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Raccomandazioni del MAC sul commercio ittico UE-Norvegia – Nel triennio 2021-2023, la Norvegia ha esportato in media 1.303.994 tonnellate di prodotti della pesca e dell’acquacoltura nell’Unione Europea, per un valore di 7.856 milioni di euro. Questi dati rappresentano il 24,8% del volume e il 27,9% del valore delle importazioni totali dell’UE dal paese scandinavo. Nel 2023, la Norvegia si è confermata come il sesto partner commerciale più importante dell’UE nel settore ittico, un ruolo consolidato da una serie di accordi commerciali strategici.

Accordi commerciali e nuove quote

Le relazioni tra UE e Norvegia nel settore ittico sono regolate dal meccanismo finanziario dello Spazio Economico Europeo (SEE), dal meccanismo finanziario norvegese e da un protocollo che liberalizza temporaneamente l’accesso al mercato UE per alcuni prodotti ittici. Recentemente, dopo lunghe trattative, la Commissione Europea e la Norvegia hanno raggiunto un accordo per aumentare l’accesso dei prodotti ittici norvegesi al mercato europeo. Una delle principali novità è l’aumento della quota annuale esentasse per il salmone affumicato norvegese, che è passata da 450 a 2.500 tonnellate per il periodo 2021-2028.

Impatti sul mercato europeo

Questo aumento delle quote pone serie preoccupazioni per il settore della trasformazione del salmone nell’UE. Il Consiglio Consultivo per i Mercati (MAC) ha avvertito che l’aumento della quota esentasse potrebbe danneggiare i trasformatori europei, già sotto pressione per la crescente presenza del salmone norvegese sul mercato. Il MAC suggerisce che il nuovo protocollo potrebbe far aumentare l’accesso fino a 4.000 tonnellate in un anno, intensificando la concorrenza con i produttori europei.

La questione del salmone “prodotto”

Un ulteriore elemento di preoccupazione è l’importazione dei filetti di salmone norvegese della categoria “prodotto”. Questo salmone, che presenta difetti minori correggibili durante la lavorazione, può essere trasformato in filetti indistinguibili da quelli di qualità superiore. Nel 2024, la quota di salmone “prodotto” ha raggiunto il 35% della produzione norvegese, un aumento significativo rispetto alla media storica del 4-6%. Questa situazione potrebbe portare a una concorrenza sleale con i filetti di salmone di qualità superiore o ordinaria prodotti nell’UE, con una differenza di prezzo di circa 4,30-4,50 euro al chilogrammo.

Raccomandazioni del MAC

Il MAC raccomanda alla Commissione europea misure per garantire un accesso equilibrato dei prodotti ittici norvegesi al mercato dell’UE, salvaguardando la competitività dei trasformatori europei. Propone di limitare l’aumento delle quote di salmone affumicato esclusivamente al periodo 2024-2028 e di affrontare le distorsioni del mercato causate dall’importazione di salmone “prodotto”. Inoltre, suggerisce l’introduzione di tasse sulle importazioni di filetti di salmone “prodotto” dalla Norvegia se il paese continua a vietare l’esportazione di pesce intero di questa qualità.

Le relazioni commerciali tra UE e Norvegia nel settore ittico sono complesse e in continua evoluzione. Mentre l’aumento delle quote di salmone affumicato norvegese rappresenta un’opportunità per i consumatori europei, pone anche sfide significative per i trasformatori locali. È essenziale che l’UE adotti misure adeguate per garantire una concorrenza leale e sostenibile, proteggendo allo stesso tempo i propri operatori economici.

Raccomandazioni del MAC sul commercio ittico UE-Norvegia

 

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