Mese: Gennaio 2025 Pagina 1 di 18

IA e tecnologie per la pesca: workshop internazionale a Palermo

IA e tecnologie per la pesca: workshop internazionale a Palermo

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Si è concluso a Palermo il Workshop dal titolo “Advanced technologies and AI for the sea: innovations in fisheries control activity”, tenutosi nei giorni 29 e 30 gennaio, presso il Marina Convention Center, nella splendida cornice del molo trapezoidale. L’evento ha visto la partecipazione 90 rappresentanti, provenienti da oltre 21 Paesi e 4 Agenzie europee.

Il workshop, che si è inserito nell’ambito delle celebrazioni per il 160° anniversario della Guardia Costiera Italiana, è stato realizzato in collaborazione con l’Agenzia Europea per il controllo della pesca (European Fisheries Control Agency – EFCA).

Durante i lavori del workshop sono stati analizzati, a cura di esperti del settore provenienti da tutta l’Europa, gli aspetti derivanti dall’applicazione delle nuove tecnologie e dell’intelligenza artificiale nelle funzioni di Guardia Costiera e, in particolare, nell’attività di controllo della pesca marittima, esaminandone le potenziali sfide future nell’impiego da un punto di vista tecnologico, giuridico e operativo.

Ad esempio, le informazioni a disposizione grazie alle tecnologie e ai sistemi satellitari già in uso per il monitoraggio e controllo delle attività di pesca, potranno essere elaborate dall’intelligenza artificiale per individuare aree e obiettivi maggiormente sensibili, garantendo una razionalizzazione dei controlli ed una migliore efficacia nell’attività di vigilanza sulla pesca.

Un’opportunità di dialogo per la cooperazione europea

L’evento ha consentito un’importante occasione di dialogo per tutte le Organizzazioni che a livello di Unione Europea svolgono funzioni di Guardia Costiera e che operano nel campo dei controlli legati all’attività di pesca.

Il Workshop è il primo degli eventi organizzati nell’ambito del Forum sulla Funzioni di Guardia Costiera (European Coast Guard Functions Forum – ECGFF), per il quale l’Italia quest’anno detiene la Presidenza. L’obiettivo del Forum è quello di studiare, contribuire e promuovere la comprensione e lo sviluppo di questioni marittime di comune interesse legate alle funzioni di Guardia Costiera, attraverso i confini e attraverso diversi settori, al fine di contribuire al progresso delle attività legate a tali funzioni.

Inoltre, nel quadro della cooperazione europea sulle funzioni di Guardia Costiera, le tre Agenzie dell’Unione Europea, l’Agenzia Europea per il controllo della pesca (EFCA), l’Agenzia Europea per la sicurezza marittima (EMSA) e l’Agenzia Europea della guardia di frontiera e costiera (Frontex) collaborano strettamente con il Forum nell’attuazione delle attività identificate come prioritarie dagli Stati Membri.

La Guardia Costiera Italiana – con l’intervento del Direttore Marittimo della Sicilia Occidentale e Comandante del porto di Palermo, Contrammiraglio Raffaele Macauda, in rappresentanza del Comandante generale, Ammiraglio Ispettore Capo Nicola Carlone – ha rinnovato l’impegno per il miglioramento continuo dei sistemi a supporto dei controlli pesca, con i molteplici obiettivi di tutelare gli stock ittici, garantire la qualità dei prodotti e dell’intera filiera, a salvaguardia anche dell’ecosistema marino e del suo delicato habitat.

Visita alla Nave “Bruno Gregoretti”

In occasione del Workshop, la Direttrice Esecutiva dell’Agenzia EFCA, Dr.ssa Susan Steele, ha fatto visita alla Nave “Bruno Gregoretti” CP 920, unità d’altura della Guardia Costiera Italiana specializzata nelle attività di controllo della pesca, tutela dell’ambiente marino e soccorso in mare, ormeggiata nel porto di Palermo.

