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Da ICES la nuova mappa degli ecosistemi marini vulnerabili in UE – Il Consiglio Internazionale per l’Esplorazione del Mare (ICES – CIEM) ha presentato il nuovo report scientifico sugli ecosistemi marini vulnerabili (VME) nelle acque dell’Unione Europea, sollevando un dibattito sul futuro delle risorse marine e sulla loro gestione sostenibile. L’analisi, commissionata dalla Commissione Europea, nonostante un momentaneo ritiro per la revisione di dati inesatti, ripropone le conclusioni principali precedentemente identificate, mettendo in evidenza l’urgenza di proteggere un numero crescente di aree marine.
Nel report, il numero di ecosistemi vulnerabili varia a seconda degli scenari considerati. Lo scenario più flessibile prevede un aumento da 102 a 108 VME, mentre lo scenario più conservativo li porta fino a 125. Questa espansione rappresenta un incremento del 26% in termini di superficie protetta, passando dai 9.752 chilometri quadrati del 2023 a ben 12.380 chilometri quadrati. Anche nello scenario più restrittivo, si osserva una crescita del 4,2%, con un’estensione totale che sfiora i 15.515 chilometri quadrati.
La distribuzione geografica dei VME rivela differenze regionali significative. Nel Mar Celtico, la superficie potenzialmente protetta va da 4.559 a 5.896 chilometri quadrati, mentre nella costa iberica e nel Golfo di Biscaglia si estende fino a 9.619 chilometri quadrati. Questi numeri dimostrano un chiaro aumento rispetto alla valutazione precedente, con una maggiore enfasi sulle aree marine profonde, comprese tra 400 e 800 metri di profondità.
La crescente protezione degli ecosistemi marini vulnerabili è cruciale, soprattutto in un contesto di pressioni crescenti su queste aree a causa della pesca di fondo e di altre attività umane. Il blocco di queste pratiche in oltre 87 zone nel 2022, tra il Golfo di Biscaglia e le coste iberiche, rappresenta un passo importante nella tutela della biodiversità. Tuttavia, il settore della pesca attende ancora le decisioni giuridiche in merito al ricorso presentato contro la Commissione Europea, che potrebbe influenzare l’implementazione delle misure future.
Il dibattito tra protezione ambientale e interessi economici è destinato a proseguire, ma con la pubblicazione di questo nuovo report, il bilanciamento tra tutela delle risorse e attività economiche sostenibili diventa sempre più fondamentale per il futuro degli ecosistemi marini europei.
Da ICES la nuova mappa degli ecosistemi marini vulnerabili in UE
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