Mese: Gennaio 2025 Pagina 10 di 18

Il pesce norvegese conquista l’UE con importazioni senza dazi

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Il pesce norvegese conquista l’UE con importazioni senza dazi – Dal 1° gennaio 2025, le nuove quote di importazione esenti da dazi per pesce e frutti di mare dalla Norvegia sono ufficialmente entrate in vigore, segnando un importante cambiamento per il settore ittico europeo. Questo accordo, siglato nell’ambito dello Spazio Economico Europeo (SEE), ha già iniziato a influenzare i flussi commerciali, promettendo un impatto duraturo su produttori, consumatori e interi mercati.

Le quote includono prodotti come aringhe congelate, filetti surgelati, gamberi, salmone affumicato e pesce fresco. Grazie alla retroattività dell’accordo, le scorte non importate dal maggio 2021 al dicembre 2024 sono state riallocate, creando un surplus di opportunità per gli esportatori norvegesi.

Per la Norvegia, uno dei principali esportatori mondiali di pesce e frutti di mare, l’accesso senza dazi al mercato europeo rappresenta una pietra miliare. Marianne Syvertsen Næss, ministro norvegese della Pesca e dell’Acquacoltura, ha evidenziato come queste nuove condizioni favoriscano non solo un incremento delle esportazioni, ma anche lo sviluppo sostenibile e la creazione di posti di lavoro nel settore.

I dati dell’Associazione norvegese della pesca confermano un impatto positivo sul PIL nazionale, con un aumento delle forniture verso l’UE che rafforza la posizione del paese come leader nella pesca e nell’acquacoltura.

Mercato UE: vantaggi e criticità

Per i consumatori europei, l’arrivo di pesce norvegese senza dazi si traduce in prezzi più competitivi e una maggiore varietà di prodotti disponibili. I ristoratori e i rivenditori stanno già approfittando di una gamma più ampia di prodotti di alta qualità, come il salmone affumicato e i filetti surgelati, per rispondere alle crescenti richieste del mercato.

Tuttavia, la concorrenza con i produttori ittici locali si è intensificata. Gli operatori europei del settore stanno affrontando nuove sfide, cercando di mantenere competitività e qualità di fronte all’aumento delle importazioni norvegesi. Gli organi di regolamentazione dell’UE saranno chiamati a vigilare affinché gli standard qualitativi e le norme di sicurezza alimentare restino alti, garantendo equità sul mercato.

Uno scenario in evoluzione

Con l’entrata in vigore di queste quote, l’industria ittica europea si trova a un bivio. Se da un lato l’accordo promette benefici per consumatori e commercianti, dall’altro solleva interrogativi sul futuro dei produttori locali e sull’equilibrio tra importazioni e produzione interna.

Monitorare gli sviluppi sarà essenziale per comprendere il reale impatto di questa apertura sul lungo termine, in un contesto in cui sostenibilità e competitività giocano un ruolo chiave per il futuro del settore ittico.

Il pesce norvegese conquista l’UE con importazioni senza dazi

 

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Donne e mercato globale: un’opportunità da miliardi di dollari

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Donne e mercato globale: un’opportunità da miliardi di dollari – Il mercato globale sta sottovalutando un segmento di consumo cruciale: le donne. Secondo un recente report del Boston Consulting Group (BCG), le aziende spesso non riescono a soddisfare appieno le esigenze delle consumatrici, perdendo così un’opportunità economica potenzialmente trilionaria. Le donne, infatti, influenzano una parte significativa delle decisioni di spesa in diversi settori, dai servizi sanitari e finanziari ai beni di consumo, rappresentando un driver fondamentale per l’innovazione e la crescita.

Il ruolo delle donne come consumatrici e influenzatrici

Le donne svolgono un ruolo chiave nelle decisioni d’acquisto familiari, con percentuali che variano dal 66% in India all’83% in Germania e Francia, a seconda del settore. Nonostante questo, molti prodotti e servizi non rispondono alle loro esigenze specifiche. Le priorità più sentite includono:

  1. Salute e benessere: la crescente attenzione alla qualità della vita spinge le donne a preferire soluzioni che promuovano una nutrizione sana e uno stile di vita equilibrato.
  2. Sostenibilità ambientale: sempre più consumatrici si orientano verso prodotti rispettosi dell’ambiente, premiando aziende che dimostrano un impegno concreto verso pratiche sostenibili.
  3. Accessibilità e praticità: in un contesto dove il tempo è una risorsa preziosa, i prodotti e i servizi che semplificano la gestione quotidiana sono particolarmente apprezzati.

