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Reti vecchie? Nuove corde! – Combinando ricerca e competenze industriali da tutta Europa, il progetto SEARCULAR, finanziato dall’UE, sta sperimentando soluzioni circolari per le attrezzature da pesca, che, se ampliate, potrebbero prevenire ogni anno che migliaia di tonnellate di plastica marina finiscano nell’oceano, sostenendo al contempo una pesca sostenibile.
Guidato dall’istituto di ricerca spagnolo AZTI e coinvolgendo 13 specialisti e organizzazioni di ricerca europee, SEARCULAR collabora strettamente con l’industria della pesca per sviluppare e testare attrezzature innovative in grado di ridurre la quantità di rifiuti marini e microplastiche generate dal settore ittico europeo.
Le attrezzature da pesca sono riconosciute come una fonte significativa di rifiuti marini sia in Europa che a livello globale; diverse iniziative politiche e direttive europee correlate – inclusi il Green Deal europeo, la Direttiva sulla plastica monouso (SUP) e la Direttiva sulle strutture portuali di ricezione (PRF) – includono obiettivi per affrontare la plastica marina, comprese le attrezzature da pesca a fine vita.
Dal ponte delle navi ai porti, SEARCULAR sta sperimentando soluzioni su misura, tra cui lo sviluppo di materiali per attrezzature da pesca più sostenibili, oltre a misure portuali e per le attrezzature a fine vita per affrontare il problema alla fonte.
Se implementate su larga scala, queste soluzioni estenderebbero il ciclo di vita delle attrezzature da pesca, prevenendo ogni anno l’ingresso di quantità significative di plastica nel mare e, allo stesso tempo, generando nuovi flussi di materiali a partire da attrezzature vecchie, favorendo lo sviluppo di un’economia circolare per le attrezzature da pesca.
Quattro soluzioni innovative e pratiche di SEARCULAR per ridurre i rifiuti marini
Ogni anno, migliaia di tonnellate di reti vengono scartate perché giunte al termine della loro vita utile. Durante l’utilizzo, le attrezzature impiegate nelle operazioni di pesca subiscono un forte logoramento, diventando una fonte di microplastiche e rifiuti marini.
Poiché non esiste una soluzione valida per tutte le situazioni di pesca, SEARCULAR sta sperimentando una serie di soluzioni adattate alle esigenze specifiche di diverse attività di pesca, tipi di reti e fasi del ciclo di vita delle attrezzature.
Tra le soluzioni tecniche sviluppate, reti a circuizione a fine vita utilizzate nella pesca tropicale del tonno vengono riutilizzate per produrre corde più resistenti per le reti a strascico. Gli ambienti marini ostili e il contatto ravvicinato con il fondale fanno sì che le corde tradizionali utilizzate nelle reti a strascico si logorino facilmente, con una durata limitata. Dando nuova vita alle vecchie attrezzature, le nuove corde saranno più durevoli, riducendo la quantità di plastica marina generata in mare e il numero di reti scartate nei porti.
Le corde usate per le reti a circuizione, mirate a pesci che vivono vicino al fondale, sono anch’esse soggette a forte abrasione. SEARCULAR sta sviluppando corde “bio-seine” che saranno tre volte più resistenti rispetto ai materiali tradizionali e biodegradabili. In alternativa, dove la durabilità è problematica, vengono testati nuovi modelli di Dispositivi Aggreganti per Pesci (FAD) biodegradabili utilizzati nella pesca a circuizione del tonno, per prevenire l’accumulo di FAD a base di plastica in habitat marini sensibili.
A terra, SEARCULAR sta sviluppando soluzioni per supportare la gestione sostenibile delle attrezzature da pesca nei porti. Sebbene obbligatoria nell’UE, la gestione delle attrezzature a fine vita nei porti è spesso complicata da problemi di smistamento e logistica, portando molte attrezzature alla discarica o all’incenerimento. Per affrontare questa sfida, SEARCULAR sta sperimentando un punto blu replicabile per la raccolta, lo smistamento e il ricondizionamento delle attrezzature, che includerà linee guida per il riciclo dei materiali.
Nell’ambito del progetto triennale, pescatori, produttori di attrezzature e ricercatori stanno lavorando insieme per implementare soluzioni a fine vita per vecchie attrezzature e sviluppare materiali innovativi e pratici, adatti agli ambienti difficili in cui devono essere utilizzati.
Oihane C. Basurko di AZTI, coordinatrice del progetto SEARCULAR, ha dichiarato: “Le soluzioni di SEARCULAR faciliteranno la riduzione del contributo dell’industria della pesca ai rifiuti marini e alle microplastiche, permettendo l’implementazione di approcci innovativi e circolari per la produzione, l’uso e la gestione delle attrezzature a fine vita. Collaborare con partner industriali e stakeholder è un elemento chiave per garantire che il progetto offra soluzioni pratiche che funzionino sia per l’ambiente marino che per i pescatori di tutta Europa.”
Rune Sand, capitano della nave Fortuna, ha commentato: “Mari puliti e ambienti marini sani sono cruciali per il nostro sostentamento in mare come pescatori. È di grande importanza per noi poter passare a corde biodegradabili per le reti a circuizione, contribuendo a ridurre le microplastiche rilasciate dalle corde convenzionali. I pescatori hanno una conoscenza unica da offrire, ed è per questo che stiamo lavorando a stretto contatto con SEARCULAR per sviluppare soluzioni pratiche che possiamo adottare a bordo. Come pescatore a circuizione, sono determinato a contribuire a risolvere il problema dell’inquinamento da plastica e a mantenere competitivo il settore della pesca.”
Reti vecchie? Nuove corde!
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