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G7 Pesca. Innovazione e sostenibilità per il rilancio del settore  – Il settore della pesca e dell’acquacoltura, pur essendo un pilastro dell’economia italiana e globale, affronta sfide sempre più complesse legate alla sostenibilità, alle normative europee e alla competizione internazionale. Durante il G7 Agricolture e Pesca, in corso a Ortigia – Siracusa, esperti, rappresentanti istituzionali e operatori del settore stanno offrendo una visione chiara e soluzioni concrete per rilanciare questo comparto strategico. Ieri il dibattito si è concentrato su proposte innovative che mirano a rafforzare le sinergie tra innovazione tecnologica, sostenibilità ambientale e supporto istituzionale, evidenziando l’importanza del marchio Made in Italy come fattore distintivo sul mercato globale.

Il cambiamento climatico: una sfida per la pesca e l’acquacoltura

Il cambiamento climatico è una delle maggiori sfide per la pesca e l’acquacoltura, incidendo negativamente sugli ecosistemi marini e sulle riserve ittiche. Durante gli incontri  con le rappresentanze nazionali del mondo della pesca, il Ministro Gilberto Pichetto Fratin ha ribadito l’importanza di adattare il settore alle nuove condizioni climatiche, sottolineando la necessità di politiche mirate per la mitigazione degli effetti del riscaldamento globale. Il Ministro ha evidenziato che per il comparto è essenziale abbracciare un approccio sostenibile per garantirne la sopravvivenza. Fratin ha inoltre sottolineato che “il Made in Italy non è solo un marchio, ma una filosofia che significa fare le cose meglio, con competenza e attenzione alla qualità”. Questa eccellenza può essere un volano per il rilancio del settore a livello internazionale.

Un nuovo approccio alla gestione delle risorse marine

Uno dei temi centrali affrontati ieri riguarda la gestione delle risorse marine. Dall’incontro è merso quanto sia necessario migliorare i sistemi di monitoraggio delle riserve ittiche per prevenire la pesca eccessiva e preservare la biodiversità marina. L’implementazione di tecnologie avanzate, come droni e sensori subacquei, potrebbe rappresentare una svolta. Questi strumenti permetterebbero un monitoraggio continuo e accurato delle aree di pesca, contribuendo a un approccio più mirato e sostenibile alla protezione degli ecosistemi marini.

Acquacoltura: opportunità e sfide

L’acquacoltura rappresenta una delle soluzioni più promettenti per ridurre la pressione sulle risorse ittiche naturali. Tuttavia, il settore deve affrontare alcune criticità legate alle infrastrutture, alla qualità dell’acqua e al benessere degli animali. Ieri è stato evidenziato che è necessario migliorare la regolamentazione e investire in tecnologie innovative come l’acquaponica, un sistema che integra la coltivazione di pesci con quella di piante, ottimizzando così l’uso delle risorse e riducendo l’impatto ambientale. La crescita dell’acquacoltura deve andare di pari passo con la sostenibilità, garantendo la riduzione dell’uso di antibiotici e il rispetto degli standard di benessere animale.

L’Importanza dell’innovazione tecnologica

L’innovazione è emersa come una delle chiavi del successo per il rilancio del settore ittico. Ieri sono state avanzate diverse proposte per l’adozione di tecnologie avanzate, tra cui l’automazione dei processi produttivi, l’uso dell’intelligenza artificiale per monitorare la qualità del pesce e l’applicazione della blockchain per garantire la tracciabilità dei prodotti ittici. Queste soluzioni non solo aumenterebbero l’efficienza operativa delle imprese, ma offrirebbero anche maggiori garanzie ai consumatori e migliorerebbero la competitività sui mercati internazionali.

Energie rinnovabili ed eolico offshore

Un tema particolarmente rilevante trattato ieri è stato quello delle energie rinnovabili, in particolare l’eolico offshore. Il Ministro Fratin ha sottolineato che, sebbene questa tecnologia abbia un potenziale enorme, è fondamentale trovare un equilibrio tra lo sviluppo delle energie rinnovabili e la protezione degli ecosistemi marini. L’installazione di turbine eoliche in mare aperto può rappresentare una risorsa preziosa, ma deve essere gestita in modo responsabile per evitare danni agli habitat naturali e alle risorse ittiche.

Il ruolo delle istituzioni e delle politiche europee

Il supporto istituzionale è cruciale per il rilancio della pesca e dell’acquacoltura. Ieri è stato ribadito quanto sia importante un maggiore impegno da parte delle istituzioni nazionali ed europee per garantire finanziamenti adeguati e normative chiare a sostegno della transizione ecologica del settore. Molti operatori del settore hanno chiesto piani di finanziamento mirati che consentano alle imprese di adattarsi alle nuove sfide ambientali e di investire in tecnologie sostenibili. Le politiche europee devono essere orientate verso l’adozione di pratiche innovative e la promozione di un’industria ittica più verde e competitiva.

Il Made in Italy: qualità e distinzione nel mercato globale

Il Made in Italy rimane uno dei punti di forza del settore ittico italiano. Secondo il Ministro Fratin, il marchio “Made in Italy” è sinonimo di qualità e attenzione ai dettagli, e può offrire un vantaggio competitivo sul mercato globale. Tuttavia, per mantenere questa reputazione, le imprese devono continuare a investire in innovazione e sostenibilità. Promuovere la tracciabilità dei prodotti e garantire standard elevati in ogni fase della produzione sono aspetti fondamentali per preservare il valore del Made in Italy e migliorare la percezione dei prodotti italiani a livello internazionale.

L’avvio del G7 Agricoltura e Pesca  ha offerto una piattaforma fondamentale per discutere delle sfide e delle opportunità del settore pesca e acquacoltura. Dalle proposte avanzate è emerso chiaramente che il futuro di questo comparto dipende dall’adozione di soluzioni innovative e sostenibili. Il cambiamento climatico, l’uso delle energie rinnovabili e l’adozione di tecnologie avanzate come l’intelligenza artificiale e la blockchain sono elementi chiave per garantire la competitività del settore nei prossimi anni. Al tempo stesso, il marchio Made in Italy continuerà a rappresentare un punto di forza cruciale, a patto che le imprese si impegnino a mantenere gli elevati standard di qualità che lo contraddistinguono.

G7 Pesca. Innovazione e sostenibilità per il rilancio del settore 

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