Opportunità di crescita per le aziende

Il report BCG evidenzia tre aree chiave per le aziende che vogliono cogliere questa opportunità: desiderabilità, fattibilità e sostenibilità economica. Tradotto in strategie concrete, questo significa:

  • Identificare bisogni inesplorati: ricerche mirate possono aiutare a scoprire le necessità funzionali ed emotive che ancora non trovano risposta sul mercato.
  • Innovare l’offerta: sviluppare prodotti e servizi su misura per le donne, come soluzioni tecnologiche più intuitive, offerte personalizzate e packaging accattivanti.
  • Comunicare in modo efficace: 3accontare valori come trasparenza, empatia e impegno sociale attraverso campagne di marketing che parlino direttamente al pubblico femminile.

L’importanza della rappresentanza femminile

Per soddisfare realmente le esigenze delle donne, è cruciale una maggiore rappresentanza femminile in posizioni decisionali. Aziende guidate da donne o che investono nella leadership femminile sono meglio attrezzate per comprendere e rispondere alle esigenze delle consumatrici, oltre a favorire una cultura aziendale più inclusiva.

Un futuro più equo e vantaggioso

Cogliere l’opportunità offerta dal mercato femminile non è solo una questione economica, ma anche un impegno verso una società più equa e bilanciata. Le aziende che si adatteranno a questa realtà potranno non solo incrementare il proprio valore, ma anche rafforzare la fiducia e la fedeltà dei propri clienti.

Investire nel mercato femminile significa contribuire a un futuro in cui i prodotti e i servizi rispecchiano davvero le esigenze di tutti, trasformando un potenziale non sfruttato in una risorsa di valore per l’intero sistema economico.

Donne e mercato globale: un’opportunità da miliardi di dollari

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Rizzoli Emanuelli alla Fiera Marca di Bologna

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Rizzoli Emanuelli alla Fiera Marca di Bologna – Rizzoli Emanuelli, la più antica realtà di conserve ittiche italiana, annuncia la partecipazione alla Fiera Marca by BolognaFiere, che si tiene a Bologna dal 15 al 16 gennaio: un evento imperdibile per i professionisti del settore.
Con uno stand di circa 24 mq, Rizzoli Emanuelli in questa occasione di incontro con i buyer italiani e provenienti da tutto il mondo, racconterà la sua storia ultracentenaria ed i valori che da sempre contraddistinguono l’azienda, tra cui l’alta qualità delle materie prime, l’artigianalità e la continua ricerca di innovazione mantenendo il forte legame con la tradizione.

Rizzoli Emanuelli si è sempre distinta per la capacità di tradurre la propria storia ed esperienza ultracentenaria in prodotti innovativi e unici per qualità e varietà. L’azienda gestisce autonomamente l’interno iter produttivo delle alici, assicurando la massima qualità e tracciabilità del prodotto, dall’arrivo del pesce fresco alla lavorazione del salato. Grazie alla presenza di personale tecnico nelle aree di pesca, l’azienda monitora attentamente ogni fase della lavorazione, per confermare l’eccellenza ed il rispetto degli standard di sicurezza.

Rizzoli Emanuelli pone inoltre la stessa attenzione nella selezione della materia prima, di primissima qualità per tutte le conserve ittiche che commercializza, tra cui tonno, sgombro e sardine.
Questo impegno costante rende il marchio il partner ideale per il Private Label: con oltre 30 anni di attività nel settore, l’azienda infatti è in grado di offrire soluzioni personalizzate per ogni richiesta, assicurando un prodotto che risponda alle esigenze più specifiche del mercato.

Il Brand è anche pioniere nel rispetto dei mari ed ha ricevuto riconoscimenti rilevanti tra cui la certificazione MSC (Marine Stewardship Council), come prima azienda italiana di alici.
La qualifica è stata ottenuta grazie a pratiche di pesca responsabile, con metodi attenti e rigorosi, da stock ittici non sovra sfruttati, senza danneggiare l’ecosistema marino.

La partecipazione di Rizzoli Emanuelli alla Fiera Marca rappresenta quindi un’importante vetrina ed un’opportunità unica per approfondire la storia di un brand che, da oltre cento anni, coniuga tradizione, innovazione, eccellenza e rispetto per il mare.

“Siamo entusiasti di annunciare la nostra partecipazione alla Fiera Marca: un grande spazio espositivo ed una occasione unica per raccontare la qualità, l’eccellenza e la storicità del nostro Brand e delle nostre conserve ittiche. Grazie alla nostra lunga esperienza nel settore, nel tempo ci siamo specializzati, realizzando prodotti a PL su misura per ogni cliente.” Enrico Vismara – Direttore Vendite Rizzoli Emanuelli

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Rizzoli Emanuelli alla Fiera Marca di Bologna

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Mediterraneo, mare sempre più caldo

E purtroppo la biodiversità è davvero in pericolo

Il cambiamento climatico in atto minaccia di accompagnare alcune specie del Mare nostrum verso l’estinzione, trasformando il Mediterraneo in un ambiente sempre più caldo e tropicale. Tra quelle più a rischio c’è la Pinna nobilis, il mollusco bivalve più grande. A partire dal 2016, un’epidemia ha determinato una mortalità senza precedenti della specie, con un tracollo di oltre il 95% delle popolazioni e l’inserimento nella lista rossa IUCN in “pericolo critico” (critically endangered).

