Mese: Febbraio 2025 Pagina 2 di 18

Il salmone turco accelera nell’export

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Il salmone turco accelera nell’export  – Negli ultimi decenni, il salmone è diventato il re indiscusso del mercato ittico globale, simbolo di un’alimentazione sana e di una gastronomia sempre più orientata verso prodotti ricchi di proprietà nutrizionali. La crescente consapevolezza dell’importanza degli acidi grassi omega-3, unita alla versatilità di questo pesce in cucina, ha portato a un’impennata della domanda nei mercati internazionali.

Sebbene Norvegia, Cile e Scozia dominino tradizionalmente il settore dell’export di salmone, va segnalata una realtà che ta emergendo con numeri impressionanti: la Turchia. Il paese, fino a pochi anni fa marginale nel commercio internazionale del salmone, sta scalando posizioni grazie alla sua produzione nel Mar Nero. La capacità di adattamento dell’industria turca, supportata da investimenti tecnologici e condizioni ambientali favorevoli, ha reso possibile un incremento senza precedenti dell’export.

Nel 2024, le esportazioni di salmone del Mar Nero dalla Turchia hanno raggiunto le 100.000 tonnellate, generando un fatturato di 498 milioni di dollari. Questo risultato segna un aumento di 17 volte negli ultimi cinque anni, evidenziando il forte potenziale di crescita del settore. Tra i principali mercati di destinazione, la Russia si distingue con acquisti per 359 milioni di dollari, consolidando il proprio ruolo chiave nel commercio del salmone turco.

Il successo delle esportazioni è dovuto a una combinazione di fattori: condizioni ambientali favorevoli nel Mar Nero, investimenti in tecnologia per l’acquacoltura e un miglioramento nelle strategie di produzione e distribuzione. Tuttavia, è importante sottolineare che il salmone allevato in Turchia non appartiene alla stessa specie del salmone atlantico (Salmo salar). Il pesce esportato sotto il nome di “salmone turco” è in realtà Salmo Labrax, che nelle acque marine del Mar Nero sviluppa caratteristiche simili al salmone.

L’acquacoltura turca non si limita al salmone. Nel 2024, il branzino ha guidato le esportazioni ittiche con un fatturato di 570 milioni di dollari, seguito dall’orata con 508 milioni di dollari. Tuttavia, è il salmone del Mar Nero a registrare la crescita più rapida, consolidando la Turchia come un attore emergente nel settore.

Sebbene la Turchia non sia ancora tra i leader globali nell’export di salmone, il rapido aumento della produzione e la crescente domanda internazionale indicano che il paese potrebbe rafforzare la sua presenza nei mercati ittici mondiali. L’industria dell’acquacoltura turca sta cogliendo un’opportunità significativa per espandersi, offrendo un’alternativa competitiva ai salmone atlantici e pacifici grazie all’efficienza produttiva e alla qualità del pesce allevato nel Mar Nero.

foto: Erbay, M.
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Arrivano i nuovi Onigiri a marchio MOWI

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Arrivano i nuovi Onigiri a marchio MOWI – I prodotti etnici sono diventati un elemento fondamentale nell’alimentazione degli italiani che si mostrano sempre più inclini a sperimentare nuovi sapori. Lo sa bene Mowi – leader globale nel settore del salmone – che, da sempre attento alle esigenze dei consumatori, ha deciso di ampliare la sua offerta ready to eat di ispirazione esotica con gli ONIGIRI a marchio MOWI.

Equilibrata e salutare, questa new entry unisce l’eccellente qualità del salmone MOWI al sapore autentico del Giappone in un pratico comfort-snack: un prodotto da gustare ovunque ci si trovi, che si adatta perfettamente allo stile di vita sempre più dinamico degli italiani, che non rinunciano però alla ricerca di prodotti nutrienti e gustosi ma anche leggeri e sani.

Come tutti i prodotti MOWI, anche gli ONIGIRI propongono un salmone dal colore e sapore eccezionale; una materia prima pregiata, caratterizzata da un ottimo profilo nutrizionale, che arriva al consumatore senza filtri e conservando tutto il gusto autentico della sua qualità superiore.

I salmoni Mowi, infatti, sono allevati responsabilmente nelle acque incontaminate dei fiordi norvegesi, nutriti con una dieta priva di antibiotici e OGM, e sono certificati ASC (Aquaculture Stewardship Council), lo standard di sostenibilità ambientale più rigoroso.

Ideali per uscire dalla monotonia, gli ONIGIRI a marchio MOWI sono disponibili in tre referenze, realizzate a partire da salmone fresco o marinato:

  • Salmon Teriyaki – Il salmone dolce e saporito insieme ad una gustosa salsa teriyaki, si unisce al riso soffice per regalare un comfort food dal fascino tutto giapponese. Una delizia sana e piena di gusto, perfetta da assaporare ovunque ci si trovi!
  • Salmon Curry – Una sorprendente esplosione di sapori: il salmone marinato incontra il vivace tocco del curry, creando un mix irresistibile per chi ama sperimentare. Perfetto per i palati audaci, è lo snack pratico e gustoso che regala energia ad ogni morso!
  • Salmon Wakame – Il salmone fresco e delicato si sposa perfettamente con le sfumature marine dell’alga wakame, creando un’esperienza di gusto equilibrata e salutare. La scelta ideale per chi desidera uno snack pratico, rinfrescante e sempre pronto da portare con sé.

