura si prepara alla sua espansione, con la conferma di 180 espositori, una crescita del 20% rispetto all’edizione precedente, a sette mesi dalla sua celebrazione.

Il trasferimento a Vigo rappresenta un importante passo avanti per Aquafuture Spain, secondo quanto dichiarato da Juan Lijó, direttore dell’evento, durante la presentazione.  “La nuova sede non solo ci consentirà di espandere la fiera fino a 16.000 m² di spazio espositivo, ma la sua vicinanza all’aeroporto e la capacità alberghiera della città rafforzeranno l’internazionalizzazione della fiera, attirando più espositori e visitatori da tutto il mondo. “

Da parte sua, Abel Caballero, sindaco di Vigo, ha espresso la sua soddisfazione per aver ospitato l’evento unico del suo genere in Spagna, descrivendo il progetto come “solido e con un grande futuro”, sottolineando l’importanza di consolidare il suo carattere internazionale.

Aquafuture Spain, l’unica fiera sull’acquacoltura in Spagna e la seconda più grande in Europa, affronta l’acquacoltura nella sua interezza, marina e continentale, pesci e molluschi (cozze, ostriche, vongole), nonché le sfide emergenti nella coltivazione delle alghe.

Oltre alla parte espositiva, la fiera offrirà un programma completo di conferenze con 25 relatori che discuteranno argomenti attuali e rilevanti per il settore dell’acquacoltura. Saranno inoltre presenti due sale dedicate alle presentazioni commerciali e di ricerca, dove si terranno 40 interventi specialistici.

Con il suo trasferimento a Vigo e un’offerta rinnovata, Aquafuture Spagna riafferma la sua posizione di punto d’incontro chiave per l’industria dell’acquacoltura internazionale, promuovendo l’innovazione e lo sviluppo sostenibile del settore.

Aquafuture Spagna si trasferisce a Vigo per la sua terza edizione

L’articolo Aquafuture Spagna si trasferisce a Vigo per la sua terza edizione proviene da Pesceinrete.

“}]] ​ 

Nel 2022 salgono a oltre 20mila le tonnellate di polistirene espanso riciclato

 [[{“value”:”

Nel 2022 salgono a oltre 20mila le tonnellate di polistirene espanso riciclato – I volumi di EPS (Polistirene Espanso Sinterizzato) riciclato in Italia hanno registrato un balzo del 25% nel triennio 2019-2022, superando le 20mila tonnellate. Lo attestano i dati dell’indagine promossa da AIPE*, Associazione Italiana del Polistirene Espanso che rappresenta le aziende del mercato, presentati in occasione della celebrazione dei suoi 40 anni di attività e discussi nell’ambito del convegno “AIPE 40: Una Storia per un Futuro di Sostenibilità”.

Guardando in generale al mercato delle materie plastiche, anche nel 2023 si è registrata una crescita dei riciclati pre e post consumo rispetto all’anno precedente (1.337 kton, +0,8% vs. 2022), a fronte di volumi di produzione delle termoplastiche leggermente in diminuzione (5,05 milioni di tonnellate vs. 5,4 milioni nel 2022)*.

Per quanto riguarda l’andamento dei due principali settori applicativi dell’EPS, l’edilizia e l’imballaggio, in base alle prime stime* si prevede per il 2024 una lieve crescita dei consumi del polistirene espanso sinterizzato nel settore imballaggio, mentre l’edilizia tiene con volumi che si attestano comunque sopra livelli pre-Superbonus.

“In questi anni, AIPE ha lavorato instancabilmente per lo sviluppo sostenibile del settore, affiancando le Istituzioni nella definizione delle normative per l’edilizia, l’imballaggio e l’economia circolare, impegnandosi attivamente nel recupero e nel riciclo dell’EPS, promuovendo l’innovazione tecnologica e supportando l’aggiornamento professionale – ha dichiarato Alessandro Augello, Presidente di AIPE –. Per il futuro a venire, intendiamo proseguire il nostro commitment, consapevoli delle sfide complesse che ci attendono: consolidare le alleanze già in essere, sensibilizzare e accrescere la conoscenza, fondata su evidenze scientifiche, dei benefici del polistirene espanso, un materiale unico, insostituibile in tante applicazioni, sostenibile e riciclabile al 100%, aumentare l’attenzione per la raccolta e il corretto smaltimento dell’EPS. Guardiamo al futuro con fiducia, certi che la sensibilizzazione di tutti gli attori della filiera, collaborazioni virtuose e l’innovazione ci permetteranno di raggiungere obiettivi concreti per un settore più resiliente e attento alle esigenze ambientali e sociali”.