Del resto, Copernicus, il programma dell’Unione Europea per l’osservazione della Terra, ha già avvisato, con due mesi di anticipo sulla fine dell’anno, che il 2024 sarà il più caldo mai registrato.

Il surriscaldamento, problematica mondiale anche subacquea

E anche il mare ne paga le conseguenze. In agosto, la temperatura media superficiale del Mediterraneo ha stabilito un nuovo record assoluto toccando i 28,9 °C, con punte superiori ai 30 °C. L’enorme quantità di calore assorbita si trasferisce sotto forma di energia e umidità alla circolazione atmosferica ed è all’origine di eventi meteorologici estremi come quello di fine ottobre di Valencia, dove in sole tre ore e mezza è caduta una quantità di pioggia che di solito si attende in un intero anno.

Mediterraneo sempre più tropicale

La tropicalizzazione del Mediterraneo sta mettendo in pericolo la grande biodiversità del nostro hotspot, casa di tante specie uniche e introvabili in altre regioni del mondo. Il riscaldamento delle acque, infatti, ha portato all’ingresso di specie “aliene”, molte delle quali provenienti dal Mar Rosso e dall’Oceano Indiano attraverso il Canale di Suez, che stanno rapidamente occupando le nicchie ecologiche di quelle indigene. Negli ultimi anni anche sulle coste italiane sono cominciati gli avvistamenti di specie esotiche come il pesce scorpione, il pesce palla maculato e il pesce coniglio. A fare le spese del nuovo ecosistema che si sta delineando c’è anche Pinna nobilis, conosciuta anche come “nacchera di mare”, ovvero il mollusco bivalve più grande del Mediterraneo in virtù di una conchiglia che può superare il metro di altezza.

Il progetto europeo per salvare il mollusco bivalve più grande del Mediterraneo

Siamo prossimi all’estinzione di un mollusco che svolge un importante ruolo ecologico perché cresce nelle praterie di Posidonia oceanica, dando vita a uno degli ecosistemi più complessi e preziosi del Mediterraneo, offre sostegno e rifugio a tante altre specie di invertebrati, filtra fino a 3.000 litri d’acqua al giorno e aiuta a contrastare l’erosione dei fondali.

Per tentare di salvare la specie, alla fine del 2021 è stato avviato il progetto europeo LIFE PINNA che si svolge in quattro regioni italiane e una slovena ed è guidato da Arpal, l’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente Ligure, avvalendosi di un partenariato di importanti enti pubblici e privati come l’Università di Genova, l’Università di Sassari, il Parco Nazionale dell’Asinara, la società Shoreline, l’Istituto Nazionale di Biologia della Slovenia e Triton Research.

I ricercatori monitorano i fondali, per individuare e proteggere gli ultimi esemplari sopravvissuti nei nostri mari e per mettere a punto le tecniche di allevamento in cattività. Hanno anche cominciato a trasferire alcuni giovani individui in specifiche aree pilota, dal Mar Ligure all’Alto Adriatico, per cominciare il ripopolamento della specie. In particolare, negli ultimi mesi, dopo accurate analisi genetiche che hanno escluso la presenza di microrganismi patogeni, alcuni esemplari di Pinna nobilis sono stati trapiantati dalla Laguna Veneta all’Area Marina Protetta di Capo Mortola, al confine tra Italia e Francia, e vengono costantemente monitorati. Nello stesso periodo, nell’Area Marina Protetta di Bergeggi (SV) i ricercatori hanno utilizzato delle pinne realizzate con la stampante 3D del Fablab (Centro Internazionale di Fisica Teorica di Miramare) per effettuare un test di valutazione dell’idrodinamismo dei fondali, nell’ottica di individuare i siti più protetti dalle correnti marine e dalle mareggiate. Nel laboratorio di Camogli, inoltre, i biologi stanno anche tentando la strada, mai realizzata prima per questa specie, della riproduzione in cattività che consentirebbe di allevare i molluschi prima di reintrodurli in natura. Per ora hanno ottenuto un primo grande successo, la fecondazione, portando le larve a uno sviluppo mai raggiunto in precedenza.