Oltre agli ONIGIRI a marchio MOWI, fanno parte della linea on the go anche MOWI SUSHI – nei pratici Small Set e Big Set misti – e dei MOWI WRAP – nelle referenze al Mango, Alga Wakame e Avocado.

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Certificazione e sostenibilità in acquacoltura: rivoluzione ASC nel 2025

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Certificazione e sostenibilità in acquacoltura: rivoluzione ASC nel 2025 – L’acquacoltura certificata non è più solo un’opzione, ma una necessità per il futuro dell’industria di settore. La crescente pressione sulle risorse marine, la necessità di garantire la sicurezza alimentare globale e la sensibilizzazione dei consumatori verso prodotti responsabili rendono imprescindibile un approccio trasparente e sostenibile. Le certificazioni non sono solo strumenti di marketing, ma rappresentano un impegno concreto verso la protezione degli ecosistemi acquatici, il rispetto dei diritti dei lavoratori e la garanzia di pratiche di allevamento responsabili.

Il consumatore moderno è sempre più attento alla provenienza del cibo che acquista e si aspetta standard elevati in termini di qualità e sostenibilità. La fiducia si costruisce attraverso standard rigorosi, verifiche indipendenti e un’informazione chiara. Per le aziende ittiche, aderire a certificazioni riconosciute come quelle di Aquaculture Stewardship Council (ASC) non è solo un’opportunità per migliorare la propria immagine, ma anche una strategia per accedere a mercati più esigenti e soddisfare le richieste normative sempre più stringenti.

In questo contesto, Aquaculture Stewardship Council (ASC) si prepara a un cambiamento epocale nel 2025, con tre aggiornamenti fondamentali pensati per rafforzare la sostenibilità dell’intero settore.

Il cuore della trasformazione è il nuovo ASC Farm Standard, che rivoluziona il sistema di certificazione consolidando i precedenti standard specifici per specie in un’unica struttura basata su quattro pilastri essenziali: conformità legale, tutela ambientale, diritti umani e benessere animale. Questo nuovo approccio mira a rendere il processo più accessibile per gli allevatori e più comprensibile per i consumatori.
Dopo oltre cinque anni di sviluppo e il coinvolgimento di stakeholder chiave tra cui ONG, auditor, rivenditori e allevatori, il Farm Standard entrerà ufficialmente in vigore nel secondo trimestre del 2025, con un periodo di transizione fino a maggio 2027. L’obiettivo è creare un sistema più equo e omogeneo, capace di rispondere alle sfide di un settore in continua evoluzione.

La sostenibilità passa anche dall’alimentazione dei pesci. Per questo, ASC aggiorna il suo Feed Standard, introducendo requisiti stringenti sulla rendicontazione delle emissioni di gas serra, sull’approvvigionamento privo di deforestazione e su un calcolatore delle emissioni più avanzato. Dal novembre 2025, queste misure contribuiranno a un maggiore controllo dell’impatto ambientale della filiera del mangime.

Il terzo aggiornamento riguarda il sistema di certificazione e accreditamento (CAR), che introduce procedure più snelle per le aziende, nuovi criteri per le azioni di non conformità critiche e un sistema di audit non annunciati basato sul numero di clienti dell’ente di certificazione. Queste modifiche puntano a garantire maggiore trasparenza e affidabilità nei controlli.

Con questi aggiornamenti, ASC non solo migliora la sua offerta per gli allevatori, ma rafforza anche la fiducia dei consumatori nei prodotti ittici certificati.

La crescente domanda globale di pesce sostenibile impone standard sempre più elevati, e il 2025 segnerà un punto di svolta cruciale per l’intero settore. La sostenibilità non è più un lusso, ma una condizione necessaria per un futuro in cui l’acquacoltura possa prosperare nel rispetto dell’ambiente e della società.

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450.000 euro per sostenere competitività e sicurezza delle imprese di pesca in Liguria

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450.000 euro per sostenere competitività e sicurezza delle imprese di pesca in Liguria – La Regione Liguria continua a investire nel settore della pesca e dell’acquacoltura con l’approvazione di due nuovi avvisi pubblici nell’ambito del Fondo Europeo per gli Affari Marittimi, la Pesca e l’Acquacoltura (FEAMPA) 2021-2027, stanziando un totale di 450.000 euro per sostenere le imprese del settore e migliorare le condizioni di lavoro degli operatori.

