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Le preferenze dei consumatori guidano l’acquacoltura negli Emirati Arabi Uniti – Negli Emirati Arabi Uniti, la domanda di pesce è in continua crescita, trainata da una popolazione etnicamente diversificata e dal forte settore turistico. I consumatori locali mostrano una marcata preferenza per specie tradizionali come l’hamour (Epinephelus coioides) e il kanaad (Scomberomorus commerson), apprezzate per la freschezza e la qualità percepita. Tuttavia, test sensoriali hanno evidenziato un apprezzamento sorprendente per il barramundi (Lates calcarifer), specie meno nota ma particolarmente gradita per sapore, consistenza e gradimento generale.
Un recente studio, pubblicato su Sience Direct evidenzia come la dipendenza dagli stock selvatici e dalle importazioni rappresenti una sfida critica. Attualmente, il 72% del pesce consumato negli Emirati è importato, mentre le riserve locali di pesce selvatico, come l’Hamour e il Kanaad, sono in declino a causa della pesca eccessiva e del degrado degli habitat. In questo contesto, l’acquacoltura emerge come una soluzione strategica per ridurre l’impatto ambientale e garantire un approvvigionamento costante.
I sistemi di acquacoltura a ricircolo (RAS) stanno giocando un ruolo chiave nel superare le difficili condizioni climatiche locali. Questi impianti, seppur costosi, offrono un controllo totale sulla produzione, consentendo di allevare specie come l’Hamour e il Barramundi con alti standard di qualità. Tuttavia, restano rilevanti le sfide economiche, come i costi elevati e la sostenibilità a lungo termine.
Le preferenze dei consumatori influiscono direttamente sulle scelte produttive. La maggior parte predilige pesce fresco intero, ritenuto un miglior indicatore di qualità e freschezza, rispetto a filetti o prodotti congelati. Anche il prezzo e la percezione del rapporto qualità-prezzo giocano un ruolo cruciale, con una crescente apertura verso prodotti locali di alta qualità.
Gli Emirati puntano ad aumentare di dieci volte la produzione locale, integrando tecnologie innovative e un approccio sostenibile. L’introduzione di sistemi combinati, come RAS e gabbie marine, rappresenta una strada promettente, soprattutto per specie come il Barramundi e il Cobia, adatte a condizioni climatiche difficili. Inoltre, l’espansione dell’acquacoltura potrebbe aprire nuove opportunità di mercato per l’export, posizionando il “Made in UAE” come un marchio di eccellenza.
Il settore ittico negli Emirati Arabi Uniti si trova a un bivio strategico. Innovazione tecnologica, sostenibilità e adattamento alle preferenze dei consumatori saranno fondamentali per garantire il successo di un’industria che mira a soddisfare la domanda interna, ridurre le importazioni e competere nei mercati globali.
Le preferenze dei consumatori guidano l’acquacoltura negli Emirati Arabi Uniti
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