Ai numeri positivi sul riciclato ha contribuito primariamente il circuito delle PEPS – Piattaforme Corepla per il riciclo degli imballi in EPS, a cui partecipano anche diverse aziende associate AIPE – insieme ad altri operatori, senza dimenticare l’apporto tramite i Criteri Minimi Ambientali – CAM edilizi e CAM arredi promossi dal Ministero dell’Ambiente e previsti dal Superbonus – che richiedono l’utilizzo di riciclati e/o di sottoprodotti con specifiche percentuali di riciclati nei nuovi manufatti immessi nel mercato.

“Aumentare l’efficienza energetica degli edifici e, più in generale, il comfort abitativo è uno degli obiettivi della riqualificazione edilizia in atto. L’impiego dell’EPS per l’isolamento dell’involucro, grazie alle proprietà termiche e acustiche uniche del materiale, rappresenta una soluzione ideale su più fronti: dal benessere abitativo al risparmio in bolletta, passando per la riduzione delle emissioni di CO2 e della dipendenza energetica dai Paesi esteri” – ha commentato Giuseppe Rinaldi, Vice Presidente Edilizia di AIPE, assicurando che l’impegno dell’Associazione per la decarbonizzazione proseguirà anche in relazione alla Direttiva europea “Case Green”.

“L’EPS è un materiale da imballaggio sostenibile e riciclabile al 100%; lo confermano anche i recenti sviluppi normativi che a livello europeo e globale hanno visto il ritiro di alcuni tentativi di restrizione riconoscendone l’insostituibilità in numerose applicazioni e settori – ha dichiarato Paolo Garbagna, Vice Presidente Imballaggio di AIPE –. Naturalmente occorre proseguire nell’impegno per la sostenibilità e il riciclo, puntando in particolare sulla ricerca e sviluppo e sulle nuove tecnologie per massimizzare il ruolo che il materiale ha già in ambiti come il food waste, grazie al mantenimento della catena del freddo”.

Il convegno “AIPE40: Una Storia per un Futuro di Sostenibilità” in cui si sono celebrati i 40 anni di attività dell’Associazione ha avuto luogo venerdì 18 ottobre presso il Castello di San Gaudenzio a Cervesina (PV). Alla presenza dei rappresentanti dell’Associazione, di attori istituzionali e del comparto, si sono ripercorse le tappe principali della storia con lo sguardo al futuro e alle prossime sfide sostenibili per il settore, si è fatto un punto sulle normative che interessano edilizia e imballaggio, sule tendenze del mercato, sul futuro dell’efficientamento energetico e del riciclo, sui progetti di raccolta e smaltimento.

AIPE – Associazione Italiana Polistirene Espanso – senza fini di lucro è stata costituita nel 1984 per promuovere e tutelare l’immagine del polistirene espanso sinterizzato (EPS) e per svilupparne l’impiego e il riciclo secondo principi di economia circolare.

Fanno parte di AIPE le aziende produttrici di materia prima, il polistirene espandibile, fra le quali figurano le più importanti industrie chimiche europee, i trasformatori dell’EPS – sia per la produzione di lastre per l’isolamento termico che di manufatti e materiali tecnici per edilizia e imballaggio – e i riciclatori, ovvero aziende specializzate nel riciclo.
Un gruppo di soci è costituito, infine, dalle aziende fabbricanti attrezzature per la lavorazione del polistirene espanso sinterizzato e per la produzione di sistemi per l’edilizia.
A livello internazionale l’Associazione rappresenta l’Italia in seno a EUMEPS, l’organizzazione europea che raggruppa le associazioni nazionali dei produttori di EPS.

L’Associazione, inoltre, opera a stretto contatto con Enti e Istituzioni finalizzando la propria attività alla redazione di norme e protocolli nei settori edilizia, imballaggio ed economia circolare.
Collabora attivamente alla promozione della raccolta e riciclo dell’EPS in sinergia con COREPLA (Consorzio Nazionale per la Raccolta, il Riciclo e il Recupero degli Imballaggi in Plastica) e, in qualità di partner tecnico, con CORTEXA (Consorzio che riunisce le più importati aziende specializzate nel settore dell’isolamento termico a cappotto in Italia) per veicolare, diffondere e condividere la cultura dell’isolamento a cappotto di qualità.
Sostiene e promuove la ricerca di nuovi progetti di riciclo a livello nazionale ed europeo, partecipa ad ICESP (Piattaforma Italiana degli Attori dell’Economia Circolare) ed è coinvolta in circuiti virtuosi per il riciclo di alcune tipologie di manufatti, tra cui le cassette per il pesce e gli imballaggi in EPS.
* Indagine di settore eseguita dalla società di consulenza Plastic Consult.

Nel 2022 salgono a oltre 20mila le tonnellate di polistirene espanso riciclato

L’articolo Nel 2022 salgono a oltre 20mila le tonnellate di polistirene espanso riciclato proviene da Pesceinrete.

“}]] ​ 

Pagina 7 di 20

Made with & by Matacotti Design

Privacy & Cookie Policy