La genesi del progetto atto a salvaguardare un mollusco bivalve

Cambiamento climatico, un ulteriore ostacolo ai tentativi di ripopolamento

I cambiamenti climatici stanno complicando lo sviluppo del progetto, in quanto i ricercatori si devono confrontare con condizioni ambientali sempre più estreme. Le alte temperature del mare potrebbero avere un ruolo importante nella diffusione dell’epidemia e, la scorsa estate, l’esplosione della mucillagine nell’Adriatico ha ulteriormente rallentato il reperimento di nuovi esemplari. Il ritrovamento di individui superstiti di Pinna nobilis ancora in salute è essenziale per proteggerli e per studiare le loro capacità di adattamento a livello genetico ed ecologico. Così, per ottenere nuovi dati, sono stati coinvolti anche i comuni cittadini e le associazioni di subacquei con l’avvio di una campagna di Citizen Science denominata “Segnala la Pinna!”, che ha permesso di raccogliere su una piattaforma digitale creata ad hoc decine di segnalazioni di esemplari vivi in tutta Italia.

Marca by BolognaFiere, 15-16 gennaio, al via il salone italiano della MDD

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Marca by BolognaFiere, 15-16 gennaio, al via il salone italiano della MDD – Marca by BolognaFiere apre l’edizione più grande di sempre. Nel 2025 l’unico appuntamento in Italia dedicato alla MDD e l’unico in Europa che ospita in fiera i principali retailer della distribuzione moderna festeggia il 21° compleanno con 1.300 aziende (+23% sul 2024), 35.000 mq di area espositiva (+26%), 9 padiglioni (+2) e 24 insegne della GDO.
Sulla scorta di questi risultati, e di quelli ottenuti nelle 20 precedenti edizioni di Marca, BolognaFiere e ADM – Associazione Distribuzione Moderna, hanno reso strutturale la loro collaborazione, rinnovando la partnership strategica sulla rassegna espositiva fino al 2031.

MARCA IDENTITY
I 9 padiglioni assegnati a Marca danno forza all’impianto generale della manifestazione, articolato nelle macro-aree espositive Food e Non Food. La sezione Food darà spazio al meglio delle proposte Made in Italy e internazionali: dai prodotti da forno ai lattiero-caseari, passando per carni, salumi, pollame, senza dimenticare i prodotti ittici. E poi ancora olio, aceto e condimenti; salse e sughi pronti, dolci tentazioni, confetture e snack; surgelati; caffè, bevande ecc. Parallelamente, spetterà al comparto Non Food presentare tutto ciò che ruota attorno alla cura della casa, della persona e al fai-da-te/bricolage, con un occhio di riguardo ai temi dell’efficienza e della sostenibilità. Sarà questa un’area ricca di idee innovative e soluzioni pratiche, pensata per rispondere alle esigenze dei consumatori attenti al benessere psico-fisico e alla tutela dell’ambiente.

Marca Fresh e Marca Tech torneranno con le rispettive formule di successo. La 5a edizione di Marca Fresh, organizzata in collaborazione con SGMarketing, con i suoi 60 espositori renderà protagonista il settore del fresco e freschissimo in ortofrutta, chiamato a dialogare con la GDO all’insegna di una sempre più sentita e diffusa responsabilità economica, sociale e ambientale. Packaging, logistica, materie prime, ingredienti, tecnologia e servizi saranno invece protagonisti della 11a edizione Marca Tech che porterà in vetrina i beni intermedi per la supply chain della MDD, presentando a produttori e retailer le ultime tendenze per innovare e operare in modo sostenibile, grazie alle oltre 100 aziende espositrici.

Una delle principali novità dell’edizione 2025 è la prima edizione dell’International Buyers Preview, in programma nel pomeriggio di martedì 14 gennaio, prima dell’apertura ufficiale della manifestazione. L’iniziativa è esclusivamente destinata agli incontri B2B tra gli 800 espositori coinvolti e i buyer della GDO internazionale (oltre 300 le presenze confermate, il doppio rispetto al 2024) per un totale di 6.000 incontri calendarizzati e 60 Paesi rappresentati.

Cresce in modo significativo anche l’International Private Label Selection – IPLS, l’iniziativa promossa da Marca by BolognaFiere in collaborazione con Expertise On Field – IPLC.
L’IPLS metterà in vetrina oltre 450 prodotti novità, lanciati o di prossimo lancio da parte delle 180 aziende espositrici che hanno aderito all’iniziativa. Questi prodotti saranno esposti all’interno dell’IPLS Manufacturers’ Innovation Expo, un’area dove saranno visibili in anteprima ai buyer internazionali durante la preview del 14 gennaio e a tutti i visitatori nei giorni dell’evento. L’esposizione dell’IPLS verrà riproposta in occasione di altre iniziative internazionali organizzate da Marca by BolognaFiere, a partire da Marca China e Marca Poland.

Marca by BolognaFiere, 15-16 gennaio, al via il salone italiano della MDD

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