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Approccio GFCM per mitigare le interazioni tra pesca e specie vulnerabili – La regione del Mediterraneo e del Mar Nero è uno degli hotspot di biodiversità più importanti al mondo, grazie alla sua ricchezza di specie, molte delle quali rare e vulnerabili. Questi ecosistemi ospitano una vasta gamma di mammiferi marini, tartarughe, uccelli marini, squali e razze, che svolgono ruoli ecologici cruciali.

Minacce alla biodiversità

Le specie vulnerabili sono continuamente minacciate da attività antropiche dirette e indirette. La pesca intensiva, l’inquinamento, il degrado dell’habitat e il cambiamento climatico sono tra le principali cause di stress per questi ecosistemi. La valutazione della distribuzione, dell’abbondanza e dello stato ecologico delle specie vulnerabili è essenziale per attuare strategie di conservazione efficaci.

Interazioni tra pesca e specie vulnerabili

Le interazioni tra pesca e specie vulnerabili spesso portano a esiti negativi. Molte specie rimangono impigliate negli attrezzi da pesca, diventando catture accessorie, mentre altre, come delfini e squali, possono danneggiare le attrezzature dei pescatori, causando perdite economiche. La Commissione Generale per la Pesca nel Mediterraneo (GFCM) della FAO ha lanciato un piano d’azione regionale (RPOA-VUL) per monitorare e mitigare queste interazioni nel Mediterraneo e nel Mar Nero.

Si tratta di un piano decennale che contribuisce alla strategia GFCM 2030. Esso mira a ridurre le catture accidentali di specie vulnerabili e a minimizzare la predazione da parte dei delfini. La GFCM supporta i paesi membri nella raccolta e valutazione delle informazioni, facilitando l’implementazione di misure di gestione basate su dati accurati.
Le guide GFCM al monitoraggio delle catture accidentali di specie vulnerabili nella pesca nel Mediterraneo e nel Mar Nero e alla predazione dei delfini nella pesca nel Mediterraneo e nel Mar Nero contengono protocolli per farlo.

Progetti pilota per la conservazione

Cinque progetti pilota sono stati lanciati in diverse sottoregioni del Mediterraneo. Questi progetti, realizzati in collaborazione con partner come BirdLife International e ACCOBAMS, mirano a rafforzare i programmi di monitoraggio e a testare misure di mitigazione per ridurre le catture accessorie. Ad esempio, BirdLife International lavora per mitigare gli impatti dei palangari sugli uccelli marini al largo delle isole Baleari.

Nel Mar Nero, il progetto CetaByM, in collaborazione con ACCOBAMS, cerca di valutare e mitigare la cattura accidentale di cetacei nella pesca del rombo. Questo progetto è cruciale poiché le reti da posta utilizzate per il rombo rappresentano un rischio significativo per le focene comuni, che spesso rimangono impigliate.

Sostenere la pesca sostenibile e la conservazione

La promozione della pesca sostenibile e la protezione delle specie vulnerabili sono essenziali per mantenere gli ecosistemi marini sani. Attraverso progetti di collaborazione internazionale e il sostegno di donatori come l’Unione Europea, la GFCM lavora per ridurre gli impatti negativi della pesca e proteggere la biodiversità marina.

Approccio GFCM per mitigare le interazioni tra pesca e specie vulnerabili

 

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