“Questi interventi – dichiara Alessandro Piana, vicepresidente della Regione Liguria con delega alla Pesca e all’Acquacultura – sono fondamentali per rafforzare la competitività delle imprese, sostenere il reddito dei pescatori e migliorare le condizioni di sicurezza e qualità delle produzioni. Con queste risorse vogliamo dare un segnale concreto di attenzione al settore, favorendo investimenti strategici e sostenibili.”

I due avvisi pubblici riguardano 150.000 euro per il miglioramento della competitività delle imprese di Piccola Pesca Costiera (PPC) con l’obiettivo di incrementare il reddito degli operatori e 300.000 euro per investimenti a bordo dei pescherecci, finalizzati a migliorare la qualità delle produzioni, ridurre le catture indesiderate, incrementare le condizioni di salute e sicurezza dei lavoratori.

“La Regione Liguria – prosegue Alessandro Piana – continua a lavorare al fianco dei pescatori e delle imprese del settore. Grazie a questi investimenti, vogliamo garantire un futuro solido e competitivo alla nostra pesca, rispettando le esigenze economiche e ambientali.”

I fondi (cofinanziati da Unione Europea, Stato e Regione Liguria), saranno destinati alle imprese che presenteranno domanda tramite il portale regionale https://sportellonline.regione.liguria.it, a partire dalla pubblicazione degli avvisi su www.agriligurianet.it, con scadenza fissata al 30 marzo 2025.

450.000 euro per sostenere competitività e sicurezza delle imprese di pesca in Liguria

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Nel 2024 cresciuti del 5% i programmi di certificazione GSA

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Nel 2024 cresciuti del 5% i programmi di certificazione GSA – Nel settore ittico globale, la certificazione appare come un marchio di qualità, ma è anche garanzia di sostenibilità, sicurezza e responsabilità. I consumatori e gli stakeholder richiedono sempre più trasparenza e tracciabilità nei prodotti ittici, rendendo le certificazioni di terze parti uno strumento essenziale per accedere ai mercati internazionali e rafforzare la fiducia nel settore. Le aziende che investono nella certificazione non solo dimostrano il loro impegno verso pratiche più sostenibili, ma ottengono anche un vantaggio competitivo significativo in un mercato sempre più esigente. La certificazione non è quindi solo una scelta etica, ma una necessità strategica per la crescita e la credibilità dell’industria.

Nel 2024, la Global Seafood Alliance (GSA) ha registrato un incremento del 5% nei suoi programmi di certificazione Best Aquaculture Practices (BAP) e Best Seafood Practices (BSP), raggiungendo un totale di 4.168 strutture certificate in 45 paesi. Questo dato conferma la crescente attenzione del settore verso pratiche trasparenti e sostenibili, rispondendo alla domanda di maggiore tracciabilità e qualità da parte di consumatori e stakeholder.

Un elemento chiave di questa crescita è il tasso di fidelizzazione dell’88%, che dimostra come le aziende certificate continuino a investire per mantenere elevati standard di conformità. Nel 2024, i produttori certificati hanno implementato oltre 8.200 miglioramenti operativi per soddisfare i requisiti GSA: 2.602 riguardano la sicurezza alimentare, 2.566 la responsabilità sociale, 2.229 la responsabilità ambientale, 495 il benessere animale e 320 la tracciabilità.

“Questi numeri testimoniano l’impegno dell’industria ittica per un miglioramento continuo”, ha dichiarato Mike Kocsis, CEO di GSA. “Con oltre 8.200 azioni correttive, vediamo l’effettivo impatto degli standard di certificazione e il desiderio delle aziende di contribuire a una filiera ittica più sostenibile”.

Il 2024 ha segnato traguardi importanti per GSA, tra cui la certificazione del primo produttore BAP a quattro stelle nelle Isole Faroe, il primo allevamento certificato in Africa meridionale e i primi allevamenti di gamberi di mangrovie riconosciuti secondo gli standard GSA. Anche il settore della trasformazione ha risposto positivamente, con 540 impianti di lavorazione che hanno adottato gli standard di certificazione, contribuendo alla produzione di oltre 3,2 milioni di tonnellate metriche di prodotti ittici certificati.

Parallelamente, GSA ha rafforzato la sua presenza globale nel 2024, ospitando il Responsible Seafood Summit in Scozia, lanciando portali informativi in francese e tedesco e introducendo la piattaforma Prism in collaborazione con Wholechain per migliorare la tracciabilità della filiera ittica.

L’industria ittica sta evolvendo rapidamente e la certificazione GSA si conferma un fattore strategico per chi vuole distinguersi sul mercato. Gli investimenti in standard rigorosi non solo garantiscono benefici ambientali e sociali, ma permettono alle aziende di rispondere alle nuove sfide della sostenibilità e della trasparenza. Con una traiettoria di crescita costante, il 2025 potrebbe segnare un ulteriore rafforzamento della certificazione come pilastro dell’industria ittica globale.

Nel 2024 cresciuti del 5% i programmi di certificazione GSA

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