In concomitanza con l’evento internazionale, Nave Gregoretti è stata poi visitabile sia per i partecipanti al Workshop che per il pubblico, che ha potuto conoscere da vicino l’unità multiruolo della Guardia Costiera, dotata di moderne tecnologie e strumentazioni avanzate, che svolge un ruolo fondamentale nella sicurezza della navigazione e nella protezione delle risorse ittiche, operando in ambito nazionale e internazionale. 

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Unci: stop misure UE pesca, Lollobrigida per revisione piano

Unci: stop misure UE pesca, Lollobrigida per revisione piano

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“E’ tempo che Bruxelles riveda gli indirizzi della politica comune sulla pesca, che hanno oltremodo penalizzato il settore e particolarmente le marinerie italiane. Sosteniamo pertanto l’iniziativa intrapresa dal ministro Lollobrigida in sede di consiglio Agrifish, per la revisione del Piano pluriennale per il Mediterraneo occidentale”. Così Gennaro Scognamiglio, presidente nazionale di Unci AgroAlimentare.

“Il comparto ittico – ha proseguito il dirigente dell’associazione di categoria del mondo cooperativistico – , con i suoi lavoratori e le sue imprese, ha pagato un prezzo molto alto, in nome di una svolta ecologica, che attribuisce alla pesca anche responsabilità non sue, trasformandola in una sorta di capro espiatorio. L’inquinamento marino, la minaccia alla biodiversità dipendono infatti da molti fattori, a cominciare dagli scarichi civili e industriali che provengono dalla terraferma, agli stili di vita e di consumo dell’intera società.

Ma di tutto ciò i vertici dell’Unione europea negli scorsi anni non ne hanno tenuto conto, evitando persino il confronto con la categoria, in preda ad una sorta di crociata, che appare ancor meno credibile perché agevola e promuove nuovi segmenti produttivi, come gli alimenti sintetici o i succedanei. A questo scopo sono state imposte sempre nuove limitazioni alle attività di pesca e un carico burocratico insostenibile, non avendo alcuna considerazione per le conseguenze economiche ed occupazionali. Una scelta ancor più inaccettabile se si pensa che la pesca italiana si è dimostrata pronta a recepire, in maniera crescente, ogni innovazione e regolamentazione utile alla conservazione della risorsa ittica, alla salvaguardia del mare, ad operazioni di disinquinamento delle acque, ritenendo che fosse possibile e doveroso coniugare la sostenibilità ambientale con quella economica e sociale, che riguarda intere comunità costiere.

Ma il processo di colpevolizzazione della pesca è proseguito, nell’indifferenza di buona parte della politica italiana, creando gravi conseguenze per un settore importante del made in Italy, che ha sempre garantito qualità e alti standard produttivi ai consumatori. Fortunatamente però con l’attuale governo si è registrata una svolta significativa, che potrà dare risultati positivi, con il coinvolgimento delle altre marinerie mediterranee”.

“Di fronte al perdurante atteggiamento di ostilità – conclude Scognamiglio – di tecnocrati e politici interessati più alle lusinghe delle lobby economiche, che all’ascolto di lavoratori e piccole imprese, non siamo più disposti a tollerare misure che penalizzano ingiustamente il mondo della pesca professionale, esigendo nuovi sacrifici, mentre sarebbe stato possibile, applicando il meccanismo di compensazione, ridurre la morsa dei tagli alle catture di pesce, in virtù dell’ormai ridotta presenza di imbarcazioni, dovuta alla crisi e alle difficoltà che le politiche Ue hanno creato. Apprezziamo quindi la determinazione del ministro dell’Agricoltura Lollobrigida  nel voler porre la questione al prossimo consiglio Agrifish”.

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Ue: Coldiretti pesca, serve nuovo equilibrio per gestione risorse marine

Ue: Coldiretti pesca, serve nuovo equilibrio per gestione risorse marine

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”Serve un nuovo equilibrio per la gestione delle risorse marine”. Lo dichiara Coldiretti pesca, che accoglie con favore l’intervento del ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida al consiglio Agrifish. ”Le disposizioni attualmente in vigore, pur attenuate dall’accordo raggiunto a dicembre, continuano a imporre sacrifici insostenibili per le nostre marinerie, già messe a dura prova”, scrive l’associazione in una nota. Nello spazio di un trentennio sono già scomparsi il 33% delle imprese e ben 18.000 posti di lavoro, con la flotta ridotta ad appena 12mila unità. E intanto la dipendenza dall’estero per gli approvvigionamenti di pesce è passata dal 30% all’85%, secondo Coldiretti Pesca.

