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Geopolitica del Mediterraneo e ambiente marino tra i temi discussi al G7 di Siracusa – Lo scorso 21 settembre, giornata inaugurale del G7 Aagricoltura e Pesca sono andati in scena due interessanti workshop.

Nel primo, avente come tema la Geopolitica nel Mediterraneo in relazione alle possibilità di esercizio della pesca d’altura, Federico Camilleri, autore delle rubrica “La Bussola” di Pesceinrete,  ha fatto il punto sulle dinamiche in corso ed i riflessi futuri con l’istituzione delle Zone Economiche Esclusive (ZEE) nelle aree di interesse della pesca d’altura siciliana da parte dell’Algeria, della Tunisia e della Libia che hanno notevolmente anticipato il nostro Governo Nazionale il quale si è ufficialmente mosso solo nel 2021 per dichiarare l’istituzione della ZEE italiana.

Il Presidente del Distretto della Pesca e della Crescita Blu-COSVAP, Nino Carlino, ha illustrato le mosse del proprio organismo per intessere proficui rapporti commerciali con i suddetti Paesi del Nord Africa e mantenere sempre viva la strada, tracciata ormai da molti anni, della cooperazione in materia di pesca. Il Presidente dell’Organizzazione di Produttori Blue Sea di Mazara del Vallo, Maurizio Giacalone, che recentemente ha partecipato ad una missione congiunta con il predetto Distretto della Pesca in Libia, ha evidenziato il limite di queste pregevoli iniziative le quali, tuttavia, passano al vaglio, se non al blocco, da parte delle Istituzioni Europee. Il dirigente del Servizio 4 del Dipartimento della Pesca Mediterranea, Leonardo Catagnano, in rappresentanza  dell’ospitante Dipartimento della Pesca Mediterranea dell’Assessorato Regionale dell’Agricoltura, dello Sviluppo Rurale e della Pesca Mediterranea, ha espresso il proprio apprezzamento per le importanti tematiche affrontate ripromettendosi di svilupparle ulteriormente con gli attori interessati.

Nel secondo workshop il tema trattato è stato il ruolo della pesca in materia di ripristino dell’ambiente marino e della conservazione delle tradizioni marinare. Anche in questo caso è intervenuto Federico Camilleri fornendo un’anteprima del proprio studio che sarà presentato in uno dei convegni organizzati nel corso dell’evento internazionale ECOMONDO che si svolgerà a Rimini dal 5 all’ 8 novembre. In questo studio viene sviluppato un modello di filiera di raccolta della plastica soprattutto dai fondali marini d’altura prendendo come base logistica il porto di Mazara del Vallo con l’impiego dei locali pescherecci e con le successive implicazioni che vedono coinvolte la locale Amministrazione Comunale nella messa a disposizione dell’isola ecologica recentemente realizzata con fondi UE e della riconversione energetica del marine litter con la possibilità di sperimentazione e collaborazione con l’ENEA.

Successivamente, la professoressa dell’Università di Catania, Giuseppina Alongi, ha fatto un’interessante e approfondita analisi del problema della plastica in mare, soprattutto delle nano plastiche, fornendo dettagliate motivazioni scientifiche sulla impellente necessità di eliminare quanta più plastica possibile dai nostri mari. Il direttore dell’Area Marina Protetta del Plemmirio, Salvo Cartarrasa, affiancato dai coordinatori scientifici, ha illustrato, oltre che le finalità della sua istituzione, le iniziative che vedono coinvolti i locali pescatori nella gestione dell’Area Marina stessa e dei suoi potenziali sviluppi, con impegno costante sulla divulgazione della cultura ambientale e del mantenimento delle tradizioni di pesca. Il dirigente regionale Leonardo Catagnano ha ricordato, infine, gli sforzi della propria Amministrazione nel sostenere tutte queste iniziative ambientali attingendo ai fondi Comunitari appositamente messi a disposizione.

Geopolitica del Mediterraneo e ambiente marino tra i temi discussi al G7 di Siracusa

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