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La pesca senegalese prima in Africa occidentale certificata MSC – La pesca del tonno nell’Oceano Atlantico senegalese ha raggiunto un importante traguardo, diventando la prima attività di pesca in Africa occidentale a ottenere la prestigiosa certificazione MSC (Marine Stewardship Council). Questo riconoscimento, assegnato alle società Compagnie Africaine de Pêche au Sénégal SA (CAPSEN), una divisione di Dongwon Industries, e Grand Bleu SA, attesta il rispetto degli standard globali per la pesca sostenibile.

La pesca senegalese è solo la seconda in tutto il continente africano a soddisfare i criteri MSC, entrando in una rete globale di oltre 500 attività certificate. Questo traguardo non solo rafforza la posizione del Senegal nella pesca responsabile, ma dimostra anche il potenziale della regione per adottare pratiche sostenibili in un settore sotto pressione per l’elevato sfruttamento delle risorse.

CAPSEN e Grand Bleu giocano un ruolo cruciale nell’approvvigionare i mercati internazionali, inclusi Asia, Europa e Americhe, con tonno catturato in modo sostenibile. CAPSEN, in particolare, destina fino alla metà del proprio pescato al trasformatore locale SCASA, che esporta circa il 70% del tonno certificato MSC negli Stati Uniti. Queste attività combinano sostenibilità e impatti economici positivi, offrendo lavoro a quasi 1.800 persone e rafforzando l’economia locale.

Questo riconoscimento è il risultato di un progetto di miglioramento della pesca (FIP) avviato nel 2020. Il progetto, realizzato in collaborazione con il dipartimento nazionale della pesca e Key Traceability, ha implementato un piano d’azione mirato a soddisfare i requisiti MSC. Tra le principali misure adottate, l’introduzione di dispositivi di aggregazione di pesci (FAD) biodegradabili e non impiglianti, l’organizzazione di workshop per formare osservatori di bordo e l’utilizzo di strumenti digitali per monitorare le catture e le interazioni con specie protette.

La pesca è gestita a livello regionale dalla Commissione Internazionale per la Conservazione dei Tunnidi Atlantici (ICCAT), con sei imbarcazioni senegalesi che operano in alto mare e nelle Zone Economiche Esclusive (ZEE) di Senegal, Mauritania, Capo Verde e altri paesi limitrofi. Questo approccio consente di preservare gli stock ittici di tonnetto striato (Katsuwonus pelamis) e tonno pinna gialla (Thunnus albacares), garantendo che la pesca non comprometta l’equilibrio degli ecosistemi marini.

La certificazione MSC non rappresenta solo un simbolo di sostenibilità, ma porta con sé vantaggi significativi per le comunità locali. Grazie a queste pratiche innovative, il Senegal consolida la sua reputazione di leader nella gestione responsabile delle risorse ittiche, favorendo allo stesso tempo lo sviluppo socioeconomico. L’integrazione di nuove tecnologie e standard di trasparenza nelle operazioni di pesca permette non solo di salvaguardare la biodiversità marina, ma anche di offrire opportunità di crescita e sicurezza economica.

Il caso del Senegal rappresenta un esempio ispiratore per altre nazioni africane. Investire nella pesca sostenibile non è solo un impegno ambientale, ma anche un’opportunità per promuovere lo sviluppo economico e migliorare le condizioni di vita delle comunità costiere. Con l’aumento del numero di attività certificate MSC in Africa, la regione può aspirare a diventare un punto di riferimento globale per la sostenibilità ittica.

La pesca senegalese prima in Africa occidentale certificata MSC

 

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