“Da troppo tempo assistiamo a una drastica riduzione del numero di imprese e lavoratori nel settore della pesca italiana”, sottolinea Daniela Borriello, responsabile Coldiretti pesca. ”Ora è il momento di invertire la rotta e adottare una nuova strategia europea che metta sullo stesso piano gli aspetti ambientali, economici e sociali. Se non interveniamo subito con decisione, rischiamo di vedere scomparire intere comunità legate alla pesca, con una perdita irreparabile per l’economia, la cultura e l’occupazione del nostro Paese. Solo così sarà possibile garantire un futuro sostenibile e competitivo per il nostro comparto ittico”.

L’intervento del Ministro, aggiunge Coldiretti pesca, ”risponde alle richieste delle comunità costiere, che da anni chiedono politiche più equilibrate per la gestione delle risorse marine”. Coldiretti ribadisce con forza che ”un cambio di passo è indispensabile per evitare il collasso del settore”. “Siamo pronti a fare la nostra parte collaborando attivamente con le istituzioni, offrendo soluzioni e supporto per assicurare che la sostenibilità ambientale non venga raggiunta al costo della sopravvivenza delle nostre marinerie. Serve un impegno collettivo per preservare un patrimonio insostituibile per l’Italia e per le generazioni future”, conclude la Borriello.

Fonte: Adnkronos

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Fedagripesca, “bene Lollobrigida su necessità rivedere piano Mediterraneo ovest”

Fedagripesca, “bene Lollobrigida su necessità rivedere piano Mediterraneo ovest”

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“Apprezziamo l’intervento del ministro Lollobrigida e condividiamo la necessità di rimettere mano al Piano pluriennale per il Mediterraneo occidentale che, nonostante l’accordo l’aggiunto a dicembre per limitare i tagli all’attività di prelievo, richiede agli operatori del settore importanti sacrifici”. Così Paolo Tiozzo, vicepresidente Confcooperative Fedagripesca, nel commentare l’intervento del ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste Francesco Lollobrigida, nel dibattito al Consiglio Agrifish sulla gestione della pesca nel Mediterraneo occidentale.

“La posizione del ministro, accoglie le richieste delle nostre marinerie che nel corso dell’ultimo decennio hanno visto fuoriuscire troppe imprese e lavoratori. E’ ora di cambiare passo in Europa e ripensare ad una politica di gestione delle risorse marine che metta sullo stesso piatto della bilancia l’aspetto ambientale, economico e sociale per tutti i nostri mari”, conclude Tiozzo.

Fonte: Adnkronos

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Cristian Maretti: “Lollobrigida bene, serve riforma per il Mediterraneo”

Cristian Maretti: “Lollobrigida bene, serve riforma per il Mediterraneo”

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Cristian Maretti (presidente Legacoop Agroalimentare): «Apprezziamo l’intervento del ministro e
condividiamo la necessità di rimettere mano a questo piano»

A proposito di quanto espresso dal ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida durante il dibattito al consiglio Agrifish, Cristian Maretti, presidente di Legacoop Agroalimentare, ha evidenziato che si è intrapreso un percorso la gestione della pesca nel Mediterraneo occidentale. Maretti ha sottolineato l’importanza di rivedere il Piano pluriennale per il Mediterraneo. E ha messo in luce in particolare che, nonostante l’accordo raggiunto a dicembre per limitare i tagli all’attività di prelievo, gli operatori del settore continuano a dover affrontare significativi sacrifici. «Apprezziamo l’intervento del ministro e condividiamo la necessità di rimettere mano a questo piano», ha sottolineato Maretti. «È ora di trovare un nuovo equilibrio in Europa», ha concluso Maretti che ha esortato a ripensare una politica di gestione delle risorse marine che consideri in modo equilibrato gli aspetti ambientali, economici e sociali per tutti i mari europei.

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